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Diabete Off-Road @ 2014 - OffRoadLab 2014


"OFF-ROADLAB 2014" by CRISTIAN "ISSIMO" AGNOLI >

Presidentissimo goes to ... UTLO 
Qui sotto i dati atletici e metabolici della mia preparazione all'UTLO 2014, un ultratrail da pocomeno di 90 km con 6000d+, cui ho partecipato il 18 ottobre 2014 senza portarlo a termine (ritiro @ 60k, sigh!).
E' il racconto di un "cronoprogramma" spalmato su 16 settimane, da luglio al 18 ottobre, giorno della gara, diviso in cicli da 10-11 allenamenti da ripetersi cercando di mantenere in equilibrio orizzontalità e verticalità (quantità e qualità), alternare al trail la bici in agilità, non abbandonare del tutto la velocità (ripetute e andature in pianura), gestire fasi di carico e scarico, impegni professionali e famigliari inclusi, e così arrivare a ottobre il più in forma possibile (?), per provare a fare una gara all'attacco (?), ovviamente compatibilmente con le mie potenzialità e la mia cilindrata (modesta).
Dalla più recente, a ritroso, ecco la mia "Off-roadLab"


*dopo l'esito negativo della gara avrei voluto modificare qualche mia frase, ma ho preferito lasciare il tutto "riserva integrale" a imperituro sberleffo!


Tabella riepilogativa dati atletici, metabolici, nutrizionali e glicemici delle 15 settimane prima della gara (la 16a coincide con la gara).
Seguiranno, forse, alcune puntualizzazioni per addetti ai lavori!


W15-16 [6-17 OTTOBRE 2014] > [clicca sullo specchietto a sx per visualizzare il diario completo]
Come annunciato, anche questa volta raggrupperò due settimane in un unico report, anzi mi fermo al venerdì prima della gara per quanto concerne il mio commento personale. Per la fase "gara" con postille e preamboli rimando alla sezione dedicata sul sito alla corsa vera e propria (THINK UTLO!).
Giungo alla fine di questa "maccheronica" o meglio "agnoleggiante" ROADLAB consapevole (LO RIBADISCO) di aver fatto quasi tutto l'umanamente possibile per me, e forse anche qualcosina in più, almeno nella prima parte della preparazione. Certo alla fine ho messo in cantiere "solo" 6 cicli utili di allenamento in queste 16 settimane (ma 16 settimane sono sempre 16 settimane), ma se ci ragiono su penso sia stato più saggio così. Ho mantenuto una buona velocità ascensionale senza pregiudicare del tutto la mia velocità di base in pianura e ho svolto un numero sufficiente di lunghi (tra le 8 ele 10 ore e 30) in tutte le situazioni (diurni e notturni, tecnici e roulant). Non ho allenato la tecnica in discesa, ma è davvero l'unico "aspetto" cui non ho volutamente dedicato attenzione.
La trasferta toscana mi ha costretto a sospendere l'attività trail in virtù di percorsi semi-collinari o stradali che però non mi hanno annoiato affatto. Ho corso meno km del previsto, ma ho aumentato la qualità soprattutto riuscendo a sostenere un 9x3' rec. 1'30" su ritmi interessanti e in scia a compagni di allenamento di valore.
Il training camp promosso con la mia associazione mi ha fatto per lo meno ritrovare una rinnovata capacità di gestione e una aumentata sensibilità all'insulina. La forza del gruppo a volte apre la mente più di tante supposte introspezioni solitarie e fiumi di parole on line. Mea culpa!
Anche questa preparazione, nonostante i lavori variati e di qualità inseriti, ha visto un aumentato fabbisogno insulinico da inizio a fine preparazione. Debbo studiare i dati e i miei comportamenti per comprendere se è dovuto al fatto che mangio di più (e quello lo posso fare io se sono onesto) o a qualche effetto insulino-resistente da iper produzione di cortisolo da radicali liberi a go-go (e qui servirebbe l'aiuto della scienza e della latitante diabetologia dello sport italiana, europea e mondiale tutta, DNL DOCS esclusi!).
Ho corso per poco meno di 60 km e di 5 ore questa settimana e mi sembra di non aver fatto niente ... è proprio vero che ci si abitua a tutto!
Il problema è la memoria. La testa dimentica in fretta, i muscoli ci mettono un po' di più ... checchè ne dicano i guru della resilienza e gli esperti di recupero muscolare! Basta così, qui solo i dati dei book. Per tutto il resto c'è il report di gara e pregara.


W13-14 [22 SETT>5 OTTOBRE 2014]
> [clicca sullo specchietto a sx per visualizzare il diario completo]

Un po' per gli impegni, un po' per il poco significato "atletico" della 14a settimana ho deciso di unificare il report e farlo quindicinale. Così procederò anche con le ultime due settimane, 15+16, quelle che portano alla gara UTLO 2014.
Tanto mi aveva entusiasmato la 13a settimana, tanto mi ha attapirato la 14a, anche se mentre scrivo queste righe mi sembra di rivedere la luce (sempre e solo atleticamente parlando, visto che metabolicamente dovrò riprendere in mano la situazione fuori ambito sportivo, resettarmi e ripartire da zero).
La W13 mi ha visto concludere baldanzoso un lunghissimo da 60 e più km e 3800 mt d+, come sempre in solitaria e sulle mie care montagne baldensi, sempre partendo con la lingua fuori, tra un check-in e un check-out. Ho  simulato la prima parte di gara, visto che in 35 km ho conquistato 3300d+, più o meno quello che accadrà all'UTLO. Metabolicamente, ho provato una terapia più aggressiva, o meglio con bolo + pasto e via. Pur considerando un rapporto i:cho prudenziale ho dovuto integrare più del previsto nelle prime 2h con l'insulina prandiale in azione iperstimolata ma poi ho però verificato una maggior efficienza atletica. Se questo è dipeso dalle maggiori integrazioni e dalla miglior conduzione dei cho grazie all'insulina rapida, non lo so, ma ritengo che resta più valida, al momento, la più collaudata e prevedibile basale+rompidigiuno. Cioè non sfruttare il bolo, ma l'azione della basale con integrazioni più piccole e più frequenti.
Ritengo inutile oramai "accanirmi" sul rispetto dei cicli e della tipologia di allenamenti da qui alla gara. Il pragmatismo deve prevalere sull'irrazionalità. Ho fatto quasi tutto e quasi molto bene. Ora ci sono altri impegni che richiedono priorità. Approfittiamone per recuperare almeno fisicamente, e limitare lo stress all'aspetto mentale. Se i miei muscoli sapranno dimenticare la fatica e la mia testa ricordare gli spunti e le cose testate in allenamento dovrei portare a compimento questo trail di lungo raggio felicemente stanco ma non "maciullato". Ora si parte per la Toscana dove non so bene quanti e quali allenamenti saprò sopportare ma cercherò di rispolverare ampiezza di falcata ed economia di corsa. E poi sarà solo "think Utlo"!

W12 [15>21 SETTEMBRE 2014] > [clicca sullo specchietto a sx per visualizzare il diario completo]
Un inizio di settimana promettente mi aveva illuso di saper conciliare workout impegnativi alternati a lunghi (anche se rallentati da fasi esplorative impossibili), ottima gestione nutrizionale e metabolica, impegni famigliari, manuale del bravo gestore di affittacamere e complicate operazioni societarie su una delle mie tre partite iva ... povero illuso appunto. Solo due allenamenti e poi mi sono dovuto arrendere al pragmatismo: per il bene mio e di tutti, meglio sospendere ogni pratica sportiva e dedicarmi alle pratiche societarie e burocratiche, oltre a una full-immersion da venerdì a domenica dedicata al Camp Mellito Tuscany assieme al doc Maurizio. Lo stesso ha verificato che i miei attuali ritmi di vita sono poco compatibili con una preparazione atletica strutturata e scientifica come quella che sto cercando di imbastire da 12 settimane a questa parte. Ma sono incompatibilmente fiducioso!
Sono saltati in questi giorni tutti i miei equilibri, anche quello, già delicato, del mio altamente imperfetto metabolismo degli zuccheri. Quattro giorni di fila di sedentarietà, uniti a stress, impegno mentale "acca 24" e scarsa propensione per una terapia più aggressiva e flessibile, hanno messo a dura prova la mia capacità di gestione, personale e terapeutica. Vabbuò, 'a da passa a nuttata ... e rimandiamo tutto alla prossima settimana. Rimandiamo, rimandiamo ... sperando il mio fisico regga a questa botta di scompenso.
Atleticamente a questo punto allungherò il 5° ciclo caricandoci parecchio e buttandoci dentro un ultimo lungo (10-11 ore in programma venerdì prossimo appena i clienti fanno il check-out e arriva la nonna baby-sitter!) per poi fare il 6° e ultimo ciclo di allenamenti "utili" ma abbreviati in distanze e tempi di percorrenza.
Il 7° ciclo mi porterà alla gara e come il biblico "settimo giorno", sarà fatto per riposare e recuperare:  forse è l'unica cosa buona che mi resta da fare per mantenere gambe pimpanti e testa funzionante.
Un buon riposo fa più di tanti allenamenti! Che sia questo il segreto della mia "roadlab"? L'ottavo ciclo invece va in vacanza anche se restano le 16  settimane di "preparazione" nella loro interezza.
Il disastro glicemico del fine settimana spero sia solo una temporanea finestra del terribile mix tra stress, sedentarietà forzata e "capa fusa". Non sarà facile rimettermi in riga, ma da lunedì cominciamo. Due/Tre giorni dovrebbero bastarmi per il mio tune-up metabolico.

Nel frattempo ho sciolto ogni dubbio sulla gara da fare ... UTLO doveva essere e UTLO sarà. Non so quando troverò il tempo di studiare le mappe e abbozzare una strategia di gara. E questa è una gara dura da prendere con le pinze e con tanta umiltà.
Vediamo di arrivare ad Omegna il 18 ottobre nella miglior forma fisica e mentale possibili. Poi con il mazzo che mi sono fatto, qualcosa di buono ne uscirà, ma il buon lavoro si riconosce dai frutti. Oramai non mi resta che citare la Bibbia e affidarmi a chi ci guarda da lassù:"Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi?" Da spine e rovi di ostici sentieri le mie gambe sono segnate, uva e fichi ce li andremo a guadagnare sul campo!


W11 [8>14 SETTEMBRE 2014] > [clicca sullo specchietto a sx per visualizzare il diario completo]
Fase interlocutoria, di rientro e di ripresa dopo i quattro giorni di scarico. 11 settimane completate e 5° ciclo di sedute iniziato. Ho fatto un po' fatica a rimettermi in "corsa", ma tutto sommato ho dato un "senso" e "utilità" anche a questa settimana spezzata". In questo 5° ciclo non farò "lunghissimi" ma proverò a tenere verticalità e variazioni (fartlek o ripetute). Ho guardato un po' l'agenda e ci sono troppe cose in mezzo. Non so se potrò completare tutti i cicli e le sedute immaginate. Sto studiando il calendario per vedere come e quando inserire un lunghissimo di 10-11 ore, ma la vedo dura.  Nessun problema: di (fuori)strada ne ho fatta abbastanza. Conti alla mano dal 1° luglio, ridendo e scherzando, ho messo assieme 82 ore di allenamenti di cui 70 di corsa percorrendo 32000 metri di dislivello positivo e 730 km in 43 uscite podistiche di qualità e quantità. Numeri ridicoli se paragonati a chi si allena "davvero" però è un piccolo "capitaletto" personale che dovrò far rendere al momento giusto, il che significa arrivare "riposato" al via della gara. So già che qui rischio di fallire, perchè magari mi allenerò meno, ma ci metterò dentro qualche altra attività extrasportiva superstressante. Ma sono fatto così, e debbo bilanciare eustress e distress per perfomare bene.
Non ho tempo per ragionare meglio sui dati atletici e metabolici, ma già averli a disposizione è buona cosa. Per lo meno mi serviranno per gestire future preparazioni, anche se in realtà li sto raccogliendo per lavorarci su in realtime. Ma riconosco di non essere in grado di farlo attualmente. Mi spiace di non aver indossato il cardiofrequenzimentro se non in un paio di occasioni, perchè alla fine anche le frequenze servirebbero per meglio capire consumi, sforzo profuso, risposte glicemiche, fabbisogni energetici etc.
Nutrizionalmente, ho iniziato una fase "ramadam" dopo i festeggiamenti sorrentini del week-end. Zero Alcol fino alla gara. Un fioretto che spero di mantenere. Uniche deroghe brindisi ad eventi speciali tipo compleanni, anniversari etc. di persone care o vicine.
Sto lavorando sull'alimentazione per limitare gli abusi "fuori pasto". Numero elevato di iniezioni, complici però parecchi pasti "frazionati" o di composizione tale da rendere necessario il "combo" oltre alle puntuali correzioni di qualche iperglicemia di troppo. Zero ipo, per lo meno. Ma iper e ipo per me vanno trattate allo stesso modo: con severità!
Non mi peso da una vita, ma non credo di aver preso più di un kg dunque dovrei presentarmi per metà ottobre in peso forma e perchè no anche in forma smagliante!!!

W10 [1>7 SETTEMBRE 2014] > [clicca sullo specchietto a sx per visualizzare il diario completo]
Focus sul lungo effettuato nel collaudato percorso del Baldo Crossing, una traversata che oramai conosco come le mie tasche. 50 km 3300 d+ in 8h11 in totale autosufficienza su percorso non certo filante. Sono soddisfatto per la tenuta mentale, la gestione alimentare e metabolica e una condotta atletica regolare senza strappi. A un certo punto pensavo pure di poter stare sotto le 8 ore, ma bisognava pensarci un po' prima, in particolare nei primi 20 km di salita dove solo lì credo di poter migliorare un po'. Nella discesa infatti, pur procedendo a passo deciso nonostante sia il mio tallone d'achille, non potevo fare più di tanto complici gambe stanche ma anche il fondo bagnato nelle parte centrale. 
Solo 3 uscite in settimana ma ci ho messo oltre al lungo anche un fartlek collinare abbastanza impegnativo (8x4' forte 2' recupero) su ritmi lontani dalle velocità migliori dei periodi stradali ma comunque sufficiente a mantenere ampia la falcata. 
La prossima settimana vedo di inserire uno specchietto riepilogativo di km, d+ e tempo di allenamento delle prime 10 settimane. Credo ridurrò i cicli "utili" a 7, l'8° sarà dedicato allo "scarico".
Ora debbo solo riflettere se inserire un altro lungo "lento lento" da percorrere entro il 30 settembre, ad almeno 3 settimane dalla gara. Credo di sì. La voglia c'è, bisogna trovare il tempo.
Quattro giorni di recupero, intervallati da una pausa lavorativa ma con altri impegni famigliari in trasferta: "parola d'ordine rigenerarsi".
Tempo anche di analisi del sangue, che rivelano che sicuramente non sono "dopato": con l'ematocrito a 41,1 debbo anzi indagare un po'. Già è un miracolo performare così. Idem con la ferritina praticamente ai limiti minimi. Mumble Mumble. Anche il profilo epatico non è entusiasmante, con dati borderline. Di certò non mi presento mai agli esami puro e riposato, ma sicuramente debbo approfondire. A ottobre ripetiamo tutto, indici metabolici inclusi. Che fatica però a stare nei range con tutto il mazzo che mi faccio. E per fortuna che lo sport deve essere un valore aggiunto, non un disvalore per la salute. Anche se credo che altre siano le ragioni del tutto. Se fossi su FB, e dovessi indicare il mio stato ... Preoccupato! 
Metabolicamente mi mantengo sui miei minimi storici, nel senso che sono ancora troppi gli errori di gestione che commetto (bolo, conteggio e contenimento fame) Anche se le poche volte che mi applico veramente, vado bene. Mi reputo comunque bravo nel continuare ad annotare da bravo emanuense tutti i miei dati da più di 10 settimane. Se avessi uno staff che mi aiuta a interpretare i dati e un po' più di tempo e testa liberi per ragionarci su, sarei giunto alla piena "occupazione" del diabete. Resto convinto che la fatica in più cui il diabete di tipo 1 ci costringe, non deve essere motivo di lamentela (che mi tengo dentro), ma di sprone. C'è sempre qualcuno che deve faticare più degli altri. Quando sento chi è colpito da un problema dire "perchè proprio a me?" mi sembra un ragionamento inutile: sembra quasi che vorremmo capitasse agli altri e non a noi. Quello che ci capita, ci capita. Teniamocelo. "Le lamentele non aguzzano l'ingegno". 
Mentalmente sono in una fase un po' difficile, o meglio, tormentata, perchè le cose difficili sono altre. Sto rimettendo in discussione il mio approccio allo sport di fatica. Da una parte adoro sudare e correre per sentieri, dall'altra avverto che il tempo, le energie e i pensieri che mi assorbe sono troppi rispetto alle priorità attuali e alle performance prodotte. E non è colpa dell'ematocrito basso, ma semplicemente di "potenziale in dotazione". Pippe di fine estate, forse, e di carenza di energie. Certo non mi sento più pimpante come tra giugno e luglio, quando però credevo di essere nel mezzo di cammin della miglior forma e invece forse ero già al "top".
Ora mi resta un mese e mezzo di "roadlab" per non perdere di vista l'obiettivo: performare al meglio senza trascurare le priorità. Ci riuscirò? Debbo assolutamente riuscirci o Mitch, Cherubina e Beniamino (le "priorità") ci resterebbero troppo male e non mi permetterebbero più di trascurarli un po' quattro o cinque volte la settimana per correre sui sentieri del Baldo Garda.

W9 [24>31 AGOSTO 2014] > [clicca sullo specchietto a sx per visualizzare il diario completo]9a settimana completata ... 9 su 16. Mi sembra ieri quando ho cominciato questa "roadlab". Buon segno, significa che non mi ha pesato. E alla fine ho macinato abbastanza km e d+.
7 giorni dedicati alla verticalità (2 uscite da 2150 e 1750 d+) intervallate da un 5x1k in salita: questa la chiamo qualità o intensità. Ho pagato in brillantezza il primo vertical svolto il giorno dopo le ripetute, mentre nella seconda uscita sono stato decisamente più performante, complice il giorno di riposo messo in mezzo e un percorso duro ma meno tecnico. Non so ancora se posso reggere i 1000 VAM come ritmo medio in salita, ma ci sono vicino vicino.
90k e 5300 d+ più o meno in una settimana quello che mi sto preparando a fare in un sol giorno.
Ma si può fare, come è noto, e anche di più. Il pensiero vola all'amico Tor, FINISHER alla PTL, la gara in autogestione e autonavigazione contestuale all'UTMB (solo che sono 300 k e 26000 d+). Chissà, un giorno magari ...
Torniamo alla realtà e al mio più "breve" quotidiano. Questo 4° ciclo di carico avrà il suo coronamento la prossima settimana con un lungo importante (50k 3300d+) che proverò a svolgere a passo spedito e verificare così quali velocità ascensionali e discensionali posso reggere su uscite di circa 8 ore.
Ho inaugurato la Hoka Rapanui 2014, fino ad oggi gelosamente custodita sullo scaffale, perchè mi rendo conto che è meglio preservare articolazioni e ginocchia quando i km e le ore sulle gambe aumentano. Insomma, ho sempre ritenuto le Hoka scarpe "terapeutiche" da riabilitazione ma mi sa che è meglio se le uso un po' di più. Terrò dunque le scarpe più tradizionali per distanze brevi e fondi più morbidi, ma per i lunghi, meglio stare belli ammortizzati. La scarpa inoltre ha una fantastica trazione e in discesa mi sembra sufficientemente stabile. In più è la scarpa che mi ha consentito di finire l'UTMB ... un po' di riconoscenza alla casa francese di calzature. Insomma i puristi della corsa rollata un po' storcono il naso a sentir parlare di Hoka, ma un conto sono asfalto e pista, un conto le interminabili ascensioni e discensioni su fondi variegati cui il trailrunner è affezionato.
Mentalmente sono proiettato in avanti, penso già al 2015 e ad altre cose, ma devo stare attento a non sottovalutare l'obiettivo 2014 per cui mi sto allenando, che rischio poi di affrontare o troppo decocentrato o con troppa sufficienza e dunque commettendo errori tattici (partire troppo forte o lasciarmi prendere dalla foga sulle salite e poi scoppiare sui tratti scorrevoli).
Metabolicamente sono partito male, ma ho poi trovato il tempo di fare un attimo il punto riguardando i dati certosinamente raccolti e ho fatto F5, ovvero reload, e mi sembra di essermi rimesso in carreggiata, anche se le medie e le statistiche, per tornare a parlare bene di me, necessitano di qualche altra settimana. Ho fondamentalmente usato una terapia più intelligente e aggressiva, ovvero insulinizzazione ai pasti più aggressiva e decisa, e quando serve, bolo combo per coprire risposte glicemiche a scoppio ritardato da pasti non equilibrati o da ripassi vari di cibo, ora non più a mia insaputa, ma consapevoli.
In attività fisica sono riuscito finalmente, a parte i primi due workout, a gestire glicemie quasi sempre entro i range, senza picchi su e giù, e integrando in linea con le mie previsioni (ovvero un po' più nelle prime e più intense ore di allenamento, e limitandole nel finale, solitamente in discesa e dunque meno impegnativo muscolarmente ed energeticamente).
Avanti così, ricordandomi magari di avvisare la mia compagna quando vado in montagna a correre da solo, altrimenti mi fa, giustamente, il cazziatone: "E cosa gli racconto io ai tuoi figli se ti succede qualcosa e non so nemmeno dove sei?". Dura la vita per un trail runner pater familias ... 

W8 [18>23 AGOSTO 2014] > [clicca sullo specchiatto a sx per visualizzare il diario completo]

Atleticamente ho inserito la verticalità mancante per completare il terzo ciclo di 10 allenamenti (uno in più del previsto) iniziato a ritroso nel sengo del "potere alla fantasia": prima il ungo a passo spedito, poi le variazioni nel mezzo e gran finale con due vertical di fila, uno tirato, uno in TA8, dunque lento lento, ma comunque 3h40 sulle gambe si fanno sentire. Ho poi iniziato, con prudenza, il 4° ciclo, che, approfittando della "famiglia in vacanza" per quasi due settimane, dovrà per forza essere quello del gran carico. Ma a partire dalla prossima settimana!
Le uscite in bici sono state di pura agilità e scarico, anche perchè non avvertivo quella brillantezza di gambe che mi facesse venire voglia di provare una salita a tutta per puro divertimento.
Tornando alla corsa, ho guadagnato velocità ascensionale ma faccio più fatica sul piano, dove un mese fa correvo con più facilità. Probabilmente è l'obolo da donare alla verticalità. Il passo si accorcia e dunque anche la falcata in pianura ne risente.
Dalla prossima settimana inizierò a riutilizare saltuariamente il cardiofrequenzimetro, per verificare allineamento velocità ascensionali e frequenze cardiache. Della serie laboratorio-fai-da-te! Il lattato più avanti :-)
Sentivo in televisione che le nuove metodologie di allenamento si concentrano ora più sul recupero rispetto al carico, nel senso che anche i toprunner inseriscono uno o due giorni alla settimana di scarico completo. Sembra finito il tempo del 7 su 7. Basta stakanovismo insomma! E dunque occhio alla dipendenza da endorfine dello sport!
Metabolicamente sempre inguaiato ... verosimilmente non credo di agire più sulla terapia (nel senso che è a posto così, basta contare quello che si mangia e di mangiare adeguatamente), ma di modificare alcuni vizietti alimentari che anche una assidua e costante attività fisica non riescono a tamponare e in particolare il consumo dosato ma continuo di formaggi ai pasti, nutella e creme di nocciola varie a colazione e lo sgranocchiare noccioline, peanuts e frutta oleosa tutto il dì, "acca 24".
I grassi, buoni o cattivi, comunque attaccano duramente il compenso e la prevedibilità delle risposte glicemiche. Mi do ancora due settimane di tempo per ritrovare il senso della misura, poi sarà necessario passare a metodi più duri e rigorosi. Insomma, basta autogiustificazioni e paraculismo, ma impegno vero senza proclami! Parole, parole, parole ... un pizzico di parole, un mare di volontà!

W7 [11>17 AGO 2014] > [clicca sullo specchietto per visualizzare il diario completo]
Settimana interlocutoria con lavori variati, cercando di dare un pizzico di qualità ai workouts (fartlek) e iniziando a fissare la VAM a 1000 in salita ... in allenamento voglio averla facile e mi sta riuscendo. Va ovviamente poi proiettata sulle più lunghe distanze e su dislivelli tra i 1000 e i 2000 mt per capire se la posso reggere in ambito "ultra".
Faccio quel che posso per mantenere un adeguato livello di allenamenti, anche se è un momento "caldissimo" dal punto di vista lavorativo. Quantità e qualità del sonno lasciano sempre a desiderare, così come ogni tanto, la sera, mi lascio un po' andare, tra un bicchier di vino ed un caffè ...
Metabolicamente continuo a fare "fatica" e a "zoppicare" ... mi consolo perchè lo faccio "consapevolmente", ma il 20% di iperglicemie è troppo, che sia consapevole o a mia insaputa. Azzerate le ipo, è vero, ma medie BG insoddisfacenti. So dove rimediare, solo che non riesco ad applicarmi. Pazienza!
Ho superato le 6 iniezioni al giorno di media, il che è un segnale di troppi errori nella conta dei cho. I dati inseriti sono corretti, solo che spesso sono il frutto di riconteggi a posteriori, dove verifico che effettivamente al pasto la conta è finita nel calderone dell'approssimazione.
Sto mangiando un po' di più, ho standardizzato l'aumento di basale a 16 unità (6+10), zero ipo (ma troppe iper lo ripeto) e riesco a mantenere il fermo peso forma stabilmente stra i 67 e 68 kg. Il che significa che se mi mettessi a fare vita da atleta potrei arrivare tra i 65 e i 66 kg. Ma tutto a suo tempo ... quando avrò compiuto ottant'anni :-)
Sono fiducioso sulla mia tenuta atletica perchè appena riesco a dormire un po' meglio e a non commettere atti di ingordigia e di lassismo etilico vado come un razzo. Certamente quest'estate fredda aiuta l'atleta a non finire bollito.


W6 [04>10 AGO 2014] > [clicca sullo specchietto per visualizzare il diario completo]
Per una serie di ragioni, non ultima, la qualificata e ottima compagnia di Tor Maistri, ho inserito un lunghissimo in spinta e in verticalità che non avevo previsto di effettuare prima di un paio di settimane. Ma così è se ci pare. 50 chilomentri e più con 3300 mt di dislivello in meno di 8h30 vi assicuro che non è male, e soprattutto con 2000 metri tutto d'un fiato in poco più di 2 ore. Ho sofferto un po' la velocità ascensionale del compagno di allenamento ma ho retto fino alla fine. Nel proseguio della settimana ho dovuto però alzare bandiera bianca e dedicarmi al recupero, con un felice guizzo domenicale dove sul breve ho ritrovato freschezza. Sempre più Supramonte on my mind, ma intanto più che alle gare, penso a ritrovare un po' di capacità di gestione personale al di fuori dell'ambito sportivo, in cui, bene o male, me la cavo sempre.
La figliolanza regala soddisfazioni, ma anche qualche notte insonne con conseguente nervosismo, pessimo umore e stanchezza. Prove tecniche di microcili di sonno ... ma quelli in gara sono tutt'altra cosa. A ciò aggiungiamo una fastidiosa foruncolite dolorosissima e con pus sui quadricipiti e la frittata è fatta. Sono un cinghiale ferito allo stato brado ...
Male anche metabolicamente, dove ho svanito la mia consapevolezza, già precaria. A forza di fare il "saputo" mi ritrovo con glicemie fuori dai miei standard desiderati (e anche dalla diabetologia) e incapacità di rapportare voracità al bolo insulinico. Mi auguro in parte le iperglicemie siano conseguenza dello stato infiammatorio generale in cui mi ritrovo, ma sono sempre restio a cercare scuse oltre i miei quotidiani errori. Quindi ho deciso di rimandare le mie sperimentazioni metaboliche "aggressive" in ambito sportivo per dedicarmi al manuale base ABC del bravo diabetico. Ho intanto optato per un lieve aumento dalla basale così da darmi un aiutino e poter essere un po' meno concentrato sulla conta dei carboidrati.
Troppi pensieri, troppi impegni, la testa non è sempre al suo posto, e la gestione in background non sempre funziona. A volte il pilota automatico va in default. A me saper tirare fuori il rigore e la disciplina necessari per reggere la terapia che mi sono cucito addosso altrimenti sarò costretto a scelte radicali e antisbattimento ovvero affidarmi completamente alla tecnologia. Tra una frittata responsabile e una irresponsabile, potrei preferire quella irresponsabile, ovvero delegata a micro, sensori, linee guida, fattori di qui e di là. Ma questa è un'altra storia. Vediamo di dormire qualche ora in più, e forse anche la testa tornerà a funzionare ... mind first!

W5 [28 LUG>3 AGO 2014] > [clicca sullo specchietto riepilogativo per visualizzare il diario completo]
Atleticamente ho ritrovato vigore e forza ben sopportando ripetute, progressivi e variazioni trail su varie distanze. Penso dunque di aver ben assorbito le fatiche di carico e ben gestito la fase di scarico. Mi sembra insomma che questa mia preparazione a cicli non legata al calendario settimanale mi dia più "aggio". Il massimo sarebbe riuscire a fare tutto con più calma e in armonia, ma forse è chiedere troppo a un lavoratore in proprio, bibabbo, superincasinatore e piacevolmente tormentato come il sottoscritto.
Ho verificato il peso alla bilancia da panettiere, professionale e taratissima, gelosamente custodita in taverna e i 67.5 kg di metà settimana confermano il mio percorso "asciutto come un chiodo" nonostante qualche nocciolina quà e là (ma evidentemente il dispendio energetico supera l'acquisizione di calorie da frutta oleosa).
Metabolicamente sono sui miei standard nel bene e nel male con medie glicemiche pre/af in linea con quelle generali, dunque con il mio pensiero sulla non utilità del portarsi alti (ma non nell'inevitabilità che ciò possa accadere!). Ho ridotto praticamente a zero le tendenze ipoglicemiche, mentre pecco sui picchi, soprattutto postprandiali, fermo restando che tutti i valori over 200 sono conseguenza di errori di conta dei cho o di mancanza di accuratezza nell'effettuazione del bolo.
Anche le glicemie al risveglio non sono sempre ottimali. Sto valutando, in tal senso, anche un lieve aumento della basalizzazione, ma debbo studiarci un po' su, anche con importanti livelli di esercizio fisicio, sia in quantità, sia in intensità.
I miei propositi battaglieri di "terapia aggressiva in AF" non ho avuto occasione di "sperimentarli". mentre ho riassaporato il piacere di correre a lungo e con dislivello nelle prime ore del mattino, a bolo zero e con integrazioni nel durante.
Ho testato le mie nuove Lasportiva Ultraraptor acquistate in un momento di follia telematica. Uno scarpone carroarmato da tenere per i percorsi su pietraia e macereto. Ci ho fatto però anche degli allenamenti veloci: come insegnano i kenyani che utilizzano scarpe pesanti in allenamento per poi sentirsi leggeri come farfalle in gara. Io però più che una farfalla sono un "torello", magro e tirato finchè volete, ma sempre un "mammifero tendenzialmente pesante" e pieno di "attriti".
La data della gara è ancora lontana, il 18 ottobre, ma ho scelto volutamente una preparazione "dilatata", "sostenibile" e "pacatamente determinata!! Dentro di me si è però insinuato il dubbio su quale ultratrail correre. Sono già iscritto all'UTLO del Lago d'Orta (un posto magico) ma sono attratto da una gara concomitante in Sardegna, l'UTSS a Supramonte (un paradiso). Tra un "posto magico" e il "paradiso" ben comprenderete che io possa iniziare a interrogarmi un pochino.
La famiglia poi spinge per una vacanza insulare ottombrina e avrei anche il supporto del tifo "familiare" all'arrivo. Vedremo dove mi porteranno il cuore e le gambe ... quello che è certo è che la Roadlab continua.
La meta,  ... aridaglie, non è comunque lo striscione del traguardo, ma il ritorno a casa. F come Finisher, ma anche e soprattutto, come Famiglia e Felicità.

W4 [21>27 LUGLIO 2014] > [clicca sullo specchietto riepilogativo per visualizzare il diario completo]
Il tempo vola ... già quattro settimane su sedici andate! E non ho ancora terminato il secondo ciclo dei miei "8 repeat". Vedremo. Mi sento un po' "fiacco". Ho necessariamente rallentato i ritmi per recuperare energie dopo la settimana "a tutta". Stanchezza generale e muscoli bisognosi di rigenerarsi. Non ho fatto qualità, riservandomela per i giorni a venire, se ne avrò la forza. Non è possibile mantenere il picco di forma troppo a lungo, dunque meglio alleggerire e poi ritrovarmi pimpante più avanti.
L'estate non arriva, e nemmeno il caldo, quindi per ora non dovrò spostarmi in "altura", con relativa perdita di tempo, per trovare condizioni ideali.
Nutrizionalmente sono abbastanza attento anche se vorrei riuscire a essere "nazista" per 2 mesi di fila e vedere cosa succede. Invece ogni tanto cedo a fritture, prosecchino, salumi fatti in casa e altri piccoli eccessi che non fanno parte del manuale del perfetto atleta, ma che a mio avviso, se opportunamente dosati, allungano la vita, compensando la dislipidemia con il buon umore.
Metabolicamente i dati denotano un miglioramento con la riduzione al minimo sindacale delle "iperglicemie".
Se riuscirò, vorrei sperimentare in queste settimane una "terapia insulinica molto più aggressiva" stile "pic & eat", ovvero "bolati, mangia e corri" per sfruttare l'effetto "boost" del nostro ormone esogeno salvavita, e sperimentare così la NON paura dell'insulina (e dell'ipo dietro l'angolo). Invertire i fattori e mettere l'insulina al servizio della prestazione atletica e non subirla. Non è facile, ma ci proveremo. Prima sulle brevi uscite, poi, più difficile, sulle lunghe distanze e in spinta. Qui però andiamo su un campo "delicato".
Sono sempre più convinto che sarò pur diventato diabetico in una fase storica più facile rispetto ad alcuni miei colleghi, ma mi rendo conto, che se l'era dei divieti e dell'oscurantismo verso la pratica sportiva nella persona con diabete è finita, se ne è aperta un'altra in cui comunque si punta più a creare la categoria "atleta con diabete" che una generazione di persone con diabete di tipo 1 in grado di essere "atleti punto e basta", limpidi e autentici. Questo per motivi che non mi sono ancora ben chiari: convenienza e "magna magna" oppure una mancanza di reale fiducia nel potenziale (espresso o inespresso) della persona/atleta con diabete ... Perchè non esiste AsmaNoLimits ( ...e questo potrebbe essere simpatico) o l'Associazione Nazionale Atleti con Epilessia (... e questo saprebbe da "regime"). Volete dirmi che non si trovano prove scientifiche che l'attività fisica fa bene all'asma e all'epilessia? Eppure atleti epilettici e asmatici corrono e gareggiano ovunque, talvolta nell'anomimato, talvolta nell'indifferenza generale, forse perchè condiderate patologie croniche meno difficili da gestire rispetto al diabete.
Salbutamolo e carbamazepina evidentemente non valgono quanto ipoglicemizzanti orali e insuline? Spunti e deliri per future riflessioni. Ho comunque "pistoleggiato" a sufficienza sul web e continuerò a farlo in altre sedi e con maggior chiarezza di argomentazioni. Mi basti dire "fermiamo la diabetologia dello sport italiana" e i protocolli "ANIAD-CONI"!

W3 [14>20 LUGLIO 2014] > [clicca sullo specchietto riepilogativo per visualizzare il diario completo] 
Settimana con meno allenamenti, ma tanta verticalità e "a bombazza". Il Terminator Trail del martedì e il Trail del Baldo di domenica. Più brillante nel primo, ma bene anche nel secondo, anche se con gambe meno esplosive. 4000 mt di d+ in 3 allenamenti e 54 km non sono "poca roba".
Metabolicamente non ho gestito bene le glicemie al risveglio, anche per "leggerezza" nell'addormentarmi senza correggere, con boli o basale in aumento, pasti non proprio regolari per orario, quantità e qualità. Anche in attività fisica non sono riuscito a mantenere, nei due workouto più impegnativi, glicemie di partenza entro range standard, cosa che non vorrei, ma cui so porre rimedio.
Ho mangiato pizza due volte in una settimana con conseguenti boli quadri o "cube" e aumentato numero di iniezioni. Solo grazie al dispendio energetico tra sport e lavori domestici/giardinaggio riesco a mantenermi in equilibrio con peso forma e fisico asciutto.
Continuo ad allenarmi senza utilizzare il cardio frequenzimetro che penso riutilizzerò solo quando tornerò a preparare una maratona su strada, ovvero a partire da novembre 2014.
La prestazionalità continua ad essere in aumento. Vediamo di gestire bene carico e scarico e non rovinare tutto con overtraining o piccoli infortuni. Ora fino a settembre non ci sono competizioni in vista. Cercherò di inserire un paio di lunghi in autogestione sui sentieri di casa e in velocità.



W2 [7>13 LUGLIO 2014] > [clicca sullo specchietto riepilogativo per visualizzare il diario completo] 
Sto dedicando un po' più di attenzione agli aspetti metabolici, senza peraltro riuscire ad evitare qualche iper (e non solo) di troppo. Il tutto anche in virtù del perfezionamento del foglio elettronico per la raccolta integrata di dati metabolici, terapeutici, nutrizionali e atletici. Sono però in controllo e so cosa devo fare per migliorare.
Ho inserito qualche statistica
riepilogativa in più, in particolare la % di glicemie inferiori a 65 e
maggiori a 190 sul totale delle rilevazioni e la media delle integrazioni sia sul totale degli allenamenti, sia pro ora di attività. Roba da "smanettoni", e con i limiti di tutte le medie/statistiche,
ma cerco di raccogliere il maggior numero di dati "utili" (atletici e
metabolici) e di metterli assieme senza perderci troppo tempo (alla fine è come tenere un diario unico di tutto, quindi non debbo fare trascrizioni o ricopiamenti vari perditempo): ogni volta che li rileggo, ne traggo ispirazione e stimolo. A me poi tradurre l'analisi in reale "miglioramento" o restare a livello di "conversazione".

Atleticamente ho gestito una settimana con lavori più vari e un po' più brevi (meno di 50 km e meno di 2000 d+ complessivamente). Avrei voluto un po' più di velocità nelle ripetute in salita, ma tutto sommato ho svolto 12 workout in 14 giorni. Non debbo avere fretta. Fortunatamente riesco a ritagliarmi quasi quotidiani, piccoli o medi spazi, per allenarmi con regolarità. L'estate tarda ad arrivare, e questo aiuta a gestire le uscite anche in pausa pranzo. Non posso dedicarci tutte le
"ore" che vorrei, ma non sono mica un "professionista". Per l'UTLO di ottobre mi basta di riuscire a inserire un lungo ogni 15/20 giorni. La buona forma fisica si riflette anche sulle velocità ascensionali, sia a piedi, sia sui pedali. Avverto tanta voglia di correre, un entusiasmo forse eccessivo, che mi porta ad allenarmi con piacere ma che forse non è consono alla mia età e a un buon pater familias.


W1 [1 LUGLIO >6 LUGLIO] >  [clicca sullo specchietto riepilogativo per visualizzare il diario completo] 
Si comincia ... una preparazione più "dilatata" e forse fin troppo lunga per una corsa da 87 km e 6000 d+ che si disputerà il 18 ottobre (gli organizzatori esagerano sempre un po' nel dichiarare i numeri) ma, visto che in estate gli allenamenti vanno conciliati l'intensa stagione lavorativa, e gli anni passano, meglio prendersi per tempo.
Procederò, come detto, a cicli di allenamento da 9 a 12 sedute (incluse 3 di bici) in 15 giorni da ripetere in continuo e così verificare lo stato di forma su situazioni simili da qui a tre mesi.
Peso già ottimizzato (67-68 kg) e freschezza atletica nella maggior parte delle uscite, anche su piano.
Nel frattempo miro all'ottimizzazione della mia gestione a 360° gradi, inclusa quella metabolica, dove debbo aggiustare il tiro e più che altro adeguarla a quello che sarà il carico di allenamenti in quantità e intensità che potrò sostenere.
Il riquadro a sinistra riepiloga i dati settimanali, atletici e metabolici.
Per il dettaglio cliccarci sopra e si scarica il pdf completo.