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Diabete Outdoor - MONTE BIANCO 2013


DIABETE OUTDOOR segnala ...

Un iniziativa dedicata a "montagnards" con diabete di tipo 1 promossa dal COMET di Aldo Maldonato,
pioniere dell'educazione terapeutica e provetto alpinista, nonchè recende DNL Friends ... The Docs We all Love are @ DNL



Con il diabete in cima al Monte Bianco

Il giorno 6 settembre, sette persone con diabete tipo-1 (insulino-dipendente), di etĂ  compresa fra i 43 e i 71 anni, hanno raggiunto la vetta del Monte Bianco dalla via detta dei Trois Monts Blancs. In cordate di tre, accompagnati da guide alpine, hanno superato in circa 12 ore un dislivello totale di circa 1700 m in salita e discesa.
Per acclimatarsi nei giorni precedenti il gruppo ha effettuato due ascensioni sul M. Rosa, raggiungendo altri due “4000”: il Castore e il Naso del Lyskamm.
L’iniziativa, promossa dal Comitato per l’Educazione Terapeutica presieduto dal diabetologo Aldo Maldonato, dimostra ancora una volta che il diabete mellito non è una condizione limitante e che, se si vuole, lo si può curare bene anche in condizioni certo non estreme ma di grande impegno adattativo.


Per informazioni e adesioni: Aldo Maldonato • a.maldonato@gmail.com

Monte Bianco 2013 
Una grande occasione per alpinisti con diabete

Il Comitato per l’Educazione Terapeutica (ComET ONLUS) organizza, per il Settembre 2013 un’impresa sportiva di tutto rilievo, riservata a giovani con diabete tipo 1 amanti dell’alpinismo in alta quota: la salita ai 4810 m. del Monte Bianco.
L’obiettivo di questa impresa è creare un’occasione di apprendimento e motivazione all’auto-cura efficace che supera le tradizionali modalità informative, e passa attraverso la condivisione vissuta fra pazienti e operatori in condizioni certo non “estreme” ma di grande impegno adattativo.
Al contempo si potrà rafforzare il messaggio, divulgato da molti anni dall’ANIAD, promosso a partire dal 2002 da ADiQ, e sostenuto così efficacemente da DNL, che il diabete ben curato non è una condizione limitante, nonostante l’errata credenza contraria, ancora così diffusa e frustrante per i giovani con diabete.

La salita avverrà – condizioni permettendo – lungo la più classica delle “vie normali”: quella detta del Dome du Gouter, partendo dal Rifugio dell’Aiguille du Gouter (nuovo). Le difficoltà tecniche sono modeste, ma la severità dell’ambiente richiede ottime condizioni fisiche, allenamento e acclimatazione all’alta quota, oltre a una buona esperienza di alta montagna, con dimestichezza nell’uso di ramponi e piccozza e nelle manovre di sicurezza con la corda. Per minimizzare i rischi – sempre presenti – i partecipanti saranno accompagnati da esperte guide di montagna. La condizione fisica dovrà essere certificata dai normali test che si richiedono agli sportivi, e la gestione del diabete sarà consentita in piena autonomia, con l’aiuto e la supervisione dei diabetologi presenti.

Le spese dei partecipanti con diabete saranno coperte dal ComET (escluse le spese di trasferta), che esprime sin d’ora la sua gratitudine alle aziende che offriranno un sostegno.
Per informazioni rivolgersi al presidente del ComET, Aldo Maldonato: a.maldonato@gmail.com.