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Dnl - Diabete no limits

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2011 DNL COUPON - C2 - Verona Marathon



veronamarathon 2011 - Iscriviti


Gus, Dorando & Granpa Mario

COUPON PICS ... clicca qui!

 
COURTESY OF NICK THE CLICK

GIULIETTA & ROMEO HALF MARATHON
Buona la seconda!
redazionale a quattro mani by Valeria & Issimo
(più sotto 10 righe da & Dati Metabolici)


La città scaligera ospita una grande manifestazione podistica ma anche l'ennesima testimonianza di vita sportiva a glicemia controllata in campo aperto e in trasparenza del Team Diabete No Limits Italia: alle competizioni della Verona Marathon, il Team DNL spacca di brutto!
Nonostante la defezione dei nostri top runners Pietro Pesenti & Francesca Polese, il gruppo va alla grande con crono di assoluto rispetto, come è possibile osservare dallo specchietto riepilogativo qui sotto proposto rigorosamente in cromia gialloblù.

Risultati Ufficiali


Certo il sole del sabato era altra cosa, ma per lo meno le nuvole ci
hanno risparmiato la pioggia: all'iniziale frescura mattutina è poi
seguita una temperatura gradevole a parte una leggera brezza in alcuni
tratti del percorso.
Due conferme: quelle dei "vecchietti" Zecca & Canevese che con il passare degli anni sono sempre più veloci e sembrano volare. Due anche i personal best: Piero Grazzi abbatte il muro dell'1h50 e chiude in 1h46, 5 minuti al di sotto del precedente primato personale. Pedro personal best tra le strade di casa scendendo abbondantemente sotto l'1h30 … un 1h29 che in proiezione della maratona di Parigi conferma la crescita fisica e mentale del "butél de la curva" (per i non veneti butèl = ragazzotto)
In gran spolvero Doc Mario Vasta, recentemente divenuto nonno (Granpa per gli amici) che ritrova la forma dei giorni migliori e potrà ora puntare alla maratona di Padova con ambizioni da ragazzino ritrovato!
Un cenno alla new entry Elisa che in quattro giorni si è ritrovata da casuale contatto telematico a protagonista in rosa nel gruppo e sulle strade: 14 km in 1h16 sono di buon auspicio in previsione del debutto agonistico in mezza maratona il 17 aprile a Padova verosimilmente passando per il coupon nr 3 di Brescia. W Elisa, W le donne coraggiose! (grazie per la bottiglia di vino!)
Ben 3 i rappresentanti della categoria medica in corsa: al competitivo Doc Mario si aggiungono Doctress Vera Frison e Doctress Anna Ranchelli. La classe medica risponde presente alla chiamata DNL!
Prestazioni in linea con le previsioni per Issimo & Grippo, quest'ultimo più impegnato a recuperare le chiavi finite accidentalmente sotto il cofano di una autovettura parcheggiata nei pressi della zona "infrattamento", che a pensare a tempi, ritmi e agonismo.



Angelo Rinaldi oggi sacrifica le proprie ambizioni per fare da pace maker ad un compagno di squadra.
Lo spirito di gruppo dilaga e crescono i DNL Friends: a compagni, amici e famigliari, si aggiungono tecnici e addetti del settore.
Huber e Gisella del Marathon Sport Center di Gabriele Rosa, sono oramai parte della pattuglia e rotto il ghiaccio oramai scherzano, gozzovigliano e corrono con noi riservandoci lo stesso trattamento di un qualsiasi atleta, se è vero che la loro prima preoccupazione è allenarci e farci performare al meglio e non assisterci preoccupati o compassionevolmente.
In tal senso Huber, Gisella e Dorando Brunelli (DM1) hanno fatto una corsa a tre concludendo assieme la mezza di Giulietta e Romeo appena sopra l'1h30: esempio di perfetta sintonia tra allenatore-atleta indipendentemente dalla patologia cronica del podista.
Bru, oggi addirittura trascinatore del suo allenatore (forse anche perché indossava il pettorale del febbricitante Nonno Pesenti), chiude una prova sorprendente nel segno dell'interval training e della crescita atletica e motivazionale.

https://mail.google.com/mail/?ui=2&ik=ad31aeab83&view=att&th=12e43f90f8230e56&attid=0.0.1&disp=inline&zw
Pedro's Start!

Suggestivo e ben disegnato il tracciato con passaggi nei principali punti storici della città, con tanto pubblico festoso e insolitamente tollerante e partecipe: davvero la manifestazione Verona Marathon sta conquistando la città. Speriamo ciò serva a renderla sempre più partecipata ed emozionante.
Nulla da segnalare sul fronte "metabolismo imperfetto degli zuccheri" …  questioni di ordinaria amministrazione tra controlli glicemici, boli puntuali, annotazioni ma soprattutto correndo forte e in sicurezza. Ma questo lo potrete verificare nei prossimi giorni a Mellito Sport Book pubblicati.
Tutti al traguardo senza defezioni di sorta (a parte quelle da influenza prima della partenza), tutti più o meno soddisfatti per una giornata di sport in linea con lo spirito mellito ispirato a responsabilità individuale, conoscenza, condivisione e consapevolezza ….
insomma ... Enjoy Running Responsibly, Enjoy DNL No Limitsly!

https://lh3.googleusercontent.com/_prFZ7eFwtrI/TWNu-KT3gmI/AAAAAAAALEk/LkjHG4nWOuE/s800/20022011140.jpg
Addetti ai lavori e volontari della fatica alla partenza della non competitiva!

Coda finale in convivialità alla Pizzeria Vesuvio dove ventiquattro fauci affamate si sono gustate il più tipico dei piatti italiani: la pizza. Boli combi, quadri e variazioni sul tema, frizzi e lazzi, visione foto scattate dall'ottimo Nik the Click, chiacchierando scanzonati di argomenti dal serio al faceto. Dottori, atleti con diabete, informatori sanitari, preparatori, atleti normoglicemici, parenti e affini, nutrizionisti e addetti ai lavori: tutti sullo stesso piano, con lo stesso obiettivo, con percorsi personali ma convergenti. Basta o sembriamo autoreferenziali e autoincensanti ... e rischiamo di irritare!
Di tutto quanto qui vi abbiamo anticipato, troverete forse corrispondenza nei singoli contributi che i partecipanti a gara & coupon invieranno nei prossimi giorni attraverso le oramai consuete "10 righe da …"  buona lettura!
Restate sintonizzati sulle frequenze DNL, il segnale forte e chiaro arriva ovunque, persino al cuore!


10 righe da Verona +
VR Mellito Sport Book
(scaricalo qui)

ultimo aggiornamento 25 febbraio 2011

10 righe dall'infermeria ... ops da Verona, by Gip 
Ho voluto aspettare un attimo, riflette … in parte ho letto quello che avete scritto e detto (ehhh, ehhh, a parte) … ho memorizzato poco … ma quel poco …
TRADUZIONE
ATLETICAMENTE: Fermo al palo è una sofferenza immane. Adesso che sto ritrovando la testa, questa settimana ho provato a correre. Qualche chilometro l’ho fatto. Non sono più io: dopo tanto stop forzato i ritmi sono cambiati, la sofferenza è tanta.
METABOLICAMENTE: Non facendo attività la gestione è abbastanza altalenante. Spesso devo correggere, facile con il micro, ma bisogna non farsi prendere troppo la mano. Così è stato sabato pomeriggio ho corretto un 220 per ritrovarmi prima di cena con 106 ma per poi sballare il calcolo dei carboidrati della sera e trovarmi con un 60 dopo cena corretto con una rallentamento della velocità basale per coricarmi con 170.
NUTRIZIONALMENTE: Riuscendo a non mangiare dolci (a parte lo STRUDIL)gestibilissima e ottima la scelta del pasto serale alla magione del buon Issimo.
MENTALMENTE: Sono un po’ “tirato†e una delle cose che più mi danno fastidio è l’essere presente a mezzo servizio in DNL. Dopo un venerdì problematico a livello personale e lavorativo ho dovuto saltare la session di sabato mattina. Ho voluto essere presente il sabato pomeriggio. Ma non facendo attività comincio a sentirmi estraneo al gruppo. Arrivando a Garda, avevo pensato di prendere la parola a cena e di congedarmi da DNL per mancanza di sostegno da parte mia verso l’associazione. Io sono uno abituato a dare di più di quello che riceve in termini quantitativi perché per me, rivalutando il tutto in termini qualitativi , quello che ricevo ha un valore inestimabile. Non sono abituato ad attingere e a non dare. Ma poi … le parole del dott. Rosa … l’aver regalato le ali ad Elisa (e di colpo, quando ho letto le parole di Elisa, mi è venuto in mente Giorgio, stessa situazione un anno fa) … non riesco a salutarvi. Spero che mi accettiate anche così: u po’ rotto, un po’ a mezzo servizio, uno che racconta le sconfitte del resto ci vuole … anche se, e qui la colpa è di qualcun altro, penso che quest’anno correrò il mio primo ultratrail.
CONVIVIALMENTE: Il gruppo mi ha fatto dimenticare parte delle parole scritte sopra (l’estraneità al gruppo ad esempio), e mi ha dato una grande carica che mi accompagnato in tutti gli allenamenti della settimana.

10 righe da Verona by Cristian "Pedro" Pedrollo
ATLETICAMENTE: Giornata da PB sono felice anche se pensavo di rimanere sotto l’1h28’. Penso che ho fatto molta strada in più. Sono riuscito a correre con molta regolarità, e non strappando mai. Ho fatto un ritmo troppo elevato per me dal 12° al 15°, pagando in termini di tempo dal 16° al 18°. Ho chiuso gli ultimi tre km con la media piu alta, di tutta la gara e questo non l’ho pensavo, perchè correvo scomposto e usando molta forza. Comunque sono contento e sempre un PB fatto nella mia città.
METABOLICAMENTE:
Giornata molto strana. I dolci del sabato sera hanno influito di molto le mie glicemie. Alto alla mattina appena dopo la colazione, infatti ho dovuto fare 1 unità di rapida perché partivamo intorno alle 10.Prima della gara sono calato molto infatti ho dovuto integrare. Durante la gara ho integrato molto e qui nasce la mia soddisfazione, era la prima volta che facevo una gara facendomi un po’ di insulina  e sono riuscito a gestire il tutto. Si lavora già per il futuro. Da domenica sera ho cominciato a usare la basale alla sera. Ho iniziato con 4  e sono curioso di vedere il primo allenamento.
NUTRIZIONALMENTE:
Tutto bene, se non fosse stato per i dolci. Ma Va bene cosi adesso si ricomincia con un regime alimentare più rigido, fino a Brescia.
MENTALMENTE:
Sono sodisfatto più per come ho gestito la gara che per il tempo. Devo pensare a Parigi e quindi tenersi calmo anche quando potresti tenere all’inzio un passo più veloce mi da fiducia per la maratona.
CONVIVIALMENTE:
Mi sono divertito molto. Ho conosciuto persone nuove, e mi ha fatto molto piacere quello che ha detto il Dott.Rosa riguardo il gruppo. Ha complentamente ragione ti fa sentire meglio e ti stimola sempre a migliorarti.



10 Righe da Verona by Dorando Brunelli

ATLETICAMENTE
Sarà ...
... che ho avuto il grande onore di poter correre al fianco di un certo “Huber Rossi†e “Gisellaâ€;
... che le sedute di stretching e in acqua con il Dtt. Alberto hanno sciolto i miei muscoletti contratti;
… che volevo onorare al meglio il pettorale del Nonno Pese;
… che non avevo l'ansia da Personal Best;
… che DNL mi dà la carica,
ma domenica durante la Romeo e Giulietta Half Marathon ho corso bene, sciolto e coordinato proprio come piace a me!
Mi sono unito a Huber e Gisella che avevano in programma un riscaldamento nei primi chilometri, poi 4 volte i 3 km ad un ritmo medio intorno al 4'00''-4'10'' con recupero di 1 km e un defaticamento fino al traguardo.
Conoscendo la mia difficoltà a mantenere buoni ritmi per diversi chilometri, ho colto al volo l'occasione di svolgere un tipo di allenamento a me utilissimo.
Ho corso le prime 3 ripetute senza faticare particolarmente, prestando attenzione a postura, appoggio e respiro. Ho invece avuto un calo e flessori contratti durante l'ultima ripetuta. Nel finale, aiutato sempre dai 2 Top Runners, ho chiuso gli ultimi 3 chilometri in progressione.
Chiudere una mezza maratona in 1h30'28'' correndola come allenamento, mi dà certezze per gli obiettivi futuri. Non nascondo la mia soddisfazione!
MENTALMENTE
In gara non sono mai entrato in crisi, nessun pensiero negativo ha attanagliato la mia testolina. Di certo senza la compagnia di Hub & Gis avrei patito molto di più.
Ho tagliato il traguardo stanco ma contento come una pasqua.
METABOLICAMENTE
Dopo le prime settimane di gennaio, periodo in cui mi sono testato parecchio, ho aggiustato il tiro aumentando leggermente la dose della basale e, combizzando più del solito, non ho più particolari problemi nella gestione metabolica. Sono anche passato da un'HbA1c di 6.5 a 6.2 nonostante le abbuffate natalizie.
Anche in questi due giorni nessun Under-Range o Too Over-Range. Anche la mattina della gara mi sono alzato con un ottimo 80.
Ho gestito ottimamente le integrazioni durante la gara con 3 bustine di miele, assunte per necessità energetiche non DIABETICHE!
CONVIVIALMENTE
Dico solamente due cose … spero che altre persone abbiamo la fortuna di conoscere tutti noi di DNL !!!



10 righe da Verona ... by Mr 1'38" Angelo Rinaldi
Atleticamente: calma calma a Mr. 1e 38 non è successo nulla … anzi…… a volte il piacere di correre lo si ha anche per altri motivi che non siano la mera prestazione agonistica oppure il riscontro cronometrico.
Ho corso semplicemente in compagnia di un amico, un caro amico di nome Fabio decidendo di accompagnarlo per 21.097 m. Come si dice ho fatto da Pace-Maker.
L’obiettivo era quello di fermare il cronometro a 1:49’59†suo PB. Purtroppo non ci siamo riusciti.
Ma per una volta ero io a preoccuparmi di qualcun altro. Io che per la maggioranza della popolazione italiana dovrei correre con un’equipe medica di 10 persone appresso, perché chissà che cosa mi succede… tohhhh (con toccata di p…e o ferro).
Invece ero io che mi preoccupavo di Fabio. Del ritmo da tenere, quando aumentare o diminuire l’andatura. Quando dirgli di coprirsi dietro di me perché c’era vento (da libro cuore), ed “insultarlo†(neanche tanto poi) quando al 16km mi ha detto che si voleva fermare. COSA….!!!!!????? È successo anche al 17-18-19. Negli ultimi due km ho smesso visto la stanchezza che iniziava a farsi sentire e perché aveva aumentato l’andatura.
Per quanto mi riguarda, dopo aver passato 2 mesi in letargo, ho ricominciato ad allenarmi da fine gennaio lavoro permettendo. Durante la gara ho corso sempre in agilità, senza mai sentirmi affannato ne affaticato a parte gli ultimi 500m quando abbiamo alzato il ritmo. Stagione iniziata. 1h35 come obiettivo nella mezza entro fine anno (e 1:49:59 per Fabio).
Metabolicamente: è un periodo non troppo felice che si trascina dalle vacanze natalizie. Il “letargo†invernale senza corse, la variazione del rapporto insulina carboidrati, una penna di basale glargine che mi ha fatto diventare matto prima di scoprire che era “gengiaâ€, i vari raffreddori, mi stanno provocato qualche iper a cui non ero e non sono abituato.
Il giorno della gara si è svolto quasi tutto secondo le abitudini testate nei vari allenamenti. A parte forse la glicemia alla partenza un po’ troppo alta, dovuta al cambio dei biscotti a colazione degli ultimi giorni. Le Macine del Mulino Bianco sono troppo buone…… Comunque durante la corsa ho saputo gestire al meglio questo valore iniziale assumendo solo 3 bustine di miele anziché le 4 solite. Glicemia a fine gara prima del pasto ottima 112.
Bene anche il resto della giornata diminuendo: la rapida di 1-2 unità e come al solito la lenta (post corsa) di 1 unità.
Nutrizionalmente: purtroppo la sera del sabato non sono potuto rimanere a festeggiare con tutti gli altri DNL runners e non. La famiglia, specialmente le bimbe vogliono vedermi. Rinunciato alle prelibatezze preparate e alla quantità di buon vino presente al party, l’unica pietanza consolatrice non poteva che essere una bella pizza con un po’ di birra.
Parlando a 360° mi sto impegnando al meglio per il counting dei cho associato al rapporto insulina/ carboidrati. Anche se con il mio lavoro è molto difficile specie quando sono all’estero oppure in regioni del centro Italia dove la cucina è ottima.
Mentalmente: ritengo che quando qualcuno riesca a scherzare con ironia sulla propria patologia sia sulla giusta strada per un giusto equilibrio. Ebbene a me capita anche quando, come in questo periodo, gli sbalzi e le continue variazioni di terapia ti mettono a dura prova. La corsa poi è da me vista come una valvola di sfogo e mi aiuta anche nella vita quotidiana. Quando corro, non sono una persona la cui glicemia è regolata da un’insulina che è proveniente dall’esterno, ma sono semplicemente un runner, non molto veloce ma un runner che si considera pure evoluto, in quanto non più principiante.
Convivialmente: è stato un piacere poter incontrare il sabato vecchi e nuovi amici, che con me condividono una sola cosa: la passione per LA CORSA. Il resto è la VITA…… Un rammarico non aver visto nessuno prima e dopo l’arrivo. Ma con tutta quella gente era praticamente impossibilie. Ciao alla prossima


10 righe da Verona ... by Andrea "Vegy" Verzura
Atleticamente: faccio sempre tanta fatica ad arrivare a metà.....poi la testa si svuota ed arrivo alla fine anche troppo riposato. Lo so che sono distanze banali per molti di voi....ma per me rappresentano già una soddisfazione. Senza darmi spiegazioni (prendo quello che viene), oggi il ginocchio non si è fatto per nulla sentire.
Come anche a Monteforte ho fatto alcuni minuti camminando nei punti più ripidi...forse queste piccole tregue mi "allentano" lo stress all'articolazione?..... ho capito proverò la mezza con il metodo Galloway... ah ah ah
Metabolicamente: bene! nei we DNL va sempre bene.... anche se ho sempre la tendenza a mettere in corpo una leggera eccedenza di insulina ...arrotondo sempre per eccesso: e ho sbagliato 2 volte su 2 (a colazione e a pranzo del sabato). Devo prendermi qualche attimo in più di ragionamento quando ho la penna in mano.
Nutrizionalmente: scegliendo con più saggezza gli arrotondamenti di posologia credo di poter gestire con più rigore anche i pasti. ormai è chiaro: non devo sedermi sugli allori del calo ponderale degli ultimi mesi....devo fare uno sforzo sulla qualità di quello che consumo per alleggerire un po' il tronco. 'Issimo: messaggio recepito (anche se espresso con meno irruenza di altri antecedenti)
Convivialmente: week-end down.... vagamente ibernato al pomeriggio.... ho comunque trovato modo di approfondire la conoscenza con alcuni di voi. Ogni volta al termine ho voglia di ricominciare. Mi spiace scappare sempre alla fine, ma stare a tavola fuori casa mi succede fin troppo spesso (e un po' mi pesa) e soprattutto cerco di essere presente ai miei doveri (piaceri) genitoriali.



10 righe da Verona ... by Grip
Atleticamente: non posso certo dire di essere in una fase particolarmente brillante della mia carriera podistica, ho ripreso ad allenarmi con una certa costanza da inizio febbraio dopo essere stato fermo per un mese non per acciacchi o infortuni ma per pigrizia pura. Ho partecipato alla gara per fare un buon allenamento senza che mi pesasse troppo mentalmente e cosi è stato. Onestamente vedere le chiappe del Brunelli al 4°km andarsene a 4’10’’/km assieme ad Huber e Gisella mi ha fatto scattare il tarlo agonista ed ho provato a stare con loro, ma dopo poche centinaia di metri mi sono reso conto che stavo facendo un grosso errore e così ho accettato la sconfitta da parte di Alberto (dopato psicologicamente dal pettorale del Nonno allettato), ho tirato i remi in barca e mi sono messo al mio umile passo di 4’35’’ che ho poi mantenuto per quasi tutta la gara salvo accelerare gli ultimi 3km correndo a 4’16’’ e chiudere con un onestissimo 1hr35’43’’. Soddisfatto, pronto per continuare questa “tapasciata†fino al 10 aprile che spero mi faccia chiudere la maratona di Parigi con il sorriso sulle labbra. Per quest’anno non mi interessano tempi, risultati cronometro ripetute e personal best, voglio solo divertirmi, correre nel sole e annusare l’aria fresca della primavera che sta arrivando, per i personal best c’è sempre tempo.
Metabolicamente: sto attraversando una fase un po’ delicata, non riesco bene a capire cosa mi succede, fino a fine gennaio avevo un rapporto insulina/cho di 1:
20 ora devo considerare 1:30 se non voglio finire in ipo dopo ogni pasto. Forse la ripresa degli allenamenti e il tentativo di mangiare un po’ meno e un po’ meglio sono i colpevoli di questo cambiamento. Sto aggiustando il tiro gradatamente e conto di rimettermi sulla strada giusta in un paio di settimane. Nei due giorni trascorsi a Verona ho gestito abbastanza bene le glicemie piccole ipo a parte e ad eccezione di un risveglio a 199mg/dl alla domenica, ma d’altronde quando invece di mangiare con il cervello mangiamo con la bocca è quasi inevitabile e non c’è bolo combo che tenga a meno di puntare la sveglia alle 3.00 la notte per fare un bolo ulteriore. La fase gara è quella che mi da meno preoccupazioni metabolicamente parlando, e difatti ho gestito le integrazioni come da abitudine assumendo 8 e 10 gr di cho al 7km e al 14km, ho solo anticipato di un km l’assunzione rispetto al solito a causa del ritmo prossimo alla mia SAN attuale.
Nutrizionalmente: il connubio Monica – Issimo ai fornelli, o comunque all’organizzazione degli stessi, garantisce un livello qualitativo dei pasti impeccabile, sempre alla ricerca del mix perfetto di carboidrati, proteine e grassi insaturi e saturi. Dalla cena del venerdi alla cena della domenica i cibi erano salutisticamente perfetti e dannatamente buoni. Peccato per la mia ingordigia che mi porta spesso ad esagerare, specie nei momenti conviviali, e quindi non c’è giusto mix che tenga. Ho molto da lavorare da questo punto di vista!
Mentalmente:
sto riuscendo ad affrontare con serenità e pacatezza tutto quello che la vita mi pone davanti giornalmente (anche le terga del Brunelli in corsa), non potrei desiderare di più da me stesso. La due giorni con DNL ha migliorato ulteriormente il mio stato d’animo tra risate, confronto, amicizia e sport. In corsa mi sono sempre tenuto abbastanza lontano dal dare tutto e non ho mai dovuto stringere i denti per arrivare in fondo e devo dire che la cosa non mi è dispiaciuta.
Convivialmente: il gruppo cresce, facce nuove, rientri di chi si era perso per strada questo significa che DNL è una bella realtà, a distanza siderale dall’essere un’associazione sterile e senza anima. Chi decide di provare a stare con noi difficilmente può poi farne a meno. Ciò detto mi sento di fare una riflessione: ormai troppo spesso mi viene chiesto da amici, parenti, addetti ai lavori perché non pubblicizziamo maggiormente DNL per far si che sempre un numero maggiore di persone possano beneficiarne. Credo che per fare più di quello che stiamo facendo dovremmo andare a fare volantinaggio porta a porta, la divisa con il cuore rosso è sempre più presente, siamo finiti in diverse tv locali, abbiamo partecipato a diversi convegni, siamo stati presenti con diverse decine di Mellito:runners al traguardo di Arezzo, Verona, Gardaland, a Brescia probabilmente saremo ancora di più; “and last but not least†c’è il sito, frequentatissimo e ricco di racconti ed esperienze a glicemia controllata. Non vedo proprio cosa altro potremmo fare considerando il carattere di puro volontariato che sta dietro DNL. Chi ci cerca ci trova e noi saremo pronti a braccia aperte ad accoglierlo ma il primo passo penso che non debba essere un nostro dovere.


10 righe da Verona ... by Stefano Canevese
ATLETICAMENTE E MENTALMENTE … Mi sto ritrovando dopo un periodo autunnale di calo motivazionale ho iniziato l'anno nuovo con più entusiasmo e con la voglia di mettermi alla prova e quindi sono più continuo e razionale negli allenamenti.
Le gambe cominciano a girare meglio ora spero anche di migliorare la resistenza nelle lunghe distanze, mio vero tallone d'achille, comunque diciamo che dal punto di vista fisico non sto malaccio anche se potrei dare qualcosa di più.
NUTRIZIONALMENTE … A volte non mi controllo i peccati di gola mi attraggono i formaggi e i dolci mi deliziano e non sempre riesco a limitarmi, ogni tanto faccio penitenza ma solo quando sono a casa, fuori voglio lasciarmi andare.
METABOLICAMENTE … La media e buona anche se i picchi non mancano causa i disordini alimentari, comunque sono abbastanza bravo nelle correzioni come tutti voi a quanto vedo.
CONVIVIALMENTE … Stare con voi ad ogni evento DNL mi da carica e fiducia in me stesso,anche se non sempre parlo molto com' è dal mio carattere, osservo ed ascolto con molto interesse ciò che si fa e si dice e siete tutti speciali per come affrontate la vita malgrado l'intoppo del diabete, dal gruppo DNL c'è sempre qualcosa di nuovo da imparare e portare a casa ed in questo contesto la patologia diabetica diventa quasi di secondaria importanza a dispetto del piacere che c'è nello stare assieme; veramente un gruppo di persone in gamba.



10 righe (a schema libero) da Verona … by Elisa "New Entry" Basso, DM1 Padova
Presidentissimo… amici ... amiche DNL, che dire??? Non voglio per ora soffermarmi su tempi e risultati che non sono sicuramente alla vostra altezza ... (13 km 1.16 ...) ma su un risultato ancora più sorprendente ... il mio battesimo DNL!!! Oggi vi vedo scrivere tabelle e tempi che per me risultano eccezionali (complimenti a tutti!!!) Ma se devo essere sincera ... sono stata colpita soprattutto dalla tempra ... determinazione ... entusiasmo di ognuno di voi ..... Posso senza ombra di dubbio dire di aver trovato un gruppo di persone che ha fatto della nostra patologia un punto di partenza .... Certo il diabete per il momento non si può abbattere ... ma la vita è così ... non sempre segue direzioni a noi comprensibili ... allora le cose sono due ... o si passa l'intera esistenza a piangersi addosso e a chiedersi perchè è capitato proprio a me .... oppure come qualsiasi cosa della vita la si accetta e basta ... tenendo ben presente che in qualsiasi cosa c'è un lato positivo... il mio diabete è esordito circa 1 anno fa ... ricordo benissimo la data ... era il 12 gennaio 2010... ero calata 7 kg in 15 gg ed ero spaventatissima ... tra l'altro mia madre (60 anni)  era alla fine della sua lunga battaglia contro il cancro ( è poi morta l'11 febbraio 2010) e quando il medico mi ha detto che avevo il diabete di tipo 1 mi si è aperto il cuore di gioia!!! Sembra strano ma è così!!! E avevo ragione . Il diabete mi ha reso più forte, più determinata ... più viva... Proprio come tutti voi!! 
Non abbiamo il lusso che tutto vada come abbiamo previsto .... ma le sconfitte sono un punto di partenza per un nuovo arrivo .... Abbiamo tutti obiettivi ben precisi .... e diciamocelo... i traguardi sono il motore della vita.... te la fanno vivere in maniera più intensa.... in ugual misura , indipendentemente dalle capacità di ognuno di voi... c'è l'obiettivo per eccellenza e cioè lo stare insieme, il confronto la condivisione .... Vi ringrazio perchè mi sono sentita accolta .... e dopo 10 minuti era proprio come se io fossi esattamente lì da non so quanto tempo.... è stata una sensazione bellissima ... Grazie a tutti medici e all'esperienza personale di ognuno di voi ho imparato tantissimo (da ieri sera ho pure iniziato a fare la conta dei carboidrati .... grazie Monica!!) .... ora spero di cominciare a fare qualcosa di più che mettere un paio di scarpe e correre  a caso ... (a proposito aspetto la tabella di Alessandro!) ..... insomma ho messo le ali .... ora devo imparare a volare!!! Elisa



10 righe da Verona by Cristian Issimo Agnoli
Atleticamente … da qualche giorno mi sto ritrovando … pensavo di poter chiudere più agevolmente ma il percorso di gara serbava qualche trappola in più del previsto … in particolare non ho nelle gambe i cambi di ritmo … sono partito a 4'10 aumentando a 4'03 e poi piantandomi un po' e riuscendo a sbloccarmi solo negli ultimi 2 km (3'50 con garmin sempre un po' ottimista) … muscolarmente nessun affaticamento … verosimilmente come aveva giustamente osservato Huber alla riunione del sabato, per performare al meglio in mezza è opportuno partire già a ritmi prossimi al proprio obiettivo gara …  Non sono ancora sicuro dei miei mezzi attuali e pertanto ho tenuto un po' troppo all'inizio, quando invece il percorso più agevole consentiva ritmi notevoli.  Non ho ancora le gambe e l'abitudine per cambi velocità da 10" a km a frazione di progressivo. Ciò detto, il mio obiettivo è di crescere settimana per settimana giungendo a Parigi al top della forma senza troppi riferimenti se non quelli degli allenamenti e di un minimo di onestà intellettuale e sincerità nel valutarli. Credo ancora di poter abbattere il muro delle tre ore e in tal direzione ancora lavoro!
Metabolicamente: a parziale compensazione della fatica atletica, continua il periodo di fantastica gestione metabolica senza troppi sbattimenti. Io almeno non considero l'annotazione puntuale delle glicemie nelle diverse fasi della giornata, della terapia insulinica, dei cho assunti, della composizione pasti e dell'attività fisica uno sbattimento, quanto un naturale esercizio di uso della testa, che serve soprattutto a gestire i problemi: se tutto filasse sempre liscio probabilmente il cervello servirebbe limitatamente alla parte emozionale. Ho trovato un break even point metabolico tale per cui forse definire aprioristicamente il diabete "inesorabile patologia degenerativa" è eccessivo e sia il caso di valutarlo "caso per caso", soprattutto in chi, grande o piccino, bello o brutto, anziché prendere di petto il problema, si lascia prendere dallo sconforto e dalla paura.
L'accidentale aumento della basale serale di due unità non mi ha comportato grossi problemi. Ottima glicemia la risveglio, strategia a bolo zero con rompidigiuno a colazione, seguita da un'integrazione consistente a inizio gara (17 cho) e da 2 minori aggiunte in corsa.(2x5=10) Partito con 132 sono arrivato con 131 … cosa chiedere di più?
Nutrizionalmente: Non esagerare nei pasti, non bere vino che limitatamente e a tavola, bandire i liquori, guardarsi dalla pericolosa tentazione di dolci, formaggi e cibi grassi in genere. Occorre resistere e non soddisfare intera la propria fame atavica. La sera del pregara qualche libagione più abbondante è consentita, ma il gozzovigliare responsabilmente affaticherà meno stomachi e intestini delicati e ci consentirà un sonno veramente riposante. Ho provato a resistere e le glicemie hanno tenuto alla prova del carico dei cho e di qualche buon bicchier di vino. Come ho già scritto, anche ai banchetti è possibile controllare il nostro desìo di abbuffata.
Mentalmente: il presidentissimo è per natura un po' agitato e pluripensante e a volte parla senza ricordarsi quello che ha detto o fatto un secondo prima. Però mantiene standard di brillantezza nella norma e grande voglia di correre, fare e brigare. Le risposte del gruppo, zoccolo duro e new entry, mi riempiono di gioia. La serenità e la crescita del gruppo nella gestione di quasi tutte le situazioni mi consente di co-promuovere queste iniziative senza preoccupazioni per il prima, il durante e il dopo gara: so che le probabilità che qualcuno dei nostri non arrivi al traguardo sono le stesse di qualsiasi altro podista e che probabilmente il diabete è l'ultima delle spiegazioni ad un ritiro. Poi potrà anche capitare, ma è ora di correre con la mente libera almeno dal diabete: quando penso al podista con diabete penso che non dovrebbe esistere, nel senso che è podista e basta: chi corre con il diabete deve riuscire a farlo in autonomia e se non vi riesce vuol dire che non è ancora pronto e che è forse prigioniero della propria condizione di paziente o di una terapia e di un approccio alla terapia errato. DNL esiste per riparare a questo approccio, sperando che poi ognuno trovi anche sul territorio o presso il proprio team diabetologico occhi, orecchie e cuori aperti.
Convivialmente: Amo correre da solo e in assoluta indipendenza e sopporto anche lavori pesanti e lunghissimi senza soffrire la solitudine. Chi abbia provato la pratica sportiva, e non sia un solitario per carattere o per aspirazione, sa che, dopo alcune ore di corsa, può avvertire prepotente il bisogno di imbattersi in un viso conosciuto, in una persona alla quale manifestare i propri sentimenti o con cui scambiare un gesto, un'impressione: lentamente,l a fatica da sola può inon bastare più, pesando sul fisico e sulla psiche. Dalla convivenza e dallo spirito di gruppo nasce allora spontaneamente quell’insieme di regole che, sebbene non siano scritte, vengono volentieri accettate e seguite da tutti per la loro stessa origine e come più confacenti alle esigenze e ai caratteri singoli. E’, questa, una comunanza di spiriti e di intenti che diviene ancor più sostanziale e profonda quando, all’esercizio normale dell'attività sportiva, si possa accoppiare quello del confronto e della discussione: allora il vicendevole aiuto si fa più intimo e, nello stesso tempo, più esteso, perché può manifestarsi in più fasi, abbracciando, oltre che lo svolgimento della competizione, anche lo studio di determinati argomenti, la preparazione del vitto e il pernotto in strutture non convenzionali.
Ecco perché ritengo utile unire a lodevolissimi momenti di introspezione e isolamento, il vantaggio della compagnia: insieme è meglio! Il motto “Tutti per uno e uno per tutti†recentemente rispolverato ne è la sintesi perfetta: nessuno va lasciato solo lungo la strada, "salvo che si tratti di un adulto maggiorenne e vaccinato, in grado di dirigersi da sé, il qualche voglia andarsene per propria determinazione".
Lessico d'altri tempi a parte, quando leggo i racconti e le riflessioni di molti che hanno deciso di mettersi in gioco con DNL sono orgoglioso di quanto facciamo e trovo corrispondenza tra la luce negli occhi che osservo, le parole che leggo, gli obiettivi che raggiungiamo.

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10 righe da Verona … by P_MAC alias Piero Grazzi
ATLETICAMENTE … Soddisfatto del lavoro svolto a casa, soprattutto per come mi sono sentito nel dopo gara. E soddisfazione per lo sprint degli ultimi 5 km
METABOLICAMENTE … La degustazione dei vini del sabato ha lasciato i suoi strascichi la domenica mattina, ovviamente. Tentativo di correzione fallito, glicemia ad un'ora della gara: 66. Risolvo con 25 gr di cho. e parto con 250. Monitoraggio ogni 30': 217, 196, 150. Al 16km integro con 5 e 5 al 18km. Finisco con 141.
Controllare la glicemia sotto sforzo in questo modo, mi aiuta ogni giorno a controllarla nel quotidiano. E' un allenamento mentale che alla fine fa diventare naturale e semplice tutta la gestione, all'apparenza complicata dalla serie di calcoli che si fanno. Un altro valore aggiunto dell'attività fisica, della corsa in particolare..
NUTRIZIONALMENTE … Purtroppo mi piace il cus-cus, amo lo strudel, la crostata ed il buon vino. Schemi nutrizionali saltati, con coupon chiuso con una pizza. Comunque, a parte la notte del sabato influenzata dall'alcool, non ho avuto problemi a gestire i cho assunti.
MENTALMENTE … Ero preoccupato, prima della gara. La paura di finire nuovamente la benzina, come ad Arezzo, era tanta. Poi, mentre scorrevano i km e sentivo il respiro sempre normale acquistavo fiducia. Ero solo, ed ho scoperto che puoi passare minuti a pensare a che ritmo affrontare i restati km,... o a come impostare la gara, ..o valutare come ci si sente con lo sforzo... . Al 12 km mi stavo accontentando del mio tempo, poi un 'forza Piero' gridato dal ponte da Brunelli - che. non so come,  mi aveva riconosciuto in mezzo ad un gruppone -  mi ha dato la forza per andare 'oltre', per provarci.