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CYCLING LIGURIA 2009 - TAPPA 3 & 4



 
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Tappa 4 - mercoledì 30 dicembre 2009

Diano Marina - Sospel (Francia) km 78

Leggeri scrosci di pioggia hanno accompagnato la nostra notte. La sveglia suona allle 7, ma nessuno dei due ha voglia di saltare fuori dalle coperte. Alle 8,30 finalmente mi decido e sveglio il “ragazzotto” ... fosse per lui saremmo rimasti a letto fino a mezzogiorno. Cielo grigio e umido con pioggia sottilissima. Dopo qualche esitazione il dado è tratto: anche oggi sarà bici. Colazione frugale, preparazione bagagli e siamo a pedalare: la meta prefissata è Sospel, Francia, Parco del Mercantour, a metà cammino tra mari e monti.

Usciti da Diano Marina, i primi km, tutti sulla Aurelia, ci conducono fino a San Lorenzo al Mare ... siamo fortunati ... fa pure caldo ... nonostante qualche scroscio restiamo asciutti.
Paolo conosce bene queste strade, dove si allena nel periodo estivo. Imbocchiamo la pista ciclabile per Arma di Taggia ... ricavata sul tracciato della vecchia ferrovia, in ottimo stato, pianeggiante, lunga più di 10 km. Poco prima di San Remo, prima foratura del tour ... il copertoncino posteriore di Paolo si arrende ... un Hutchinson a mio avviso non troppo adatto per sopportare il peso dei bagagli sulla ruota posteriore ... perdiamo una buona mezzora per sistemare il tutto. Ma non è un problema ... non fa poi' così freddo ... e fermarsi non è una tragedia.
Ritornati in sella proseguiamo piuttosto spediti fino a San Remo ... non prima dell'ennesima deviazione per frana prima di una breve galleria. Nel centro traffico impazzito ... semafori fuori uso ... sembra di stare in una metropoli ... zigzaghiamo a destra e a manca per superare le auto incolonnate e strombazzanti ... finalmente siamo fuori dalla città ... via di nuovo a spingere sicuri sui pedali ... poco prima delle 13 giungiamo a Ventimiglia e facciamo tappa alla stazione dei treni ... pausa cappuccino per fare il punto della situazione ... sfodero il mio perfetto francese e contatto telefonicamente l'ufficio del turismo di Sospel chiedendo lumi su disponibilità stanze a prezzi moderati ... pochi minuti è abbiamo la nostra stanza prenotata all'Hotel de France. Sicuri del nostro lettuccio anche per stanotte, spingiamo il lungo rapporto e imbocchiamo dunque la SS 20 del Colle di Tenda che percorre la Val Roya. L'imporante arteria, collega la provincia ligure alla provincia piemontese di Cuneo, attraversa inizialmente un'ampia area commerciale per poi progressivamente restringersi e divenire poco più di un corridoio stretto fra strapiombanti pareti di roccia ... pendenze sempre accettabili tra l'1 e il 4%: da bravi alternativi abbiamo seguito il tracciato della vecchia statale, con alcuni tratti sterrati, ma sempre ciclabili e che ci ha consentito di evitare le numerose e opprimenti gallerie. Superato l'abitato di Airole, tipico paese dell'entroterra arroccato su un erto costone, giungiamo alla frazione di San Michele. La strada serpeggia tra le prime “gorges”, profonde gole scavate nei secoli dalle acque del fiume Roja.

Nei pressi di Olivetta San Stefano 152 mt slm svoltiamo a destra verso il confine francese in direzione di Sospel. La strada inizia a salire su una bella rampa seguita da una serie di tornati. Giunti nel centro dell'abitato (200 mt slm) la strada si inerpica dunque decisa per circa un km molto impegnativo, che ci taglia un po' le gambe, fino al valico di frontiera. Paolo prende il largo ... io arranco, ma non mollo e soprattutto non utilizzo il “rapportino”.
L'ingresso in Francia ha un certo fascino. Paolo è entusiasta. La piccola statale di montagna segue un percorso tortuoso di rara suggestione, dalla quale siamo pervasi ... momenti di poesia che ispirano anche le nostre gambe ... continuiamo a spingere salendo tra nuvole e banchi di nebbia ma niente pioggia. Il dislivello si distribuisce tra tratti pedalabili e strappi, a volte difficoltosi e da assorbire con prudenza. Giunti al valico di col Vescavo (477 mt slm) siamo increduli: ancora nebbia fitta ma un silenzio irreale e assoluto. 

Nessun mezzo a motore, nessun altra presenza tranne la nostra. Giusto un gruppo di capre a bordo strada interrompe la nostra discesa verso valle. All'innesto con la statale per il col de Brouis, noi prendiamo a sx e in pochi chilometri, dopo un ultimo leggerissimo strappo, arriviamo all'abitato di Sospel (349 mt slm) un interessante e accogliente borgo di origine medievale allungato sulle rive del fiume Bevera.

Très Humide! Così ci avevano descritto il clima di Sospel in questa penultima giornata del 2009 ... e così è stato al nostro arrivo ...

Il primo albergo sulla destra è la nostra destinazione ... a parte la wi-fi gratuita, molto basico, arredamento fatiscente, acqua calda non garantita. Gestori simpatici, affabili e gentilissimi ... a dire il vero anche un po' sorpresi nel vedere due cicloturisti in questa stagione.

Sospel è già stato meta di un mio cicloviaggio nel lontano 2004 ... quanti ricordi ... allora eravamo in quattro, era estate, non ero ancora diabetico, pedalavo su una mtb Cannondale ... ne è passata di acqua sotto i ponti da allora ... sensazioni contrapposte: un po' di nostalgia per il tempo che passa, un po' di orgoglio per essere ancora qui a usare le mie vacanze per pedalare ...

Con Paolo sistemiamo le biciclette nel garage dell'hotel e ci rilassiamo in stanza ... ceniamo piuttosto presto nell'unico ristorantino aperto del paese ... una breve passeggiata nel centro deserto: non c'è anima viva in giro. Vita mondana ? Zero.

Evidentemente Sospel non è il luogo prescelto dai francesi per passare il capodanno.
Tra un tagliere di salumi e formaggi tipici, una bistecca di manzo e un kebab accompagnati da birra, fitta conversazione su “cosa fare domani”

Abbiamo intenzione di restare qui anche per il 31 ... domani probabilmente pedaleremo senza bagagli su qualche passo che ha fatto la storia del ciclismo degli anni eroici. Non mi dispiacerebbe affrontare di nuovo il Col de Turini:per un appassionato come Paolo un'esperienza fantastica ... per me l'occasione di ripetere un'ascesa dal versante opposto.

Intanto riposiamoci e vediamo come si mette il tempo: oggi il sole non lo abbiamo visto manco un secondo ... giusto uno sprazzo di cielo azzurro negli ultimi chilometri. Non facciamoci illusioni: nella peggiore delle ipotesi faremo vita da turisti e ci muoveremo con i mezzi pubblici.
Non ci rincorre nessuno ... solo la nostra voglia di pedalare ... che a volte va controllata ... un po' come la nostra glicemia e la nostra voracità!

Oggi ci siamo davvero divertiti, anche se nelle prime ore ho dovuto un po' incoraggiare il buon Paolino. E' una macchina da guerra, potenza pura. Le sue progressioni sono paurose, ma ogni tanto le incertezze dei suoi 23 anni emergono ... oggi l'ho visto un po' preoccupato e titubante nei primi km sotto la pioggerellina ... e anche un po' incerto nel riparare la foratura. Col proseguire dei km si è tranquillizzato e si è aperto in fantastici sorrisoni e in sguardi pieni di gioia.

Il Presidentissimo non è un intrepido viaggiatore senza macchie e senza paure, ma ha imparato a dominarle e a non farle trasparire ... il fiatone nelle rampe più dure invece non ho imparato a dissimularlo e Paolo mi ha più volte sfottuto nei momenti di impasse ...

Forse oggi è il giorno in assoluto che abbiamo trovato le condizioni ambientali migliori con temperature sempre tra 9 e 13°C: una tappa in continua crescita di umore e buone sensazioni, culminate nell'ascesa al col de Vescavo e i suoi incredibilli panorami solo in parte offuscati dalla nebbia.

Forse il tutto deriva dal fatto che non ci aspettavamo di pedalare su strade così spettacolari in questa giornata uggiosa di inverno.

Che meraviglia .. in questo consiste il piacere e la sorpresa del pedalare!

Liguria ... oltre i confini ... oggi abbiamo debordato nella vicina Francia ... e qui rimarremo almeno un altro giorno: in Italia rientreremo con l'anno nuovo.

W la bici, W i ciclisti d'inverno, W i temerari con la testa sulle spalle!

Gestione diabetica no problem ... glicemie da far invidia a un non diabetico. Personalmente sono soddisfattissimo per aver mantenuto un range di valori tra 127 e 101 mg/dl nell'arco di tutta la giornata, azzeccando sempre timing e quantità delle integrazioni... arrancherò un po' sui pedali, ma mi so gestire con gli snack in sella. Paolo bene pure lui ... sta mangiando poco in sella ... vuole perdere peso ... e poi se lo può permettere ... per restare al mio passo anche un 70 mg/dl può bastargli ... lui usa giusto un po' di substrati lipidici!

Per ora questo, i dati metabolici completi da domani ... l'intendence suivrà!



Tappa 3 – martedì 29 dicembre 2009

Manie (Finale Ligure) – Diano Marina km 90

Tepore fantastico nella semplice stanzetta dell'alberguccio di Manie ...
Nottata un po' insonne per il presidentissimo ... la cena “no limits” da diabetico indisciplinato si fa sentire ... il vino della casa, rosè, micidiale per il mio stomacuccio delicato ... la conta dei cho? Senza il Grippo, la voce della verità, siamo stati un po' bugiardi nel quantificarne l'assunzione ... solo con gli antipasti eravamo già fuori quota ... e a nulla sono servite le nostre “ridicole” correzioni ...

Colazione verso le 8 ... un buffet con prodotti genuini, dal dolce al salato, tra frutta, prosciutto, formaggi, crostate, torte, pane e marmellate ... di tutto e di più ... h 9,15 si parte ... il vento si è placato ... siamo a circa 400 mt di altitudine ... non si sta male ... temperature accettabili ... primi km in leggera discesa, un breve strappo ci porta a Portio e poi discesa che segue la valle del fiume Orco sino a Finale Ligure. A livello del mare ci sono 13°C ... mi metto a ruota di Paolo “succhiando” spudoratamente la ruota ... ma non ho alternative con questo motorino vivente. Io sto un po' meglio: sento le gambe più sciolte e il respiro meno affannato rispetto ai primi due giorni.

Cielo coperto, ma le nuvole sono alte. A nord verso le montagne cielo azzurro, ma su di noi il sole non vuole splendere.

A Borghetto Santo Spirito svoltiamo per l'interno e affrontiamo la prima e unica impegnativa ascesa della giornata ... la salita per Balestrino ... strade poco trafficate, pendenze di tutto rispetto, specie nel finale dopo il centro di Vecersio. Scenario decisamente suggestivo.
Le mie buone sensazioni sono confermate dall'utilizzo di rapporti più duri in salita e da velocità più decenti ... Paolo ovviamente mi deve aspettare ma ... non troppo!

Scolliniamo a 660 mt slm dopo 10 km ca ... ascesa costante nei primi 7 km, a seguire un breve tratto di recupero con ultimi 2 km piuttosto severi con rampe superiori al 10%.

Scendiamo rapidamente fino al bellissimo borgo di Castelvecchio di Rocca Barbena. Breve incursione nel centro storico e poi seguo Paolo che infila una stradina secondaria su pavè che a breve diventa sterrata ... inizia la nostra esperienza off-road odierna lungo l'Alta Via dei Monti. Tra pietraie, sentieri e carrerecce, qualche frana e un po' di fango, immersi in splendide coltivazioni di ulivi, giungiamo a Zuccarello, altro borgo caratteristico, e da qui riprendiamo la strada asfaltata che rientra verso la statale Aurelia e la costa ...

Faccio notare che il buon Paolo non aveva la più pallida idea di dove portasse la stradina percorsa. Il fato e un po' di senso dell'orientamento hanno trasformato questa digressione in una fantastica scorciatoia. Da buon compagno di viaggio ho accettato la sua esplorazione di buon grado e tutto è bene ciò che finisce bene.

A Cisano sul Neva breve sosta per bere qualcosa di caldo. Sulla costa si sta decisamente meglio ... pochissimo traffico a parte le fasi di attraversamento di alcuni centri. Tra Albenga e Alassio la statale risulta chiusa per frana ... ovviamente, come abbiamo fatto nelle precedenti occasioni in cui si è verificata una simile situazione, abbiamo proseguito ignorando le segnalazioni e scavalcando le transenne ... giungiamo nella zona interessata dai lavori ... subito gli operai vogliono farci tornare indietro ... parlottiamo un po', (l'alternativa implicava una deviazione su strade di montagna che ci avrebbe costretto ad allungare l'itinerario ...) insomma, per farla breve, pochi metri con la bici a mano e siamo dall'altra parte e arriviamo ad Alassio.


Qui un incontro fantastico ... famigliuola in assetto da viaggio con bimba di 3 anni nel carrello che stanno andando in ... Cina ... si avete capito bene ... in 15 mesi lì arriveranno attraversando Europa e Asia ... Paolo ed io ci sentiamo un po' ridicoli con il nostro microtour ligure, con le nostre piccole incertezze nel scegliere gli itinerari, nel preoccuparci delle condizioni meteo o se ci freddiamo troppo ... questi qui dormono in tenda, si fanno da mangare, non sanno dove si fermano ... pedalano e quando sono stanchi sostano, piazzano la tenda e si riposano ... il tutto con la loro bambina nel carretto ... rilassati, tranquilli ...

In Italia il giudice per i minori gli avrebbe tolto la patria potestà ... noi gli avremmo dato il premio Nobel per il notevole conseguimento nel campo della ciclovacanza ... incredibile ... incredibile ... passiamo il resto del pomeriggio a riflettere su questo incontro ... che coraggio, che scelte di vita!

Nel proseguio superiamo Capo Mele e qui incontriamo alcuni ciclisti del team di Paolino, Cusati Bike. Quattro chiacchiere, saluti e auguri di circostanza.

Giunti a Cervo, pochi km dalla nostra destinazione finale, saliamo per circa un km fino al centro storico della bella cittadina ligure per un po' di vita da turisti ... una breve passeggiata tra strette vie e scalinate in questo vivace borgo ... sempre con la bici al seguito, spesso sulle spalle.

Rientrati sulla litoranea, in pochi km giungiamo nell'area camper di Diano Marina, dove ci aspetta il camper di Paolo ... Oggi abbiamo rispettato perfettamente la tabella di marcia. E abbiamo dunque parecchio tempo per rilassarci e pianificare la tappa di domani, anche se siamo sempre in balìa del meteo, che non promette nulla di buono ... ma come dicono gli irlandesi, “it could be worse!”

Dopo l'incontro con la famigliola ciclovacanziera diretta in Cina ci sono passate paure e manie da fighetti borghesi prestati alla vacanza in bici con insulina per via esogena ... ci sentiamo piccoli piccoli nel nostro mondo mellito ... incontri come questi, al di là che un simile viaggio rimane una scelta personalissima e non per tutti, aiutano a riflettere su tanti aspetti della nostra vita, belli e brutti, incluso il nostro metabolismo imperfetto degli zuccheri ... chi di noi è veramente malato? Filosofia spicciola a parte, mi sento vicino a tutti i ciclovagabondi del mondo ... in tal senso decido di non fare la doccia adeguandomi al protocollo del cicloturista selvaggio ... tanto per internet gli odori ancora non si possono sentire! Paolo, subito un po' titubante, diventa poi mio discepolo puzzone. I nostri anticorpi si rafforzeranno ... e tanto con la pioggia prevista per domani, non dovremmo avere problemi nel ripulirci!

Gestione diabete ... a parte il risveglio in lieve iper per entrambi, nessuna problematica particolare ... timing rilevazioni e integrazioni piuttosto regolare ... Cristian: oggi, in considerazione del valore glicemico al risveglio e dei primi km prevalentemente in discesa o pianura, ho preferito bolarmi a colazione ... la scelta si è rilevata azzeccata ... 124 mg/dl prima di partire e poi glicemia sempre costante (113, 103, 101) per tutta la giornata con pimpantezza fisica e integrazioni per circa 55 gr di cho complessivi.
Paolo: solita strategia a bolo zero ... ma nella sostanza glicemie buone a parte una sporadica iper da integrazione subito rientrata nel proseguo della pedalata. Nulla di particolare da segnalare ... storie di ordinaria glicemia!