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CAMP MELLITO 2012 - STATS @ CAMP MELLITO


CAMP STATS > diamo i numeri!



Dati raccolti dai moduli di adesioni ed elaborati senza pretesa di infallibilità o verità scientifica (nelle statistiche non è indicata la deviazione standard)
I commenti qui sotto espressi sono fonte di opinioni personali di persone con diabete che l'art. 21 della Costituzione concede a chiunque di esprimere,
e non hanno valore di consiglio o parere medico.
 (statistiche, note e commenti a cura di Cristian Agnoli, persona con diabete e presidente di Diabete No Limits Onlus)

***

Last but not least ... % massa grassa @ Camp Mellito (test antropometrici a cura del Marathon Center Brescia)

*utilizzato plicometro (7 siti di misurazione)




Alla fine le presenze effettive sono state 37. Abbiamo avuto 1 defezione "last minute".




L'area geografica più rappresentata è il Nord Italia, con prevalenza della regione Veneto.
Il sud, purtroppo, non ha avuto rappresentanza.



Le donazioni ricevute dai partecipanti, e liberamente determinate, sono superiori, mediamente, all'importo "suggerito".
La somma più cospicua ricevuta per sostenere l'evento in oggetto è dunque rappresentata dalle donazioni degli iscritti: la somma totale raccolta è superiore a qualsiasi altro contributo incondizionato o modale ricevuto da altre realtà a sostegno dell'iniziativa.
Si precisa che Camp Mellito è stato sostenuto anche dal fondo cassa di DNL e di Ciclismo & Diabete
oltre al contributo non condizionato di Novo Nordisk Farmaceutici.
Ricordiamo altresì che lo staff medico presente è intervenuto nel puro spirito del volontariato, senza gettoni di presenza o rimborsi spese.



Tanti volti nuovi, tanti debuttanti, alcuni ritorni: i Camp DNL confermano partecipazione e ricambio "automatico", dove vecchi e nuovi interagiscono. Il programma e gli argomenti trattati hanno tenuto conto anche di ciò. Novità e ripasso ... per accontentare tutti.




La maggioranza dei partecipanti è rappresentata da appassionati ciclisti, prevalentemente stradisti. Buona la presenza di podisti,
mentre gli sport outdoor, inseriti anche per assecondare le esigenze di principianti ed "entry level", non hanno prodotto l'effetto "partecipativo" sperato.



Gli obiettivi legati alla preparazione agonistica nelle rispettive discipline sono i più numerosi. Una buona percentuale, tuttavia, non ha indicato obiettivi specifici. Ciò fa presumere che la principale motivazione alla partecipazione è coerente con la mission del Camp Mellito, ovvero  "l'approfondimento della pratica responsabile, condivisa e in campo aperto degli sport di endurance,dedicato a persone con diabete di tipo 1 (insulino-trattato) di vario livello e approccio atletico (principiante, medio, evoluto • agonista /ludico)".




La stragrande maggioranza dei partecipanti ha una preparazione "media" con alcune eccellenze.
Trattasi dunque di sportivi con discreta esperienza nella rispettiva disciplina. La presena di "principianti" è minoritaria.




Il 70% dei partecipanti si allena mediamente 3 volte alla settimana. Solo gli atleti "evoluti" superano le 5 uscite settimanali.




L'arrivo di "volti" nuovi, unitamente al forfait di alcuni del "blocco storico" ha decisamente ringiovanito la media età dei partecipanti.
La diab-età rimane importante (12 anni di diabete alle spalle) solo lievemente inferiore al camp precedente.
Segnaliamo la presenza di un esordio risalente al 17 settembre 2012.


Solo per tipo 1 ... cresce la percentuale di "microinfusi", sia paragonata all'edizione precedente, sia alla media nazionale!



Fabbisogni insulinici totali decisamente sotto la media, con un rapporto basale/bolo lievemente inferiore al 50%.


BMI inferiori non solo alla popolazione diabetica nazionale, ma anche alla media della popolazione non diabetica.
A breve la pubblicazione della percentuale di massa grassa. Elaborazione dati in corso.




Lieve aumento dell'utilizzo di "detemir" a scapito di glargine. Dati, ci dicono, in linea con il "mercato".




Si conta sempre di più e sempre meglio: la conta dei carboidrati è sempre più conosciuta e praticata tra i partecipanti.






Durante i tre giorni abbiamo installato 22 sensori della glicemia. Altri 5 erano già in dotazione dei partecipanti per un totale di 27.
Un fiume di dati a disposizione. Il focus del Camp non era tuttavia incentrato sul CGM.
Per molti si è trattata di una prima volta, per altri di un ritorno.
E' opinione comune che l'utilizzazione del CGM necessiti di un periodo di "apprenticeship" più lungo per i "neofiti".
Come sempre DNL sostiene in primis il "monitoraggio in continuo dell'uso della testa".



Glicate medie decisamente inferiori rispetto alle medie della popolazione diabetica nazionale.




A1C a confronto:
dai nostri dati, il maggior predittore di A1C ottimale
(ammesso e non concesso che l'A1C sia il principale indicatore di buon compenso) è la tenuta di un diario metabolico intensivo.
Nessun altro fattore (anni di diabete alle spalle, conta dei cho, micro vs multiniettiva, sesso)
ha dimostrato di influire sul buon compenso come la tenuta metodica di un diario.