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2013 • EVENTI RUNNING - GIULIETTA&ROMEO HM


Giulietta & Romeo Half Marathon - Verona > 17 febbraio 2013



Tra i 5000 e più finishers alla mezza di Giulietta & Romeo, anche un duetto targato Diabetenolimits!



Nota di merito per la caparbia Luisa che con 1h54:58 ottiene il proprio PB sulla distanza. Un'inieizione di fiducia in vista della maratona di Vienna!
Dignitosa, ma nulla più, prova del Presidentissimo: 1h27:19. Ritrovare la velocità "perduta" è ancora una "missione possibile" in ottica VCM 2013.
Nei prossimi giorni, report e sport book direttamente dalla voce dei protagonisti, oltre alle immancabili foto di Nik the Click!



 

10 RIGHE DA GIULIETTA ... di Luisa Campregher [t1 • TN]
Quello che mi viene di scrivere “di pancia” o “di getto” se preferite… senza pensarci troppo!
Ho voluto partecipare alla Giulietta e Romeo Halfmaraton perché mi alleno sempre da sola, senza seguire particolari tabelle di allenamento, cercando però sempre di intensificare e variare i miei allenamenti.
Primo obiettivo: migliorare la glicata, migliorare le glicemie durante l’attività sportiva e poi ottenere qualche soddisfazione dal punto di vista agonistico.
Sono in terapia con il microinfusore.
Devo dire che durante i miei allenamenti sono quasi sempre partita con buone glicemie (120 - 160): facendo un allenamento intorno ai 10 - 12 Km solitamente mantengo la basale al 100% e non integro, arrivando poi a casa con una buona glicemia (intorno ai 90 – 100). Se invece parto con glicemie intorno ai 200 faccio una piccola correzione di 0,5 unità prima di iniziare l’attività fisica.
Se invece faccio allenamenti più lunghi, tra i 15 – 20 Km, mezz’ora prima di partire, se ho una glicemia tra 120 – 160, diminuisco la basale al 60% sino alla fine dell’allenamento. Provo la glicemia dopo circa un ora dal’inizio della corsa, trovando valori attorno all’80 e integro con circa 15 - 20 CHO arrivando a fine allenamento con valori intorno al 130.
Domenica…ho cannato e sono ricascata nel mio “ANTICO ERRORE”: avevo glicemie alte dalla sera precedente la gara (secondo me per tre motivi: adrenalina pre-gara, giorni pre-ciclo e perché mio marito sabato sera mi ha invitata a cena fuori e…non potevo rinuciare…vino, carne, ravioli…lasciamo perdere…) ma io da vecchia discepola del diabete, zuccona come pochi, partendo da 180 pre gara ho diminuito comunque la basale al 60%... al 10imo Km avevo 220. A questo punto ho reimpostato la basale al 100%, ho fatto ½ unità d’insulina e sono arrivata a fine gara con 103 integrando esclusivamente con acqua.
Dunque, questo è un errore che faccio spesso e mi fa incazzare di brutto: PER EVITARE UNA IPO DURANTE UNA GARA PIUTTOSTO RISCHIO UNA IPER!
E qui voglio il coro DNL “scema, scema, scema!!!!”… potevo benissimo con 180 lasciare il mio basale al 100% ed eventualmente integrare se la glicemia fosse scesa durante la gara…
Per il resto: un po’ di agitazione pre gara ma tutto sotto controllo: quella giusta dose di adrenalina ma ero pienamente in me. Serena, allegra e moooolto curiosa! Io il mio obiettivo lo avevo ma l’ho tenuto tutto per me: finire entro e non oltre le 2 ore.
Prima della partenza mi sono addentrata nella griglia rossa (ultima griglia) e non sapendo come abbattere il tempo mi sono messa in fila per l’ennesima pipì… ero vicina al gruppo delle 2 ore e 30 minuti… stavo per entrare nel bagno quando hanno sparato la partenza: ho rinunciato al bagno ed ho pensato “beh dai, potrei tirarmi un po’ più avanti!” Che stordita!!!!
Sono partita con il gruppo delle 2 ore e 30 minuti…e subito mi son detta “partiamo male! Tutto ma non con il gruppo delle 2 ore e 30!!! “ Senza esagerare mi sono data durate tutta la gara dei micro obiettivi, dicendo a me stessa “mi spingo in avanti fino ai palloncini delle 2 ore e 15 minuti, poi quelli delle 2 ore”; poi mi son detta “stai davanti ai palloni delle 2 ore, lasciateli alle spalle e fai quello che riesci, dosando bene le forze” (odio arrivare alla fine disintegrata, piuttosto do tutto gli ultimissimi Km).
Musica nelle orecchie, al decimo km ero anche più rilassata, mi sono divertita, mi sono guardata attorno, mi sentivo leggera, in forze.
Al 17esimo Km Elia, mio figlio, mi ha battuto il cinque con la mano, mentre correvo e mi sono emozionata, mi è mancato il fiato per qualche secondo, poi mi sono ricomposta! Un po’ di fatica l’ho sentita intorno al 19esimo km ma non potevo mollare lì! Spinta finale e sono arrivata fradicia di sudore, puzzolente ma “ridevo tutta dalla felicità”.
Sprint finale gli ultimi 100 m (lo faccio sempre! Mi piace troppo!!!!!) Emozione e soddisfazione all’ennesima potenza!
Sperando di abbattere le mie resistenze e di ricordarmi “INSULINA – AMICA” ….
Ce l’avevo scritto anche sulla maglietta…azzo!!!!
Con tanti margini di miglioramento agonistico ma prioritariamente metabolico,
Luisa vi saluta e abbraccia tutti!!!!!


10 RIGHE DA ROMEO ... di Cristian Agnoli, [T1 • VR]
ATLETICAMENTE: prova dignitosa, ma nulla più. Al di là di proclami e sogni di gloria, dagli allenamenti delle ultime due settimane sapevo che al massimo potevo ambire a stare poco sotto l'1h26 (4'04 al km). E alla fine mi sono conquistato "solo" un 1h27 basso!
Nei primi 5/6 km, bello coperto nel gruppo della prima griglia di merito, ho tenuto un passo di 4'00 al km, che attualmente non è nelle mie "corde".
Dal 10° km ho rallentato vistosamente, con qualche scatto d'orgoglio, ma negli ultimi 3/4 km il calo è stato ancor più vistoso (4'12/15 al km) con l'eccezione dell'ultimo km molto veloce (3'55) e sprint finale "da podostordito".
Osservatori sul percorso mi segnalano una mia azione di corsa un po' pesante con spalle troppo "rigide" e petto troppo "in fuori" … mamma mia!
In settimana non mi sono risparmiato con 5 allenamenti consecutivi prima della gara, di cui gli ultimi tre con: ripetute in salita, fondo progressivo al medio e fartlek a tutta su percorso trail in circuito. Ma il ritardo in velocità è soprattutto conseguenza della mancanza di "ripetute lunghe" e "ritmo" nel mio programma di allenamento, che andrò ad inserire a breve. Solo adesso mi sento di sostenerle!
Soffro mentalmente e fisicamente le corse "veloci" e "piane" dove bisogna far girare le gambe ed essere "leggeri". E' probabilmente una questione di "attriti" su cui lavorare per diventare un "passista" quando la situazione di gara lo richiede. In ottica Vienna 2013 penso di poter comunque correre con tempi vicinissimi alle 3 ore. Ma per ora non azzardo altre previsioni!
Ginocchio ok.  Brooks Ghost 5: 340 gr (numero 10.5) ai piedi non sono pochi ma la scarpa è stabile e reattiva.
METABOLICAMENTE: da quando sono ritornato ad allenarmi con costanza e qualità, il mio profilo metabolico è ritornato quello dei tempi "migliori". Dalle 24 unità di basale di ottobre/novembre mi sono riposizionato sulle attuali 12 (8+4) e il mio rapporto insulina/cho si sta riportando verso 1 a 20. Peso e composizione corporea vanno ottimizzandosi, alimentazione idem, e dunque di conseguenza il mio fabbisogno insulinico. La mia A1C di 50 (6,7) credo godrà di ulteriore ottimizzazione al prossimo controllo di fine maggio!
Continuo a rilevare un'aumentata sensibilità all'insulina nel pasto immediatamente successivo ad una prestazione dispendiosa, che si protrae però non oltre le 4/5 ore. Già dalla cena tutto si normalizza.
Sto valutando un'ulteriore riduzione della basale, almeno nei giorni ad elevato impegno fisico.
Il lieve picco iperglicemico pre gara era previsto visto che avevo un po' "tirato" il rapporto insulina cho a colazione. Ho integrato a metà gara, come da previsioni, con 17 gr di cho in forma di gel liquido Enervit e qualche sorso d'acqua. Ho ritestato, positivamente, i "gel" che talvolta in passato mi avevano causato qualche problema di assimilazione.
MENTALMENTE: Verona in love? Con tutto il bene che voglio
alla mia città, proprio non riesco a innamorarmi della mezza di Verona, che ho corso più volte e in tutte le salse . Ma è un mio pensiero. Secondo me gli scorci più belli di Verona non sono "compatibili" con una mezza "veloce" e "super partecipata" … dunque qualcosa bisogna sacrificare sull'altare dell'evento! Logistica comunque perfetta e funzionale, e l'arrivo attraverso l'Arena è decisamente spettacolare!
Mi sono iscritto per gustare il piacere di un'ora e mezza di corsa con frequenze cardiache alte, falcata rapida e veloce, fiatone e viso tirato. Purtroppo non ci sono riuscito. All'iniziale facilità di corsa e correlata "gioia" è seguita una seconda parte "schiacciata" in cui mi sono divertito meno. Probabilmente se avessi adottato una "strategia" di gara diversa, più vicina alle mie reali potenzialità del momento, avrei avuto sensazioni migliori. Ma il "rischio calcolato" preso in partenza, ha presentato il conto con gli interessi: non solo sul crono finale, ma anche sul mio auspicato approccio alla corsa "felice". Anche su questo conto di migliorare: difficile, ma non impossibile, replicare su betume le sensazioni di felicità che attualmente solo la corsa in natura, leggi "trail", mi sa regalare.
CONVIVIALMENTE: Piacevole mattinata veronese con famigliari, prole e amici dislocati sul percorso. Terzo tempo da McDonalds con Luisa e famiglia. Il Chicken Mithic non mi è piaciuto particolarmente, ma ho apprezzato la birra in lattina Peroni sorseggiata parlottando del più e del meno. Quattro chiacchiere, appuntamenti all'orizzonte, voglia di fare, prospettiva. La corsa va oltre la corsa!

•••

Una rappresentativa DNL liberamente autodeterminata sarà presente alla mezza maratona di Giulietta e Romeo.
In questa pagina raccoglieremo la cronaca della gara e le impressioni a 360° dei protagonisti che si vorranno raccontare!

Annuncia la tua presenza scrivendo a: info@diabetenolimits.org

Fuori due, e ne rimasero due ...  Luisa e Cristian!

ANNUNCI DI PARTECIPAZIONE:
1. Cristian Agnoli, t1 [VR] • PETT 664
2. Andrea Verzura, t1 [PD] > INFORTUNATO
3. Maurizio Mantovanelli • DNL FRIENDS • INFORTUNATO
4. Luisa Campregher • t1 [TN]


Ognuno si iscrive e partecipa organizzandosi autonomamente!
Eventuali ritrovi e momenti di approfondimento saranno meglio definiti in prossimità della manifestazione.