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Dnl - Diabete no limits

unisciti a diabete no limits dnl - tubo mellito

MELL1TO BAKEKA 2011 - Mezza di Cremona





Team DNL ... & C. @ Mezza di Cremona
domenica 16 ottobre 2011



LIVE FROM CREMONA • A TUTTA MEZZA!
Rapporto insulina:cronometro ... 1:12, 1:14, 1:18!
testo di Cristian Agnoli, spettatore ispirato di questa fantastica giornata di corsa
(più sotto i commenti e i dati dei protagonisti diretti!)

Grandissima prova dei mellito:runners in corsa alla mezza di Cremona. 3 personal best di assoluto spessore: Marco Francesco Funari (Cosenza • vedi foto a sx) 1h12:06, Marco Mangiarotti (Cremona) 1h14:32, Pietro Giovanni Pesenti (Bergamo) 1h18:28 ... soddisfazione immensa ... veloci, felici, in campo aperto, aperti al confronto!.
Da spettatore (spero ancora per poco) felice (spero per sempre) di una splendida giornata di sport (cui spero ne seguiranno molte altre) ho comunque trovato tempo e ispirazione per scrivere questo breve redazionale.
Giunto a Cremona circa trenta minuti prima della partenza, ho il tempo di osservare, respirare l'atmosfera delle competizioni e di incontrare vecchi e nuovi amici, facce più o meno note dello sport. Mentre aspettavo il passaggio degli atleti al 6° km, mi sono accorto dopo cinque minuti che stavo parlando con Anna Maria Incerti. Mi sembrava un viso noto, ma in abiti borghesi nemmeno l'ho riconosciuta. Figura di m....
Molti i vip presenti degni di nota: tutte le signore del pubblico cercavano invano di riconoscere Gianni Morandi tra i tremila concorrenti. Personalmente ho scambiato quattro battute con Baldini (che ancora si ricorda di me dopo il video GMD 2010) e poi con Dario Laruffa del TG2. Meno famoso sul panorama mediatico, ma preziosissimo per noi, i Huber Rossi (Marathon Sport Center) che condivide spesso con noi non solo test funzionali ma anche prove enogastronomiche ... però ieri gli unici due a bere birra a pranzo siamo stati io e il nonno Pietro. Alla fine anche l'allenatore Enzo si è concesso una birra piccola. Tutti gli altri solo acqua!
La cronaca della corsa (per quanto pertiene gli atleti con diabete in gara a noi noti) penso vada lasciata ai numeri, intertempi inclusi. I 2 Marco e Pietro hanno gestito a mio avviso ottimamente lo sforzo, tant'è che il passaggio al 10° km è in linea con il tempo finale. Dunque ottimo controllo del ritmo e del gesto atletico! Entrambi, vecchi o giovani, hanno corso con coscienza del proprio potenziale e del proprio valore atletico, senza illusioni da "esaltati del cronometro". Rispetto reciproco, gioia per i successi di chi ha corso lealmente e al meglio. Questo il senso nobile dello sport!
Con runners così bisognerà allenarsi con costanza e qualità per non farsi staccare troppo: insomma dovremo darci da fare per arrivare senza dargli il tempo di farsi la doccia almeno!
Mellito runners siamo tutti avvisati … non è più tempo di sentirsi speciali perché atleti con diabete, ma di sentirsi speciali per il senso che diamo a quello che facciamo (che non è solo raccontare cosa facciamo ma anche come: i contenuti contano!).
Come non segnalare l'ottima prova di Marco Francesco Funari, giunto da Cosenza sin qui, assieme ai fratelli Barbuscio (normoglicemici e compagni di allenamento), per partecipare ai campionati assoluti di mezza maratona. Il trio dell'ASD Marathon Cosenza ha fatto veramente bene: a parte il nostro Funari nazionale con 1h12, Marco e Guido Barbuscio hanno strappato crono fantastici: 1h08:24 per il Barbuscio Marco e 1h13 circa per il Guido (azzoppato, ndr). Soddisfazione per l'allenatore Enzo, saggio, profondo conoscitore del mondo del podismo e di poche parole … anche se ieri l'ho fatto parlare più del solito.




Marco Mangiarotti non lo conoscevo bene ed è stato una sorpresa devastante (in senso positivo ovviamente). Lo avevo incontrato già in un paio di occasioni ed avevo capito essere atleta forte e preparato, ma sinceramente non a questi livelli. Per cui chapeau! Un'altra faccia che fa bene allo sport e al mondo dello sport a glicemia controllata. Spero che la sua intensissima attività di triathleta gli permetta comunque di unirsi ogni tanto a qualche iniziativa DNL e a inviarci qualche racconto di pratica sportiva: Marco, sei avvisato: uno come te ha molto da dire!



Del nonno Pietro inutile parlare visto che oramai lo vedo una settimana
sì e una no e praticamente è presente a tutti gli eventi DNL … con
1h18:28 ottenuto senza preparazione specifica, il nonno nazionale può
pensare seriamente di valere 1h16-17 sulla mezza maratona e dunque,
finalmente, portare a casa un 2h48-49 sulla maratona il prossimo aprile a
Milano.



Altri runners con diabete erano in corsa a questa maratonina, ognuno con i propri obiettivi. Stefano, Nicola, Ivan ... attendiamo, se verrà, il vostro contributo!
Saranno dunque i diretti protagonisti, noti e meno noti, se vorranno, a raccontare la propria gara e la propria gestione metabolica tout court.
Io mi limito a narrarvi, ammetto senza esservi riuscito troppo bene, di una giornata di spessore atletico e umano, vissuta dall'esterno.
Lo sport - tutto - è meraviglioso e l'attività fisica ci regala serenità: le endorfine conoscono il loro mestiere. Imparare ad essere signori, e non schiavi, della propria passione: la pratica sportiva responsabile, in campo aperto, agonistico e non, vorrebbe risolvere al meglio questo proposito. Nessuno pretende di vincere, ma di esprimere il meglio dei nostri piccoli e grandi talenti.
A costo di sembrare un po' troppo "ispirati", e di cadere nel "vortice dei luoghi comuni", mi piace pensare all'atleta come a una persona pienamente realizzata che grazie allo sport conosce e approfondisce il concetto di disciplina, impegno, determinazione, responsabilità, abnegazione, equilibrio … insomma che ha e sa usare al meglio la testa! In questo non vedo differenza tra essere atleta con diabete e atleta. Anzi penso che lo status di atleta con diabete sia transitorio e dovrebbe portare tutte le persone con diabete, dopo il dovuto percorso di crescita mentale, terapeutica e atletica, allo status di semplice atleta!
Non ci sarà evidenza scientifica dei benefici dell'attività motoria sul buon compenso nella persona con diabete di tipo 1, ma a volte l'evidenza accieca: il concetto di benessere e salute va oltre la/le risposte glicemiche e i dati di laboratorio (pur fondamentali): di sicuro una persona che mangia, si allena, ragiona e vive da "atleta" è una persona che, in teoria, ha a disposizione tutta una serie di strumenti per meglio gestire anche altre criticità che la vita ci può serbare, diabete mellito incluso. Per tanto, anche nella gestione del nostro imperfetto metabolismo degli zuccheri, cerchiamo di essere signori e non schiavi della nostra patologia!
A Cremona ieri ho visto tanti sorrisi veri, non di facciata, che mi fanno credere nella purezza della pratica sportiva … lo sport amatoriale competitivo dovrebbe proprio esprimere questa purezza, colmare le lacune che lo sport professionistico ha lasciato dietro il doping, gli interessi commerciali, i giochetti delle federazioni, la vittoria a tutti i costi. Se resta uno spazio da occupare allo sport amatoriale è quello di porsi su un altro piano rispetto al professionismo e ai top runner: correre per un miglioramento reale e duraturo a 360 gradi e per 360 giorni all'anno.
Gli esaltati purtroppo stanno ovunque, ma non saranno due podostorditi a cancellare "il senso genuino dello sport fatto con il cuore!"


La faccia che fai quanto ponitifichi ... a sx Issimo pontificatore, a dx Marco Mangiarotti!

10 righe da Cremona by Marco Francesco Funari ...
Ecco il mio resoconto Ritardatario…
Ho fatto una gran bella gara, un pò distratto tatticamente e rimasto da solo al 7° km ho corso in solitaria fino al 17° senza scompormi, andando a un ritmo regolare di 3'24 sec al km.
E' vero ho fatto un gran tempo ma sono certo, per come ho gestito la gara, di avere ancora molti margini...
Per quello che riguarda la gestione ho provato a fare colazione alle 5 e 20, praticamente 4 ore prima della gara, con 100 grammi di pasta all'olio con parmigiano... mi sono trovato alla grande: nessun picco nè in alto nè in basso... a dispetto delle famigerate fette biscottate con marmellata che a volte fanno questo tipo di scherzetto.
Avere incontrato Pietro, Cristian e Monica è stato fantastico: abbiamo praticamente organizzato un evento DNL senza volerlo... peccato che MARCO non sia venuto a pranzare con noi, mi avrebbe fatto molto piacere conoscerlo...
Per migliorare il personale di quasi 3' c'è voluta molta costanza e un impegno non indifferente, anche se decisamente si può e si deve far di meglio, sempre in modo responsabile e con tanto rispetto verso il diabete.. se io rispetto LUI , LUI rispetta ME....a prestissimo...... ;)

10 righe da Cremona by Nonno Pesenti
Quello che non ti aspetti… Dopo la Maddalene Sky Marathon e la staffetta della Maratona dell'Acqua, non avevo molta voglia di cimentarmi in altre gare impegnative. Non era quindi nei miei programmi la partecipazione alla Maratonina di Cremona, ma l'annuncio della presenza di Marco (Funari) e la voglia di rivederlo, mi avevano convinto all'iscrizione.
Nel frattempo, avevo deciso, di concerto col mio amico Elio (63anni, esperienza podistica da vendere), di dedicarmi prevalentemente alle ripetute sulle brevi distanze (200/400/1000mt) per cercare di migliorare la mia velocità; con la speranza di raccogliere i frutti di questo lavoro nella primavera 2012, in occasione della Maratona di Milano oppure Copenaghen...mio cruccio, abbattere il muro delle 2h50'!
Le premesse non erano quindi bellicose, e reduce da una gara su strada di 10km corsa in quel di Presezzo la domenica precedente (dove peraltro avevo ottenuto un buon 36'26"), l'intenzione era quella di correre senza strafare ad un passo di 3'50"km, con una eventuale progressione negli ultimi 3/4km.
La domenica mattina, la sveglia alle 6 (dopo poche ore di sonno) e il freddo pungente, non mi stimolavano granché!
Glicemia 120 mg/dl, come consuetudine niente colazione, ma solo un biscotto Oro Saiwa (4gr CHO) per addolcire il mio palato.
Partenza da Zogno alle 6.30 in compagnia di altri tre runners e pennichella sino all'arrivo a Cremona, dove ci attendeva una temperatura di 4°.......BRRRR !!!
Ritiro pettorale e pacco gara, e attesa per l'arrivo di Cristian e Monica, che avevano deciso di esseri testimoni dell'evento in veste di spettatori (il loro supporto è sempre un valore aggiunto non indifferente!).
Il tempo passava velocemente, e alle 9.15, mentre la maggior parte dei partecipanti già scaldava i motori, il sottoscritto portava ancora gli abiti civili!
Dopo il saluto a Cristian e Monica e un controllo glicemico (176mg/dl), mi dirigevo in fretta e furia nella zona degli spogliatoi e deposito borse, da dove uscivo 5 minuti prima dello start...divisa DNL modello PARIGI, cappellino nero con visiera NewBalance e Pegasus nuove di pacca...un figurino!...si fa per dire!
Appena il tempo per infilarmi in griglia, che lo starter dava il via alla decima edizione della Maratonina.
Nel caos del folto gruppo di partecipanti, cercavo di districarmi in cerca del ritmo prefissato, zigzagando tra i marciapiedi alla destra della strada, dove poco dopo rivedevo Cristian e Monica, che mi incitavano urlando il mio nome a squarciagola!
Le sensazioni erano buone e dopo 5km di "riscaldamento" e la prima integrazione di sesamino (4,5gr CHO), ho allungato la falcata, sorretto da una tanto buona, quanto inspiegabile, condizione atletica!
Correvo praticamente sempre solo, in rimonta, senza nessuno a dettarmi il passo (ma questo non è un problema perchè così facendo ascolto i messaggi che mi inviano gambe, fiato e cuore, e sulla base di tali informazioni costruisco la mia gara), riuscendo a mantenere la stessa velocità anche ad ogni leggero cambio di pendenza.
Al 15°km decidevo di fare l'ultima integrazione precauzionale di sesamino (altri 4,5gr CHO), col senno di poi eccessiva !
Tutto bene sino al 18°km, quando la fatica cominciava a fare capolino e i muscoli reclamavano un attimo di tregua!
Con grinta e tenacia ho retto ancora per un km, per poi arrendermi negli ultimi due...una resa soft, che mi costata una decina di secondi, non di più!
Sprint negli ultimi 20 metri, per foto di rito e per i due tifosi d'eccezione venuti dal lago di Garda che mi aspettavano al varco!
Rapida occhiata al timer ufficiale...1h18'51".....GARMIN (senza utilizzo di GPS) 1h18'28", in perfetta sincronia col cronometraggio ufficiale Real Time!
Miglior prestazione sulla distanza, tanto bella quanto inattesa!
Nei minuti successivi l'incredulità lasciava spazio alla soddisfazione e alla convinzione che si potesse ancora migliorare (si sa l'appetito vien mangiando...ingordigia, vizio o virtù?).
Abbracci con Cristian e Monica, e felicità sul loro viso...felicità per la prestazione di tutti e tre i Mellito Runners: Marco+Marco+Pietro!
Bella l'amicizia, quella vera...e tanta ne ho trovata nella famiglia DNL!
Dopo essermi ripreso da tanti festeggiamenti, la prima frase degna di senso rivolta a Cristian è stata questa:
"Io non corro col diabete……il diabete corre con me!"...messaggio forte e chiaro per tutti i diversamente glicemici all'ascolto e non solo (medici e addetti ai lavori o presunti tali!).
Finalmente doccia e controllo glicemico che rilevava 232mg/dl, prontamente corretti con 2 unità di rapida e fetta di torta sbrisolona!
Appendice finale, pizzata in Ristorante Duomo in compagnia di Amici vecchi e nuovi, con l'immancabile e più che meritata Birra a suggellare con un Brindisi questa bella domenica d'ottobre, dove Sport e Amicizia l'hanno fatta da padrone!
METABOLICAMENTE: la Maratonina di Cremona e i Diecimila di Presezzo, hanno confermato che quando corro in soglia anaerobica o in prossimità, il mio fegato rilascia glucosio nel sangue...e non poco!
A Presezzo, praticamente a digiuno da oltre 14 ore, partendo da un valore di 128mg/dl ho terminato la gara con 292mg/dl (correzione 3u)
A Cremona, nonostante lo sforzo fosse prolungato, e con solo due integrazioni per un totale di 9gr CHO, ho terminato la gara con 232mg/dl!
Niente di grave, non c'è da spaventarsi!
Ma alla prossima gara di 8km in programma a inizio Novembre, proverò a farmi una unità di insulina prima della partenza...vi terrò aggiornati!


10 righe da Cremona by Marco Mangiarotti, dm 1, Cremona
Inanzitutto complimenti per la passione l'impegno e la serietà che mettete in questo progetto.
Essere così ovunque e sempre con tanta motivazione e voglia di far bene non è da tutti.
Detto questo, in allegato ho messo le mie glicemie.
Non sono glicemie modello... ci sto lavorando, ma ogni volta è diversa... come sapete bene, più si è allenati, più ci si tira dentro, più il comportamento del ns metabolismo diventa "iperglicemico"... per questo credo che le gare fatte puramente con l'ambizione del risultato non vadano molto d'accordo con il diabete... meglio l'allenamento sotto questo punto di vista ... ad ogni modo credo che sia solo complicato, ma che ci si possa lavorare per ottenere risultati glicemicamente migliori anche in gara andando comunque sempre più forte...
Domenica non credevo di riuscire a fare il mio best, anche perchè erano 5 anni che ci provavo, in modo solo occasionale... ma ci provavo... e non mi schiodavo da 1.16 - 1.18... soprattutto questa primavera dopo la mezza di Milano (gran cesso di gara) in cui facevo fatica a tenere i 3'.40" non pensavo di riuscire a ritornare sui 3'.30"... con l'inizio della stagione di triathlon poi la corsa è diventata un paio di volte a wk al massimo allenamenti di 12-13km o 8 ripetute da 1000m con recupero molto attivo etc. etc...i soliti allenamenti per i 10km ...
Quest'anno venivo però da buoni risultati in settembre (4° assoluto a Sarnico, 5° di categoria ai mondiali di duathlon e nei primi 20 al mondo) ed avevo fatto le frazioni a piedi sempre in modo soddisfacente...a Gijon ero tornato a correre a 3'.30" quindi un po' ci speravo...
Con la giornata di Domenica, fresca e secca, il fiato non era un problema... se le gambe tenevano bisognava provare... peccato solo che Venerdì e Sabato non siano state le giornate ideali per prepararsi al proprio record...ma va beh era giusto dare un contributo e partecipare al convegno su diabete e sport di Varese.
La gara è stata come speravo. Primo km a 3'.20" per far fuori la massa di gente... poi ritornato subito a 3'.30" con qualche oscillazione +/-5". Primi 5km fatti dietro al culetto di una interessantissima atleta dell'EI che però ho lasciato scappare quando ha cambiato passo al 6° scendendo di 5"... peccato veramente che sia scoppiata pochi km dopo ... (crediamo fosse il culetto della top runner Romagnolo, poi ritiratasi, ndr). 10km in 35' netti, ero soddisfatto, ero andato come a Gijon (mondiali di duathlon, ndr), ma sentivo le gambe al limite e non pensavo di poter tenere. Fortunatamente le scie delle persone giuste mi hanno aiutato, ho tenuto fino al 16°, poi quello davanti ha cambiato passo ed è andato sui 3.25"...incredibilmente ho tenuto i 3'.32" fino al 18°...poi gradualmente ho calato fino a fare l'ultimo km e 100m in quasi 4'...ma c'era la salita e non finiva più... Per il freddo e per evitare problemi di stomaco, non ho bevuto nulla... con me in mano avevo il micro e due gel di carboidranti a rapida assimilazione...
E...dimenticavo. Complimenti a tutti, ma soprattutto al mio omonimo...1h.12 puliti puliti...è veramente tanta roba...e così giovane in uno sport dove conta così tanto la testa, avrai modo di fare ancora molto ma molto meglio...e mi sembra che sei anche in buona compagnia...continua così!



Triathlonpensiero ... Marco's Version
Ho visto che state preparando progetti per il triathlon ... tempo permettendo se qualcuno vuole sapere come affronto le gare, chiedete pure via mail. Sarò felice di rispondere.
In sintesi, se ho un sensore a disposizione e la gara non è uno sprint, trovo molto utile utilizzarlo almeno in questa fase in cui non mi conosco ancora bene.
Il microinfusore lo stacco, ma lo porto con me in un sacchetto sigillato trasparente, sotto il body o sotto la muta nel nuoto.
Sotto la spallina del body nella bici (ogni tanto lo osservo per verificare se ci sono brusche variazioni). In mano nella corsa.
Nel pregara mangio pochi cho a rapida assimilazione circa 30' prima, poi stacco il micro. Prima di partire la glicemia è intorno ai 140 in salita.
Nel nuoto sale ancora per effetto dei cho in assimilazione e dell'adrenalina, ma si stabilizza perchè il mio nuoto è molto aerobico.
In bici sale ancora un poco e poi comincia a scendere. A seconda di come scende e del valore mangio...non negli ultimi 10km della frazione di bici, altrimenti mi si pianta fegato e stomaco. Se sono allenato verso fine stagione non ho mai bisogno di mangiare la glicemia scende leggermente ma non in modo preoccupante. Bevo solo acqua no sali...mai...difficili da digerire...credo che la glicemia scenda perchè in bici il mio modo di pedalare (passista scalatore) genera quasi sempre uno sforzo prettamente aerobico...
Durante la frazione a piedi bevo tantissima acqua, e non mangio nulla. Se ho mangiato male in bici mi pianto per il fegato...la corsa è sempre al limite è la frazione più dura (non la ritengo proprio aerobica)...la glicemia sale...sempre...mai vista scendere durante una frazione a piedi...al limite sta stabile o sale leggeremente.
Se sono allenato, è quasi certo che non mi servono integrazioni di cho in gara, anche nei triathlon olimpici più duri.
Appena finita la gara attacco immediatamente il micro e mi faccio almeno 2 unità per l'effetto rebound. Bevo molta acqua. Solo dopo 1h posso mangiare qualche cosa, altrimenti la glicemia schizza subito ancora più in alto.
Credo che il modo giusto di comportarsi sia ridurre le basali, ma bisogna stare in occhio...per essere più sicuri, se non si sta lottando per le primissime posizioni, si può pensare di perdere qualche secondo e connettere il micro durante la frazione a piedi e farsi 2 unità mezz'ora pirma di finire...son solo due anni che faccio triathlon...devo fare ancora molti esperimenti...

Stefano Turra Book ... , DM1, Brescia ...1:57:02!


 
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Anteprima Cremona!

1. Pietro Pesenti, DM1, BERGAMO, PB 1H19, CLASSE 1966 (ESORDIO DIABETE: 2008, MI, A1C 6,8)
2. Marco Francesco Funari, DM1, COSENZA, CLASSE 1980, PB 1H14 (ESORDIO DIABETE: 1995, MI, A1C 6,0)

Altri mellito runner in corsa noti alle cronache:

Marco Mangiarotti (CR)
Stefano ... (BS)

   

Alla Maratonina di Cremona, il Team DNL cala una coppia d'assi!

Un fantastico duo DNL alla maratonina di Cremona. Con 1h14 e 1h19 di personale sulla distanza, ci aspetta una domenica coi botti.
A far compagnia all'inossidabile Nonno Pesenti, fresco di PB sui 10.000 in 36:26, "benvenuto al Nord" al nostro Marco F. Funari, il forte runner cosentino, che sarà in corsa alla veloce mezza lombarda valida come campionato italiano assoluto!
Forza Nonno e Forza Marco!

Per il personal best, per il buon compenso, per la pratica sportiva responsabile e in campo aperto ... ma anche un po' per Diabete No Limits!

Dare tutto RESPONSABILMENTE!

[work in progress]