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TRIMELLITO • 2015 - OLIMPICO LAVARONE


MARCO MANGIAROTTI @ TRIATHLON OLIMPICO LAVARONE (TN) - 30 AGOSTO 2015



4° Posto assoluto in 2h18:08 per il nostro Marco Mangiarotti (team K3 Cremona) al "tosto" triathlon olimpico di Lavarone (TN) organizzato dalla “33 Trentini” Asd  di Rovereto sullo splendido altopiano dell’Alpe Cimbra di Folgaria Lavarone e Luserna.
Triathlon rank su distanza olimpica con 1500 metri di nuoto,  40km e 800d+ in bici e 9.5km e 300d+ a piedi.

REPORT > testo di gara di Marco Mangiarotti, ditipo1 Cremona.

Innazitutto ho letto della bellissima avventura di Marco Marelli all'Ironman di Kalmar e del secondo posto di Andrea Guerra al duathlon di Sansepolcro.
Non è proprio la stessa cosa, ma grandi tutti e due.
Mi sono immedesimato nelle parole di Marco, tutte cose che più o meno capitano e mi sono capitate (a parte naturalmente correre un ironman), ma sentimenti ed emozioni li condivido fermamente.
Credo che tutti noi DNL la pensiamo come lui, ed avremmo agito come lui. Deciso consapevole e risoluto. Bello. Proprio una esemplare dimostrazione di gestione di se!
… E che glicemie! Considerando che vengono da un pazzo furioso come lui (benevolmente naturalmente), le sue ultime parole andrebbero incise nella pietra.

A fine Agosto ho corso l'olimpico di Lavarone.
Non ero proprio in formissima (venivo da un paio di settimane al mare con i miei bimbi, bellissimi ma "devastanti" dal punto di vista fisico e mentale), in bici mi sentivo solido, ma a piedi sapevo di non essere preparato per percorsi così impegnativi (~10km e 300m di dislivello con ripidi saliscendi praticamente tutto su sterrato). Poi cmq sempre in quota...
Alla fine 4° assoluto, e meglio di così non avrei potuto fare.
Davanti a me: Cigana primo dopo una battaglia a piedi con Iuliano (hanno corso fortissimo, al traguardo erano molto provati), terzo Butturini (vincitore l'anno scorso).
Tutti nomi di un certo "peso"...
Ho nuotato discretamente: sono uscito dal nuoto poco dopo Cigana che poi è risalito fino a prendere i primi.
In bici ho recuperato svariate posizioni nelle salite iniziali per poi attaccare in discesa e farmi da solo, al quarto posto, metà della frazione di bici e tutta la fraz. a piedi, nella quale ho cercato di amministrare il distacco, non scoppiare, e non arrivare ad avere crampi.
Nonostante la bici non sia estrema come il Ghisallo o Idro, con una frazione a piedi così muscolare, è uno degli olimpici più duri che abbia mai fatto.
Per fortuna non faceva eccessivamente caldo, anche se tutti abbiamo patito il secco e la sete.

Metabolicamente … ennesima conferma che essere insulinizzati in gara è bene.
I valori e gli orari sono apprrossimativi, ma servono per rendere l'idea.
5.30 Sveglia 6u glicemia ~180
6.00 Partenza Colazione sul furgone con ca. 50gCHO e bolo.
9.00 Arrivo a Lavarone
10.00 Merenda con panino e speck (la prossima volta prosciutto cotto, perchè lo speck mi si riproponeva a nuoto).50gCHO _ 3.5U glicemia _ 130 in discesa
11.30 Succo di frutta 25gCHO 0.5U glicemia stabile 130 in leggera salita
11.45 stacco il microinfusore
12.20 partenza gara glicemia 200 in salita
12.45 esco dal nuoto e comincio la bici glicemia 180 bevo solo acqua, niente cho per tutta la gara (se si vuole mangiare lo si fa in bici, con i ritmi serrati di un olimpico mangiare a piedi significa fitte addominali assicurate)
14.00 finisco la bici e comincio la corsa glicemia stabile 160
14.40 fine gara glicemia 90 in discesa!

Per quest'anno quindi il mio metodo è: colazione normale, merenda con panino e proteine di facile assimilazione e bolo significativo almeno 2h prima della gara, 30' prima della gara una integrazione con succo o altri CHO rapidi, e poi a seconda della giornata integrazione o meno durante la gara. In questo modo le glicemie non schizzano troppo in alto, posso fare a meno di iniettarmi insulina in gara (cosa che non ho mai fatto se non al mezzoironman di pescara; in un olimpico è quasi impossibile staccare le mani dal manubrio se lotti per le prime posizioni).
Insulinizzato correttamente (nel possibile) la prestazione ne beneficia sicuramente poichè sono disponibili un po' di "scorte" grazie alla merenda ed una copertura insulinica garantita dalla coda del bolo di 2h prima della gara.

Ribadisco i complimenti a Marco Marelli. Meglio di così era davvero difficile fare, è riuscito a coniugare la prestazione atletica con una ottima gestione metabolica...a me così bene non è ancora riuscito.
Dimostrazione che fare sport e "cacciarsi nei guai" aiuta a conoscersi e a gestire i momenti critici in ogni ambito.

MM