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Diabete Off-Road @ 2010 - Baldo Crossing 2010




Issimo & Michele @
Baldo Crossing 2010
26 settembre 2010
Verona, Veneto
Monte Baldo
Garda (VR)-Torbole (TN)


Cima Telegrafo ... 2200 mt e qualcosa in più!

Testo e fotorama di Cristian "Issimo" Agnoli
Foto di Michele Capuzzo

Nel cammino verso l'EUT del 22 ottobre, ecco un allenamento su un percorso oramai collaudato e che presto diventerà un classico del trail in autogestione. Quest'anno a condividerlo con me, Michele, runner normoglicemico ma DNL Friend, già vincitore del Trail del Baldo 2010.



Messaggio di Michele: "Le sensazioni di ieri sono ancora vive, nel corpo e nello spirito, ottime quest'ultime, così-così le prime. La discesa finale mi ha lasciato qualche segno, e pensare che fino al Varagna ero ancora piuttosto fresco. Ora mi lecco le ferite, ma non demordo, anche perchè sapevo che avrei sofferto sul finale della corsa, a prescindere dal tratto tecnico che ci siamo fatti. Ma tanto i doloretti spariranno nel giro di poche ore, lasciando posto solo ai ricordi piacevoli dell'impresa "non da tutti". Giornata memorabile, giro memorabile, tempo memorabile: grazie inoltre dell'ospitalità!
Come mi hai fatto notare, tu avevi già previsto tutto, fin dal 2009. Cito: "Non considero questo trail in autogestione un’impresa … ma una vera e propria esperienza di vita … peraltro ripetibile … l’anno prossimo ci riproverò, magari in compagnia di altri trailrunner, con o senza diabete. Probabilmente meglio anticipare di qualche settimana per avere più ore di luce a disposizione."
Alla prossima, Michele.


*10h25 ... tempo senza stoppare mai il cronometro ...
include pause varie per foto (125 scatti), bisogni di toletta e 3 soste ai rifugi/ristori ognuna di circa 15 minuti.
Valuto il tutto in circa 1h15 (30 min per foto e pause pipì, 45 minuti soste rifugi)



BALDOMOVIOLA ... by Michele Capuzzo
ATLETICAMENTE Ero un po' preoccupato per la lunghezza del percorso, non avendo io mai affrontato un percorso del genere.
E invece ho visto che ho retto piuttosto bene, grazie in parte anche al ritmo non troppo sostenuto imposto da Cristian e alle pause per foto e ristori che mi hanno sempre permesso di rifiatare.
Ho sofferto invece sul finale, nella tremenda discesa, tecnica e insidiosa, sebbene asciutta, che porta del monte Varagna attraverso i prati di Nago verso Torbole. Lì un po' per la stanchezza, un po' per il ritmo del presidentissimo che, pimpante più che mai, saltellava tra un sasso e una radice sporgente come fosse ridere, ho accumulato sofferenza da sforzo eccentrico, che è poi esplosa nei due giorni successivi, sotto forma di DOMS.
EQUIPAGGISTICAMENTE Ho seguito i consigli di Cristian di portarmi via lo stretto indispensabile, ed infatti non mi è mancato nulla durante il percorso, anzi ho avanzato pure barrette energetiche e datteri.  Ovviamente, complice la giornata favolosa, non abbiamo avuto bisogno di indossare nulla di pesante, quindi in linea teorica si poteva partire ancora più leggeri, ma questo solo in linea teorica, perchè in montagna il tempo cambia in un batter di ciglia.
PAESAGGISTICAMENTE: UNO SCENARIO IMPERDIBILE, QUESTO DEL BALDO, DOVE PER BALDO NON INTENDO SOLAMENTE LE BELLISSIME CRESTE, MA ANCHE TUTTO IL CONTORNO, prima e dopo di esse. Peccato aver percorso la valle dei Molini e la Foresta di Sperane al buio o in penombra per l'orario troppo mattutino, meritavano di essere viste con ben altra luce, ma sarà per un'altra volta. Dal Baldo la visuale è quasi ad angolo giro, le prealpi bresciane non hanno praticamente segreti, dal Blumone, al Tremalzo, al Maniva, tutto era visibile, mentre dalla parte opposta si potevano ammirare la Lessinia nella sua lenta ascesa e il massiccio del Carega.
All'orizzonte l'occhio nudo non aveva difficolta ad ammirare la lunga catena degli Appennini, e forse, alcuni dicono, anche il Monte Rosa.
Dall'Altissimo poi la visuale spazia ancora più libera, se possibile, verso le cime trentine dominate dal megagruppo dell'Adamello-Brenta da una parte, e dal Pasubio-Ortigara e Lagorai dall'altra. Si potevano quasi toccare con mano tanto sembravano vicine.
NUTRIZIONALMENTE Colazione per me leggera, senza latticini, fatta di un caffè, una banana e un bocconcino di pane con marmellata, per non appesantire la partenza, e poi integrazione fatta di barrette (2), gel "home-made" composto di maltodestrine (2), fetta di torta del rifugio, panino imbottito a metà percorso con tè caldo zuccherato. Non ho sofferto la fame, ma qualche zucchero in più verso la fine forse mi avrebbe dato più dinamicità sul discesone.
Pizza e coppone di gelato al cioccolato nel terzo tempo, per ripristinare le scorte ma soprattutto per la goduria del palato.
MENTALMENTE Una giornata da incorniciare, solo tre parole: rilassato, felice, orgoglioso. Questo è l'effetto che fa la montagna vissuta in amicizia e spensieratezza.
AMICHEVOLMENTE Fare delle escursioni con guide o gente del posto, si sa, è bello per quel senso di sicurezza che si avverte e la possibilita di farsi condurre in tutta tranquillità attraverso posti anche a noi sconosciuti; non che il Baldo mi fosse completamente sconosciuto, ma durante il percorso ho sicuramente imparato molte cose nuove.  Se poi il "leader" si fa chiamare 'Issimo, ci aggiunge organizzazione, metodica e simpatia, allora tutto diventa perfetto.

'

Allenamento in vista EUT 2010 - Endutrance Ultra Trail @ Festival des Templiers



Questo trail autogestito è stato da me percorso per la prima volta nel 2009.
Per leggere il resoconto clicca qui



BC Comparision ... 2009 vs 2010