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Dnl - Diabete no limits

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Diabete Off-Road @ 2012 - BGRT 2012 • France




Belledonne Gelon Raidlight Trail • 19 febbraio 2012 • Savoie • France
2 Percorsi: Trail des Huiles (31 k - 1200 d+) • Trail de Bourget (16 km - 550 d+)

Enjoy Snowtrail Nolimitsly!

> ultimo aggiornamento 12 marzo 2012 < 10 righe da ... sportbook & report on line <



BREAKING NEWS ...
Ottima prova del Team DNL @ Belledonne Gelon Raidlight Trail 2012 ... Pietro Pesenti e Cristian Agnoli chiudono 15° e 19°, rispettivamente in 3h05:22 e 3h08:12 ... Alberto Brunelli sul percorso "corto" chiude 19° assoluto in 1h45!
Niente male per un winter trail di inizio stagione e con un parco partenti non vastissimo ma di qualità (gli appassionati si leggano i nomi dei primi 4 classificati)!
Nei prossimi giorni resoconto, foto, dati metabolici e 10 righe da ... anche dai DNL Friends.
A proposito dei DNL Friends ... Michele Capuzzo primo italiano classificato (11° assoluto) in 3h00:08,Mauro Marconi 26° assoluto in 3h14!



Bourget-en-Huiles • foto di gruppo ante-partenza. Da sx a dx:
Alberto Brunelli, Mauro Marconi (DNL Friends), Pietro Pesenti, Cristian Agnoli e Michele Capuzzo (DNL Friends)

SLOW TRAIL & FAST FOOD
testo di Cristian Agnoli

La Francia è la patria del trail, Raidlight è brand leader del trail, Diabete Off-Road è spirito trail … dunque Belledonne Gelon Raidlight Trail … why not? 
Carpooling, chambre d'hote à la ferme, costi d'iscrizione contenuti, cucina fai-da-te e non è poi così difficile rendere low cost una trasferta di mille e più chilometri: dal Lago di Garda alle montagne dell'Hurtieres per partecipare a un trail invernale di provincia, che si sviluppa tra i 600 e 1300 mt di altitudine su piste forestali e sentieri monotraccia innevati della campagna di media montagna francese. Alla riscoperta di borghi, altipiani, valli e catene montuose minori della Savoia: Belledonne, Val Gelon e Vallèe des Huiles. Pascoli, campanili, piccoli municipi … la Francia autentica, quella senza puzza sotto il naso, dove casomai si respira a pieni polmoni l'olezzo del letame. La Francia attenta alla propria identità e all'ambiente incontaminato.
Spirito trail allo stato puro tra tradizione "campagnard" e mentalità "montagnard".
Trasferta agevolata dalle grandi doti di autista del nostro Mauro, DNL Friends, sempre sicuro nell'affrontare qualsiasi situazione: svincoli per Mac Donalds, traforo del Frejus, neve e ghiaccio sul Col de Cucheron.


Tramonto invernale a La Chapelle Blanche

Sono circa le cinque del pomeriggio quando arriviamo a La Chapelle Blance. Relax e tranquillità alla "Maison des Montagne" di Daniel e Christine, gestori di un affittacamere realizzato nella fattoria di famiglia. Agli asini domestici Gribouille e Roudoudou fanno da contraltare gli asini da macello ... salumi e stracotto d'asino vanno per la maggiore in questo tranquillo angolo di campagna francese.
Un fantastico tramonto con vista sul massiccio della Chartreuse conclude una breve passeggiata sciogligambe.
Assegnazione stanze, scarico bagagli, visita alla fattoria e contestuale aperitivo in compagnia dei gestori a base di cassis e prosecco. Cena fai-da-te nell'ampia sala da pranzo con cucina attrezzata: ouverture con una deliziosa quiche "veronaise" preparata dall'ottimo Mik e a seguire un bis di primi cucinati dal presidentissimo oggi in versione "master chef". Lasagnette di orzo alla zucca e Calamarata al sugo di pomodoro e olive. Vino a volontà dalla cantina Le Ginestre con un ultimo brindisi "specialissimo" a fine serata: una vera mazzata … non certo ideale per un pregara. Tanto per cambiare ci siamo fatti del male.
A letto presto non senza qualche stomachino delicato a protestare.


Domenica sveglia comoda con colazione parca e controllata. Cielo nuvoloso ma temperature miti a 3°C sopra lo zero. In poco meno di mezzora raggiungiamo Bourget en Huiles, piccolo villaggio di poche anime oggi animato da trailrunners attrezzati. Gara sobria, senza fronzoli, organizzata al risparmio ma con tutto quello che serve, incluso arco di partenza, chip, real-time, balisaggio "impecable", volontari piazzati nei punti giusti, ristori ben distribuiti e soprattutto neve su tutto il percorso.
La gara lunga parte alle 9.00 e vede Pietro, Issimo, Mik e Mauro al via. Il corto parte un quarto d'ora dopo con il buon Bru pronto sotto lo striscione. A parte brevi tratti asfaltati di raccordo è un vero "snow trail". Neve diffusa e un po' traditrice che fa lavorare piedi, caviglie e muscoli.
Percorso ondulato, tipo montagne russe, un susseguirsi di saliscendi con qualche strappo più deciso (a tratti attrezzato con corde di sicurezza) dove i più forti scappano via. Primo gpm il pic des Huiles seguito poi dal doppio passaggio al Col de Champ-Laurent.


"Mule Variations" .... @ La Chapelle Blanche ... Asini si nasce o si diventa?

Discese mai veramente tecniche, sempre corribili. Il sole non vuole saperne di uscire ma le temperature si mantengono su livelli più che accettabili. Poca gente sul percorso, ma apprezzatissimi gli incoraggiamenti da parte di simpatiche famigliole con bambini festanti. La neve in alcuni tratti è mista a fango e si sprofonda fino alle ginocchia: provvidenziali le ghette.
Lunghi tratti in monotraccia su neve insidiosa, muscolarmente impegnativa. In salita si scivola meno a corricchiare che a camminare. La suola artigliata delle specialissime calzature da trail aiuta.


Un ora sorridente Nonno Pesenti @ Podium ...
2° di categoria, preceduto dal "riccioluto"
Christophe Le Saux (già 5° classificato al Tor de Gèants 2011)

La strana luce e il riverbero della neve limitano talvolta visibilità e, conseguentemente, la sicurezza del passo.
Il tratto più impegnativo della corsa si sviluppa tra il 10° e il 26° km. Dosare le forze è fondamentale.
Finale più scorrevole non senza alcuni strappetti spezzagambe. Ad accogliere i finisher una speaker in rosa, a dire il vero un po' moscia o forse semplicemente "sobria" in linea con lo stile della corsa.
Niente "raclette party", visto che non avevamo pagato la quota ristoro all'atto dell'iscrizione. Attendiamo tuttavia le premiazioni, il Nonno va sempre a premio sfruttando il fattore età.
Circa duecento gli iscritti, divisi tra le due competizioni, in maggioranza sul lungo di 31 km. Alcuni atleti di valore a dare lustro a classifica e tempi di percorrenza. Noi ci siamo difesi bene, nel puro spirito amatoriale che contraddistingue il nostro approccio alla pratica sportiva. Sicuramente una gara di seconda fascia, ma con una preparazione più mirata, una condotta di gara più "mindfully" e qualche acciacco in meno alcuni dei nostri avrebbero potuto spuntare risultati decisamente migliori, sia nel crono, sia nell'umore, sia nel compenso metabolico, sia nella crescita in consapevolezza e maturità.  Niente musi lunghi e "incazzosità", please! Ma ci saranno altre occasioni per gestire meglio il nostro caleidoscopico "dono" …
Pasto arrangiato con le riserve alimentari della sera precedente, ma birra e spumante a volontà. Niente docce … lavaggio alla meno peggio e ripartenza verso l'Italia. Ennesima sosta strategica al Mac Donalds … anche al ritorno … ma selezionando strategicamente il menu … il cibo spazzatura non è necessariamente solo figlio del take away.
Dai temi slow della corsa natura, al fast food il passo è breve.
Snow trail > slow trail > fast & furious (?) > fast food !
Enjoy Snow Trail Mindfully, Enjoy Fast-Food Limitsly, Enjoy DNL nolimitsly!

 ***


Qui sotto, nei dettagli, la classifica della gara lunga! Belle foto anche sul sito della gara > clicca qui



[102 gli atleti classificati]


< Clicca sull'immagine per le foto (© Mik Capuzzo)
... in attesa delle foto in corsa scattate dagli organizzatori!

***
Video del percorso in realtime filmato da un partecipante (che ci ha messo 2h43!!!) > clicca qui


10 RIGHE DA ... BELLEDONNE + MELLITO SPORT BOOK • METABOLIC MANAGEMENT @ BGRT

10 righe da... by Michele Capuzzo, DNL Friends, VR (not a type 1)

ATLETICAMENTE: Siamo ad inizio anno e la forma è quella che è, tra indolenzimenti vari, febbriciattole di passaggio e allenamenti saltati.
Non solo per me a quanto pare, ma un po' per tutta la truppa. Forse il più in forma del momento è proprio il Pres, che ormai è il più vicino ai suoi standard dopo un lungo periodo di recupero. Abbiamo affrontato la gara con spirito quasi goliardico (vedasi il pregara), ma chissà perchè ai nastri di partenza in qualcuno di noi torna fuori sempre (giustamente forse!) una certa vis agonistica. La competizione fa risorgere i morti.
Personalmente già dal giorno prima avevo dichiarato, un po' come si fa nel biliardo con l'ultima biglia, che sarei partito "a bombazza" e avrei aspettato il calo di prestazioni al km.X, al fine di testare il mio attuale stato di forma.
Così è stato, ho fin da subito cercato di stare alle calcagna del primo gruppo, che poi però si è dileguato, essendo esso partito a stra-bombazza!
Il calo poi è puntualmente avvenuto all'incirca al 27km, rivelandomi che la condizione non è alla fine così malvagia (27km sulla neve che ti storce le caviglie in continuazione valgono ben di più, nel mio caso in particolare, visto che non faccio della potenza muscolare la mia arma migliore).
MENTALMENTE: Benissimo! In ottica divertimento le gare andrebbero prese sempre così come abbiamo preso questa, senza aspettative, senza patemi, con "due" sorrisi sulle labbra la voglia di gustarsi il paesaggio circostante (peccato per la mancanza di sole però). Personalmente una piccola motivazione in più (tra il serio e il faceto), me l'ha data il fatto di competere per la prima volta in terra francese, e il piacere/dovere di mettermi alle spalle tutti i francesi che potevo ;-) Onore al tipo che mi è arrivato davanti di 7 secondi, recuperandomeli tutti negli ultimi 400 metri (ormai ero cotto!).
Ora però la stagione "agonistica" vera e propria, quella in cui ognuno di noi proverà ad abbattere i propri limiti, è alle porte, e temo che da Aprile/Maggio in poi ai nastri di partenza vedremo facce un po' più tirate, di gente in cerca della propria giornata di gloria. Ma va bene così.
NUTRIZIONALMENTE: I bagordi del giorno prima, enologici più che alimentari, sono degni delle migliori non competitive della domenica, ma noi siamo "troppo forti", e possiamo permetterci questo e altro. La mattina della gara colazione leggera, tè, caffè, una fetta biscottata col miele e un biscotto. Durante la gara, un'ecotazza piena di coca, una borraccia di enervit (quanti cho?) e due bustine di miele.
CONVIVIALMENTE: Bellissimo gruppo di amici! Mauro, Alberto, Pietro e Cristian hanno tutti, ognuno alla sua maniera, contribuito a rendere memorabile questa trasferta savoiarda. Spero di aver fatto la mia parte. Per quanto riguarda il Pres, in realtà non è così incazzoso come lo si dipinge, anche quando vede delle imperfezioni nella gestione del diabete da parte di qualcuno più anziano di lui: è che questo è il suo ruolo, e deve tenere la barra a dritta, per evitare pericoli di derive ...
Se poi non lo mettete al volante (grazie Mauro), lo vedrete sprizzare serenità da tutti i pori e si metterà al vostro servizio improvvisandosi pure capo-cuoco dalle mille risorse. 1000 di queste trasferte!

10 RIGHE DA BELLEDONNE • di Pietro Nonno Pesenti, Dm1 BG
ATLETICAMENTE:
un inizio 2012 così infelice, caratterizzato da pause forzate per malanni e infortuni (ginocchio sx), non era certo di buon auspicio per un Winter Trail dalle pendenze non impossibili, ma sicuramente impegnativo.
Una settimana prima della gara non riuscivo neanche a correre, e la mia partecipazione era in forte dubbio; col passare dei giorni e delle terapie (Ionoforesi, Tecar e 2 bustine di Aulin al giorno), ho pensato che sarebbe stato un mezzo miracolo fare tutti i 31km nella neve, ma volevo provarci!
Un paio di allenamenti il giovedì e venerdì per dare linfa vitale alla gambe atrofizzate dall'inattività e alla fine la mia testardaggine e la voglia di correre, hanno fatto da contraltare alla condizione atletica approssimativa e al ginocchio malconcio (mi attendono 5 infiltrazioni per risanarlo)!
Ho corso senza patemi d'animo e ho lasciato che le gambe dettassero da sole il ritmo (l'istinto è sempre quella parte irrazionale che più mi attrae nella corsa, pur con tutti i rischi che comporta) e nel mentre mi sono goduto il paesaggio innevato di un bellissimo percorso! Segnalato alla perferzione! (un plauso all'organizzazione)
Sicuramente ho fatto un pò di casino con le integrazioni e da metà gara in poi ho corso spesso con glicemie basse (dovevo pensare che avrei consumato più del solito, visto che rientravo da un infortunio con conseguente stop di due settimane), ma ho reagito bene alla difficoltà, sempre concentrato e con gli stimoli giusti.
In dirittura d'arrivo ho anche sprintato come un matto per non farmi recupare da un collega runner francese che avanzava a grandi falcate.........ero stremato, con un bel 51 mg/dl di glicemia, ma felice, anzi felicissimo !!!
Anche questa volta ho sorriso alla fatica, al diabete e sono soddisfattissimo delle mia prova, indipendentemente dal responso cronometrico; ho interpretato al meglio lo spirito trail, lo spirito DNA DNL e il cazziatone presidenziale è decisamente fuori luogo.....ma ad ognuno i propri pensieri e le proprie esternazioni, giuste o sbagliate che esse siano!
MENTALMENTE: causa forza maggiore, dovrò rivedere i miei propositi primaverili. Quindi niente maratona di Milano con obiettivo PB, cercherò invece di fare alla bene e meglio quella di Copenaghen e punterò tutti i miei "soldi" su una maratona autunnale. Sono comunque ottimista e conto di tornare a buoni livelli per l'estate e mi impegnerò al massimo per farlo, perchè TO GIVE ANYTHING LESS THAN YOUR BEST IS TO SACRIFICE THE GIFT !
METABOLICAMENTE: buona la gestione delle glicemie in occasione della lauta cena con buona dose di alcolici a contorno, dolce firmato Esselunga (ovvvero crostata al cacao, apprezzata dal mio palato, ma certo non paragonabile a quella fatta in casa da Mamma Raffaella), caffè e ammazzacaffè!
Naturalmente bolo combo e controllo notturno per correggere con una unità la leggera iperglicemia di 157mg/dl (risveglio al mattino 82mg/dl). La strategia del bolo combo è diventata per me consuetudine (non ho l'abitudine di decidere con anticipo quanto mangerò e se ci saranno fuori programmi); quindi nella maggior parte dei miei pasti dopo bolo iniziale ne seguono ulteriori a copertura dei CHO assunti, con timing diverso a seconda della tipologia degli alimenti (lipidi i più pericolosi).
Male la gestione delle glicemie in corsa; abituato in tempi "normali" ad assumere quantità di CHO limitate (es. 4gr per un'ora di corsa a buon ritmo), ho erronemante pensato che tre barrette da 13gr cad. + qualche bustina di miele fossero più che sufficienti per coprire il mio fabbisogno! Probabilmente se fosse stata la gara della vita (si fa per dire), non avrei rischiato in difetto, ma in eccesso! Ero cmq ben rifornito e anche se non ci fossero stati ristori sul percorso sarei arrivato al traguardo......magra consolazione.
Sbagliando si impara.......anche se la recidività è sempre in agguato!
CONVIVIALMENTE: tutti d'accordo nel definire il week-end transalpino "Bellissimo"! Non avevo mai visto questa parte della Savoia e l'ho trovata veramente piacevole. Certo si è un pò fuori dal mondo, ma si respira aria buona, da tutti i punti di vista! Tranquillità e serentità la fanno da padrone!
Per quanto riguarda il gruppo DNL e DNL & FRIENDS, una volta di più si riconferma unito e coeso, con meccanismi di interazione ormai collaudati.
Anche la new entry Mauro si è integrato alla perfezione e l'ottimo vino della sua cantina ha poi suggellato la nuova joint-venture!
Che dire di più........se non alla prossima !!!

2
10 RIGHE DA BELLEDONNE ... di Cristian "Olm'Issimo" Agnoli, DM1 • VR
ATLETICAMENTE: Secondo il chirurgo ortopedico che mi visito a luglio 2011 per fine gennaio 2012 avrei potuto riprendere, con calma, a corricchiare … sempre con un deficit funzionale del 30% … non solo "diabete nolimits" ma anche "rehab nolimits" … e un pizzico di fortuna. Ciò detto provengo da una settimana di carico con parecchi chilometri sul groppone tra Trail After 8, fartlek e progressivi al medio (100 km corsi trail francese incluso per 2500 d+). Meno pimpante di quello che credevo in salita, dove la testa mi diceva di scappare via ma le gambe procedevano al piccolo trotto, ho fatto di necessità virtù e la marcia costante e regolare si è rivelata l'arma vincente. Gli allenamenti in ottica maratona sembrano pagare visto che nei tratti più "corribili" ho sempre allungato. A parte un lieve calo sul secondo scollinamento al Col du Champ-Laurent, ho sempre avuto la situazione sotto controllo, magari un po' troppo come al mio solito, ma va benissimo così. Frequenze cardiache buone, buon controllo in discesa anche se mi superano sempre tutti e direi non solo clinicamente ma anche psicologicamente recuperato dall'infortunio. Questo era puro "amusement" come continuavo a dirmi durante la corsa … e l'ultimo chilometro di asfalto me lo sono proprio goduto. Peraltro le foto scattate sul percorso denotano sorrisoni e viso felice … cosa chiedere di più? Applicare lo spirito trail alla corsa su strada, dove più facile è fissare troppo il cronometro perdendo di vista l'obiettivo: Correre Senza Rancore!
METABOLICAMENTE: a parte qualche picco notturno conseguenza della cena un po' generosa, penso di aver gestito bene la situazione. Ho corso con il sensore CGM ma ne ho fatto un uso strategico … non facendomi condizionare dalle curve della glicemia e pianificando una strategia di integrazione coerente ma non succube al tracciato del monitor. Per tanto a partire dalla prima ora di corsa ho iniziato a integrare con carboidrati complessi anche in presenza di valori rassicuranti, proseguendo poi per le successive due ore con piccoli rabbocchi di zuccheri semplici in forma di coca cola (sturatutto e rutto libero sempre gradito durante lo sforzo) e di miele (come boost per il finale). Nessuna variazione alla terapia mantenendo sia nel pre sia nel dopo gara basalizzazione e rapporto insulina cho invariati. Ho già infatti una terapia ottimizzata e adeguata al mio livello atletico e alla tipologia di sforzo muscolare richiesto da questo tipo di gare e dunque non necessito di importanti modificazioni sia a livello farmacologico, sia a livello di integrazioni alimentari. Come dissi una volta al buon dottor Poccia interrogato su eventuali adeguamenti: "Manco riduco la basale!"


Intertempi Presidentissimo e progressivo distacco da Pietro


Cronologico del gap Cristian vs Pietro in relazione al profilo altimetrico

NUTRIZIONALMENTE
: lo sbevazzar m'è caro in queste situazioni … e nonostante mi fossi ripromesso "moderazione" alla fine troppe erano le cose importanti cui brindare e dunque tra "cin cin" e "à la sante" ho assunto alcool in eccesso. E vabbuo'. Per il resto, a parte la pessima torta industriale low cost portata da nonno Pietro (che ha speso tutto il budget per delle inutili ghette che nemmeno andavano bene), abbiamo mangiato bene qualitativamente, forse solo un po' troppo. Le soste al Mac Drive non hanno fatto troppi danni avendo in andata provveduto con pranzo al sacco e al rientro optato per un Chicken Deluxe che non è poi nemmeno così "junk food"

CONVIVIALMENTE: bel gruppo, compatto, di veri appassionati, con grande spirito di adattamento e abnegazione, capaci di conciliare esigenze personali e accomodamento. Fantastica trasferta con un plauso particolare al conducente. Ottima la location e la cena in convivialità. In gara ci siamo comportati tutti bene. Era una gara di inizio stagione, tutti un po' acciaccati tra ginocchia, quadricipiti, tosse e dolorini vari del runner navigato. Forse i due top runner potevano fare un po' meglio: Michele è partito "a bombazza" rischiando e rimanendo poi sulle gambe. Pietro impegnato come sempre a "dare tutto" questa volta si è dimenticato in 3h e 5 minuti dell'ABC del diabete, del DNA DNL e dello spirito trail ... no comment: il diabete non è una scusa! Nè per finire in ipo, nè per essere stravolti e incazzosi (anche se solo per pochi attimi) nel finale, quando è d'obbligo, prima di andare a mangiare, saper sorridere alla fatica, al freddo e aspettare che tutti gli amici siano arrivati! A volte si spreca il dono anche andando forte! Cazziatone presidenziale, teh! Nell'era dei social network e di internet, le "ramanzine" si fanno sul web!
Bravo Bru, sul corto comunque impegnativo, ottimo interprete delle spirito mellito e attento osservatore, oggi a "scuola di trail".
Bravissimo Mauro, Verona Trail Runner, in grande crescita di condizione: per
lui non solo i 1000 mt d+ della gara ma anche i 1000 km al volante!
TRAILISTICAMENTE: La corsa con la neve mette in pace con il mondo e con se stessi ... per carità anche il trail ha le sue distorsioni, ma si respira comunque un atmosfera diversa. La deriva agonistica e musona è sempre tentatrice, ma sembra quasi che il magico mondo del trail ti mandi un segnale quando arrivi al limite del podostorditismo. Solo per questo .. Trailrunning? Go for it! Per il resto gara ottimamente organizzata, senza fronzoli, tutta sostanza. Peccato il sole non abbia fatto capolino tra le nuvole: sarebbe stata la ciliegina sulla torta!






Bollettino BGRT •
16 febbraio 2012 > 100 cm di neve intorno ai 1200 mt di quota. Previsioni meteo incorraggianti con temperature intorno allo zero, sole con qualche nuvola nelle ore centrali.
14 febbraio 2012 > Gli organizzatori comunicano: A 5 giorni dalla gara, parecchia neve sopra i 900 mt. Niente paura, il percorso sarà tracciato quasi interamente e battuto con le ciaspole. Neve molto soffice ma la situazione può variare con il mutare delle temperature (attualmente ancora sotto lo zero). Pochissimo ghiaccio sul percorso e il rischio di tratti ghiacciati insiste solo sui brevi attraversamenti in asfalto.
Per il percorso lungo, le difficoltà maggiori si incontrano dopo il 15° km.
8 febbraio 2012 > Condizioni del percorso ideali. Totalmente innevato. Il percorso sarà tracciato la settimana precedente la gara.
La quantità di neve varia da 10 a 20 cm nelle parti basse fino a 60 cm nella parti più elevate del percorso.



Iscrizioni confermate:

1. Pietro G. Pesenti - Team DNL > 31k
2. Cristian Agnoli - Team DNL > 31k
3. Alberto Brunelli - Team DNL > 16k
DNL Friends:
4. Marco Marconi - ASD VERONA TRAILRUNNERS > 31k
5. Michele Capuzzo - GS VALDALPONE > 31k

http://bellesgrimpes.free.fr/images/trail/2012/profil%20trail%20des%20huiles%202012.jpg

Programma:
Sabato 18 febbraio
• mattina: trasferimento in carpooling con auto piene per ridurre costi (itinerario e punti raccolta da determinare in base a partecipazioni)
• pomeriggio: Sistemazione in logis low cost - spesa con cassa comune
Ritiro pacco gara - visita dei luoghi • briefing tecnico e metabolico (ove applicabile)
Cena autogestita

Domenica 19 febbraio
• mattina: partecipazione alla gara
• pomeriggio: Pasta Party
A seguire: rientro a casuccia!

(Tutto incluso, estremizzando l'autogestione e i pasti fai-da-te dovremmo contenere il costo della trasferta a circa 80-90 euro a cranio!)

Per iscriversi cliccate qui!