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2010 ROADMAP ST.MICHEL - PIPPO ROAD MAP





Contestualmente a Mont Saint Michel,
il 9 maggio 2010 Pippo Pipitone alla Maratona dei Mille @ Marsala.

Dallo sbarco in Normandia allo sbarco dei Mille!



Maratona dei Mille @ Marsala, TP ...
www.maratonadeimille.com


Pippo XII
Il racconto della gara

by Pippuzzo Pipitone

Anche questa è fatta, in verità in questi ultimi anni di attività sportiva di maratone ne ho corse un po’ poche , vuoi per l’età, vuoi per la scusa dell’età, vuoi anche perché la maratona è una gran fatica di allenamento e se ti manca lo stimolo e la voglia allora non inizi mai.
Secondo me preparare una maratona, a prescindere dal ritmo in cui la vuoi correre, è cosa seria altrimenti in gara è una tragedia (tranne per il nostro Grande Gus che anche se non è ben allenato riesce senza a portarla al termine con il sorriso sulle labbra ... ognuno ha le proprie caratteristiche)
In occasione del 150 esimo anniversario dello sbarco dei Mille, Marsala ha voluto fortemente che si svolgesse  la 1a Maratona: quale  occasione migliore per partecipare ?
Lo Stage fatto a Cecina è stata  la scintilla e la coincidenza che mi ha fatto decidere di correrla.
Il test sulle soglie, l’ottima stato di forma che mi trovavo ed il programma elaborato da Huber Rossi, mi hanno fortemente convinto  di preparare questa maratona.
Durante gli allenamenti tutto è filato alla perfezione, le sedute di allenamento sono state fatte accuratamente secondo tabella, in primis  la novitĂ  è stata l’uso del cardiofrequenzimetro , strumento che si è rilevato di molta utilitĂ  per stabilire il ritmo di corsa.
Ed eccoci a Domenica 9 Maggio, giornata soleggiata, temperatura alle ore 7,10 18 gradi ( verso le ore 11 toccherĂ  i 27 gradi).
Glicemia della notte 111, sveglia ore 5,59,glicemia 98, faccio colazione con 25 grammi di carboidrati (tre fette  di pane con il miele) e faccio un bolo di 1,5 ricordandomi di dimezzare la basale al 50% (0,3 ogni ora) circa un’ora e mezza prima della gara, vado in bagno faccio pupĂą , l’idea di liberare lo stomaco mi rallegra, spero di non avere problemi come l’anno scorso alla Maratona di Roma.
Sono le 7,30 e mi avvio verso destinazione, posteggio la macchina e con aria disinvolta e fischiettante mi diriggo verso la zona partenza.
L’atmosfera del pre-gara è sempre affascinante e fantastica, quasi meglio di correre in gara, è bello quando vedi gli amici che stanno provando in quello stesso momento le tue stesse emozioni, che ti stringono la mano e ti riconoscono complimentandosi anche  per quello che noi atleti di diabete no limits facciamo e dimostriamo (“l’atleta diabetico non esiste , esiste solo l’atleta e basta……” (Cristian Agnoli) lo chiamano presidentissimo.
Manca poco alla partenza, preparo le mie ultime cose, controllo la glicemia -143, ottima la scelta di ridurre il micro 1 ora e mezza prima della gara, e poi ho  scelto di fare come dice il grande Doc. Mario”durante il riscaldamento sorseggiare mezzo litro d’acqua perchĂ© se la bevi prima  la pisc……. tutta “ io ho aggiunto anche due cucchaini si miele.
E’ fatta! glicemia 183, ottima per partire, griglia  di partenza, gps pronto, controllo le tasche portatutto, metto il micro in fase di stop, reflettometro roche nano (con 6 strische protette con dell’alluminio e pungidito a parte)
n.b. il roche mobile, personalmente è un fallimento, mi da 80 a 100 punti di differenze rispetto agli altri.
Pronti, Via!!


Passaggio al 21°k ... un Pippo tiratissimo incoraggiato dallo speaker e fan DNL Aldo Siragusa


Mi sento bene, le gambe vanno, devo rallentare il ritmo e cercare un gruppetto che va a 4,15 al km, finalmente riesco a trovarlo al 6° km, tre atleti che vanno a quel ritmo, le sensazioni sono buone anche perché è troppo presto per sentirsi stanchi.
Controllo la glicemia al 8° km è 220, non mi preoccupo più di tanto ancora c’è tanto da correre e programmare un bolo non è il caso.
I chilometri scorrono e il mio gruppo è sempre affiatato il ritmo al km è di 4,18, ancora sono lucido  e fresco, ma con leggeri dolorini (tipo fitte) alla pancia, la cosa mi preoccupa non piĂą di tanto.
Passo i 21km in 1 ora  30, con il sorriso sulle labbra e incitato dal nostro caro amico Aldo Siragusa .che con tanto entusiasmo annuncia il mio nome ma soprattutto il nostro gruppo "diabete no limits" , spiegando un po’ le nostre testimonianze.
Al 23° chilometro il mal di pancia si fa sentire sempre  di piĂą, da  4,16 al km devo passare a 4,25 e poi anche a 4,30 al m, il mio gruppetto purtroppo va via, conoscendo questi sintomi decido di non forzare per evitare le conseguenze giĂ  vissute in passato.
Controllo la glicemia  è 180, va bene decido ancora di tenere il micro in stop per riaccenderlo gli ultimi 12 km.
Dal quel momento in poi l’obiettivo ormai era di concentrami sul dolore ed essere bravo a gestire con minimo danno la gara.
Così ho incominciato a ridurre gradualmente la velocità per sentire se le fitte passavano.
La cosa incredibile  è stata che quasi all’improvviso mi mancano le forze, era troppo presto per dire che era crisi da gara, il malessere mi ha rallentato le forze.
Al 28° km  comincio a camminare, la glicemia è la stessa (180), poco dopo mi rimetto a correre ma non riesco a correre piĂą di 5- 5,10 al km, a volte  anche a 5,30al km, non sto molto bene. Mi fermo anche per pochi secondi anche al 33° km per capire se è il caso di ritirarmi o no, ma  capisco che non sono proprio da buttare e che se  corro piano forse c’è la farò.
Il calvario continua, il mal di pancia mi fa  fermare di nuovo, cammino per circa 5 minuti, è arrivato il momento di prendere una decisione, che fare?, mancano circa 7 km all’arrivo!
Riparto molto lentamente al 35° km , vado molto piano da 6 al km passo ad un media di 5,05 al km, riesco a tenere questo ritmo, intanto controllo la glicemia è 145, decido di avviare il micro e fare  un bolo di 0,7 (perchĂ© era da circa 3 ore spento).
Finalmente gli ultimi chilometri, vedo il 41° km e mi chiedo come c’e l’ho fatta ad arrivare fino qui?
Ecco l’arrivo, anche se sei morto negli ultimi metri ti vengono le forze!
3 ore e 25 minuti, ormai questo tempo, personalmente, l’ho targato come il tempo dei disastri, e invece no, sono lo stesso contento perché ho portato a termine un obiettivo che si era presentato difficile da raggiungere.
Glicemia all’arrivo 140.
Circa 1 ora per riprendermi dal malessere pancia e senso di vomito, dopodichè tutto è ritornato come prima, anzi meglio di prima c’è una maratona in più sulle gambe!!!!
Con questa sono docici le maratone che ho corso, c’è chi non le conta,  io lo faccio perchĂ© per me sono maestre di vita ed ognuna ha una sua storia diversa ed un suo fascino particolare a prescindere la risultato.
Una volta un psicologo ha scritta una frase “ Le orme che forse un giorno lascerò……”,  questa per me sarĂ  un’altra orma che sicuramente un giorno lascerò!!
Un Grandissimo Abbraccio da Pippo Pipitone.


***

Un Pippo garibaldino racconta qui sotto la sua preparazione ...
una roam map diversa da quella ufficiale DNL, ma comunque condivisa ...


W Pippo, W Garibaldi, W l'Italia!