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TRIMELL1TO • 2012 - TRIATHLON SARNICO


MARCO MANGIAROTTI @ TRIATHLON OLIMPICO SARNICO
26 agosto 2012



Il nostro Marco Mangiarotti 10° assoluto al Triathlon Olimpico No Draft di Sarnico

CHI NON SI ACCONTENTA, GODE!
Testo di Marco Mangiarotti (DM1, CREMONA) ... con il commento tecnico di Doc Mario Vasta

Domenica, la pancia di Barbara sembrava tranquilla, così, con un orecchio al cellulare x eventuali allarmi e l’altro allo start dei giudici,  triathlon olimpico No draft (senza scia, ndr) di Sarnico.
Come tutti gli anni iscrizioni esaurite ben oltre le 600 presenze, stavolta un po’ di "pro" in più alla partenza, D’Aquino (N°2 del ranking Italiano), il mio compagno di squadra Ballerini (N°5), Bonazzi etc. etc. tutti attratti dal montepremi in denaro, per la prima volta anche a Sarnico.
Sono arrivato 10° assoluto, ma assolutamente insoddisfatto.
Apparentemente un bel risultato visto il livello della gara. Pessimo risultato se confrontato con le mie prestazioni pregara e degli anni passati.
Ci ho messo quasi 10’ in più dell’anno scorso. Con il tempo dell’anno scorso sarei arrivato ancora quarto.
In bici sono andato 5’.30” più lentamente (su 40km prendere da me stesso 5’.30” è una enormità…). A piedi ero bollito, ho provato a correre sui ritmi a me abituali e son scoppiato subito alla prima asperità … 3’ peggio dell’anno scorso… ho corso sul passo del mezzoironman… (rif. a Pescara ndr)
Un paio di minuti prima della partenza mi si è aperta la muta, nuotare con la muta aperta è impossibile, avrei dovuto toglierla, e grazie ai giudici comprensivi in quei due minuti di tempo son potuto andare allo stand della mia squadra a mettermi un body al posto della canottiera e dei pantaloncini che avevo sotto la muta, con i quali nuotare e conservare micro e sensore era impossibile…il body è più sicuro…ma non certo permette il galleggiamento e la velocità che da la muta.
Ad ogni modo non credo che questo problema mi abbia condizionato molto, poiché a nuoto, rispetto l’anno scorso, ho perso qualcosina ma non così tanto…
A mente fredda ho cercato di analizzare i motivi della brutta prestazione (!, ndr)

GLICEMICAMENTE > Per stabilizzare meglio le glicemie, il giorno precedente ho fatto il solito 3200m aerobico a nuoto, allenamento soft che faccio sempre il gg prima di una gara.
A volte riposo, ma le glicemie della sera e della notte sono poi sempre molto più alte ed instabili e devo farmi più insulina (quindi più instabile).
A cena ho mangiato 100g carboidrati (spaghetti di riso e frutta ed un po’ di gelato) e pollo e insalata. Niente di strano. La notte son però andato in ipoglicemia. Niente di aggressivo, mi son svegliato avvertendo il fastidio che ben conosciamo ed ho mangiato 2 bustine di zucchero . Dopo 1/2h mi son riaddormentato con glicemia intorno a 80. Al risveglio glicemia stabile sempre intorno a quei valori. Avevo il sensore. La gara era alle 11.30, quindi alle 7.00 mi son iniettato il solito bolo da 5.5U mangiando 1 mela 1 banana 4 fette biscottate con la marmellata e un po’ di jogurt. Forse 60g CHO. Colazione standard che faccio sempre e gestisco solitamente con 5.5U.
In viaggio per Sarnico, la glicemia è salita in modo anomalo e troppo rapidamente.
Dopo 1h dalla colazione era ben oltre 200. Dopo 1h e 30’ era a 300. Ho corretto subito con due unità, in modo che agissero prima della gara e non durante…la glicemia pian piano si è ammorbidita ma è rimasta molto elevata ben sopra i 250. Come se le 5.5U non fossero entrate in circolo…Faceva caldo ed ho cercato di idratarmi al meglio. Ho bevuto almeno ½ litro di acqua nell’ora prima della partenza. Alla partenza avevo 250,  ma non in discesa. Ho nuotato con il micro per forza staccato dal corpo e l’ho riattaccato durante la frazione di bici lasciando la basale a 0.5U/h.
Dopo la salita (poco più di 1h dall’inizio gara) mi son fatto altre 2U  poiché la glicemia era ancora sopra i 250 ed in salita. Non ho mangiato nulla, ho solo bevuto l’acqua che avevo in bici e l’acqua che riuscivo a recuperare ai ristori…mi sentivo bollire.
A piedi ero cotto, forse per la mancanza di energie…stanco vuoto in pratica non ne avevo voglia…Ho finito con la glicemia finalmente in discesa…nel pomeriggio e per i gg successivi glicemie intorno a 100 ne alti ne bassi…
Nel dopo gara ho trovato delle bolle nel catetere, ho spurgato ed ancora oggi sto usando la stessa fiala di insulina di domenica.
In questi gg a parte domenica l’insulina ha funzionato sempre come al solito…non è colpa della qualità dell’insulina…Come dicevo capita spesso che la mattina della gara la glicemia schizzi in su a parità di bolo e carboidrati….una così scarsa insulinizzazione non l’avevo mai avuta però, io penso sia dovuta al falso bolo della colazione…probabilmente il catetere era sin dal mattino pieno di bolle, solito problema del sistema di infusione medtronic, che non controlla la pressione di iniezione, ma solo la corsa del pistone (la ricerca e sviluppo non si sposa bene con i monopoli)… oppure l’ipoglicemia della notte mi ha scatenato una reazione antagonista che ha mi ha reso quasi insensibile alle 5.5U del mattino e nelle ore seguenti, lo trovo un po’ strano poiché l’ipoglicemia era blanda forse 50, nemmeno sudavo, e l’ho compensata in breve con le due bustine std…in pratica o le bolle o l’ipoglicemia blanda della notte mi hanno sputtanato glicemie, mattina e gara…alla faccia degli allenamenti quotidiani e delle 9.5U fatte per neanche 60g di CHO durante l'intera mattinata …
Solitamente la tensione della gara rende sempre necessaria una integrazione di insulina nel pregara e poi molta attenzione alla alimentazione in gara. Spesso in un triathlon olimpico (Sarnico dura 2h.30’) capita di non aver bisogno di mangiare nulla, nonostante lo sforzo e nonostante l’insulina sia nelle quantità abituali, anche con basale a 0.5U/h attiva durante la gara.
Non sono ancora riuscito a darmi uno schema alimentare in gara, poiché ogni volta è differente. Se litigo tutta mattina con glicemie elevate, poi in gara non riesco a mangiare nulla anche se correggo con altra insulina, con il rischio di iniettarsene troppa nel pregara per abbassare la glicemia e vederne però gli effetti durante la corsa…Se nel pregara la glicemia si comporta come al solito, la prestazione in gara è migliore, e qualche volta devo ricorrere ad integrazioni con CHO, ma non sempre.
Io ritengo che anche in un olimpico sia necessario integrare con un po’ di CHO, ma è evidente che per poterlo fare devo essere abbondantemente insulinizzato. La quantità di insulina abituale non è mai sufficiente, credo a causa dello stato ormonale antagonista nel giorno della gara.
E’ rischioso abbondare con l’insulina in gara, quindi finisce sempre che non posso alimentarmi come sarebbe corretto fare e le glicemie in gara tendono sempre a salire, nonostante nel corso del pregara e della gara risulti che mi son fatto qualche U di insulina in più rispetto agli std abituali.
 La glicemia cala circa 1-2h dopo la gara, in modo rapido e poi tende a stabilizzarsi nelle h successive anche con meno insulina…gli ormoni antagonisti sono stati smaltiti e la abbondante insulina accumulata nelle ore precedenti comincia a fare effetto, anche troppo.
Trovo molto molto difficile riuscire a prevedere questi stati anomali…se poi ci si mettono le bolle del medtronic e le ipoglicemie della notte prima il tutto diventa un casino.

ATLETICAMENTE:
In bici ho cominciato bene recuperando nei primi 15km di pianura dalla 60° posizione circa alla 10°. Cominciata la salita, in piedi sui pedali ho cercato subito il passo a cui sono abituato. Dopo poche centinaia di metri però ho cominciato a fare troppa fatica e pian piano mi sono spento. Ho sofferto tantissimo il caldo e mi sentivo vuoto. Ho fatto i 600m di dislivello in circa  30’ con una VAM di 1200m/h. E’ più o meno la VAM di riferimento in allenamento su salite di pari difficoltà, ma in gara di solito riesco a spingere qualche cosa di più…anche 1300…l’hanno scorso ho spinto anche più di 1300m/h...ho praticamente fatto la salita come in allenamento… Da lì in poi ho cercato di tener duro fare il possibile ma era chiaro che non era la mia giornata.
A fine bici ero 8°, poi durante la corsa ho recuperato due posizioni finendo 6°. Nella seconda batteria, altri 4 atleti (alcuni molto forti come Bonazzi), si sono inseriti davanti a me, al 2°-3°-6° e 9° posto. Ho quindi chiuso dignitosamente 10°. Almeno fino a quando non ho dato una occhiata ai tempi confrontati con quelli dell’anno scorso…e delle edizioni precedenti…
Non avevo la cattiveria agonistica abituale, in salita sentivo di non aver la forza di salire in piedi sui pedali, non mi divertivo come al solito, ed a piedi non vedevo l’ora di chiudere. In agosto non sono riuscito a correre come al solito per via del caldo. Ho fatto pochi allenamenti. Nelle due settimane precedenti Sarnico, sono uscito tre volte sempre correndo intorno a 3.30”-3.40” le ripetute da 1km e 3.45”-3.50” i 15km…mi sarei aspettato di correre a 3.50”…comunque più lento degli altri anni …Ho corso a più di 4’/km (15-20” al km più lento dell’anno scorso)... Mai capitato in un olimpico, e raramente in un allenamento da 15km…
Faceva molto molto caldo ma credo che la glicemia abbia causato tutti i miei problemi. Ed è la prima volta che noto un così drastico calo di prestazioni. Mi sentivo adeguatamente allenato, forse non come l’anno scorso, ma in allenamento non avevo evidenza di prestazioni al di sotto delle mie medie migliori. Tutti hanno peggiorato di 1 o 2 minuti…io di 10…

Spero di non avervi annoiato con tutte queste seghe mentali, ma trovo che possano risultare interessanti, poiché immagino che anche altri agonisti con diabete tipo 1 abbiano sperimentato e sperimentino i problemi da me evidenziati. Doc cosa ne pensa? (domanda rivolta a doc Mario Vasta, ndr)




Il commento tecnico di doc Mario Vasta (endocrinologo, dietologo, medico sportivo • Pesaro Urbino)
Caro marco
Hai fatto un analisi così accurata, tenendo in conto correttamente tutte le variabili, che è difficile aggiungere qualcosa di più. 2 sono i punti certi x me :
1) che è difficile che una modesta ipo corretta bene con pochi CHO semplici dia un rimbalzo molte ore dopo ( il rimbalzo da ipo comincia a partire poco dopo, ma massimo 1 ora dopo l' ipo quando si ha l effetto degli ormoni controinsulari...e spesso l effetto dell assorbimento dei troppi CHO assunti, non è il tuo caso visto che ti sei svegliato con glicemia stabile)
2) le bolle d aria nel tubo o altri problemi tecnici di assorbimento, per cui l' insulina entrata in circolo è stata di fatto di meno,  possono effettivamente aver agito, insieme alla scarica di ormoni da stress pregara ad alzare la glicemia e sicuramente con una glicemia alta la prestazione cala x vari motivi : se il glucosio è in circolo vuol dire che non entra bene nei muscoli e nel fegato, si creano anche squilibri elettrolitici che rendono la contrazione muscolare meno efficiente, si va incontro più facilmente a disidratazione ( e quel giorno faceva molto caldo)
Tieni però in conto che in tutti gli atleti è difficile tenere uno stato di forma costante e che se non si rispettano dei macro cicli di aumento di carico e di scarico, ci pensa il nostro organismo da se a farci scaricare x forza abbassando il nostro livello di prestazione.
Il confronto su una stessa gara da un anno all' altro si può fare solo se in entrambi gli anni abbiamo fatto dei programmi di allenamento e avvicinamento a quella specifica gara , mirati x arrivarci al top, e questo raramente è il caso, e se le condizioni atmosferiche, lo stato mentale, la risposta del fisico a quegli stessi allenamenti è stata ottimale: in sostanza è difficile e vedi anche tu che anche atleti top spesso sbagliano e arrivano allo stato di forma troppo presto o 2 settimane dopo la gara che consideravano + importante e nella quale fanno un flop.
Può esser semplicemente che oltre ai problemi glicemici hai avuto una giornata NO, in cui la tua carica motivazionale e la scarica ormonale conseguente, per qualche motivo non sono andati al top.
La cosa migliore è non rincorrere subito un altro risultato, scaricare appena un pò di più, recuperare energia mentale e poi ripartire senza penserci più.
Scusami se non ti posso aiutare troppo, ma di fatto sei già piuttosto bravo e io non sono abituato a dare "consigli cazzate" solo perchè sono un medico
Un abbraccio da Mario