di Cristian Agnoli, Presidentissimo DNL
La Giornata Mondiale del Diabete 2010 è quest'anno dedicata al tema della prevenzione del diabete di tipo 2 ... 2 come i testimonial chiamati per girare un video educazionale che sarà diffuso sui principali network nazionali ... uno d'eccezione, Stefano Baldini, e uno un po' strampalato, il maratoneta con diabete di tipo 1, Cristian Agnoli (per gli amici presidentissimo DNL)... Durata dello spot: 30 secondi. Dire tutto in così poco tempo è difficile: soprattutto in maniera corretta ed efficace senza mistificazioni, demagogia e pressapochismo. Il risultato finale mi sembra buono e di impatto. Controllandosi, muovendosi e mangiando correttamente, il 90% dei casi di diabete di tipo 2 sarebbe gestibile riducendo uso di farmaci e insorgenza di complicanze.
Sembra una ricetta semplice, ma se presto ci saranno 300 milioni di diabetici nel mondo di cui 299,9 di tipo 2 vuol dire che siamo di fronte a un bel problemuccio e che con questi numeri non si può pensare a soluzioni solo farmacologiche o addirittura chirurgiche, a meno di veloce bancarotta dei sistemi sanitari nazionali, privati e pubblici, di tutto il mondo. I costi umani sono già insostenibili, quelli economici lo stanno diventando: e bisogna trovare una soluzione rapida e efficace. Tutti gli studi scientifici indicano all'unisono una via: la modifica degli stili di vita!
Ma veniamo al video.
Ovviamente è un onore girare uno spot con il più grande maratoneta italiano di tutti i tempi che si è messo a disposizione per una causa così importante. Certo che vedermi al suo fianco mi fa impressione, anche perchè siamo posti sullo stesso piano, ma i valori sono decisamente diversi. Ho fin troppo chiaro che lui è un campione mentre io sono un modesto "volontario della fatica" ... la differenza nelle nostre prestazioni sta nel fatto che lui è un predestinato, io uno come tanti. E' però vero che non è il metabolismo imperfetto degli zuccheri la ragione per cui in maratona arrivo 50 minuti e più dopo di lui! Come dice Baldini, lo sport è democratico ... si parte e si arriva nello stesso punto, la fatica c'è per tutti, la gioia pure. La differenza sta appunto nel quando si arriva. Insomma w la sportcrazia!
La decisione di girare uno spot dedicato alla "prevenzione", può sembrare inopportuna o contradditoria nel caso di una persona con diabete di tipo 1 che della prevenzione non gliene può "frega' de meno". Ovviamente lo faccio consapevole che è importante informare e prevenire e far sapere che esistono due tipi di diabete e che uno di questi, quello da cui io non sono affetto, è nella maggior parte dei casi prevenibile, evitabile e soprattutto gestibile se affrontato per tempo. E i costi sociali e umani di questa "malattia" ci dicono che bisogna agire subito.
Quando si parla di diabete sembra purtroppo di leggere un bollettino di guerra. La patologia diabete è identificata con la sua fase acuta: la complicanza. E purtroppo le complicanze affiorano dove non c'è controllo, cura, prevenzione e quando si sottovaluta una malattia cronica che per definizione è subdola ma per questo non meno pericolosa.
Ciò detto, dall'essere diabetici all'essere diabetici con complicanze ne passa. E su questo dobbiamo lavorare. Per dare speranza, conoscenza e informazione: il diabete non significa progressione certa e inesorabile verso lo sviluppo delle complicanze acute e/o assunzione massiccia di farmaci. Ma mi fermo qui ... non entro in campi che non mi pertengono. E' chiaro cosa voglio dire.
Sono fiero di quello che faccio e di poter essere utile alla causa ma a volte un po' mi rammarico che nel mondo del diabete debbo essere io a rappresentare la categoria e a lanciare questo tipo di messaggi.
Insomma siamo alle solite ... alla fine a dare coraggio, a stimolare, a dire "tu che puoi evitati questo problema" siamo sempre noi che con il diabete ci dobbiamo fare i conti vita natural durante, miracoli della scienza a parte.
Sono sempre i tipi 1, quelli considerati o che si considerano (ahinoi) "spacciati" a "spacciare" speranza, quelli che della terapia farmacologica non possono fare a meno a dire come farne a meno a quelli che potrebbero, quelli che si muovono a smuovere i sedentari, quelli che ci mettono la faccia, le gambe, il cuore e la voce a informare quelli che chiudono occhi, orecchie, bocca, cervello, orifizi e quant'altro davanti a diabete, sedentarietà e alimentazione sregolata.
Speriamo sia realmente utile e che serva a qualcosa ... nella peggiore delle ipotesi avrete materiale a iosa per battutine, commentini e bonarie prese per i fondelli. Il presidentissimo esiste anche per questo! Dunque se mi incrociate per strada o ci si vede da qualche parte, puntate il dito in avanti, schiarite la voce e pronunciate le fatidiche parole: "Allenati anche tu a sconfiggere il diabete!"
"E' dall'ironia che comincia la libertà " (Victor Hugo)