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TRIMELLITO • 2015 - IRONMAN KALMAR





Marelli ... You are an IRONMAN! 11 ore 37 minuti e 43 secondi ...



A 5 anni da Regensburg 2010 con Biagio Savino, Marco Marelli porta a casa un altro Ironman per DNL!
Qui di seguito il report del nostro Marco.

KEEP KALMAR AND FORZA MARELLI!
testo di Marco IronMan Marelli, ditipo1 Pescara

Colazione presto a Copenaghen questa mattina, dove mi trovo ora dopo l'Ironman Kalmar Svezia.
Si avvia verso il termine la vacanza nelle terre del nord Europa.
Oggi puntiamo dritto verso l'Italia, probabile sosta tecnica a Monaco, poi dritti a casa: ci aspettano 1920 km.
Sul pulmino con me anche mia figlia Rebecca, l'amico Lucio (già DNL Friend a Siviglia), Luciano (ex campione della pallanuoto), Edith Cigana anche lei con passati olimpionici a Sidney e di altisssimo livello nel triathlon internazionale, oltre alla figlia coetanea della mia.
I miei compagni di IRONMAN. Ma partiamo dall'inizio di questo "lungo viaggio".

Raggiungiamo Kalmar insieme a numerosi altri atleti pescaresi: siamo tutti amici anche se di due squadre diverse e ci ritroviamo quasi tutti nello stesso albergo.
All'andata facciamo soste a Innsbruck, Norimberga e Amburgo prima di arrivare in Svezia.
Qui troviamo una terra ed un popolo molto differente da noi : è tutto essenziale, ordinato, rispettoso  della natura e dell'ambiente in genere, le persone sono tutte sorridenti, tranquille, disponibili. Quasi tutti in bicicletta.
La gara si svolge sabato 15: noi arriviamo il mercoledì. Abbiamo quindi il tempo di preparare con calma biciclette ed attrezzi necessari alla gara, installo anche il sensore per la misurazione della glicemia sul braccio sinistro :dovrebbe durare 15 giorni e per proteggerlo uso un grosso cerotto trasparente, di questo tipo di glucometro in continuo ho molta fiducia poichè oltre alla glicemia mi indica anche la tendenza della stessa: è un dato importante in una gara che dura tanto tempo.
Nei giorni pre-gara provo almeno 10/12 volte la glicemia al giorno che, nonostante il cibo mediocre (bleah per Rebecca), rimane nei range.
La colazione è l'unico pasto decente della giornata.
Giovedì mattina facciamo una sgambata di 30 km in bici sul percorso della gara e ci rendiamo conto che questa volta le difficoltà non arriveranno dalle altimetrie ma dal vento laterale e costante.
Nel pomeriggio ci tuffiamo nel mar Baltico, temo il freddo ed invece la difficoltà sta nella corrente, l'acqua stranamente non è salata; in gara si seguirà un percorso che punterà nella prima parte verso il mare aperto per poi tornare vicino al molo e dentro un canale in città.
Venerdì, dopo colazione, faccio una corsetta lenta di 5 km: ho interrotto completamente l'attività fisica dalla domenica e quest'ultima mi serve solo per scaricare un po' di adrenalina. Nelle ultime due settimane solo scarico e riposo.
Mi porto in zona cambio a sistemare borse e bicicletta. Qui comincio a rendermi conto, oltre alla ovvia perfetta organizzazione, dei grandi numeri di questa gara: siamo 2700 con 600 donne da tutta Europa e migliaia di persone che seguono già gli atleti anche in fase pre-gara.
Vado nella piazza dove c'è la Finish line e sventola la bandiera dell'Ironman sulla cima del palazzo più alto: immagino già cosa sarà sabato quel palcoscenico con le tribune ai lati dell'arrivo.
Ho mangiato ció che ho trovato in questi giorni ed anche la sera prima della gara mangio pasta (scotta) poche proteine e frutta, dopo un paio d'ore a nanna.(Alle 21 basale 20 u)
Sveglia alle 3.45 il giorno della gara (128 glicemia): ho dormito sono tranquillo e per colazione mangio 160g di pasta De Cecco ed olio d'oliva abruzzese con 5 unita di bolo e mi avvio con gli altri nella zona della partenza; sistemo bici ruote borracce e predispongo le scorte alimentari che mi serviranno in gara.
Tutti gli amici più esperti mi hanno ripetuto di mangiare tanto per non restare mai senza forza, la gara è lunga: ho deciso di portarmi un paio di gel di scorta da 15g sotto la muta; per la frazione bike ho preparato 6 mezzi panini scuri con bresaola e noci o cotto e formaggio, i gel sono solo di scorta. Nelle borracce acqua in una ed una bustina di sali nell'altra con 800 ml di acqua (nei 3 giorni precedenti 2 bustine di Polase al giorno per prevenire i crampi).
Per la frazione di corsa ho portato 4 gel da 51g di carboidrati tra i quali uno particolarmente carico di zuccheri +1 da 15g (oltre al glucometro ovviamente).
Mi avvio quindi alla partenza dove oltre agli atleti ci saranno almeno 15000 persone, la partenza non è organizzata per età ma per tempi previsti nel nuoto e ti potrai buttare tra le 7 e le 7.15.
Provo l'ultima volta la glicemia e mi da 108 mg/dl: decido quindi di buttare giù un gel 15g per tranquillità ed entro in griglia. Sono sereno, concentrato e determinato: il mare l'ho già visto prima so che non è proprio tranquillo ma fa parte del gioco. Non è la prima volta. Poco dopo, lo sparo sordo di una pistola da lo start.
Sono partito insieme a chi pensava di uscire in 1 ora e 15 in pratica nel primo quarto di partecipanti: 500 mt dopo la partenza si gira a sinistra e le onde cominciano ad arrivare alte e costanti.
Solitamente in acqua seguo i piccoli obbiettivi che sono le boe gialle ma con queste onde non è facile vederle bene tanto è vero che mi sposto a sinistra fuori dal gruppo fino a restare quasi solo. Quando mi accorgo rientro in linea (contro le onde frontali) e perdo un po' di minuti ma comunque resto tranquillo e nuoto bene senza affanno, da li in poi tutto bene riesco anche ad intravedere la gente che tifa sui bordi del molo o sui ponti che ci passano sulla testa stracolmi di gente. Esco dall'acqua con 4007 mt sull'orologio  in 1ora e 25 min che mi sembra tanto (anche se non me ne frega niente) ma che confrontandolo con i tempi degli altri risulta una buona frazione.
In zona cambio faccio tutto con tranquillità in poco meno di 9 minuti.La glicemia è a 89 mi spoglio mi asciugo e mi infilo la divisa Fit Program per la bici.
Nell'eseguire questa operazione sento di aver quasi strappato il sensore ma proveró più tardi tanto non posso farci nulla: mangio una barretta e parto. I chilometri da percorrere sono 180: sto benissimo!
Ci sono 2 giri da fare uno di 120km ed un altro da 60: si esce dalla città e si prende un magnifico ponte che porterà sull"isola di fronte lungo 7 km, il vento contro è forte ma previsto, la velocità è inferiore ai 30km/h: i consigli di chi ha già fatto la gara sono quelli di non partire a manetta ma cercare di impostare un ritmo e tenerlo costante: e così faccio. Il glucometro è fuori: uso il sensore si è staccato e decido di mangiare un mezzo panino ogni 25 km: non penso al diabete, ma sento le gambe che ci sono.
Mi tengo sulle 90 pedalate al minuto  ed una frequenza cardiaca tra 135/142 battiti.
Alle ore 9 faccio la basale ridotta del 50% (7u).
Ci sono persone che gridano "heja heja" ovunque anche dove non c'è nulla, il paesaggio è straordinario tutto piatto tra pale eoliche e vecchi mulini a vento, le case tutte di legno ed essenziali; sul percorso i giudici ci sono sempre e chi sgarra per qualsiasi cosa viene giustamente punito.
Il mio ritmo è sopra i 33km/h anche se il vento non molla un attimo e passo tanti atleti uno dietro l"altro. Quando ritrovo il ponte, questa volta a favore di vento ad oltre 60 km/h, questo mi avverte della fine del primo giro. Al km 122 c'è un ristoro programmato dove ho potuto incaricare mia figlia di darmi una busta con scorte alimentari, quando la vedo non prendo la busta ma la avverto di prendermi un altro glucometro che mi darà nel secondo cambio; gli ultimi 60 km in bici aumento ancora un po' il ritmo sempre senza strafare con la sensazione di averne di più di quello che sto dando ed arrivo al secondo cambio in 5ore e 35 min.
Perdo una scarpa che si stacca dai pedali lascio la bici e torno a prenderla a piedi una trentina di metri prima. Anche qui molta calma (8 min) lascio la bici, vado in bagno, mi cambio mettendomi la divisa DNL dopodichè mia figlia mi passa il glucometro che mi da 107. Il tempo totale per ora è di circa 7ore 15 min.
Mi raggiunge l'amico Lucio, che ha fatto una frazione bici strepitosa, e gli dico che adesso corricchieró senza fretta per fare più strada possibile. Esco dalla zona cambio e mi ritrovo tra ali di folla che urla il mio nome, bambini piccolissimi e biondissimi che vogliono il cinque, musica a palla e applausi a non finire. Il percorso prevede 2 giri da 15 km e l'ultimo di 12, si esce dalla città per entrare in un bosco ed i ristori sono ogni 3 km.
I primi 2 km sono un po' veloce rispetto alle mie previsioni ma è naturale quando si scende dalla bici: poi mi metto poco sotto i 6min/km e corro tranquillo godendomi lo spettacolo della gente.
Nella mia testa scompongo la maratona, man mano passano i km in piccoli riscontri (ho fatto un ottavo poi un sesto poi un quinto,ecc) in modo  di non pensare ai 42 km totali.
Vedo i cartelli che indicano le distanze dei giro successivi (20/24/28/30/32/34) e mi domando come arriveró a quel punto se stanco morto o no.
Mangio un gel da 51g ogni 8 km e ad ogni ristoro mi fermo per bere acqua e mezzo bicchiere di cola, provo la glicemia al km 12 e sono a 101. Poi, al km 24, mi sento improvvisamente un po' affaticato: questo mi stupisce perchè non è una stanchezza muscolare. Provo quindi la glicemia che è a 59 mg/dl (=ipo). Mi prendo un gel bello carico di zuccheri, cammino un centinaio di metri e riparto di corsa fino al ristoro successivo dove bevo cola, acqua mangio anche qualche "patatina fritta" (chip) e riprovo la glicemia che è salita a 137. Riprendo a correre ed i chilometri passano, arrivo di nuovo in zona finish line mi manca solo un giro so che potrebbe arrivare la crisi in qualsiasi momento anche se mi sento ancora bene.
Mangio ancora un gel al km34 e da li non mi fermo più nemmeno ai ristori: ormai è fatta! Mamma butta la pasta!
Rientro a Kalmar e vedo i miei amici oltre al pubblico che saltano impazziti, faccio l'ultima curva e tengo la sinistra che porta al traguardo sul tappeto rosso dove c'e lo speaker che mi chiama e dice "Marco you are an Ironman" … vedo il tempo sul display: 11ore 37 min 43 secondi. Faccio un salto di gioia: sono andato meglio di quanto pensassi.
Passo il traguardo e mi prendo questa meravigliosa ed ambita medaglia: il tempo della maratona 4 ore 18 min. Tutto il lavoro svolto è ripagato ed anche questa grande sfida è vinta: ho sognato questo momento da quando partecipai alla prima gara di triathlon in staffetta nel 2008.  
La glicemia finale 115.
Voglio ringraziare tutti gli amici DNL che mi hanno sostenuto, incoraggiato e seguito in questa gara in primis chi come Cristian ha passato il ferragosto sul pc per seguirmi.
Solo una considerazione finale: in 400 allenamenti fatti per arrivare all'ironman Kalmar mi sono portato il glucometro con me 4 volte compreso la gara dove è stato fuori uso per 5 ore e mezza ed ho gestito comunque bene scorte alimentari e glicemie senza il suo supporto.
Questo non vuol dire che non bisogna controllarsi, ma che un atleta deve pensare a fare lo sport che ama per il piacere di farlo e concentrarsi sulla prestazione veloce o lenta che sia e non essere schiavo delle glicemie e le paure legate al diabete.
Una glicemia alta o bassa il giorno della gara va gestita e non presa come scusa per mollare o giustificare una prestazione inferiore alle aspettative. Ovviamente questo è il mio pensiero
"Problemi con il diabete ? Magari ne ha lui con me".
Nonno Iron non molla un millimetro
Alla prossima



Marco Marelli @ IRONMAN KALMAR SWEDEN • 15 agosto 2015

Il nostro Marco Marelli sarà al via dell'Ironman di Kalmar Svezia.
Qui racconteremo le tappe di avvicinamento in una specialissima "IRONMAP" adattata al nostro Marco. 
Seguirà poi un resoconto di gara inclusivo della gestione metabolica.
Forza Marco! IronMarelli c'è!




Post#3 "The Final Countdown" •
testo di Marco Marelli

2 Agosto ... 2 Weeks 2 Go > Oggi 2 agosto 2015 esattamente un anno dopo l'inizio del Cammino di Santiago eccomi a raccontare, tirare le somme ed a presentare un po' di dati relativi alla preparazione della gara di triathlon distanza Ironman del 15 agosto a Kalmar in Svezia.
Questa mattina ho svolto l'ultimo allenamento combinato bici 70 km+ corsa 10 km ed ho concluso anche l'ultima settimana di carico. Adesso mi aspetta una settimana di scarico dove farò un allenamento breve al giorno privilegiando il nuoto e la settimana prossima ci sarà uno stop quasi totale per recuperare tutte le energie fisiche e mentali per la gara che sarà molto impegnativa.
Ricordo per chi ancora non lo sapesse saranno: 3,84 km di nuoto, 184 km in bici e la maratona finale km 42,195.
Il percorso di allenamenti relativi a questa gara è partito il 14 novembre 2014 e si è sviluppato in questi 8 mesi abbondanti attraverso 125 allenamenti di nuoto per complessivi 368 km, 110 allenamenti in bicicletta per quasi 10000 km e 115 allenamenti di corsa con 1450 km percorsi.
Ho inteso "allenamenti" anche tutte le varie gare alle quali ho partecipato (2 gare podistiche da 12 km, 4 mezze maratone,1 granfondo in bici,2 triathlon olimpici e 1 Ironman 70.3).
Nelle gare alle quali ho preso parte ho sempre avuto buone sensazioni e le ho intese tutte ricordandomi di "gestire lo sforzo".
Per capirci, a parte quelle podistiche, le altre le ho fatte con 140 battiti di media.
Nella fase di preparazione non ho mai avuto problemi fisici, fortunatamente, a parte qualche affaticamento tendineo dovuto soprattutto al caldo patito negli ultimi allenamenti lunghi di corsa, gestiti comunque con qualche infiammatorio e sedute settimanali di fisioterapia.
Sono soddisfatto del lavoro eseguito, mi sento molto bene sia nel nuoto sia nella bici, mentre nella corsa qualche dubbio mi rimane poiché so che molto difficilmente riuscirò a correre tutti i 42 km ma, non avendo alcuna velleità legata al cronometro, non sono particolarmente preoccupato.
Ho scelto di non fare proprio una preparazione specifica per la maratona come farei solitamente tanto è vero che l'allenamento più lungo è stato di 28 km o uno spezzato di 16k+15k.

METABOLICAMENTE ... Quest'anno forse per la prima volta nella vita posso dire di avere cominciato a curare un po' l'alimentazione ovviamente come è nel Marelli Style non facendo le "Brunellesche" conte e scritture dei carboidrati, ma facendo attenzione ad avere una alimentazione variegata e sana con tante verdure pochissimi grassi  animali, poche varie golosità o alcol (a parte il gelato tutti i giorni in pratica) e questo mi ha dato una stabilità glicemica che mi ha stupito, pochissime ipo o iper glicemie ed un 7,3 di glicata che mi ha gratificato.
Ho misurato le glicemie negli allenamenti lunghi ogni ora circa e sono quasi sempre stato nei normali parametri.
Di solito integro senza necessità di bolo nel durante. Solo una volta ho fatto 2 unità dopo 125 km su 250 in bici prima di mangiare un superpanino mentre per quanto riguarda la basale, quella del mattino la riduco da 14 a 10 unità sempre negli allenamenti lunghi.
In gara utilizzerò uno strumento per la misurazione della glicemia e della tendenza che non necessita di bucarsi le dita (per me molto comodo) che mi è stato gentilmente messo a disposizione dal nostro amico Doc Sudano: c'è stato qualche problema per avere i sensori da applicare sul braccio e per questo ringrazio Giulio Guidi che mi ha messo a disposizione un paio dei suoi.

ATLETICAMENTE …
Mi sento bene fisicamente, mi sono allenato tanto ma senza mai voler strafare, ho evitato di fare ripetute e di portare il fisico al limite visto che sarà una gara lunghissima e dove ci sarà per lo più bisogno di resistenza.
Nelle gare alle quali ho partecipato mi sono sempre divertito sono andato abbastanza bene rispetto ai miei standard. Ho migliorato molto nel nuoto facendo tantissima tecnica, imparando a nuotare in modo redditizio ed intelligente rispetto alla alta frequenza di bracciate che utilizzavo prima.
In bicicletta ho fatto tanti chilometri: è lo sport che mi piace di più, ho fatto tanti lunghi sopra i 160 km spesso con una decina di km di corsa alla fine e mi sento tranquillo anche perché il percorso di Kalmar è adatto alle mie caratteristiche. Nella corsa ho deciso di correre molto lento per cercare di fare più km possibili: quindi starò sopra i 6 min al km per cercare di percorrere più strada possibile poi si vedrà ...

MENTALMENTE ...
Se fosse per la testa potrei giocarmi la vittoria :-) sono carichissimo!
E' il coronamento di un sogno iniziato nel 2008 e so che ce la farò: non mi interessa se dovrò utilizzare tutte le 17 ore disponibili ma so che la voce dello speaker pronuncerà il mio nome.
E' una sfida grandissima ma non è la prima ne tantomeno sarà l'ultima e la mia testa è dura, spero solo di non avere problemi fisici per il resto ci sono.
Nonnoiron non molla mai mi conoscete.

IL VIAGGIO ... Partiamo da Pescara in 23 atleti che parteciperanno alla gara con una quindicina di persone al seguito e sarà quindi anche sotto questo aspetto una bella trasferta.
Alcuni andranno in aereo, altri come me partiranno lunedì prossimo con pulmini 9 posti e raggiungeremo la Svezia in due o tre giorni visitando quindi sia all'andata che al ritorno alcune città come Monaco Amburgo Roth Malmoe Copenaghen Berlino e Praga: sarà quindi anche la mia vacanza estiva in compagnia di mia figlia Rebecca, mia prima supertifosa.
Dopo aver letto alcuni anni fa su un giornale che un "signore" diabetico di nome Biagio Savino era stato il primo italiano ad aver concluso un Ironman a Resemburg 2010 ed aver conosciuto in  quell'occasione la mia futura famiglia Diabetenolimits, eccomi pronto a raccogliere la sfida.
Non porterò bandiere, ma il traguardo di Kalmar sarà attraversato da uno di noi.

Post#2 "IronmanItaly Pescara" •
testo di Marco Marelli con note by Presidentissimo

In avvicinamento a Kalmar > Ironmanitaly 2015 _ Pescara _ 14 giugno 2015
2° aggiornamento della Ironmap per Kalmar (senza sponsor, pomate per piedi diabbbbetici, glucosprint e squilli di tromba da fenomeni, ndr)

Quest'anno il solito nutrito popolo DNL al seguito della manifestazione si è ridotto alla sola Francesca Zini, unica follower residuale, e visto l'impegno,i progressi e l'acqusito di una bella bici Bianchi, futura triathleta.
Nuovi bambini arrivati (tanti cari auguri alle famiglie Grippo e Curcio) e la defezione delle staffette (mancavate peró cazzarola …) ci pensa il Marellone a tenere alto il prestigio del nostro gruppo.
Sono in piena preparazione all'appuntamento di Kalmar del 15 agosto dove, come noto, parteciperó all'Ironman lunga distanza (5 anni dopo il mitico pioniere Biagio Savino).
Sto facendo una preparazione alternata nei 3 sport di doppio allenamento giornaliero con una giornata di triplo allenamento ed una di recupero.
Da alcuni mesi mi sono anche concentrato ad abbassare la gli
cata che per me è sempre attorno ad 8 ed ho ottenuto ultimamente un bel 7.3.
Ció significa che anche i sacrifici dietetici pagano anche se sinceramente non ho cambiato chissà cosa, diciamo che controllo molto di più i grassi e schifezze di gola varie.
Arrivo a questa gara in buona forma fisica: la mancata partecipazione alla solita maratona di inizio stagione mi ha permesso di mettere dentro più km in bici ed i 10/15 km di nuoto settimanali mi hanno dato una finalmente buona acquaticità.
Per quanto riguarda la corsa sto correndo circa 50 km la settimana senza fare mai lunghi più di 21 km: ho concluso 4 mezze maratone sempre attorno all'ora e 35 minuti.
La gara Pescarese di quest'anno si prospetta particolarmente insidiosa a causa del vento caldo forte (garbino) e il caldo vero e proprio nella frazione di corsa dove si riscontrano 35ºC.
La partenza alle ore 12.40 della mia ultima volta negli M45-49 (Nonno Marelli fa 50 anni l’anno prossimo!) mi consente di prendermela comoda sia per quanto riguarda la sveglia ed alimentazione prè-gara la quale consiste in 130 grammi di pasta con olio e grana ed una crostatina con marmellata+ caffè alle ore 9.
Basale della mattina ridotta da 15 ui a 10 ui (Detemir - 30%).
Una volta preparata per bene la bicicletta e le sacche in zona cambio dove metto 2 diconsi 2 glucometri, mi porto a ridosso della zona partenza dove cerco di tranquillizzare un po' di amici tesi per la probabilità dell'esclusione della muta dalla frazione nuoto.
L’acqua è calda ma non più di 24.5º e le loro paure passano. Muta per tutti!
C'è un po' di corrente ma nulla a che vedere con l'anno precedente.
Una volta partiti i professionisti mi infilo la muta, saluto Francesca che come tutti quelli che vedono un’Ironman la prima volta resta affascinata dalla magia che trasmette questo sport ed unico con cuffia bianca (quella destinata a persone con patologie !!!!, ndr) tra un gruppone di azzurri mi butto e parto.
Nuoto in modo tranquillo ed efficace, tengo una buona linea rispetto alle boe (170mt in più alla fine) ed esco molto rilassato in 38'.
La zona cambio quest'anno è lontanissima e sotto il gazebo decido di non provare la glicemia visto che prima di partire era appena sopra 200.
Sento già il vento caldo appena esco dalla città e decido di non spingere a tutta mentre gli altri atleti sembrano inferociti: li lascio andare e penso che prima o poi li riprenderó fa troppo caldo.
Nella prima discesa seria perdo la borraccia e mi faccio 30 km senza acqua.
A metà percorso bike passo con quasi 7 minuti di ritardo rispetto ai tempi fatti in prova ma ormai manca solo una salita e comincio a vedere che chi ha attaccato subito già sta pagando.
Dopo l'ultimo scollinamento, nonostante il vento forte trasversale, mi metto sopra i 50 km/h e non li mollo fino al traguardo.
Arrivo in zona cambio sotto un sole potente, infilo scarpette, cappellino DNL, occhiali, aziono il glucometro che peró a causa della temperatura elevata va in tilt e mi dice "cazzi tuoi".
Durante la frazione bici ho preso 2 gel da 50 g l'uno di carboidrati ed una borraccia di sali, sento di avere ancora un po' di energia.
Parto nella corsa dove come al solito i primi 2 km si va più veloci a causa dell'effetto dell'aria che hai appena avuto in bici, e del tifo meraviglioso della tua città con Francesca in prima fila ed acqua per me.
Poi si iniziano a vedere facce stravolte anche degli atleti più forti e comincio a rallentare per portarmi sopra i 5.30 al km.
Vedo atleti ritirarsi uno dietro l'altro e sento ambulanze che partono in continuazione (sport e salute?, ndr).
Io mangio un terzo gel al km 7 e penso che sarà l'ultimo apporto energetico fino alla fine.
Le gambe ci sono anche se la fatica è tanta ed il caldo è terribile; decido quindi di fermarmi a tutti i rifornimenti per bere acqua ed idratarmi con spugne e ghiaccio.
Probabilmente la mia glicemia è alta (sicuro con il senno di poi) e mi devo fermare ad urinare al km 13.
Vado tranquillo ma sto bene ed arrivo al traguardo facendo il mio miglior tempo nonostante baci ed abbracci prima della finish line.
5 ore 38 minuti con questo caldo è pure un tempo che mi soddisfa anche se tutti quelli che mi conoscono sanno che la mia vittoria è solo il traguardo.
5/10 min prima o dopo non cambia nulla.
5º Ironmanitaly 70.3 consecutivo chiuso con soddisfazione.



Dopo la gara 5 minuti seduto, una meritatissima birrozza e la glicemia? 200 mg/dl … quindi avevo ragione di pensare fossi alto prima, ma torno a casa felice sereno e con gambe buone.
In Svezia sarà tutto più difficile ma devo solo abituare il fisico a stare dietro alla mia testa dura. Un bacione ed un abbraccio a tutti. (Come potete vedere nelle foto vi portavo sul petto orgoglioso)

Post#1 “IronMap Preview”testo di Marco Marelli con note redazionali by Presidentissimo

Pescara • 30 aprile 2015
Ciao ragazzi si comincia a parlare di Ironman seriamente.[Ironman Kalmar Sweden 3,8km nuoto, 180km bici + 42,195 mt corsa, ndr]
Mancano ormai 100 giorni all'appuntamento svedese del 15 agosto.
Sto preparando la mente ed il fisico ad affrontare una grande sfida con me stesso, sicuramente la più grande del mio percorso sportivo.
Sarà dura e molto difficile ma nello stesso tempo se riusciró ad arrivare alla “finish line” avró la consapevolezza di poter vincere qualsiasi sfida.
Ho una grande determinazione e non ho paura di affrontare una gara così difficile: spero solo che il mio fisico sia forte quanto la mia mente.
Una grossa iniezione di fiducia deriva dal fatto che stiamo preparando in circa 20 amici questa gara ed abbiamo quindi la possibilità di allenarci insieme il che rende più facile eseguire i grossi carichi di lavoro necessari oltre ad avere dei continui parametri di riscontro.
Fortunatamente lavorando da libero professionista ho la possibilità di ritagliarmi gli spazi necessari per allenarmi nelle 3 discipline tutti i giorni in base ai miei programmi: generalmente faccio nella settimana un giorno tutti e 3 gli sport, il sabato il lungo in bici, la domenica il lungo di corsa. Gli altri giorni doppio allenamento con nuoto ed alternato bici o corsa. Dunque circa 11 o 12 workout in totale per settimana.
Quest'inverno ho lavorato molto sul nuoto cercando di aumentare le distanze, mi sento molto migliorato.
Prossimamente aumenterò il chilometraggio di bicicletta in quanto ritengo che sarà indispensabile in gara uscire dal T2 [transition 2 ovvero cambio bici per passare alla maratona,ndr] con tante energie da spendere nella maratona che prevedo e spero di riuscire a correre alla velocità di 6 min/km [ovvero poco sopra le 4 ore] anche se questo è un puro e sempice riferimento massimale: l'unico vero obbiettivo è finire la gara, se avró bisogno di tutte le 17 ore le useró.
Gli allenamenti di corsa non prevederanno carichi pesanti poichè cerco di preservare tendini e muscoli.
Alterno generalmente 3 settimane di carico ad una di scarico [ma non credetegli troppo, Marelli tira sempre, ndr], ho partecipato e parteciperó a qualche mezza maratona ed a qualche granfondo in bici sempre in ottica preparazione Kalmar.
Per quanto riguarda il triathlon anchè quest'anno saró al via dell'Ironmanitaly 70.3 di Pescara di giugno e penso di partecipare ad almeno un olimpico anche se non ho ancora deciso dove [Bardolino ospite del predidentissimo, why not? ndr].
Il viaggio per Kalmar [2000 km e più, ndr] lo faró in compagnia di mia figlia oltre che agli amici utilizzando un pulmino 9 posti in modo che la trasferta sia anche la vacanza estiva e sposando quindi ancora di più lo "spirito ironman" [e unendoci quello basale DNL, ndr]
Da qualche mese finalmente sto mettendo un po' di giudizio nell'alimentazione [il metabolismo di Marelli è hors categorie, ndr] e questo si riflette inevitabilmente nel miglioramento delle glicemie medie che,udite udite, sono quasi sempre più che accettabili [ma di questo meglio approfondiremo nelle prossime settimane con alcuni dati che il presidentissimo si procurerà a costo di monitorare il Marelli con telecamere spia e droni adattati allo scopo, ndr]
Per farvi capire l'atteggiamento mentale vi dico che ora sono in autostrada a Bologna direzione Pescara [sempre in corsia di sorpasso, ndr] e mi fermeró a Riccione per nuotare e lavorare.
Poi questa sera arriveró a casa dove ci starà una corsetta [e un po’ di camera iperbarica niente?, ndr ]
Amo e vivo la vita, quando non ci saró più avró l'eternità per riposare [niente RIP allora :-), ndr]
Molà MAI