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C&D • 2012 - C&D @ GF AREZZO




VII CAMPIONATO NAZIONALE SU STRADA CICLISTI CON DIABETE (VI TROFEO CHANGING DIABETES)
@ GRAN FONDO CITTA’ DI AREZZO
> Arezzo – 16-17 giugno 2012



Cronaca della due giorni e commenti dei protagonisti (10 righe da ...)
Breaking news > Ad Arezzo Diego Franceschini conferma il titolo!

Premiazione VII Campionato ciclisti con diabete


C&D Podium > 1. Diego Franceschini • 2. Andrea Guerra • 3. Cristiano Pizzicotti • 1. Jessica De Lazzeri

***


ultimo aggiornamento 25 giugno 2012

10 RIGHE DA JESSICA > Le mie 10 righe voglio iniziarle così , raccontando il mio fine settimana con mio marito Gigi. Partiamo il venerdì sera, la strada è tanta e abbiamo pensato di anticipare.
Arriviamo alle 21.00 andiamo a mangiare qualcosa di tipico come ci piace sempre fare quando andiamo in posti nuovi, ci consigliano un posto stranissimo "il porca vacca" dove abbiamo mangiato proprio bene, arrivo in albergo e dormitona.
Il sabato mattina a piedi visitiamo per bene la città, seguiamo anche i preparativi per "la giostra", l'indigeno Alessandro ci  spiega che avrà luogo nei prossimi giorni.
Ore 12.30 incontro con i primi del gruppo in albergo, pranzo in compagnia e conta dei carboidrati già fatta da Monica (grazie mille ma la prossima volta possiamo cambiare la solita pasta al pomodoro!!??). Il pomeriggio si va a ritirare i pacchi gara, un pò di confusione con i tesserini che non andavano bene e i chip???? Chi l'aveva ma non andava bene, chi non l'aveva, chi non lo sapeva, va be!! non so come ma in qualche modo riusciamo a rientrare in albergo quasi puntuali per la riunione delle 17.30 ma noi fortunatamente eravamo con the president (l'uomo che si specchia e si piace).
E' stato bello ritrovare tutti i vecchi amici e conoscerne di nuovi, la lady doctor sempre gentile a spiegare le cose utili a noi comuni mortali, poi un confronto di profili e tattiche di gara fra tre ciclomelliti con la velina Alessandro, si arriva quindi alla spiegazione della corsa The Day After.
Chi hà provato il percorso Van Der Biankinen ci illumina sui 50 km finali (na fatica) tralasciando il fatto che i primi 50 sono sù giù, giù sù, sali scendi e scendi sali, e che palle!
La cena con la solita pasta al pomodoro ahhh no!!!!! riso strano, se ne và in compagnia del gruppo C&D al completo. Saliamo in camera preparo tutto per bene per domani, maglia con numero che non rompa, pantaloni calze fascia x il cardio casco occhiali, poi la bici: con numero che sicuramente rompe le scatole, garmin e basta il resto domani. BUONANOTTE.
Al mattino sveglia ore 5.30 doccia colazione con glicemia 131 x ora buona.
Mangio 2 fette biscottate 25 g di marmellata e crostata con bolo di 2u. Vestizione rifinitura bici e foto di gruppo, intanto la glicemia è andata a 254 correggo di 2u, ci avviamo alla partenza. Via si parte attraversando Arezzo in un tourbillon di rotonde strade strette e macchine parcheggiate io faccio subito fatica a tenere una velocità così alta, arriviamo ai piedi della prima salita con oltre il 38 di media (mi sà che hò già dato tutto), guardo il dislivello che abbiamo fatto fino a qui e siamo solo a 500 metri, e gli altri 900 dove sono???, detto fatto eccoli  2 salite in serie, la prima duretta la seconda un calvario, non hò più forze in corpo e in testa le salite sono tutte sotto il sole,
raggiungo il ristoro la glicemia è a 205 non correggo sperando che scenda, scollino con i crampi e faccio fatica a fare anche la discesa. Ultimo strappetto il vecchio scopetone una rasoiata, finalmente arrivo distrutta al traguardo. Aspetto Gigi che avevo completamente dimenticato. La mia conclusione è questa:
sono molto delusa della mia gara, sono partita sapendo già che sarebbe andata così, non ho tempo di allenarmi e se ne ho manca la voglia. La glicemia del post gara un disastro e basta. FINISCO QUI LE MIE 200 RIGHE . DA BOFFA E' TUTTO CIAO. JESSICA

10 RIGHE DA STEFANO SHREK >
Nei primi anni in cui facevo parte di C&D e Diabete No Limits e sto parlando circa del 2007, mi ero già accorto che ero entrato a far parte di qualcosa di speciale, ma ora, a distanza di qualche anno, mi sento di dire che siamo veramente una bella realtà, nella quale io personalmente ci "sguazzo" serenamente e con una costante e sempre nuova voglia di rivedere tutti gli amici Ciclomelliti. Un grazie alla Dottoressa Anna Ranchelli, sempre all'altezza della situazione e anche più bella che mai, alla dottoressa Monica Miccio, che da dietro le quinte ha fatto un lavoro impeccabile, al Presidentissimo Cristian, che in questa circostanza non si è molto nominato, ma che sicuramente ci ha messo molto del suo... e via via tutti, ma proprio tutti i Ciclomelliti coinvolti nell'evento con Andrea War a capo della compagnia, Alessandro "il valletto", Marco Grimp. ecc. Mille grazie dei complimenti ricevuti per il video presentato nella serata di sabato.
La gara..... la mia gara è stata un disastro, o meglio, fino a mezz'ora prima della partenza era tutto abbastanza regolare poi, la glicemia è schizzata a 359 e la strategia è andata a farsi friggere..... Purtroppo ho ascoltato solo in parte i consigli del mio "GURU" Andrea War , NON mi sono fatto subito un bolo come consigliatomi e ne ho pagato le conseguenze per tutta la durata della competizione, il caldo e la quasi assenza di ristori idrici o fontanelle pubbliche hanno completato il massacro !!!  Sinceramente dico: questa Gran Fondo, corsa in condizioni climatiche migliori e con un servizio più presente sul percorso è sicuramente un tracciato bellissimo e non eccessivamente impegnativo. Per come l'ho vissuta io, è stata una delle Gran Fondo più dure che abbia mai fatto, sono arrivato così tardi che avevano già fatto le premiazioni e chiuso il Pasta Party.... Daltronde:  io vado in bici perchè mi piace, mica perchè mi da delle soddisfazioni....
Ciao e a presto, Stefano Shrek Tomasi
10 righe da Maurizio
> Un altro appuntamento da non mancare il campionato su strada che quest'anno ha fatto tappa ad Arezzo il 16 e 17 giugno.... un bellissimo week end sempre ben organizzato vitto e alloggio niente male e sopratutto l'occasione per rivederci ed incontrare nuovi amici....sgambata del sabato pomeriggio io Goffredo ed Enrico primo pomeriggio molto caldo e un salita non facile trovata per caso......al ritorno incontro di rito con in cattedra in nostro Presidente e la nostra cara dott. Ranchelli con i sempre utili consigli medici e i racconti delle esperienze ciclomellite sempre utili per il ns. miglioramento anche se io non apprendo molto. Domenica mattina svegli all'alba e colazione verso le 6 con la tensione della gara che saliva insieme al caldo..... 8 e 30 partenza dalla prima fila non capita spesso....partenza a tutta con una media di circa 40 km/ora fino alla prima salita......comunque nonostante la scarsa quantita' di ristoril idrici 2 in oltre 100 km un po' pochi ho finito in 3 ore e 30 circa con una media di circa 30 km / ora non male......Tutto questo grazie a C & D...........   Le mie glicemie: Sabato 16 risveglio 88 pranzo 78 prima della sgambata 132 e al ritorno 101 poi senza mangiare mi ritrovo durante l'incontro con 279... 2 u. di rapida ma a cena ancora 240 ...67 prima di coricarmi e 60 al risveglio e 198 alla partenza e un buon 108 all'arrivo e  120 nel pomeriggio ....sono soddisfatto......Grazie a tutti e un arrivedrci al prossimo evento.......BUONE PEDALATE
P.S il filmino dei f.lli Tomasi era la ciliegina sulla torta....

10 righe da Andrea > In questa Ediz. VII del Campionato Nazionale Ciclisti con diabete che si sta ormai chiudendo con la fase conclusiva del confronto on line post gara ho visto nei presenti una maturata consapevolezza atletica, equilibrio e insieme una autenticità di relazione.
Volente o nolente in contatto con alcune associazioni diabetiche, mi sono reso conto che -per fortuna!- C&D non ha niente in comune con queste, come pure i ciclomelliti niente hanno in comune con diversi membri di queste associazioni.
Previo consultato davanti al mio specchio, ho tuttavia rinunciato a trasformarmi in un vecchio, brutto ciclista per avvelenare con una bella mela rossa tutti gli altri, decidendo invece di coltivare quanto di buono si è raccolto sabato scorso, 16 giugno, nella sala riunioni dell'Hotel Minerva ad Arezzo.
Solo oggi scopro inappropriato il titolo del confronto avvenuto in quella sala tra i ciclomelliti: "Terapia insulinica e alimentazione prima, durante e dopo una GF ciclistica; esperienze a confronto". Sarebbe stato più preciso ed appropriato: "Strategie atletiche, insuliniche e alimentari a confronto prima, durante e dopo una corsa di oltre 100Km in bicicletta".
Alto, levissimo e purissimo incontro di guerrieri-atleti in quella sala di Hotel!
Dopo una breve premessa teorica della Dr.ssa Anna Ranchelli, tre casi esaminati; un ciclista in multiiniettiva con detemir e analogo rapido, un secondo ciclista microinfuso con analogo rapido e un terzo ciclista in multiiniettiva con Glargine e analogo rapido hanno rivelato le loro strategie.
Il successo di queste e delle relative tattiche utilizzate da ciascuno di loro sarà verificabile dal confronto delle schede (mellitobook) via via pubblicate su www.ciclismoediabete.it e su www.diabetenolimits.org.
In ogni caso il discrimine vero, la vera differenza, la fa la serena consapevolezza e la conoscenza. La prima è presupposto della seconda. Pur condividendo una stessa condizione di cronicità, credo ormai che esitano diversi gradi di serena consapevolezza e quindi di possibile conoscenza. Nonostante informazioni quantitativamente e qualitativamente esaustive che di fatto abbiamo tutti ricevuto, si verificano difficoltà di comprensione di queste che -sono certo- non dipendono solo o tanto dalle nostre capacità intellettive.
Sono altrettanto certo però che questi incontri per atleti -inaccessibili a chi si sente malato di diabete- favoriscano il passaggio ad un grado superiore di serena consapevolezza e quindi di possibile conoscenza, che è porta della libertà.
Senza rinnegare il filmato condiviso a fine riunione (http://youtu.be/DwxDh-dHVH4) e pur continuando quindi ogni mattina a guardarmi nello specchio, ho preso coscienza che il vero specchio in cui percepisco me stesso resta la squadra di ciclismo e diabete (e di DNL), capace di restituire a ciascuno di noi un visibile altrimenti invisibile.
Per questo motivo ci soffio delicatamente sopra e lo pulisco quotidianamente, perchè difronte a Cristian, Marco, Emanuele, Alessandro, i fratelli “SHREK”, Attilio, Maurizio e difronte ad ogni altro ciclomellito che dà un colpo di pedale in questa direzione, provo piacere. Perchè -dopo questi incontri- scriversi e toccarci ad abili colpi di penna, mi provoca piacere.
Piacere!
Non so ora se anche il piacere di questo toccarsi con la penna sia peccato mortale e se ciò mi condurrà quindi alla cecità, come a me e ai miei genitori era stato prospettato ormai oltre trenta anni fa. Resta il fatto che mi fa star bene e che pertanto, senza eccedere o cedere all'autocontemplazione, continuerò a guardarmi ogni giorno in questo magico specchio e a piacermi.
Da Sansepolcro, Andrea Guerra
 
10 righe da Gianluca > non so proprio da che parte inziare.... vediamo..... con un MEGA ABBRACCIO a tutti perchè ancora una volta sono tornato in una seconda famiglia che mi ha accolto un'anno fà e che ora non voglio assolutamente più lasciare!!!

L'organizzazione perfetta come al solito (grazie Mr President) e tutti quelli che hanno collaborato per renderepartecipe tale manifestazione...

Passiamo al THE DAY AFTER nota dolente nel mio caso.... riassumo la mia gara in poche parole, la partenza è stata spettacolare davanti ma così avanti non sono mai stato 41 di media dopo i primi 45 km e con 112 di glicemia a colazione 55 cho con i classici 4u di humalog arrivato alla prima rampetta ci ritroviamo con WAR STEFANO E GLI ALTRI ma accuso subito un crampo al polpaccio sinistro e mi chiedo ( ma come???) e li ho capito che la voglia di strafare subito in partenza mi aveva punito pian piano mi avvicino alla prima salita dove assumo 45 cho sotto forma di crostata presa in albergo a colazione bevo qualche sorso di sali che avevo nella borraccia e magicamente dopo 1 km la mia glicemia era a 58 e i crampi iniziavano a prendere piede in tutte le gambe e in qualsiasi punto!!!! 
mi alimento con un barretta che avevamo nel pacco gara e la glicemia mi si ristabilisce a 118 ma le gambe nooooo non ce verso mai capitato una cosa così!!!! Avevo progettato con VdB che avremmo provato a far ritmo sulla seconda salita ma il contachilomentri non segnava più dei 8-9 kmh.... preso dallo sconforto volevo scendere perchè non riuscivo a spingere neanche un 23 dietro e dire che mi ero allenato con 39 - 19 su pendenze al 9% per 10km e riuscivo a tenere i 17-18kmh...... per fortuna incontro Stefano che mi da morale e avviamo insieme prima al ristoro e poi verso la fine della salita.
In discesa trovo VdB e mi avvio con lui al traguardo un'emozione unica passare insieme con le mai alzate e unite mostrando la maglia di ciclismo e diabete....

CALDO???? FOGA???? TUTTO E SUBITO???? sono sicuramente deluso dalla mia prestazione perchè puntavo al podio quello sicuramente era il mio obbiettivo e non lo nego.... oggi sono consapevole che con il caldo non si scherza, che devo allenarmi di più, essere più regolare nell'alimentazione e dare tutto me stesso per questo sport perchè la fatica aiuta a crescere anche dentro e ci rende consapevoli di quanto possiamo spingere la nostra macchina.... ne abbiamo una sola perchè il Signore ce ne ha donata solo una e dobbiamo fare di tutto per mantenerla al top in modo che tutti i NORMALI possano ammirare cosa può dare in più rispetto alla loro!!!

il prossimo anno riproverò il podio statene certi.....

grazie a tutti e spero di vedervi presto al campo a Garda!!!!

10 righe da Stefano > SALVE A TUTTI RAGAZZI SONO QUI' A SCRIVERVI LE MIE 10 RIGHE DA AREZZO.
DEVO DIRE CHE CONVIVIALMENTE SONO STATO BENISSIMO COME AL SOLITO , HOTEL E AMICI, E SONO RIUSCITO A CONOSCERE ALTRI CICLOMELLITI .
DEVO DIRE CHE QUESTO EVENTO ERA DA NON PERDERE COME GIA' DA MESI AVEVO DECISO DI PARTECIPARE.
SECONDO ME' E' UN APPUNTAMENTO IMPORTANTE PER L'ASSOCIAZIONE FORZE OSEREI DIRE UN PUNTO DI RIFERIMENTO .
PER QUANTO RIGUARDA LA GARA DICIAMO CHE NON E' STATA LA MIA MASSIMA ESPRESSIONE, FORSE AVREI POTUTO FARE QUALCOSINA MEGLIO.
PREMETTO CHE SONO PARTITO CON VALORE GLICEMICO DI CIRCA 290 FORSE ANCHE AD UN ERRORE DI CALCOLO DEL BOLO , POI DICIAMO CHE PER LA PARTENZA SPRINTOSA NEI PRIMI 40 KM ANZI OSEREI DIRE FUORI GIRI , LA GLICE SI E' ALZATA FINO AD ARRIVARE A 400 , DICIAMO CHE HO INIZIATO A CORREGGERE PER UN TOTALE DI 3U ED ARRIVARE ALLE 11.00 A CIRCA 150 DI GLICE, PREMETTO CHE LA MIA BASALE NEL MICRO ERA RIDOTTA AL 80% .
POI ALLE PRIME SALITE CI RITROVIAMO UN PO' DI NOI CICLIMELLITI E DA LI' OGNUNO DI NOI PRENDE IL PROPRIO PASSO , NELLA RASSINATA INCONTRO GIANLUCA E FACCIAMO IL RISTORO INSIEME E POI GIU' PER LA DISCESA.INFINE PER ME' E' STATA DECISIVA LA PRIMA RAMPETTA DELLO SCOPETONE DOVE LE MIE GAMBE SI SONO BLOCCATE E NON POTEVO PIU' PIEGARLE ED HO DOVUTO SGANCIARE I PEDALI PER NON CADERE A TERRA . ASPETTO 5 MINUTI PER FAR IN MODO CHE IL MUSCOLO SI ALLENTASSE E POI RIPRENDO PER TERMINARE GLI ULTIMI KM. FINO ALL'ARRIVO.
CREDO DI AVER SOTTOVALUTATO IL CALDO E LO SFORZO INIZIALE.
COMUNQUE SODDISFATTO .CREDO DI INCONTRARE QUALCUNO ALLA STRADUCALE IL 1 DI LUGLIO .A PRESTO RAGAZZI E SEMPRE SUI PEDALI!!!!!!!!!!!!

10 righe da Alessandro : Il mio "campionato" C&D > Buone premesse nell’incontro del sabato pomeriggio dove si inizia a vedere un dibattito aperto e bidirezionale sulle tematiche metaboliche a noi care. Un Guerra riformato dal profondo si è fatto finalmente portavoce di un messagio con contenuti reali e tangibili, non le solite carrambate. Poche chiacchiere e tanta pratica. Un brava anche alla doc Anna  Ranchelli che ha introdotto molti dei concetti di base necessari per raggiungere una piena conoscenza del proprio status metabolico e così creare un diabetico non suddito del medico ma in grado di autogestirsi. Da parte mia ho provato a far le veci di Cristian (presidente DNL, ndr) improvvisandomi moderatore nelle analisi dei 3 casi che si sono completamente messi a disposizione della platea illustrando il loro profilo clinico, oltre che ipotizzare una possibile strategia di gestione metabolica per la gara dell’indomani. Ho visto persone più reattive ed interessate anche se il salto di qualità avverrà nel momento in cui non ci sarà più bisogno del vessillo del campionato per affrontare tali argomenti ma si potrà farlo semplicemente seduti a chiacchierare nella radura di un bosco, senza aule e senza pc, senza dottori e senza pazienti ma solo condivisione aperta e disponibilità al cambiamento ed all’autocriticà. Ma soprattutto quando capiremo che saremo primi anche arrivando ultimi rivaleggiando con tutti e non con il ghetto mellitico, portando il vessilo di DIABETICO ma non nascosti dietro al muro del DIABETE. Con l’avvicinarsi dell’ora di cena il livello d’attenzione è calato, fortuna che gli argomenti caldi erano già stati sviscerati e rimaneva solo la formalità della distribuzione dei pacchi gara e la visione dell’augurio vescovile Guerriano ai 6 “ciclomelliti” diretti sulle strade del Giro d’Italia sottoforma di video montato dagli scoppiettanti Shrek Brothers.
Cena alle 20 come da rigida tabella di marcia preparata da Andrea Guerra. E grazie alla potente macchina C&D abbiamo potuto cenare spengendo il cervello e utilizzando per il carbo counting le impeccabili tabelle con l’analisi bromatologica del pasto preparata dalla nostra amata Miccio (dietista, ndr). L’appuntamento è dato per le 7.30 dell’indomani nella atrio dell’albergo per le foto di rito.
La domenica si preannuncia calda. Dopo le formalità mediatiche della foto in divisa ci rechiamo a ranghi compatti verso Porta San Lorentino da dove avverrà la partenza della gara. Ci posizioniamo in prima griglia grazie alla concessione fattaci dagli organizzatori. Parlottando allegramente tra un controllo della glicemia ed un morso di barretta arriva presto l’ora della partenza. Giocoforza resoconterò la mia gara poiché è l’unica che ho vissuto.
Il sottotitolo della mia cronaca di gara potrebbe essere: Come bruciarsi le gambe prima della metà gara. Nell'ultima gran fondo cui avevo partecipato (Biella) non ero riuscito a stare nel gruppone neanche i primi 5km e quella fu forse la mia fortuna che mi permise di gestire le successive salite e i seguenti chilometri in maniera ottimale. Quest'anno ho giocato senza ragionare ed alla fine nonostante la gran fatica mi sono anche divertito un sacco.
Partenza a ritmo controllato (si fa per dire) dalla safety car per i primi 5km fatti in ogni caso ai 34km/h di media, piazzato in primissima griglia ho cercato di mantenere la posizione sfruttando la mia abilità non indifferente nel guidare la bici. I primi chilometri sono volati attraversando Arezzo in un susseguirsi di rotonde, frisi alle macchine parcheggiate, gente che saltava sui marciapiedi, inchiodate e stridii di copertoni sull'asfalto, ero la in mezzo concentrato sulle ruote davanti, cercando di prevedere i movimenti del gruppo e con le orecchie in attesa di sentire l'urlo di dolore del primo che si sarebbe sfracellato contro qualche colonnino ma per fortuna così non è stato. In un battibaleno arriviamo al cartello che segnala l'inizio ufficiale della corsa,la safety car sfila via e il gruppo parte a tutta velocità. Non ho avuto tempo di pensare ad alcunché, pedalo come un matto  in mezzo a questo sciame di biciclette che sfilano sul nastro d'asfalto ai 50 all'ora. Immagini vivide di quando a 15 anni ho corso una stagione da allievo si sovrappongono a quelle che avevo sotto gli occhi ora. Trascinato dall'euforia dei ricordi pedalo e cerco di rimanere in piedi e nelle prime posizioni, il vento della massa di corpi, carbonio e acciaio rotante mi spinge impetuosamente e sembra facile andare così veloce, ma tra una frenata e una sterzata buttando l'occhio sul Garmin mi rendo conto che mi sto fottendo il motore, ben sopra i 170 bpm. Questa non è una gara, ho pensato, è un gioco al massacro! E' stato un pensiero fugace ed è durato poco, subito dopo ho ricominciato a tenere le posizioni e a pedalare a capo basso. I chilometri scorrono con una rapidità pazzesca, gli autolap ogni 5km scattano ogni 6, max 7 minuti. Un rapido calcolo mentale, siamo sopra ai 40 di media. Per me tra un po' finisce il divertimento. Tengo botta fino al ventesimo km poi comincio a perdere posizioni nel gruppo di testa, una ad una le biciclette mi passano accanto fino a chè mi stacco dal gruppo di testa e comincio a vederli allontanarsi. Pedalo da solo ora, ogni tanto sorpasso qualche povero disperato che come me ha perso le ruote. Sulle rampe della prima salitella nei pressi di Lucignano al 30° km mi ritrovo in compagnia. Come reietti del gruppo di testa riformiamo un gruppetto coeso e cominciamo a collaborare, non siamo in tanti a tirare, i più sfruttano le scie, c'è anche una donzella tra noi ed è tra i pochi che collabora per fare un po' di velocità. Così organizzati ci portiamo praticamente ai piedi della prima salita seria. E qui a circa 2km dall'attacco della Montanina nei pressi di Pieve di Chio finisce definitivamente il gioco. Ruota posteriore a terra, accosto e riparo. Perdo 12-15 minuti, nel frattempo mi passano accanto anche Jessica, poi Gigi e Stefano Shrek Tommasi, che si offrono di aiutarmi ma oramai ho quasi fatto. Riparto e dopo poco la strada comincia a salire, pochi minuti e recupero Stefano che sta inveendo contro l'organizzazione e la mancanza di rifornimenti idrici. Gli faccio forza e continuo regolare con il mio passo. Il sole ha iniziato a picchiare veramente forte e per di più ho le gambe che mi bruciano per aver giocato al piccolo Cipollini nei primi 20 chilometri. Questa salita me
la ricordo corta, oggi però non finisce mai, ogni curva mi sembra l'ultima ed invece ce né sempre un'altra dopo. Non oso pensare al calvario che sarà farmi la Rassinata, la salita immediatamente successiva a questa, ben 10 chilometri di lunghezza. Cambio atteggiamento e mi rammento di cercare di vivere il momento attuale. Continuo regolare e finalmente dopo quasi 25' ci sono, ne approfitto per un controllino della glicemia (99) e mangio un sesamino. Riparto
in discesa senza forzare ma cercando di recuperare un po' di brillantezza muscolare. La strada è bella larga anche se un po' dissestata, non riesco però a divertirmi ora sono troppo cotto. Al 71° arriva il bello, si inizia di nuovo a salire, non ho dubbi, salgo con il rapporto più agile che ho, il 39-bho, il primo chilometro è il peggiore, mi sento zavorrato poi piano piano trovo il ritmo, smetto di alzarmi sui pedali e salgo ben fermo in sella tirando con tutti e due i pedali. Dopo 58' minuti sono in vetta. Nuovo controllo della glicemia (61) che stavolta è un po' bassa. Mangio qualcosa e poi mi ributto in discesa. Forse aveva ragione Andrea Guerra ieri quando ci raccomandava di fare attenzione su questa discesa, non me la ricordavo ne così stretta ne col fondo così rovinato. Rapidamente discendo. Nel frattempo ho già gli incubi pensando al falsopiano stroncagambe che mi aspetta alla fine della discesa dalla Località Palazzo del Pero fino all'attacco dello Scopetone vecchio. Ho sempre odiato quel pezzo di strada. Svoltiamo sulla statale ed inizia il falsopiano, come regalino c'è anche un filo di vento contrario, che bello. Capo basso e pedalare! I 4 chilometri che mi separano dall'ultima salitella passano prima di quanto mi aspetti a dimostrazione che troppo spesso il nostro cervello peggiora la percezione che abbiamo della realtà. Solo 1 chilometro e mezzo da salire poi è fatta. Questo pensiero mi fa girare le gambe e mi porta sulla cima, null'altro. Discesa fino ad Arezzo, poi recupero un briciolo di energia non so da quale anfranto del mio corpo per fare gli ultimi 7k a 28km/h di media.
Arrivare sono arrivato, sulle mie gambe, stanco ma contento Metabolicamente nella giornata di gara non ho nulla da recreminare. Basali invariate nel pre e nel post gara, colazione parca ma con bolo glicemia in un range ottimale tra 80 e 160 ad eccezione di un ipoglicemia rilevata in cima alla salita della Rassinata, non avevo integrato durante la lunga ascesa pensando non ce ne fosse stato bisogno contando sull’esaurimento dell’effetto della basale iniettata alle 22 della sera precedente; avevo evidentemente sbagliato i conti trovandomi un 61mg/dl, prontamente corretto con 32gr di CHO.
E’ vero mi son divertito a pedalare forte almeno all’inizio ma per il gesto tecnico in se, non tanto per la voglia di primeggiare. Amo sempre meno questo agonismo disperato e questa ricerca della 1° posizione, mi sto disamorando delle competizioni e non sento nessun formicolio quando mi trovo ad indossare un pettorale; sia se corro a piedi sia su una bici. Ma corro e pedalo volentieri come mai avevo fatto prima. Mi gusto i paesaggi e i sentieri, i tramonti e i profumi, il terreno sotto le suole ed il vento nei capelli, correre sciolto in discesa e arrancare camminando in salita, pennellare le curve e fermarmi a guardare il mondo dall’alto, non so quanto andrò avanti a far gare in cui dimostrar di essere il più forte degli ultimi. Lo sport agonistico fatto per vincere non è per tutti, è solo per i campioni veri. Gli altri potrebbero accontentarsi di far sport e basta, correndo pur veloce e a perdifiato, ma senza sgomitare per vincere.

10 righe da Sandro > GF di Arezzo - C&D 2012 - 10 righe da Sandro:
Per primo desideravo ringraziare tutti per l'accoglienza ricevuta, poi un grazie particolare all'organizzazione, tutti molto bravi.
Sotto il profilo sportivo che dire era la mia prima Gran Fondo, i miei primi cinque chilometri sono stati molto da panico, anche perchè mi volevano superare da tutte le parti, lo stress di guardare la ruota del ciclista che mi precedeva e il pensiero che quello che mi seguiva capisse quando si doveva rallentare mi hanno impegnato molto.
Una volta messomi in coda al gruppo mi sentivo molto più rilassato, poi intorno al trentesimo chilometro ho forato e molto rapidamente mi sono messo a fare il meccanico, ma molto probabilmente nel velocizzare le cose devo aver commesso qualche errore perchè dopo aver percorso altri 6 o 7 chilometri lungo la salita di Lucignano ho forato un'altra volta.
Qui i nervi e tutta la mia buona volontà di portare a termine questa fatica mi hanno definitivamente abbandonato, per cui visto la mia buona idea di portarmi due camere d'aria al seguito e visto che avevo esaurito le scorte e molto probabilmente era molto difficile che trovassi un negozio che le rivendesse aperto la domenica, mi ha dato modo di continuare la corsa fino all'inizio della "rampa" (essendomi fermato lì) che portava a Castiglione Fiorentino.
Lì ho pensato fosse meglio abbandonare la corsa e ho deciso di farmi venire a recuperare per il rientro in Albergo.
Sotto il profilo metabolico sono molto soddisfatto anche perchè la domenica alle 06.00 al risveglio avevo un 122 e con un carico CHO di 85gr ho fatto le mie 4/U di Apidra, successivamente negli istanti che precedevano la partenza avevo 205, al momento della decisione di abbandonare la gara alle 10.46 avevo 113. 
Premetto che negli istanti che hanno preceduto la seconda foratura avevo dato ascolto ai consigli ricevuti durante la riunione del sabato di portare con me del miele e di consumarlo.
Anche per questo volevo ringraziare tutti per i consigli che ho ricevuto, credo che non avrò difficoltà e sarà mio impegno metterli in pratica.
 

10 righe da Cristiano > Beh!.......Ragazzi ache quest'anno ritrovarvi è stato interessante,costruttivo e piacevole. Mi ha dato modo e possibilità di fare nuove conoscenze. Ognuno di noi ha sempre molto da raccontare ed esperienze da condividere. I nostri incontri, al di là della gara e della competizione, rincuora e rinfranca il nostro spirito, ci dà la carica per affrontare la vita fatta di "ALTI E BASSI" ma, chi l'ha dura la vince". In bocca al lupo a tutti.
P.S.per i miei valori glicemici durante la gara, è meglio lasciar perdere, ci aggiorneremo alla prossima.

10 righe da Emanuele > E' stata una nuova occasione di confronto sulla gestione metabolica in un contesto atipico per un diabetico e generalmente considerato "difficile": come fare per mantenere una buona glicemia prima, durante e subito dopo uno sforzo fisico considerevole come quello richiesto da una GF come quella appena fatta?
Questa domanda me la faccio sempre prima di affrontare una GF (e quest'anno, almeno sulle ruote grasse, ne ho fatte diverse). Spesso rispondo a me stesso con una strategia che poi verifico alla fine. In questo frangente ho potuto sfruttare il confronto con altri colleghi che sono nella "stessa barca"  sia tramite il confronto pregara di sabato pomeriggio, sia leggendo i resoconti che via via arrivano dai colleghi.
Ecco quindi che aggiungo il mio.
Ho cercato di applicare a questo caso le esperienze maturate precedentemente sulla mia pelle come già detto. Per questo i punti che ho seguito sono stati i seguenti:
- Pranzo del giorno precedente ricco di pasta, un po' di carne bianca e verdure non cotte.
- La cena è stata la variabile nuova. Io di solito mangio anche a cena più pasta di quella offerta dal ristorante, niente verdure cotte e solo del prosciutto crudo o bresaola, ancora verdure non cotte  ed eventuale gelato alla frutta. Questa volta ho mangiato meno primo(riso), verdure cotte, salmone affumicato e zuccotto, questi ultimi apportatori probabilmente di più grassi rispetto al previsto.
- Basale della sera mantenuta costante (18 unità fatte alle 23:00)
- Colazione abbastanza normale, solo leggermente più cho bilanciati da più insulina (io non ragiono diminuendo l'insulina in previsione della partenza dopo due ore circa dal pasto)
Esito:
Alla cena del sabato glicemia a 175. Fatto bolo di 12 unità. Alle 23:00 glicemia perfetta a 105.
Svegliato la domenica mattina un po' più alto del solito (152). Dopo un'ora e mezza la glicemia era 190 (ok in quanto ancora insulina attiva, almeno da quanto ho capito e imparato). Appena prima della partenza, dopo 15' dall'ultima misurazione, glicemia a 205: tendenza al rialzo o valore costante? In gara ho effettuato un'unica integrazione di 30gr di cho (gel)  dopo 2h dalla partenza e dopo 2h 30' al GPM ho fatto la glicemia: 178. Tutto ok, anche se dopo la discesa ho avuto un attacco megagalattico di crampi che mi hanno praticamente fermato per qualche minuto. All'arrivo 233 di glicemia.
Conclusioni:
Probabilmente con una cena un po' più povera di grassi sarei partito glicemicamente meglio. Altro errore forse è legato all'integrazione di 30gr di gel, che usualmente non faccio, ma poiché quest'anno era la mia prima GF su strada, quindi un po' più lunga, ho pensato che una tale integrazione potesse essere necessaria. Probabilmente ho esagerato. Potevano bastare 20gr di integrazione.
Scusate per la lunghezza!!!
Un saluto a tutti, sperando che queste occasioni di confronto in contesti più spinti non manchino in futuro essendo per me uno degli elementi esclusivi che C&D offre, oltre ovviamente a tutte le altre grandi e utili esperienze offerte passate, presenti e future!!

10 righe da Vincenzo: > È con rinnovato piacere che anche quest’anno mi sono ritrovato con gli amici di C&D; occasione di svago e vacanza per tutta la famiglia al seguito.
Prestazione sportiva: questo campionato è stato (x me) uno dei + BELLI. Partenza a tutta con i primi 25 Km di continui Sali e scendi. Fuori Arezzo mi sono consolidato sulle ultime posizioni, in buona condizione ma con un’apprensione particolare alla prestazione sul finale ……….. preoccupazione, dubbi e tanto caldo. Poi il fato ha voluto che al bivio per Lucignano, complice un addetto alle segnalazioni del percorso (e per questo lo ringrazio) NON mi ha segnalato la deviazione e sono andato diritto. È la prima volta che mi capita ma purtroppo quando mi sono reso conto che il gruppetto che mi precedeva era scomparso, ho realizzato l’errore.
Sarei potuto tornare indietro ma con sollievo mi sono reso conto che mi ero liberato di un pensiero che non mi calzava e così ho commutato la “gara” in una piacevole uscita Cicloturistica godendomi e ammirando i bellissimi paesaggi Aretini, breve ascesa a Lucignano (dal verso contrario alla gara) con sosta Caffè, il tutto senza mai tralasciare Controlli e integrazione.
Non me ne vogliate ma il mio praticare Sport, non è molto rivolto all’agonismo ma per quanto possibile parteciperò sempre e con molto piacere agli eventi C&D i quali sono sempre di più motivo di confronto reciproco ma soprattutto di riferimento per quanti ancora sono nelle condizioni di Diversamente glicemici ma ancora NON Sortivi ATTIVI.
Metabolicamente:
Sono soddisfatto della mia gestione, certamente da migliorare, ma soddisfacente. Per i dettagli dei due giorni vi rimando alla scheda allegata e per completezza d’informazione/condivisione di seguito integro con altri dati.
Utilizzo il microinfusore con il seguente schema basale:
00:00 ÷ 04:00 --- 1.6U/h
04:00 ÷ 07:00 --- 2.0U/h
07:00 ÷ 12:00 --- 0.4U/h
12:00 ÷ 16:00 --- 0.8U/h
16:00 ÷ 21:00 --- 1.0U/h
21:00 ÷ 24:00 --- 0.7U/h ---- Totale 24.7 U al giorno di basale.
Eseguo il calcolo dei carboidrati e con un rapporto di 11gr. di CHO x Unità d’insulina stimo le dosi di volta in volta.
In quest’occasione, come sempre, non vario la mia terapia (basale, colazione e boli) preferisco gestire l’attività fisica integrando con alimenti o con boli al bisogno. Solo se ho in previsione sforzi molto prolungati (maggiore di 4 ore) e sulla base della glicemia in partenza riduco la basale al momento. Così facendo riesco a partire con glicemie accettabili e a tenerle sotto controllo durane lo sforzo.
Saluti alla prossima.

***

ELENCO ISCRITTI (fonte: ciclismoediabete.it)

1.      Fabio Cortesi    > Ravenna (RA)
2.      Andrea Guerra    > San Sepolcro (AR)
3.     Diego Franceschini >     Anghiari (AR)
4.      Gian Luca Toscani   >  Borgo val di Taro (PR)
5.     Maurizio Caselli   > Apecchio (PU)
6.      Giancarlo Gori  >   Certaldo (FI)
7.     Enrico Pironi    >  Santarcangelo di Romagna (RN)
8.     Mauro Tomassini  >  Foligno (PG)
9.     Vincenzo Corallini  >  Filottrano (AN)
10.     Marco Bianchini   >  Città di Castello (PG)
11.     Sandro Zoppolat  >   San Giacomo di Laives (BZ)
12.     Jessica De Lazzeri  >   Boffalora Sopra Ticino (Mi)
13.     Carmine Delregno   >  Montoro Inferiore (AV)
14.     Luigi Giordano   >  Mercato S.Severino (SA)
15.     Luciani Stefano  >   Civitanova Marche (MC)
16.     Emanuele Parati  >   Arezzo (AR)
17.     Stefano (Shrek) Tomasi >    Biella (BI)
18.     Giacomo Marchioro   >  Zelo Buon Persico (LO)
19.     Attilio Bisciaio   >  Gualdo Tadino (PG)
20.     Maurizio Bardini  >   Borgo a Buggiano (PT)
21.      Cristiano Pizzicotti >  Castelfidardo (AN)
22.     Alessandro Grippo  >   Arezzo (AR)
23.     Goffredo Girolomoni >  Gabicce Mare (PU)
24.     Fabio Giannini  >   Sarzana (SP)
25.     Fabio Tomasi  >   Quaregna (BI)