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Dnl - Diabete no limits

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TEST CAMP • 2013 - 10 RIGHE @ TEST CAMP






10 RIGHE DA CORTONA ...
Pensieri, racconti e riflessioni dei protagonisti



Per la cronaca della tre giorni cortonese  VAI A QUESTO LINK 

***

10 RIGHE DA ... DIEGO FRANCESCHINI [t1 • PG]
Un’altra BELLISSIMA ESPERIENZA in sinergia C&D e DNL, 2 realtà che quando sono insieme e non solo, riescono ad esprimere il massimo per cio’ che riguarda concetti, fatiche condivise,spirito di gruppo e molta,moltissima voglia di crescere e migliorarsi sempre In poche parole….NO LIMITS!!!
Cortona, a parte il freddo della location del venerdi’ sera al momento dell’arrivo, per il resto lo spirito di adattamento e la consapevolezza che ci avrebbero aspettato 3 giorni fantastici hanno permesso di superare lo shock immediatamente.
Devo dire che nonostante ormai la mia esperienza sui pedali come paziente diabetico, in questi 3 giorni ho avuto modo di arricchire ancora di piu’ le mie conoscenze in fatto di gestione metabolica, reazioni del nostro fisico messo sotto attività fisica endurance e tutto cio’ che concerne “metabolismo lipidico”, consumo di carboidrati, integrazione e soprattutto gestione di tutta una serie di situazioni che si possono verificare durante la pratica dell’attività sportiva endurance appunto confrontandoci anche con persone che praticano attività sportive differenti quali il trial running o semplicemente solo running.
Il connubio di tutte queste discipline sportive per me e’ stato davvero MOLTO FORMATIVO ed INTERESSANTE, sicuramente da ripetere ed ampliare.
Un grazie di cuore al dott. Mario Vasta che come al solito ci illumina le nostre menti con concetti di alto valore professionale, al dott. Maurizio Sudano che ho conosciuto li al camp anche lui non si e’ risparmiato in nozioni scientifiche a noi utilissime anche per i veterani spiegate poi con parole semplici a mo di chiacchierata e in assoluto il supporto professionale del MARATHON CENTER composto da Huber e collaboratori che ci hanno messo a nostra disposizione tutta la loro professionalità e soprattutto pazienza nel rispondere alle incalzanti domande dei ciclo-melliti, runner,tratleti e chi piu’ ne ha piu’ ne metta.
In conclusione grazie anche ad Alessandro Grippo, Cristian e Monica che si sono adoperati per la realizzazione di questo fantastico evento.
Saluti a tutti e alle prossime edizioni!
Diego F.

10 RIGHE DA ... MARCO MARELLI [t1 • PE]

Ennesimo superdivertente appuntamento DNL al quale ho avuto il piacere di partecipare, solito format condito di test, briefing metabolici ,allenamenti collegiali,competizioni sportive piacevolissime,birrette serali e tanta intesa spontanea tra tutti noi.Sono veramente contento di far parte di questo gruppo apolitico e per nulla formale in tutti gli aspetti guidato alla grandissima dal nostro presidente caterpillar Cristian e dal suo vice caterpillar Grippo. mi trovo sempre a mio agio sopratutto perché si respira all'interno di DNL una sensibilità totale e sincera nei confronti di tutti .
Sono arrivato all'appuntamento DNL a Cortona dopo diversi giorni di lavoro piuttosto intenso e snervante ma felice di riaggregarmi al nostro gruppo.
Ho deciso di seguire il podismo in questo stage in quanto sto privilegiando la corsa per preparare la maratona di Vienna.
Come al solito lo staff del camp è ottimo e consolidato con Cristian, Alessandro, i doctors e Huber a dirigere le danze.
In questo periodo dell'anno come dicevo dedico più spazio alla corsa ed al nuoto rispetto alla bicicletta. Non ho mai fatto una gara di trail ma la montagna mi piace e 13 km per la prima volta non mi spaventano,più che altro è la paura di farmi male inciampando che temo.
La gara si rivela piacevole nonostante da pivello sbaglio strada e butto via un quarto d'ora.
Alla fine esce un bell'allenamento ma sopratutto la possibilità di gareggiare con la nostra bella squadra.
Come al solito attraverso i briefing metabolici ed al lavoro fatto dai nostri dottori Vasta e Sudano impariamo un sacco di cose utili e che ci offrono sempre la possibilità di chiedere,discutere e capire.
DNL è diventata una spalla fondamentale nella gestione del diabete,un punto di riferimento.
Ciao ragazzi ci si vede a Vienna prima ed a Pescara poi … a proposito, 5 team all'ironman è bellissimo … ci divertiremo!



15> 10 RIGHE DA ... CRISTIAN AGNOLI [T1 • VR]
Righeggiare mi è caro, ma forse superfluo e ridondante trattare qui di questo Test Camp, ennesima positivissima esperienza DNL featuring C&D. Mi dedicherò invece ad esercitare il mio diritto al pistolotto e alla provocazione, assumendomene tutte le responsabilità senza pretesa di consenso e condivisione (quanto scrivo nelle 10R non è la posizione ufficiale DNL).
Premesso che non sono felice di essere "diabetico" ovvero affetto da DM =
Diabete Mellito, mi piace anche pensare a DM come = DISPERATI MAI.
"La fine del diabete" prima o poi arriverà! La ricerca va avanti. Non so se DNL durerà il tempo necessario per prenderne atto, ma sicuramente dopo aver dimostrato di saper andare oltre lo "spirito mellito", saremo pronti ad affrontare anche "la fine del diabete" senza sentirci spaesati e allo sbando, senza più una "missione" o una "fede".
Avverto, invece, come per molte persone coinvolte nel diabete, al di là dei proclami e delle notti spese su internet a ricercare cure, soluzioni e nuovi farmaci, l'eventuale "fine del diabete" coincida anche con la fine della propria identità e sarebbe necessario immediatamente ricercarsi un nuovo problema, una nuova avversità, per continuare a sentirsi "disperati ma vivi".
Purtroppo la "disperazione" è una brutta bestia e non è caratteristica esclusiva del diabetico depresso-sedentario-scompensato-in-attesa-delle-inevitabili-complicanze, oppure circoscritta a certe frange della pediatria diabetica con genitori ossessionati dal diabete del figlio e viceversa (forse anche comprensibilmente).
Anche nel sempre più affollato (per fortuna) mondo dello sport con diabete percepisco l'insinuarsi tra i "praticanti" e gli "attivisti" di forme subdole e contagiose di "disperazione", camuffate sotto forma di "promozione del movimento" con sorriso a 32 denti incluso. All'obiettivo del "migliorarsi" come atleti e persone, si sostituisce quello del "sentirsi accettati" quando non "diversamente privilegiati", magari con sponsor, tutine griffate e ufficio stampa di turno.
L'essere invece "atleta e basta" (che NON significa essere un "campione") è quasi una colpa, al di là di pacche sulle spalle e compiacenza di facciata, perché implica il "superamento" della patologia anche in assenza della "soluzione totale". Cosa che non è contemplata da chi fa dello status di atleta con diabete il punto di arrivo, e non semplicemente di partenza, del proprio approccio alla pratica sportiva.
Dalla massima aspirazione alla massima disperazione, il passo è breve!
Questa aspirazione/disperazione ovviamente viene amplificata dal tam-tam dei social network (e dalla stampa settoriale) con "overflow" di slogan triti e ritriti, retorica da pornografia del dolore, sbandieratori di vessilli, raccolte fondi e sms solidali, abbracci e lacrime, viaggi e traversate della speranza e, ahimè, sfoggio di parrucche e tutù, ovviamente il tutto giustificato dal fatto che di mezzo ci sono "solidarietà", "salute", "sostegno ai più disagiati" e "utilità sociale" e guai a chi osa non condividere o sottoscrivere.
Avverto sempre più dicotomia tra chi ha intrapreso il percorso "persona-paziente-atleta con diabete-atleta-persona" (con l'obiettivo di realizzarsi come persona) da quelli che "vivono" di diabete e che hanno come ultimo scopo la "granitizzazione" del proprio "ruolo" di atleta/paziente con diabete (percorso: persona-paziente-atleta con diabete-paziente: alla fine si è e si resta "paziente", dentro di noi, fuori di noi, dentro l'ospedale e sui campi di gara).
Tutto è visto attraverso la lente del diabete e quello che ci va dietro: in primis il rischio di creare una generazione di "fissati per lo sport e per la glicemia" che è tutt'altra cosa rispetto alla cd "consapevolezza" … "awarness" direbbero gli anglosassoni!
Poi ci mettiamo un pizzico di "empowerment" e un pugno di "advocacy" de' noialtri;  e la frittata è fatta!
Rileggo ogni tanto miei scritti dell'esordio e un po' sorrido (e mi vergogno anche) di certi miei atteggiamenti troppo "diabetocentrici". Un po' per fortuna, un po' perché ci si ragiona su, un po' perché si conoscono persone con idee e pensieri forti che aprono la mente, un po' perché si "cambia", il diabete c'è ma è solo una delle tante componenti e criticità del nostro "modus vivendi". La nostra autostima non è conseguenza nè dei nostri risultati atletici nè del nostro status di atleta con diabete: è frutto di un percorso personale, più o meno tormentato e articolato, e assai più complesso.
Serve prospettiva: ora che il diabete è "solo" gestibile, per essere "vivi e vigili" quando sarà "guaribile"!
Di tutto questo a Cortona non si è parlato, e ovviamente è solo il mio fottuto e non nessariamente condivisibile punto di vista. 
Mi auguro che Test Camp 2013 sia anche un passo in avanti verso questa presa di coscienza!



14> 10 RIGHE DA ... EMANUELE PARATI [T1 • AR]
Nuovo Camp firmato DNL e nuova occasione unica per approfondire, rinfrescare, ristimolare la mente al fine di conoscere sempre meglio se stessi, il nostro corpo, così da riuscire sempre meglio nell'attività sportiva. Meglio nel senso non di prestazione assoluta, ovviamente, ma di prestazione consapevole e serena per vivere lo sport come strumento volto all'innalzamento della qualità della propria vita.

13> 10 RIGHE DA ... MANUELA MORETTO [T1 • CN]

Ho deciso di partecipare a questo camp perchè sentivo il desiderio di passare altro tempo insieme a voi di DNL e desideravo continuare ad imparare nuovi aspetti sulla gestione del diabete. Ho infatti ascoltato con meno fatica ciò che il Doc. Mario e il Doc. Maurizio ci hanno raccontato .
Un'altro aspetto importante è stato quello di aver potuto passare un pò più di tempo con i podisti del gruppo con i quali sono uscita sia per un allenamento, certo non lungo come il loro, ma che ha rispecchiato l'obiettivo che mi ero prefissata e cioè quello di correre i 5 k entro la fine di gennaio , sia per aspettarli al traguardo del Trail dove è stato entusiasmante vederli arrivare uno per uno.
Il mio nuovo obiettivo è qello di riuscire a correre i 10 k entro la maratona di Vienna e cioè entro la metà di aprile, e ringrazio Pietro per avermi consigliato su come procedere .
Metabolicamente : tendo ancora ad avere leggermente la glicemia un pò alta al termine della corsa ... ma so che la costanza nell'allenamento mi porterà ad avere risultati sicuramente migliori.
Ringrazio DNL per avermi nuovamente dato la disponibilità di vivere questa splendida esperienza .
Manu

12> 10 righe da Gianluca Bianchi [t1 • MC]
Che magnifica esperienza! Sono stati 3 giorni “freschi” di ampliamento delle proprie conoscenze (metaboliche e sportive),di inizio di nuovi rapporti umani che mi hanno arricchito tantissimo.
Mi sono trovato assieme ad amici  che mi hanno mostrato nuovi modi di confrontarmi con il mio metabolismo e mi hanno aperto nuove strade.
Tutto ciò è stato possibile grazie alla grande carica umana dei protagonisti: preparazione e semplicità dei docs, professionalità e disponibilità del marathon,esuberanza e simpatia di tutto il team DNL.
Siete tutti grandi artisti di un orchestra magistralmente diretta dal presidentissimo.
Fine pistolotto.
Il messaggio che mi è arrivato, è la tranquilla consapevolezza di gestire nelle situazioni di stress sportivo i cambiamenti del ns metabolismo.
Sbagliando ma avvicinandosi sempre di più, all’equilibrio. Cosa fatta da me molto “ a braccio”, ma senza capire perché.
Ora ho sicuramente qualche arma in più.

11> 10 righe da Marco Bello [t1 • ROMA]
Da diabetico avevo vissuto un'esperienza simile presso La Ghirada a Treviso nel 1996 dove avevo partecipato come sportivo, allora nuotatore, a test metabolici per pazienti IDDM. Certo allora ero più allenato (e piu' giovane), ma anche qui a Cortona ho ritrovato intatto il piacere di condividere con altri “COLLEGHI” esperienze, sensazioni , approcci , metodologie, insomma modi di interpretare il nostro rapporto con il diabete e la vita.
Poi il lavoro , le varie rotture della quotidianità, mi hanno allontanato un pò dall'attività sportiva strutturata, cosa che pero' non ha evitato di farmi ottenere una posizione di assoluto rilievo nel test della massa grassa (primo assoluto, a distanza siderale dal secondo!!!)
Il mio obiettivo di riprendere l'attività sportiva e di perdere un po di peso e' iniziato. Un ringraziamento in primis al "previdentissimo", con il quale condivido molto la filosofia del "nolimits" ,  senza trascurare TUTTI i partecipanti, persone magnifiche, che hanno contribuito a “scaldare” l' ambiente e per quello che mi riguarda, appuntamento, con qualche Kg in meno, e un po' più allenato, al prossimo TC.
Un abbraccio a tutti.
Marco

10> 10 righe da Franco Benetti [t1 • VI]
Al saluto finale  di domenica sera  a Casa Betania, pippone finale del president_Issimo che però ci ha risparmiato (o si e' dimenticato?) il reminder alle "10Righe da..." :
Oramai  ha visto crescere i DnlFriends che hanno fatto "propria" la filosofia di CONDIVISIONE di esperienze e SA che avremmo fatto le 10R comunque!
Veniamo al dunque .... Test Camp si, ma sempre come contenitore di esperienze non solo atletiche,( nonostante questo fosse il focus), ma di vero spirito DNL, perché , oramai, e mi sono permesso di "sbirciare" le altre 10R, di questo si può parlare....
DNL ha un corpo  , ma la sua anima va oltre lo "spiritomellito" per cui è' nato : oramai e' diventato un laboratorio dove cuore e mente si fondono, paziente e dottore , atleti evoluti e neo sportivi insegnano e imparano insieme ed è fucina di nuove tendenze.
Tornando nel mio piccolo ambito  ho appreso sempre di più di quello che mi aspettavo: un esempio su tutti la dritta del dott. Vasta sullo sprint adrenalinico  anti-ipo ( cosi lo,chiamo io e mi scuso se magari non e' il termine medico corretto), testata poi gia' alla prima uscita ...  e se funziona con me ....
Ho iniziato questo Test Camp xche' mi sono posto degli obiettivi agonistici (un circuito MTB di gare XC e Marathon) in cui viene premiato  essere " finisher" : un obiettivo che ritengo, con impegno, alla mia portata, e che  mi aiuti  nella mia personale evoluzione della specie da "homo carboidratiko " a " homo lipidicus " !
Entusiasta dei nuovi e " vecchi" compagni di viaggio , che lo spirito DNL sia con Voi! Franco

9> 10 righe da Alessio Bello [t1 • Roma]
È la prima esperienza con DNL ed il Test Camp.
Ho vissuto tre giorni con la curiosità e lo spirito di un bambino che scopre un cosa nuova.
Tante sono le informazioni che ho ricevuto dall’ottimo staff medico, tecnico e dell’organizzazione e condiviso tante esperienze con  persone diabetiche piene di entusiasmo e voglia di confronto che ancora rimbalzano dentro di me come una pallina matta.
Ho scoperto che i podisti si confrontano con “quanti minuti al Km?”, che quando vado in bici sono un tipo “Carboidratico” e devo diventare “Lipidico”, che devo allenarmi di più (questo lo sapevo!!!..) con il cardiofrequenzimetro e che rientro nella categoria delle persone “normali sedentarie”.
In questa mia prima avventura ho coinvolto mio fratello anche lui diabetico.
All’inizio mi ha detto “ma io che c’entro?” intendeva con lo sport, ed oggi vuole sistemare la bici per uscire insieme…
Ho capito che si può vivere meglio con il diabete… i limiti sono dentro di noi!

8> 10 righe da Doc Maurizio Sudano [DOC DNL ADDICTED & neo paleo-trailrunner]

Difficile non essere ripetitivi e a rischio di “piacionismo”, ma c’è poco da fare: ESPERIENZA FANTASTICA!
Concordo con Mario: il livello di conoscenze di voi tutti si sta ampliando ad ogni incontro, e ho il vago (neanche tanto) sospetto che il 50% delle informazioni scambiate risulterebbe alieno per molti specialisti “di regime” (quoting from C. Agnoli, General Manager and Soul Driver DNL).
Siccome so per certo che questo gruppo si amplierà e avrà sempre più successo, grazie anche alla cristallina professionalità di Huber & Co. potrà diventare un punto di riferimento nella studio della FISIOLOGIA degli sport di endurance (con e senza diabete!). In altri termini: se volete capire cosa succede nel corpo quando si corre per decine di Km in situazioni “strane” VENITE DA NOI!.
Bella la location, divertente la Ronda (a parte i “missing in action” per una segnaletica non proprio brillante), un po’ “fredda” l’accoglienza al Betania Old Hospital (nel senso di gradi C°), ma siamo gente adattabile, no? E soprattutto, avete spinto un trekker della domenica a correre (io) !
Sorprendente che sia arrivato alla fine...Ho appena acquistato un paio di Brooks Trail Demon (in sconto, 82E), la vedremo chi arriverà ultimo la prossima volta!
Grazie a tutti voi per il calore e l’entusiasmo dimostrati.



7> 10 righe da Davide Curcio [t1 • PD]
Un nuovo incontro fantastico.
Ieri sono stato all'ennesima visita da un nuovo diabetologo che ho conosciuto per la prima volta.
Gli ho raccontato la mia "mellito storia", come vivo la mia quotidianità di atleta diabetico, e che ho la fortuna di aver incontrato un validissimo team di atleti che con condivisione e passione vivono i loro sport
non da malati ma da persone normali.
Diabete No Limits mi ha domandato lui?
Ebbene si, sono uno di loro, gli ho risposto, perche oggi più che mai mi sento parte di una squadra. Una squadra non di diabetici ma di sportivi con in comune il diabete.
Grazie a tutti per il vostro caloroso contributo che ha saputo scaldare anche la più gelida location.
Davide

6> 10 righe da doc Mario Vasta [DOC DNL ADDICTED • PU]
Anche questa volta abbiamo colto nel segno!
A parte la sindrome da congelamento del venerdì di arrivo, che però ci ha tenuto tutti svegli e in movimento (l' unica cui ho invidiato l'attrezzatura antigelo è stata Cherubina) direi che poi è stato tutto bellissimo e interessante, a rischio di ripetersi.
Da tecnico debbo dire però che il livello di conoscenze e soprattutto di capacità di applicazione pratica dei concetti di fisiopatologia, cresce sempre di più.
Diventate sempre più esperti, ma ricordiamoci il motto No Limits... e quindi non abbiamo mai limiti per migliorare e imparare.
La compagnia  di ciclomelliti e podomelliti, chi + lipidico, chi + carboidratico, è sempre eccezionale e sto diventando "DNL Addicted": ogni dì mi ci vuole una dose!
E concludo con quello che poi ci piace di più tutti fare: faticare e sudare!
I ciclisti si son prese le loro salite e noi appiedati ci siam presa la nostra parte di fatica ed emozioni con Ronda Valligiana e Assassina.
Per me è stata un esperienza bellissima e ringrazio Ale Grip per l'idea e per l'organizzazione e assistenza che ci ha fatto.
Per quanto mi son divertito, solo lunedì ho capito che le mie gambe ci avevano messo molto ... e così adesso sono combattuto: prossima mezza veloce o prossimo trail? Alla prossima !!


5> 10 righe da ... Valeria Nicolis [t1, VR]
"Partecipare agli eventi DNL presuppone la volontà di mettersi in gioco.
Ogni gioco presuppone la conoscenze delle regole, comporta l’abilità di saper utilizzare le regole per fare in modo che il gioco stesso si ottemperi, e, infine, ogni gioco comporta divertimento. Ciascun elemento è strettamente correlato.
Così il gioco, così l’attività sportiva, così la gestione metabolica e del diabete, così la vita nel mondo.
All’evento DNL di Cortona mi sono iscritta con la volontà di mettermi in gioco: partecipare coscientemente e volontariamente. L’obiettivo: finisher a una mezza maratona (sssst! per scaramanzia non scrivo quale!).
Alle precedenti edizioni degli eventi DNL, ho partecipato da osservatrice. Ora, utilizzo qualche regola del gioco. Ho ascoltato e partecipato con maggior cognizione.
Parole, riflessioni, pippotti, a cura di Issimo, Grippo e di tutti i partecipanti: ascoltati e compresi.
Pillole di saggezza metabolica e sportiva, a cura dei super-doc Mario e Maurizio: ingoiate.
Percorso di allenamento, BIA, “cicciometria” (Polese dixit), test di soglia, a cura del Trio-Marathon e di doc Monica: fatti, letti e messi in pratica negli allenamenti seguenti, con utilizzo del cardiofrequenzimetro-dizionario di base per i neofiti runner.
La medesima determinazione di un gruppo di atleti a ottenere un risultato è coinvolgente: ciascuno è individuo, teste diverse, città di provenienza e esperienze differenti. Ciò che accomuna è un obiettivo: sportivo e metabolico. Ciascuno è pares inter pares: simili nella dignità del nostro fine, benché differenti nel livello. Ho percepito uguaglianza e ascolto, in tutti gli incontri.
Comprese le sessioni di allenamento e di gara: in allenamento ho seguito, a debita distanza, il gruppo dei piéveloci e per una parte del tempo sono rimasta al passo del plurimaratoneta biannuale Gian Luca. In gara, nella quale mi sono ritrovata iscritta a mia insaputa (neanche fossi in politica…), traducendo un trail in un trekking!
Il risultato: fermare il declino del diabete e della diabetologia si può, contando i fatti e i passi.
Alla prossima puntata."

4> 10 righe da ... Andrea Guerra [t1 • AR]
TEST CAMP Arezzo, 25-27gennaio 2013: A dicembre 2012 e a gennaio 2013 ho ridotto l'attività fisica, nella quantità e nella qualità; ho un po' pedalato e ho un po' di più corso a piedi, senza tuttavia portare sotto quota tre il numero di sedute settimanali (minimo sindacale di attività fisica richiesto dal corpo e dalla mente).
Ho notato che il minor impegno dedicato alla pratica sportiva in questo ultimo periodo mi ha portato anche ad una minore attenzione all'autocontrollo.
Complici sicuramente le trascorse festività natalizie, credo questo si ripercuoterà nella prossima glicata.
Pertanto il Test Camp aretino 2013 mi è stato utile per due motivi; il primo, perchè è stato un'occasione di stimolo ad una ripresa atletica più efficiente. Il secondo perchè è stato un momento di verifica aggiornata delle mie capacità di autogestione che, altrimenti, si vorrebbero tacitamente legittimare sull'esperienza/anzianità.
Riporto sotto i miei dati atletici e metabolici raccolti in questo CAMP nel mio mellito book e, dopo aver partecipato con piacere alla Ronda Ghibellina di domenica scorsa a Castiglion Fiorentino, concludo con una domanda che nasce spontanea. Ma...la classifica non snatura un po' lo spirito treil di questo genere di corse?
Resto orgoglioso di essere membro della squadra C&D/DNLe di confrontarmi con veri atleti che nella vita vogliono controllare e prendere decisioni reagendo agli stimoli, anziché subirli e farsi guidare passivamente dalle correnti.
Sansepolcro, 30 gennaio 2013.
Andrea Guerra

3> 10 righe da ... Pietro Pesenti [t1 • BG]

PAESAGGISTICAMENTE: scelta azzeccata Cortona!
Veramente carino questo paesino, a me finora sconosciuto, con i suoi borghi antichi inerpicati su una delle tante meravigliose colline Toscane.
Le splendide giornate di sole, hanno poi reso ancor più gradevole la nostra breve permanenza in sito.
CONVIVIALMENTE: a parte qualche defezione dell'ultima ora, il gruppo era nutrito e soprattutto ATTIVO, da tutti i punti di vista.
Docs, Staff Marathon Center, atleti e accompagnatori, si sono perfettamente integrati e il risultato di tale sinergia è stato evidente !
Tantissimi interventi e nessun calo di attenzione in un clima familiare e gioviale.
Forse è una mia sensazione, forse ho la memoria corta, ma credo che questo evento sia stato ancora più sentito del precedente.
Continuiamo così e speriamo che nuovi volti si affaccino al mondo DNL.
METABOLICAMENTE: buona la gestione delle glicemie nel week-end aretino, tranne una piccola iper la sera del sabato, prontamente corretta.
Le integrazioni pre e durante gara, sono state perfette. Direi che ho raggiunto un buon controllo metabolico in quasi tutte le situazioni. Incontro le difficoltà maggiori quando abuso di cibi troppo "grassi"...in questi casi, aumento la frequenza dei controlli e mi comporto di conseguenza. E' comunque sempre un bel lavoro...guai ad abbassare la guardia !
ATLETICAMENTE: mi manca la potenza, mi manca l'agilità, mi manca la resistenza dei tempi migliori, ma di certo non mi manca la voglia di correre !
Ho dato il 1000%, non sarei riuscito a fare di più, quindi sono soddisfatto. Ora spero di guarire in fretta e di ricominciare ad allenarmi con continuità.
Sarà ancora un anno difficile, ma di certo non mi arrendo!

2> 10 righe da ... Stefano Luciani [t1 • MC]
Sono qui dopo circa 4 mesi a resocontare un altro evento DNL. Mai avrei pensato di parteciparvi così assiduamente. E' quasi come doparsi ma un doping sano a tutti gli effetti!
Questa volta abbiamo testato i nostri motori, abbiamo fatto il tagliando e tra qualche mese siamo pronti a percorrere i nostri chilometri tra i tanti paesaggi sperduti nel mondo.
Era la prima volta che partecipavo ad un test camp, dove i nostri preparatori del marathon hanno saputo ascoltare al meglio le nostre preoccupazioni.
Sono stato molto bene con tutti, sia con i nuovi sia con i veterani.
Devo dire che le lezioni teoriche presiedute dai nostri dottori sulla pratica sportiva abbinata al diabete sono state molto mirate e precise. Io le ho trovate molto interessanti en on troppo pesanti.
Le uscite in bici sono state proporzionate ai tempi a disposizione ma molto carine soprattutto il giro del lago Trasimeno fatto con Huber la domenica, dove abbiamo potuto chiedergli anche vari consigli.
Ragazzi, vi saluto tutti e in particolare il Presidentissimo e il Grippo … che senza di loro tutto ciò non si sarebbe potuto fare. A presto. Stefano.


1> 10 righe da ... Piero Grazzi [t1 • AR]

Prima esperienza di corsa Trail. Emozionante! Divertente! Allenante!
A parte gli scherzi, non mi aspettavo un percorso cosí diverso da quelli che conoscevo. Veri e propri sentieri nel bosco, arrampicate e discese ardite tra sassi, ghiaccio e crepacci vari. É stato necessario per me prestare molta attenzione, molta concentrazione,rispetto alla corsa su strada. E per chi ha problemi con l'appoggio del piede come il sottoscritto, per assurdo, si é rivelato una terapia valida facendomi sparire il dolore dal tibiale.. (forse perché mi fanno male tutti gli altri muscoli...).
"Correre mi fa sentire bene, ma non mi rende 'sano'". E' per questo che sono cosí importanti gli incontri mirati a formarci una competenza di base per raggiungere una gestione glicemica ottimale, nelle piú svariate situazioni. Perché se ti conosci, ti gestisci meglio e puoi gestire al meglio anche gli imprevisti, che in esperienze di corsa di lunga durata possono sempre accadere. Come proposta, magari da valutare nei prossimi incontri con tanti partecipanti, quella di suddividerci in piccoli gruppi allo scopo di discutere 'case history' ed elaborare soluzioni, o commentare esperienze, sotto la supervisione dei doc. Si potrebbe elaborare una sorta di diagramma di flusso in cui magari fare simulazioni e/o previsioni per poi, a consuntivo, verificarne l'efficacia. Da quando partecipo agli incontri DNL, del resto, é sempre stata l'esperienza sul campo quella che mi ha formato di piú ed é sempre stato commentando, riflettendo, valutando quello che avevo fatto che riuscivo a mettere a fuoco quello che avevo ascoltato nelle relazioni.
Infine, un grazie ai partecipanti perché tutti, nessuno escluso, mi hanno donato un sorriso.