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Dnl - Diabete no limits

unisciti a diabete no limits dnl - tubo mellito

MELLITO BAKEKA 2010 - Altre Corse 2010


Altre Corse 2010

In questa pagina, a scorrere, resoconti di corse minori raccontate dagli amici mellitos:

Indice:

  • Tofeo Sale e Saline - Trapani - 10 ottobre 2010
  • Mezza di Cernusco, 23 maggio 2010 - Biagio Barletta
  • Stramilano, 21 marzo 2010 - Paolo Meani
  • Treviso Marathon, TV, 14 marzo 2010 - Stefano Canevese
  • 10 Miglia Lupatotine, VR, 7 febbraio 2010 - Cristian Agnoli
  • Cross Poggio Allegro, TP, 31 gennaio 2010 - Pippo Pipitone
***
TROFEO SALE E SALINE – TRAPANI 10 OTTOBRE 2010



Eccomi finalmente dopo un po’ di assenza.
Ho trascorso un estate molto brillante, gambe scorrevoli, mente rilassata e glicemie controllate.
Il clima caldo ed umido dell’estate sicula ci permette solo di correre le brevi distanze, che sono le più faticose e micidiali per velocità.
Ebbene famiglia permettendo mi sono dilettato a correre ben 9 prove del grand prix provinciale, quasi una ogni domenica (distanze tra 6 e 9 km ).
Erano quasi cinque anni che non correvo così bene,  il ritmo medio  è stato di 3,45 al km,  sono stato sempre sul podio,con possibilitĂ  del titolo provinciale di categoria M.45 da tentare di conquistare nell’ultima prova che sarĂ  il 12 dicembre.
Poi una mezza maratona il 3 ottobre ad Isola delle Femmine a Palermo con 1,27.
Sembra il racconto di bambino felice delle sue prestazioni che vuole sentirsi dire bravo, bravissimo e che sta scrivendo le sue vacanze estive, con gioia ed orgoglio, ma questo ho fatto e questo vi racconto. Certo sarĂ  stimolante per proseguire la mia passione sportiva da adolescente di 45 anni.
Dopo questa premessa, parliamo della gara di domenica.
Circa 900 partecipanti, sulla distanza di 10 km,  provenienti da tutta la Sicilia ed anche da  tutta Italia.
Una bella sorpresa quando vedo Marco e Vincenzo in mezza la folla. Subito un abbraccio affettuoso, uno scambio di notizie sull’attività agonistica, sull’andamento delle glicemia e poi pronti in griglia di partenza.
Bella la partenza, un bell’effetto vedere tutta questa gente  che cerca  via lìbera per sfogare la propria voglia di andare come un fulmine.




Ecco i nostri tempi:
Io 38’,29’’ 104 ass. 14° cat M45
Marco 42’,00’’ ass.237 39° cat. M40
Vincenzo 39’,36’’ 141 ass. 4 cat M55.

Glicemicamente vi posso dire le mie: Al risveglio 130, prima della gara 200, all’arrivo 130.
Colazione 15 grammi di carboidrati con 1,5 bolo, durante la corsa niente.
Microinfusione assente (micro off) durante la gara.
Potete vedere la classifica completa su www.siciliapodistica.it.
Un abbraccio da Pippo Pipitone.






BIAGIO PERSONAL BEST !


BIAGIO BARLETTA @
MEZZA MARATONA DI CERNUSCO

Giornata calda. Partenza tra i 1000
della non agonistica poichè per partire tra i 500 della agonistica serve
la tessera FIDAL. Gli agonisti partono da fuori della pista di
atletica, noi da dentro. Decido di partire dal fondo e faccio partire
GPS dalla linea di partenza degli agonisti. Imposto subito ritmo gara
per chiudere con l’obiettivo prefissato di 1H40min (4’44’’). Supero
moltissimi non agonisti, ristori ogni 5K, solo 2 sorsi di acqua
facendola scaldare per evitare contrattempi (vd. maratona). 12K 58min
4’39’’, bene così continuo a superare e mi accorgo di essere tra gli
agonisti, glicemia in discesa da 200 a 165, 10g di miele, via così verso
i 21K con un lieve calo 4’47’’ ma con le gambe e stomaco che
funzionano.
STOP gps sui 21.1Km 1h40’57’’, comunque il mio PB in
mezza, 150° su 1500 partecipanti. Andata. Ho ancora problemi di tenuta
ma l’anno scorso  avevo chiuso in 1h50’ ed in ginocchio. Posso solo
migliorare!





***
Paolo Meani invia un breve report sulla sua Stramilano del 21 marzo 2010



MEZZA MARATONA- STRAMILANO 2010
Paolo Meani EtĂ  22 anni, DM di tipo I dal 1995.
Abita a Lomagna( Lc). Studente universitario.
La mia prima mezza-maratona conclusa con enorme soddisfazione. Tempo finale: 1:33:57.

Qualche dato metabolico supplementare:

Sabato, 20 Marzo
Ore 21.30 Pizza con patatine 8 U Ultra rapida
Ore 21.20: 62
Ore 00.00: 104
Ore 00.00 Lantus 22 U
Domenica, 21 Marzo
Ore 8.00 The, 8 biscotti secchi
6 U ultrarapida
ore 7.55: 220
Ore 10.20 (pre-gara) Ore 10.20: 200
Ore 10.45 (gara) Gatorade 0,6 L in 3 rifornimenti
Ore 12.25( post-gara) Gatorade 0,2 L + mezza mela( 5 g CHO)
Ore 12.25: 197
Ore 14.30 (preprandiale): 150
Carne Insalata Pane integrale 1 Arancia Gelato
5 U Ultra rapida
Ore 17.15 Succo di mela ( senza zuccheri aggiunti) 2 bicchieri
Ore 17.15: 124
Ore 19.30: 180 mg/dl
Piatto abbondante di lasagne
5 U ultra rapida
Ore 22.40: 120
Alla prossima!!

***

 

Raccontarsi, raccontarsi, raccontarsi ...
anche quando le cose non vanno come vorremmo.
Stefano invia  un breve racconto della sua maratona di Treviso.

Stefano scrive:
Maratona non preparata fallimento assicurato. Potrebbe essesre questo il titolo del mio breve racconto dell'avventura trevigiana. Dopo aver sconsideratamente cenato con una grigliata la sera prima su invito non rimandabile ed essermi quindi trovato al mattino un po' appesantito, per di più non avendo nelle gambe le lunghe distanze, non è che si può pretendere di partire a 4.30 al k. e sperare anche di arrivare al termine.
Ecco dunque che dopo aver passato il 30° in 2.14 mi si è spenta la luce e le gambe mi son diventate molli al ché il mio fisico ha preteso che non c'era fretta ma potevo arrivare a Treviso con calma e addio sogni di gloria.
Qualcosa non è andato nelle integrazioni in quanto a naso ero in leggera ipo ed in evidente disidratazionenell'ultimo tezo della gara.
Pazienza.
Saluto tutti i mellito runners
Ciao Stefano

***



10 MIGLIA LUPATOTINE - Corsa Su Strada
S.Giovanni Lupatoto (VR) - 2a prova Trofeo Verona per la Corsa

ITA294 - AGNOLI CRISTIANG.P. AVIS POL. MALAVICINAM2
 DistanzaPos. ASSPos. M/WPos. CATTempoRealTimeParzialemin/Km
Arrivo16090100952601:03:4701:03:42
3.57

 

Una corsa senza tempo …



di Cristian Agnoli

Svegliarsi una mattina, prepararsi con calma e ritrovarsi ai nastri di partenza senza l’inseparabile compagno di tanti allenamenti e test … il cronometro ! Ancor peggio quando si è abituati al Garmin, con km, ritmo, medie, pendenze, media sul giro, ultimo lap etc. A volte occorre fare di necessità virtù. Ho rovistato un po’ in tutti i portaoggetti della mia autovettura per verificare non ci avessi lasciato qualche vecchio CASIO anni ’80 … ma invano!
Caffè in compagnia del fidatissimo foto reporter e futuro mellito:runner DNL Nicola che pur essendo un “tiratardi” si è fatto trovare pronto in zona gara. Accompagnato dal padre, in veste di video reporter. A entrambi dovrò eterna riconoscenza. Quattro chiacchiere molto in relax. Mi accompagnano fino alla zona spunta dove ci separiamo: loro in cerca di un  buon punto per scattare foto, io per un mini warm up.  Un po’ uggiosa la mattinata ma il cielo sembra aprirsi e promette bene. Circa 600 gli iscritti. Alle 9,15 puntuale lo sparo dello starter.

 

Correre senza cronometro … come fare? Vado a sensazione cercando di ricordare e applicare anche in gara le sensazioni dei tanti allenamenti. Ovviamente il rischio di partire “troppo” forte c’è, senza il Garmin a dirti di rallentare e con l’adrenalina a dirti di accelerare. Imposto un ritmo in base al respiro. Al 3° km riesco a “scroccare” un intertempo a un compagno di corsa: 3’50 al km la media! E’ tempo di rallentare un pochino. Meglio non fidarsi del respiro. Non è questa la gara per pensare di sostenere simili ritmi. Al 7° km ca. vengo raggiunto da Massimo, un mio compagno di squadra e provo a restargli in scia. Mi rendo però conto che ha quei pochi secondi al km nelle gambe che io non ho (oggi!). Mi lascio sfilare dunque. La gara è partecipata e c’è sempre qualcuno cui infilarsi dietro. Intorno al 9° km iniziano i 4 km sterrati della corsa, comunque battuti e veloci a parte brevi tratti leggermente fangosi e una piccola rampetta che porta al lungo argine del fiume. Qui rimango un po’ scoperto e mi becco 1 km almeno in solitudine controvento. Lieve appannamento che dura un fior di vita. Spunta il sole, il cielo è azzurro e mi sembra di correre persino in un bel posto (questo non è un bel posto ndr). Mi sveglio all’improvviso e dal 12 km riprendo a correre in spinta, confortato da ottime sensazioni, respiro regolare.
Purtroppo senza riferimenti cronometrici brancolo un po’ nel buio, affidandomi alla mia esperienza, alla conoscenza di me stesso e con moderazione alla foga agonistica (quella mi manca a dire il vero rispetto alla media). Concentrato provo a puntare gli avversari davanti a me. Difficile colmare il gap a queste velocitĂ . Recupero qualche posizione ma nel finale un paio di veloci runner mi passano. Mi ci metto dietro e piuttosto tranquillo, un po’ troppo a dire il vero, passo sotto il traguardo non senza prima lasciar il passo alla ragazza che avevo dietro di me …  non si sprinta una signora ... un atto di galanteria notato pure dallo speaker della gara.
1h03,42 … 16,090 km ... 3’57 al km … un po’ più lento rispetto alle tabelle che avevo impostato, ma molto contento in considerazione di situazione ambientale, mancanza cronometro, sensazioni e carichi di lavoro comunque sempre piuttosto intensi. La prossima settimana sarà quella della verità. (ndr il vincitore assoulto ha corso in 50'03)
Gestione Metabolica: Vengo da un periodo di ottima gestione metabolica. Da 10 giorni circa glicemie al risveglio costantemente e abbondantemente sotto i 100 mg/dl con buon compenso  pure nell’arco della giornata. Stamane visto l’82 mg/dl e il poco tempo che mi separava dalla partenza della competizione (meno di 2h15) ho scelto di fare colazione senza insulina. 4 fette biscottate, di cui tre con marmellata. Circa 35 gr di cho che nelle mie previsioni mi avrebbero portato intorno ai 180 di glicemia nell’imminenza della partenza. Peccato che in auto, preso da un insolito appetito, mi sono pappato un mini pacchettino di 4 biscotti (32 gr cho) … guidando, distratto e assorto nei miei pensieri, invece che mangiarne uno,li ho ingoiati tutti. Sembravo Homer Simpson. Troppo tardi per rimediare con insulina … dunque mi becco un bel 295 mg/dl a 15 minuti della partenza. Mi sento comunque sciolto. Sono sufficientemente insulinizzato grazie alle 14 u di Levemir delle 21,30 la sera precedente. Acqua e via si parte. 5 gr di miele al10° km, per sicurezza. 143 a fine gara, 92 dopo 1h30. 6 u x 130 cho a pranzo,143 post prandiale, 75 prima di cena.

Conclusioni: Metabolicamente parlando, a parte la partenza in eccessiva iper che non mi piace avere inprimis perché non fa bene in secundis perché era evitabile, un test non perfetto ma positivo senza alcun problema: sempre in spinta, sempre tranquillo e in controllo. Profilo glicemico calante, pur partendo da un 295: questo grazie alla sufficiente insulinizzazione basale e all’utilizzo di substrati aerobico-glucidici … qualche fatiscente esperto in rete parla dell’effetto Pasteur …lasciamo perdere … di sicuro, su me stesso, ho verificato in più episodi come l’attività fisica a fronte di un'adeguata (che non significa smodata) insulinizzazione basale è efficace almeno quanto un bolo, forse addirittura più rapida, nel riportare i valori glicemici entro la norma o quasi.
Atleticamente parlando, proseguo per ora senza infortuni il mio percorso di avvicinamento alla mezza di Ferrara e dunque all’inizio del programma di preparazione per la maratona di Le Mont Saint Michel. Come un Highlander, sembro non “spaccarmi” mai … terza gara competitiva in 4 settimane (Maratonina Montefortiana, 33k trailrunning @ Pilat le altre due) … e ci sono sempre! Vediamo di continuare così senza essere troppo scaramantici! In ottica mezzamaratona prevedo che a Ferrara difficilmente riuscirò a scendere sotto l’1h23.I 3’50 al km per 21 km non li ho ancora. I miei allenamenti sono sempre più in ottica maratona che mezza e dunque pago in termini di velocità assoluta. Conto comunque di velocizzarmi ancora un po’ e poi con debito scarico, lavori di flessibilità ed elasticità articolare, sana alimentazione, buona compagnia e un po’ di grinta ed entusiasmo in più (se ancor possibile) riuscire a trovare la falcata e l’azione di corsa che dovrebbero consentirmi di “cacciare” il tempo … con il sorriso! Vietate faccia “inbelvita” e bocca “storta bavosa”!
Alla prossima. Che dire? Perfettibilmente Perfetto!

*****



Poggio Allegro - Mazara del Vallo (TP)

Domenica 31 gennaio 2010
 Prova del Grand Prix di Cross

di Pippo Pipitone

Brutto tempo, nuvole minacciose, sono le 7h30. Glicemia 56, con calma faccio colazione, latte e caffè e una bella "fettona" di pandoro Bauli, ricordandomi di farmi il bolo almeno mezz'ora dopo. 
Incomincio a vestirmi e preparare il borsone, pensando che oggi all'arrivo dovrò immergermi nell'acqua per togliermi il fango di dosso.
Intanto mi scordo di fare il bolo, lo faccio dopo un'ora, considerando che fra poco dovrò correre ne faccio 1,6 ... sarĂ  poco perchè prima della partenza ne ho dovuto fare un'altro di 1 unitĂ  dato che la glicemia era 230, colpa del pandoro Bauli.
Comunque vada sarĂ  un successo, l'importante esserne consapevoli e trovare le soluzioni.

 

Inizia a piovere verso le 9.30: parte la prima batteria . Faccio un giro del percorso per riscaldamento oppure di WARM UP (come dice il presidentissimo), mi rendo conto che il terreno è impraticabile, fango dovunque e punti molto scivolosi, bisognerà stare attenti.

Finalmente partiamo, avendo memorizzato dove stare più attento per non scivolare cerco di non farmi prendere dall'euforia dello spirito giovane e gagliardo, cerco di rallentare nei posti pericolosi per poi recuperare dove si può. Nonostante tutto riesco a fare un'ottima andatura e a raggiungere una discreta posizione in classifica, 3° di categoria M45 e 17° Assoluto. Km 7,335 tempo 30',38'''. Che vuoi di più dalla vita!!!!

 

Dimenticavo glicemia 220, correzione di bolo 1,3 unitĂ , sempre colpa del Pandoro Bauli.
Pippo

 


 

Nota Presidenziale: come veronese, difendo il Pandoro Bauli, di cui allego piĂą sotto note sui valori nutrizionali (fonte associazione di categoria !?) ... Lieve iperglicemia: colpa del pandoro, della strategia "pipitoniana", degli ormoni antagonisti o semplici storie di ordinaria glicemia? Sempre e comunque ... Forza Pippuzzo!

 

Note di una "Nutrizionista" - di Monica Miccio
Non voglio denigrare il pandoro Bauli (che poi è quello che preferisco) o il consumo dei dolci in generale ma è bene dare informazioni complete e dire le cose giuste… innanzitutto non è proprio vero che ha le stesse calorie del pane (275 kcal contro 407 kcal), sono, poi, ripartire diversamente con una percentuale alta (43%) delle Kcal fornite dai grassi (per di più di origine animale!) da parte del pandoro (il pane ha solo 0,5 gr di grassi che corrisponde a 1,6% delle calorie totali).

Leggere una tabella nutrizionale sembra semplice ma più che leggera bisogna saperla interpretare; quella del pandoro Bauli (credo escluso lo zucchero a velo) si presenta suppergiù così:

Nutrienti

per 100 gr

di prodotto

Energia Kcal

407

proteine gr

6,3

carboidrati gr

51,6

grassi gr

19,5

L’etichetta nutrizionale descrive gli ingredienti che lo compongono e indica la composizione in nutrienti per 100 gr di prodotto ed a volte per singolo pezzo. Oltre alle calorie riportate è segnalato il contenuto in carboidrati (semplici e complessi), in proteine, grassi o lipidi, fibra, vitamine e sali minerali. Particolare attenzione è da porre verso il contenuto in grassi, perché è proprio questo il punto centrale si cui si basa la bontà di un prodotto, quindi la tendenza ad essere consumato con maggior frequenza e quindi un maggior guadagno da parte dell’industria alimentare.

Naturalmente dobbiamo informarci anche sul valore nutrizionale, inteso in termini di qualità e quindi leggere quali e quanti sono gli ingredienti…quanti meno ne contate pìù l’alimento è genuino; leggendo con attenzione possiamo accorgerci della presenza di sostanze che non pensavamo di trovare come il sale, gli addensanti ad esempio la purea di carota ed altri, i coloranti, ovviamente quelli a norma di legge. inoltre per esempio la voce “grassi vegetali” sicuramente non indica l’olio extravergine di oliva bensì l’olio di palma o di colza (che pur essendo dei monoinsaturi, hanno effetti negativi sulla salute e vengono metabolizzato con grande difficoltà, specialmente nei bambini…sono quindi qualitativamente dannosi); attenzione anche ai grassi idrogenati, hanno un elevato contenuto di acidi grassi trans che causano un innalzamento del colesterolo LDL (“cattivo”) e allo stesso tempo provocano una diminuzione del colesterolo HDL (“protettivo”), aumentando il rischio cardiovascolare.

E’ importantissimo sapere che non tutti i nutrienti producono la stessa energia: i carboidrati e le proteine forniscono 4 kcal per ogni grammo (più precisamente 1 gr di CHO 3,5 kcal) e 1 gr di grassi ben 9 kcal (più del doppio dei CHO). Nel caso del pandoro Bauli le calorie provenienti dai CHO sono 206, dalle proteine 25 e dai lipidi 176, quindi in percentuale le calorie totali sono fornite per il 51% dai carboidrati, per il 6% dalle proteine e per il 43% dai grassi; in una dieta equilibrata i nutrienti dovrebbero essere ripartiti così: CHO 50-55%, proteine 12-15% e lipidi 28-30%. Quindi io nella tabella nutrizionale aggiungerei un’altra colonna (l'ultima colonna, % kcal C-P-G, indica quindi la percentuale di calorie fornite dai diversi macronutrienti, Carboidrati-Proteine-Grassi) …

 

Nutrienti

per 100 gr

di prodotto

per pezzo, per biscotto, ecc…

Energia Kcal

407

 

proteine gr

6,3

 

carboidrati gr

di cui zuccheri gr

51,6

 

grassi gr

19,5

 

fibra gr

 

 

% kcal C-P-G

51-6-43

Leggendo solo i grammi è facile pensare che il nutriente maggiormente presente sia il CHO (51,6 gr contro 19,5 gr dei grassi) ma come avete potuto ora capire le calorie fornite sono quasi le stesse. A parità di calorie per 100 gr di prodotto, se la percentuale maggiore deriva dai carboidrati come via metabolica hanno lo smaltimento in energia a pronto uso, se invece la percentuale deriva da un alto contenuto in grassi, la via metabolica è quella di deposito di energia.

Quindi in un dolce/biscotto i nutrienti sono ben ripartiti quando, leggendo la tabella nutrizionale, nella colonna relativa ai 100 gr di prodotto il valore dei grassi è inferiore a 10 gr.

Ancora un’altra info….…i grassi, come le fibre, possono ritardare l’assorbimento dei carboidrati e quindi il loro effetto sulla glicemia post-prandiale. Inoltre, pasti ricchi in grassi inducono insulino-resistenza nelle 8-16 ore successive al pasto oltre al fatto che il 10% dei grassi si trasforma in glucosio a distanza di molte ore dall’assunzione (circa 6-8 ore) … anche per questo Pippuzzo, oltre alla forse errata strategia "pipitoniana", agli ormoni antagonisti, avevi ancora la glicemia alta post-gara.

Concludendo, leggere le etichette vuol dire conoscere, conoscere vuol dire essere liberi di scegliere.

VALORI NUTRIZIONALI DEL PANDORO E DEL PANETTONE
(fonte di parte associazione di categoria, ndr)

Valore calorico per 100 gr di pandoro: 450 calorie. Il pandoro ha un contenuto calorico di poco superiore a quello del pane, con una ottimale distribuzione delle calorie tra proteine, grassi e carboidrati. Questo rende il pandoro facilmente digeribile ed assimilabile, consentendo di fare un peccato di gola!

Il consumo di dolci può normalmente rientrare in un regime alimentare sano ed equilibrato, controllandone quantità e tipo. La specifica Linea Guida per una sana alimentazione italiana, edita dall’ Istituto Nazionale della Nutrizione, riporta infatti la frase: "I dolci: come e quanti " e ne regola il comportamento alimentare indicando fra l’altro di tenere contro della quantità e della frequenza di consumo nella giornata e di preferire i dolci a ridotto contenuto in grassi e maggior contenuto in carboidrati complessi, fra i quali certamente rientrano i prodotti da forno della tradizione italiana.
Il Panettone e il Pandoro, per la particolare e tradizionale ricetta che prevede l’impiego di ingredienti semplici e naturali quali farina di frumento uova, zucchero e burro hanno un valore energetico e una composizione in principi nutritivi corrispondenti alle indicazioni nutrizionali sopra dette. Infatti mentre il contenuto calorico per cento grammi risulta di poco superiore a quello di cento grammi di pane (dal cui nome del resto i nomi stessi dei due prodotti dolci derivano) la distribuzione delle calorie tra proteine, grassi e carboidrati è assai vicina a quella ottimale raccomandata per la dieta globalmente consumata. La presenza contemporanea di carboidrati complessi e semplici fornisce all’organismo un apporto lento e graduale di glucosio in grado di far fronte alle esigenze immediate di energia a digiuno o lontano dai pasti ed di prolungare questo apporto nel tempo in modo da evitare la comparsa sia di picchi glicemici che di ipoglicemia a breve termine. A questo equilibrio nutrizionale è da aggiungere la facile e rapida digeribilitĂ  e assimilabilitĂ  derivanti dal processo di lievitazione naturale a cui vengono sottoposti durante il processo produttivo. Infatti per l’attivitĂ  degli enzimi proteolitici presenti nei microrganismi che agiscono durante il processo fermentativo le macromolecole inizialmente presenti nell’impasto si trasformano in molecole piĂą semplici e perciò assimilabili, analogamente a quanto avviene con il normale processo digestivo, facilitando in tal modo il lavoro dell’ apparato digerente. Consumare una fetta di Panettone o di Pandoro alla fine del pasto così come avviene soprattutto durante le ricorrenze, risulta nutrizionalmente compatibile in quanto per il loro insito equilibrio nutrizionale tale consumo non comporta alcuno squilibrio al pasto precedentemente consumato. Ovviamente occorrerĂ  tenere conto dell’introito calorico effettuato che però, considerando le feste periodi limitati nel tempo e che il livello delle raccomandazioni giornaliere rappresenta la media di periodi piĂą lunghi (una settimana), può essere visto con maggiore larghezza e margine di sicurezza.


Altre Corse 2010

In questa pagina, a scorrere, resoconti di corse minori raccontate dagli amici mellitos:

Indice:

  • Treviso Marathon, TV, 14 marzo 2010 - Stefano Canevese
  • 10 Miglia Lupatotine, VR, 7 febbraio 2010 - Cristian Agnoli
  • Cross Poggio Allegro, TP, 31 gennaio 2010 - Pippo Pipitone
***

 

Raccontarsi, raccontarsi, raccontarsi ...
anche quando le cose non vanno come vorremmo.
Stefano invia  un breve racconto della sua maratona di Treviso.

Stefano scrive:
Maratona non preparata fallimento assicurato. Potrebbe essesre questo il titolo del mio breve racconto dell'avventura trevigiana. Dopo aver sconsideratamente cenato con una grigliata la sera prima su invito non rimandabile ed essermi quindi trovato al mattino un po' appesantito, per di più non avendo nelle gambe le lunghe distanze, non è che si può pretendere di partire a 4.30 al k. e sperare anche di arrivare al termine.
Ecco dunque che dopo aver passato il 30° in 2.14 mi si è spenta la luce e le gambe mi son diventate molli al ché il mio fisico ha preteso che non c'era fretta ma potevo arrivare a Treviso con calma e addio sogni di gloria.
Qualcosa non è andato nelle integrazioni in quanto a naso ero in leggera ipo ed in evidente disidratazionenell'ultimo tezo della gara.
Pazienza.
Saluto tutti i mellito runners
Ciao Stefano

***



10 MIGLIA LUPATOTINE - Corsa Su Strada
S.Giovanni Lupatoto (VR) - 2a prova Trofeo Verona per la Corsa

ITA294 - AGNOLI CRISTIANG.P. AVIS POL. MALAVICINAM2
 DistanzaPos. ASSPos. M/WPos. CATTempoRealTimeParzialemin/Km
Arrivo16090100952601:03:4701:03:42
3.57

 

Una corsa senza tempo …



di Cristian Agnoli

Svegliarsi una mattina, prepararsi con calma e ritrovarsi ai nastri di partenza senza l’inseparabile compagno di tanti allenamenti e test … il cronometro ! Ancor peggio quando si è abituati al Garmin, con km, ritmo, medie, pendenze, media sul giro, ultimo lap etc. A volte occorre fare di necessità virtù. Ho rovistato un po’ in tutti i portaoggetti della mia autovettura per verificare non ci avessi lasciato qualche vecchio CASIO anni ’80 … ma invano!
Caffè in compagnia del fidatissimo foto reporter e futuro mellito:runner DNL Nicola che pur essendo un “tiratardi” si è fatto trovare pronto in zona gara. Accompagnato dal padre, in veste di video reporter. A entrambi dovrò eterna riconoscenza. Quattro chiacchiere molto in relax. Mi accompagnano fino alla zona spunta dove ci separiamo: loro in cerca di un  buon punto per scattare foto, io per un mini warm up.  Un po’ uggiosa la mattinata ma il cielo sembra aprirsi e promette bene. Circa 600 gli iscritti. Alle 9,15 puntuale lo sparo dello starter.

 

Correre senza cronometro … come fare? Vado a sensazione cercando di ricordare e applicare anche in gara le sensazioni dei tanti allenamenti. Ovviamente il rischio di partire “troppo” forte c’è, senza il Garmin a dirti di rallentare e con l’adrenalina a dirti di accelerare. Imposto un ritmo in base al respiro. Al 3° km riesco a “scroccare” un intertempo a un compagno di corsa: 3’50 al km la media! E’ tempo di rallentare un pochino. Meglio non fidarsi del respiro. Non è questa la gara per pensare di sostenere simili ritmi. Al 7° km ca. vengo raggiunto da Massimo, un mio compagno di squadra e provo a restargli in scia. Mi rendo però conto che ha quei pochi secondi al km nelle gambe che io non ho (oggi!). Mi lascio sfilare dunque. La gara è partecipata e c’è sempre qualcuno cui infilarsi dietro. Intorno al 9° km iniziano i 4 km sterrati della corsa, comunque battuti e veloci a parte brevi tratti leggermente fangosi e una piccola rampetta che porta al lungo argine del fiume. Qui rimango un po’ scoperto e mi becco 1 km almeno in solitudine controvento. Lieve appannamento che dura un fior di vita. Spunta il sole, il cielo è azzurro e mi sembra di correre persino in un bel posto (questo non è un bel posto ndr). Mi sveglio all’improvviso e dal 12 km riprendo a correre in spinta, confortato da ottime sensazioni, respiro regolare.
Purtroppo senza riferimenti cronometrici brancolo un po’ nel buio, affidandomi alla mia esperienza, alla conoscenza di me stesso e con moderazione alla foga agonistica (quella mi manca a dire il vero rispetto alla media). Concentrato provo a puntare gli avversari davanti a me. Difficile colmare il gap a queste velocitĂ . Recupero qualche posizione ma nel finale un paio di veloci runner mi passano. Mi ci metto dietro e piuttosto tranquillo, un po’ troppo a dire il vero, passo sotto il traguardo non senza prima lasciar il passo alla ragazza che avevo dietro di me …  non si sprinta una signora ... un atto di galanteria notato pure dallo speaker della gara.
1h03,42 … 16,090 km ... 3’57 al km … un po’ più lento rispetto alle tabelle che avevo impostato, ma molto contento in considerazione di situazione ambientale, mancanza cronometro, sensazioni e carichi di lavoro comunque sempre piuttosto intensi. La prossima settimana sarà quella della verità. (ndr il vincitore assoulto ha corso in 50'03)
Gestione Metabolica: Vengo da un periodo di ottima gestione metabolica. Da 10 giorni circa glicemie al risveglio costantemente e abbondantemente sotto i 100 mg/dl con buon compenso  pure nell’arco della giornata. Stamane visto l’82 mg/dl e il poco tempo che mi separava dalla partenza della competizione (meno di 2h15) ho scelto di fare colazione senza insulina. 4 fette biscottate, di cui tre con marmellata. Circa 35 gr di cho che nelle mie previsioni mi avrebbero portato intorno ai 180 di glicemia nell’imminenza della partenza. Peccato che in auto, preso da un insolito appetito, mi sono pappato un mini pacchettino di 4 biscotti (32 gr cho) … guidando, distratto e assorto nei miei pensieri, invece che mangiarne uno,li ho ingoiati tutti. Sembravo Homer Simpson. Troppo tardi per rimediare con insulina … dunque mi becco un bel 295 mg/dl a 15 minuti della partenza. Mi sento comunque sciolto. Sono sufficientemente insulinizzato grazie alle 14 u di Levemir delle 21,30 la sera precedente. Acqua e via si parte. 5 gr di miele al10° km, per sicurezza. 143 a fine gara, 92 dopo 1h30. 6 u x 130 cho a pranzo,143 post prandiale, 75 prima di cena.

Conclusioni: Metabolicamente parlando, a parte la partenza in eccessiva iper che non mi piace avere inprimis perché non fa bene in secundis perché era evitabile, un test non perfetto ma positivo senza alcun problema: sempre in spinta, sempre tranquillo e in controllo. Profilo glicemico calante, pur partendo da un 295: questo grazie alla sufficiente insulinizzazione basale e all’utilizzo di substrati aerobico-glucidici … qualche fatiscente esperto in rete parla dell’effetto Pasteur …lasciamo perdere … di sicuro, su me stesso, ho verificato in più episodi come l’attività fisica a fronte di un'adeguata (che non significa smodata) insulinizzazione basale è efficace almeno quanto un bolo, forse addirittura più rapida, nel riportare i valori glicemici entro la norma o quasi.
Atleticamente parlando, proseguo per ora senza infortuni il mio percorso di avvicinamento alla mezza di Ferrara e dunque all’inizio del programma di preparazione per la maratona di Le Mont Saint Michel. Come un Highlander, sembro non “spaccarmi” mai … terza gara competitiva in 4 settimane (Maratonina Montefortiana, 33k trailrunning @ Pilat le altre due) … e ci sono sempre! Vediamo di continuare così senza essere troppo scaramantici! In ottica mezzamaratona prevedo che a Ferrara difficilmente riuscirò a scendere sotto l’1h23.I 3’50 al km per 21 km non li ho ancora. I miei allenamenti sono sempre più in ottica maratona che mezza e dunque pago in termini di velocità assoluta. Conto comunque di velocizzarmi ancora un po’ e poi con debito scarico, lavori di flessibilità ed elasticità articolare, sana alimentazione, buona compagnia e un po’ di grinta ed entusiasmo in più (se ancor possibile) riuscire a trovare la falcata e l’azione di corsa che dovrebbero consentirmi di “cacciare” il tempo … con il sorriso! Vietate faccia “inbelvita” e bocca “storta bavosa”!
Alla prossima. Che dire? Perfettibilmente Perfetto!

*****



Poggio Allegro - Mazara del Vallo (TP)

Domenica 31 gennaio 2010
 Prova del Grand Prix di Cross

di Pippo Pipitone

Brutto tempo, nuvole minacciose, sono le 7h30. Glicemia 56, con calma faccio colazione, latte e caffè e una bella "fettona" di pandoro Bauli, ricordandomi di farmi il bolo almeno mezz'ora dopo. 
Incomincio a vestirmi e preparare il borsone, pensando che oggi all'arrivo dovrò immergermi nell'acqua per togliermi il fango di dosso.
Intanto mi scordo di fare il bolo, lo faccio dopo un'ora, considerando che fra poco dovrò correre ne faccio 1,6 ... sarĂ  poco perchè prima della partenza ne ho dovuto fare un'altro di 1 unitĂ  dato che la glicemia era 230, colpa del pandoro Bauli.
Comunque vada sarĂ  un successo, l'importante esserne consapevoli e trovare le soluzioni.

 

Inizia a piovere verso le 9.30: parte la prima batteria . Faccio un giro del percorso per riscaldamento oppure di WARM UP (come dice il presidentissimo), mi rendo conto che il terreno è impraticabile, fango dovunque e punti molto scivolosi, bisognerà stare attenti.

Finalmente partiamo, avendo memorizzato dove stare più attento per non scivolare cerco di non farmi prendere dall'euforia dello spirito giovane e gagliardo, cerco di rallentare nei posti pericolosi per poi recuperare dove si può. Nonostante tutto riesco a fare un'ottima andatura e a raggiungere una discreta posizione in classifica, 3° di categoria M45 e 17° Assoluto. Km 7,335 tempo 30',38'''. Che vuoi di più dalla vita!!!!

 

Dimenticavo glicemia 220, correzione di bolo 1,3 unitĂ , sempre colpa del Pandoro Bauli.
Pippo

 


 

Nota Presidenziale: come veronese, difendo il Pandoro Bauli, di cui allego piĂą sotto note sui valori nutrizionali (fonte associazione di categoria !?) ... Lieve iperglicemia: colpa del pandoro, della strategia "pipitoniana", degli ormoni antagonisti o semplici storie di ordinaria glicemia? Sempre e comunque ... Forza Pippuzzo!

 

Note di una "Nutrizionista" - di Monica Miccio
Non voglio denigrare il pandoro Bauli (che poi è quello che preferisco) o il consumo dei dolci in generale ma è bene dare informazioni complete e dire le cose giuste… innanzitutto non è proprio vero che ha le stesse calorie del pane (275 kcal contro 407 kcal), sono, poi, ripartire diversamente con una percentuale alta (43%) delle Kcal fornite dai grassi (per di più di origine animale!) da parte del pandoro (il pane ha solo 0,5 gr di grassi che corrisponde a 1,6% delle calorie totali).

Leggere una tabella nutrizionale sembra semplice ma più che leggera bisogna saperla interpretare; quella del pandoro Bauli (credo escluso lo zucchero a velo) si presenta suppergiù così:

Nutrienti

per 100 gr

di prodotto

Energia Kcal

407

proteine gr

6,3

carboidrati gr

51,6

grassi gr

19,5

L’etichetta nutrizionale descrive gli ingredienti che lo compongono e indica la composizione in nutrienti per 100 gr di prodotto ed a volte per singolo pezzo. Oltre alle calorie riportate è segnalato il contenuto in carboidrati (semplici e complessi), in proteine, grassi o lipidi, fibra, vitamine e sali minerali. Particolare attenzione è da porre verso il contenuto in grassi, perché è proprio questo il punto centrale si cui si basa la bontà di un prodotto, quindi la tendenza ad essere consumato con maggior frequenza e quindi un maggior guadagno da parte dell’industria alimentare.

Naturalmente dobbiamo informarci anche sul valore nutrizionale, inteso in termini di qualità e quindi leggere quali e quanti sono gli ingredienti…quanti meno ne contate pìù l’alimento è genuino; leggendo con attenzione possiamo accorgerci della presenza di sostanze che non pensavamo di trovare come il sale, gli addensanti ad esempio la purea di carota ed altri, i coloranti, ovviamente quelli a norma di legge. inoltre per esempio la voce “grassi vegetali” sicuramente non indica l’olio extravergine di oliva bensì l’olio di palma o di colza (che pur essendo dei monoinsaturi, hanno effetti negativi sulla salute e vengono metabolizzato con grande difficoltà, specialmente nei bambini…sono quindi qualitativamente dannosi); attenzione anche ai grassi idrogenati, hanno un elevato contenuto di acidi grassi trans che causano un innalzamento del colesterolo LDL (“cattivo”) e allo stesso tempo provocano una diminuzione del colesterolo HDL (“protettivo”), aumentando il rischio cardiovascolare.

E’ importantissimo sapere che non tutti i nutrienti producono la stessa energia: i carboidrati e le proteine forniscono 4 kcal per ogni grammo (più precisamente 1 gr di CHO 3,5 kcal) e 1 gr di grassi ben 9 kcal (più del doppio dei CHO). Nel caso del pandoro Bauli le calorie provenienti dai CHO sono 206, dalle proteine 25 e dai lipidi 176, quindi in percentuale le calorie totali sono fornite per il 51% dai carboidrati, per il 6% dalle proteine e per il 43% dai grassi; in una dieta equilibrata i nutrienti dovrebbero essere ripartiti così: CHO 50-55%, proteine 12-15% e lipidi 28-30%. Quindi io nella tabella nutrizionale aggiungerei un’altra colonna (l'ultima colonna, % kcal C-P-G, indica quindi la percentuale di calorie fornite dai diversi macronutrienti, Carboidrati-Proteine-Grassi) …

 

Nutrienti

per 100 gr

di prodotto

per pezzo, per biscotto, ecc…

Energia Kcal

407

 

proteine gr

6,3

 

carboidrati gr

di cui zuccheri gr

51,6

 

grassi gr

19,5

 

fibra gr

 

 

% kcal C-P-G

51-6-43

Leggendo solo i grammi è facile pensare che il nutriente maggiormente presente sia il CHO (51,6 gr contro 19,5 gr dei grassi) ma come avete potuto ora capire le calorie fornite sono quasi le stesse. A parità di calorie per 100 gr di prodotto, se la percentuale maggiore deriva dai carboidrati come via metabolica hanno lo smaltimento in energia a pronto uso, se invece la percentuale deriva da un alto contenuto in grassi, la via metabolica è quella di deposito di energia.

Quindi in un dolce/biscotto i nutrienti sono ben ripartiti quando, leggendo la tabella nutrizionale, nella colonna relativa ai 100 gr di prodotto il valore dei grassi è inferiore a 10 gr.

Ancora un’altra info….…i grassi, come le fibre, possono ritardare l’assorbimento dei carboidrati e quindi il loro effetto sulla glicemia post-prandiale. Inoltre, pasti ricchi in grassi inducono insulino-resistenza nelle 8-16 ore successive al pasto oltre al fatto che il 10% dei grassi si trasforma in glucosio a distanza di molte ore dall’assunzione (circa 6-8 ore) … anche per questo Pippuzzo, oltre alla forse errata strategia "pipitoniana", agli ormoni antagonisti, avevi ancora la glicemia alta post-gara.

Concludendo, leggere le etichette vuol dire conoscere, conoscere vuol dire essere liberi di scegliere.

VALORI NUTRIZIONALI DEL PANDORO E DEL PANETTONE
(fonte di parte associazione di categoria, ndr)

Valore calorico per 100 gr di pandoro: 450 calorie. Il pandoro ha un contenuto calorico di poco superiore a quello del pane, con una ottimale distribuzione delle calorie tra proteine, grassi e carboidrati. Questo rende il pandoro facilmente digeribile ed assimilabile, consentendo di fare un peccato di gola!

Il consumo di dolci può normalmente rientrare in un regime alimentare sano ed equilibrato, controllandone quantità e tipo. La specifica Linea Guida per una sana alimentazione italiana, edita dall’ Istituto Nazionale della Nutrizione, riporta infatti la frase: "I dolci: come e quanti " e ne regola il comportamento alimentare indicando fra l’altro di tenere contro della quantità e della frequenza di consumo nella giornata e di preferire i dolci a ridotto contenuto in grassi e maggior contenuto in carboidrati complessi, fra i quali certamente rientrano i prodotti da forno della tradizione italiana.
Il Panettone e il Pandoro, per la particolare e tradizionale ricetta che prevede l’impiego di ingredienti semplici e naturali quali farina di frumento uova, zucchero e burro hanno un valore energetico e una composizione in principi nutritivi corrispondenti alle indicazioni nutrizionali sopra dette. Infatti mentre il contenuto calorico per cento grammi risulta di poco superiore a quello di cento grammi di pane (dal cui nome del resto i nomi stessi dei due prodotti dolci derivano) la distribuzione delle calorie tra proteine, grassi e carboidrati è assai vicina a quella ottimale raccomandata per la dieta globalmente consumata. La presenza contemporanea di carboidrati complessi e semplici fornisce all’organismo un apporto lento e graduale di glucosio in grado di far fronte alle esigenze immediate di energia a digiuno o lontano dai pasti ed di prolungare questo apporto nel tempo in modo da evitare la comparsa sia di picchi glicemici che di ipoglicemia a breve termine. A questo equilibrio nutrizionale è da aggiungere la facile e rapida digeribilitĂ  e assimilabilitĂ  derivanti dal processo di lievitazione naturale a cui vengono sottoposti durante il processo produttivo. Infatti per l’attivitĂ  degli enzimi proteolitici presenti nei microrganismi che agiscono durante il processo fermentativo le macromolecole inizialmente presenti nell’impasto si trasformano in molecole piĂą semplici e perciò assimilabili, analogamente a quanto avviene con il normale processo digestivo, facilitando in tal modo il lavoro dell’ apparato digerente. Consumare una fetta di Panettone o di Pandoro alla fine del pasto così come avviene soprattutto durante le ricorrenze, risulta nutrizionalmente compatibile in quanto per il loro insito equilibrio nutrizionale tale consumo non comporta alcuno squilibrio al pasto precedentemente consumato. Ovviamente occorrerĂ  tenere conto dell’introito calorico effettuato che però, considerando le feste periodi limitati nel tempo e che il livello delle raccomandazioni giornaliere rappresenta la media di periodi piĂą lunghi (una settimana), può essere visto con maggiore larghezza e margine di sicurezza.