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Dnl - Diabete no limits

unisciti a diabete no limits dnl - tubo mellito

TRIMELL1TO • 2014 - IRONMAN 70.3 ITALY



TEAM DNL @ IRONMAN 70.3 ITALY
Pescara, 1 giugno 2014




DNL 100% = TUTTI FINISHER!

VIDEO EMOZIONALE DNL BY X-IRON-CURCIO



RISULTATI
Marco IronMarelli > 5h21:51
Davide IronCurcio > 5h59:07
Team DNL Gentlemen [Tobia, Gerd, Fabio] > 5h28:16
Team DNL Women [Valeria, Vera, Luisa] > 5h48:09


DNL FRIEND > Francesca Fantuzzi > 5h32:59

IRONMAN 70.3 • Pescara, domenica 1 giugno 2014 • Diario di bordo • a cura di Valeria
[Più sotto le 10 righe da ... dei protagonisti diretti e indiretti!]

Il Team Diabete No Limits è nuovamente pronto, alla griglia di partenza, per ripercorrere, per il terzo anno consecutivo come gruppo DNL, l’IronMan 70.3 nelle terre e nelle acque pescaresi.
Partecipano alla gara completa due atleti DNL, il veterano Marco Marelli [t1, Pescara] e il neofita Davide Curcio [t1, Padova].
Oltre a loro, una nuova DNL friend, Francesca Fantuzzi, all’esordio nel mezzo IronMan.
Le staffette che il gruppo DNL riesce a comporre per il 2014, dopo cambiamenti dell’ultima settimana, sono due, una per genere: Team Diabete No Limits Women, con Valeria Nicolis per il nuoto, Vera Vignudelli per la bici, Luisa Campregher per la corsa; Team Diabete No Limits GentleMen, con Tobia De Vincenzi per il nuoto, Gerd Mair per la bici e Fabio Iezzi per la corsa. Tutti rigorosamente "ditipo 1".
Il gruppo, composto da atleti e supporters, parte frazionato alla volta di Pescara: qualcuno, come l’altoatesino ciclista Gerd con la famiglia, raggiunge Pescara venerdì 30 maggio, tutti gli altri viaggiano sabato 31 maggio, cercando di evitare il plausibile traffico dei vacanzieri.
Il gruppo si ritrova nel piovoso pomeriggio di sabato presso il Museo d’Arte Moderna di Pescara, per ritirare pettorine, chip, pacchi gara, cuffie, braccialetti, e per ricevere le istruzioni relative allo svolgimento della gara completa e delle staffette.
Usciti dall’acqua, ogni atleta deve tenere la cuffia in testa e può iniziare a togliere la muta abbassandola solo fino alla vita.
L’atleta IronMan deve quindi dirigersi verso la bici, depositare la muta, infilare casco e scarpette e ripartire. Lo staffettista della bici, invece, deve attendere il nuotatore all’inizio della zona cambio e qui prendere il chip legato attorno alla caviglia sinistra. Una volta in bici, la pettorina deve essere visibile sul dorso. Durante la corsa, deve essere visibile davanti…dimenticavo, il percorso della mezza maratona è di 21 chilometri, suddiviso in 4 giri: a ogni giro bisogna prendere un braccialetto colorato dai giudici… quante regole!
Durante le gara di podismo, di bici o di nuoto, perlomeno, si pensa solo a svolgere al meglio l’attività!
Ma, questo, è anche il bello del triathlon!
La pioggia e il freddo di sabato non preludono nulla di buono per la gara del giorno successivo, ma la nostra squadra procede imperterrita e infreddolita a finalizzare iscrizioni e check-in delle biciclette.
Sono le sei della sera: iscrizioni perfezionate, check-in biciclette eseguito, deposito delle tre sacche per i cambi effettuato, e è finalmente ora di raggiungere l’albergo a Francavilla a Mare, lavarsi e quindi raggiungere il locale scelto dal pescarese d’adozione Marco Marelli, per la cena: Civico 53!
Una tavolata viene riservata al gruppo DNL: chi si prepara alla gara del giorno successivo opta per carboidrati e proteine, ottenuti da pasta rossa con polpette, oppure da formaggi per chi è celiaco.
Chi, invece, avrà il compito di fotografare, assistere e incitare si concede il ricco antipasto pescarese, corredato anche dai tipici arrosticini.
Prima che i camerieri imbandiscano la tavolata, il gruppo imbastisce un briefing per riassumere le regole da rispettare nella gara e per confrontarsi sulla gestione sportiva e atletica.
Marco Marelli, al suo quarto IronMan 70.3 di Pescara, gestisce il briefing, puntualizza le regole sulle quali porre maggiore attenzione, descrive il percorso in bicicletta. Cena, qualche chiacchera, e la stanchezza prende il sopravvento. Prima della mezzanotte tutti i partecipanti sono a letto. Il ritrovo è fissato per la mattina seguente alle 8. La gara parte alle 12, per i primi a iniziare.
A colazione, ognuno gestisce la propria colazione calcolando l’attività fisica da svolgere successivamente. Durante il briefing, gestito dal runner Alberto Brunelli che, per una volta, si ritrova nel ruolo di supporter, Luisa, Davide e Vera descrivono come hanno deciso di gestire metabolicamente la giornata.
C’è chi dimezza la basale, chi gestisce le integrazioni durante la gara. Dalle 10 righe e dal diario metabolico che ogni partecipante ci invierà, ciascuno di noi lettori potrà riflettere sulle condizioni, sulla gestione, sulle linee ottimali da seguire e sugli errori da ricordare per evitarli in eventi futuri.
Durante la colazione, il gruppo viene raggiunto da Eugene Skuhrosky, compagno della DNL friend Francesca, e da Orazio Ragusa, nutrizionista. Francesca partecipa all’IronMan 70.3 di Pescara a termine di un progetto della Facoltà di Scienze Motorie di Verona, www.ebpride.it, che vuole portare il messaggio che persone, non atlete professioniste, seguendo allenamenti e alimentazione calibrati possono portare a termine con buoni risultati gare di endurance come un IronMan.
Entro le 10, la squadra parte al completo. La partenza della gara di IronMan 70.3 è suddivisa in scaglioni: alle 12 partono i professionisti, quindi le donne, e a seguire gli uomini divisi per età. Ultimo ranking di partenza per le staffette, alle 13.
La prima frazione è dedicata al nuoto. La frazione dell’IronMan 70.3 prevedrebbe 1,9 chilometri a nuoto in acque libere, ma domenica il mare è ondoso e agitato. L’organizzazione decide di diminuire la frazione a 1 chilometro. Quindi, si procede con i 90 chilometri di bici, tra saliscendi collinari, circa 1000 metri di dislivello conditi da vento, pioggia e grandine. Per ultima, la parte di corsa: 4 giri del centro di Pescara, prendendo, a ogni giro, un braccialetto di diverso colore.
Gli staffettisti non impegnati nella frazione podistica, Tobia, Valeria, Gerd e Vera, e i supporters urlanti, Alberto, Manuela, Michele, Sara, Patrizia e il piccolo Tobias, insieme alla fotografa Melissa, attendono trepidanti i compagni di squadra.
Nessuno delude le aspettative: tutti finishers! Al 100%!
I nostri IronMen, Marco e Davide, la IronWoman, Francesca, e le staffette, che attendono il compagno runner per varcare la porta finale sulla spiaggia con la bandiera Team Diabete No Limits.
Ancora una volta, visibili ma irriconoscibili!
Ancora una volta, determinazione, emozione e tanto divertimento!
Questa è vita!
In epilogo, il gruppo, recuperate magliette e biciclette, dopo una doccia e un riassetto, si ritrova a festeggiare con una cena a base di pesce (pescato del giorno dalle Isole Tremiti) in un locale conosciuto da Marco. Racconto, emozioni, scambi e la sera si conclude.
Il mattino seguente, qualcuno dorme, qualcun altro (Tobia, Valeria, Alberto e Eugene) si getta in una corsetta mattutina.
In tarda mattinata, tutti ripartono verso casa. Un altro bagaglio di esperienza da riaprire, una volta a casa. Un altro bagaglio pronto da riassemblare per la prossima avventura.
E ora, alle righe di ciascun partecipante, il compito di guarnire, con le emozioni provate, le fasi della gara descritte.

10 righe da Pescara, by Gerd Mair, dm1, BZ
Ciao a tutti,
finalmente riesco a scrivere la mia storia dell'  "Ironman Pescara" 2014
Quando ho visto il Banner dell' Ironman su Internet, sapevo subito, questo è una cosa che io nella mia vita devo fare.
Allora mi sono messo subito in contatto con Tobia per la staffetta come frazionista bici.
Sperando che si riuscirà a comporre la squadra, ho cominciato ad allenarmi.S
Ho deciso presto di partecipare all'Ironman e mi è rimasto abbastanza tempo per prepararmi alla gara.
Quando è arrivato finalmente il weekend di Pescara, la mia famiglia (Patrizia, il piccolo Tobia e Rocco come mascotte) ed io siamo partiti il venerdì a mezzogiorno.
Doppo il lungo viaggio, ca. 9ore, siamo arrivati, che fatica!
Sabato mi sono subito incontrato con il nostro coordinatore Marco, che mi suggeriva subito di ascoltare il briefing della gara. Ho seguito il suo suggerimento. Con gli altri atleti e accompagnatori ci siamo incontrati al museo, per il perfezionamento dell'iscrizione. Dopo il grande saluto ci siamo finalmente registrati. La sera Marco aveva organizzato una cena per tutti quanti. Il mangiare era buono e noi felici. La serata è stata conclusa in anticipo, perchè domani è il giorno della "grande gara"
La gara > Domenica mattina ci siamo incontrati dopo la colazione per sintonizzarsi (briefing) e per discutere alcuni esempi per il buon controllo della glicemia. Dopo sono torrnato ancora una volta al mio albergo per recuperare Patrizia Tobi e Rocco. Marco ha organizzato anche un posto d'incontro sulla spiaggia per noi, dove ci potevamo preparare e aspettare, perche era un grande andare e venire. Per Davide e Marco la gara comincia a mezzogiorno, per noi invece all'una.
Ci siamo augurati tanta fortuna.
Quando Tobia  è entrato in zona cambio c'era un gran casino, per fortuna ci siamo trovati subito. Mi sono messo il chip e sono corso dalla mia bici e fuori dalla zona cambio. Sul percorso ciclistico mi sono trovato subito bene. C'era di tutto: sole, vento, pioggia, grandine però sono riuscito lo stesso ad andare regolare. Dopo 2 ore e 53 minuti c'è l'ho fatta. In zona cambio ho rimesso la bici al suo posto e sono corso da Fabio per darli il chip, solo che non sono riuscito a trovarlo. Dopo un pò di tempo ci siamo incontrati e la gara per me era finita.
Gli ultimi metri all' arrivo Tobia ed io abbiamo "scortato" Fabio. Totalmente felici tutti e tre.
Metabolicamente
Porto il micro e l'ho impostato così:  non abbasso la basale quando faccio sport, perchè preferisco mangiare un po' di più cho durante la gara. 2 ore prima della partenza controllo la glicemia e sono basso (68). Assumo un gel di veloce assimilazione ( 24 cho ). Un mezz'ora prima della gara ricontrollo e per fortuna si è rialzata la glicemia (168). Per sicurezza mangio ancora un gel, sta volta uno a lungo assimilazione (24cho) e parto. Durante la gara integro solo con acqua. Fine gara il glucometro segnia 264. Faccio il bolo correzione. Però solo la metà di quello che mi consiglia il micro.
Alla sera ,verso le otto misuro di nuovo ed è tornato nei range (123) Tutto sommato è andata bene.
Volevo anche andare sul sicuro, perchè la gara era una staffetta e non volevo deludere i miei compagni.
Penso che il valore dopo gara è stato anche causa dell' adrenalina da gara.
La sera ci siamo di nuovo incontrati tutti per una bella mangiata di pesce. Solo Fabio non `c'e l'ha fatto piu. Tutti abbiamo parlato della gara e ci siamo scambiati  le emozioni che abbiamo vissuto durante le nostre performance.
Si fa tardi quando finalmente sono andato a dormire, però ero davvero tanto felice.
Alla fine vorrei salutare tutti quanti e ringraziare Marco, Tobia, Fabio, Patrizia e Tobi e tutti quelli che ci hanno essenzialmente sostenuti.
A presto. Gerd

10 righe da Fabio Iezzi [ditipo 1, CH]

PESCARA 01-06-2014, STAFFETTA IRON MAN 70.3, LA MIA PRIMA ESPERIENZA DIABETE NO LIMITS.
EMOZIONALE, RELAZIONALE, ESPERENZIALE.
LA MIA PRIMA esperienza DNL nasce un po’ per caso.
Aprile 2014. Nonostante la mia candidatura , non c’è la possibilità’ di fare una seconda staffetta, quindi mi metto a disposizione per un’eventuale e improbabile sostituzione nella frazione podismo.
26 maggio 2014. La domenica prima della gara, già pronto a vivere l’esperienza da spettatore, vengo contattato da TOBIA, un simpatico e sveglio ragazzo con accento del nord: si e’ liberato un posto nella staffetta maschile, se voglio posso partecipare.
Rifletto: in primavera mi sono allenato e ho fatto alcune gare, dopo lo stop di 20 giorni ad aprile per un intervento di asportazione di un lipoma ho fatto pochi lunghi, ma l’allenamento dell'inverno dovrebbe bastare.
Ok, Tobia, partecipo.
31 maggio 2014. Arrivo al ritiro pettorali sabato, senza conoscere nessuno. Lì incontro un gruppo già affiatato, pieno di esperienze positive vissute e con una gran voglia di viverne  e condividerne tante altre.
Si capisce subito in che modo un gruppo vive un’esperienza: nonostante il brutto tempo, c'è un'atmosfera positiva, sopratutto quando arriva un certo Marelli, carico e determinato, una sorta di guru del Triathlon che impartisce subito raccomandazioni e organizza il tutto.
Ritirati i pettorali, sistemate le bici ci diamo appuntamento per cena.
La sera ceniamo in un locale della zona a pochi km da casa mia. Ci sono tutti, partecipanti e accompagnatori.
Poco prima di mangiare, vedo  penne, strisce, misuratori di glicemia e microinfusori sopra e sotto il tavolo... Non mi sembra vero, sembra di essere in una realtà modificata, mi rivedo in tante persone che ho di fianco.
Anche questa per me è un’esperienza, l’ultima volta che ho condiviso una situazione di gruppo con ragazzi diabetici avevo forse 13 o 14 anni, una sensazione che avevo quasi dimenticato.
La cena, il briefing pre-gara della sera e quello metabolico della mattina sono state occasioni per arricchirmi, per scoprire che con il diabete si può fare molto di più di quello che faccio normalmente (e che già mi sembra un’impresa...).
Ho conosciuto ragazzi e ragazze che avevano fatto diverse maratone e gare impegnative, tra cui Marco e Davide Curcio che il giorno seguente avrebbero fatto la gara completa con tempi per me impensabili.
1 giugno 2014. LA GARA e’ stata, come dire, …. vissuta.

In questi tre anni di podismo ho fato svariate gare, forse 10 mezze maratone ma l’atmosfera che c’è a Pescara per l'Ironman non mi e’ mai capitato di viverla. Gareggiare al fianco di professionisti della specialità e in una città presa d’assalto da appassionati e curiosi è davvero bello.
Arrivo in tempo per vedere la partenza di Tobia e Valeria e capisco che con il mare in quelle condizioni non li invidio affatto.
Partenza prevista per la mia frazione ore 16:15, ma mezz’ora prima vedo l’affollamento nella zona cambio e, ingenuamente, mi precipito lì, ovviamente senza riscaldamento perché sul lungomare c’è troppa gente per correre.
Aspetto Gerd, l’ho conosciuto la sera prima, fatico a riconoscerlo.
E infatti, al suo arrivo neanche lo vedo. Per fortuna è lui che mi chiama, perfettamente lucido nonostante i 90km sulle gambe.
Ci scambiamo chip e pettorale.  Ok, ci siamo, è il mio momento, si comincia.
Parto subito forte (per me), troppo forte, poi rallento e imposto una gara che mi dovrebbe permettere di chiudere intorno all’ora e 55, in linea con quanto “promesso" ai miei compagni di staffetta.
Tra il pubblico, il team DNL e molti amici che  mi hanno incoraggiato e spinto.
Vado bene fino al quarto e ultimo giro, ma poi, al 18 km, arrivano delle fitte fortissime al polpaccio:  crampi,  crampi, CRAMPI!!!
Le ore d’attesa, il caldo e il poco riscaldamento si fanno sentire.
Da lì inizio 3km di sofferenza alternando  corsa lenta e cammino, fino ad arrivare a 100 metri dal traguardo, quando crollo proprio davanti al gruppo DNL (probabilmente Brunelli ricorda bene le mie urla) in preda ad un dolore fortissimo. Il pubblico mi incita, neanche avessi fatto tutto l’Ironman…
Grazie a non so chi che mi tira il polpaccio, mi rialzo, vedo i miei compagni di staffetta che mi vengono incontro, mi sorreggono e insieme percorriamo gli ultimi, infiniti, 100 metri per arrivare al traguardo.
Arrivo, crollo nuovamente a terra, una massaggiatrice cerca di sbloccarmi la contrattura.
Confesso che se non fosse stata una staffetta avrei abbandonato la gara. Ma Tobia e Gerd avevano fatto tanti km per venire a Pescara, non era giusto, dovevo arrivare.
La delusione è tanta, di solito non mi preoccupo dei tempi, mi piace godermi la gara comunque vada, ma sinceramente di quegli ultimi km avrei fatto volentieri a meno.
La sera per il dolore al polpaccio dispiaciuto non riesco a partecipare alla cena, in una telefonata il giorno saluto tutto il gruppo, alla prossima ragazzi.
Metabolicamente ...
La mezza parte intorno alle 16:15, un orario particolare, non mi capita mai di correre a quell’ora, molto vicino al mio solito orario di pranzo delle 14:00.
Per questo motivo decido di pranzare intorno alle 11:30 per evitare di avere l’insulina del bolo in corpo durante la gara: 80 grammi di riso e un po' di frutta, glicemia pre-pranzo a 71, faccio un bolo di 3 unità.
La glicemia si mantiene abbastanza buona, tra i 150-160 nel pomeriggio, ultima rilevazione alle ore 15:30: 157.
Dalle 15:15 abbasso la basale al 50% e assumo alle 15:45 30 g.di CHO. Forse ho abbassato la basale troppo presto, visto che la mia frazione di gara non sarebbe iniziata prima di un’ora.
Nel corso della mezza assumo due gel da 20 CHO, uno al 7 km  e uno al 14 km.
Alla fine della gara, dopo mezz’ora dall’arrivo, la glicemia è a 246, faccio tre unità di correzione. Alle 20:30 prima di cena sono a 257, faccio altre 4 unità e assumo per cena circa 40 grammi di CHO.
Poco dopo ceno e vado a letto, distrutto e con il polpaccio dolorante, con ultima misurazione 198 alle 22:50.
E’ stata la mia prima bella esperienza, spero ce ne saranno altre, la prossima volta sarò più’ “BREVE”, grazie e saluti a tutti.

10 ... righe ... gocce da Valeria [di tipo 1, Verona]
Ho iniziato a pensare a Pescara già da un lontano camp DNL di gennaio 2013. Avevo iniziato a allenarmi a nuoto un po’ più seriamente dall’estate precedente. Il 2013 trascorre e l’idea di partecipare alla staffetta del nuoto rimane nel cassetto dei sogni da realizzare. Poi, non ricordo bene quando e come, ho deciso, e ho deciso di trasferire il mio entusiasmo anche al team dnl. Due dnllini avrebbero partecipato nel 2014 alla gara completa: Marco Marelli, alla sua IV partecipazione pescarese, e Davide Curcio, alla sua I partecipazione nel mezzo IronMan. All’interno del team diabetenolimits, sia in vista della futura presenza a Pescara sia all’interno delle attività multisport del camp mellito a Brenzone nell’ottobre 2013, io, Tobia de Vincenzi, Davide Curcio, Marco Marelli, unitamente a altri nuotatori, come il doc Arnaldo Coletti, uniamo l’interesse per il nuoto al desiderio di inserire l’attività natatoria nelle attività sportive organizzate negli incontri dnl.
Mi avvicino anche al nuoto in acque libere, lacustri e gelate, insieme ai compagni Tobia, Davide e Marco, e insieme a loro mi ritrovo più volte per allenamenti in piscina, in lago e in mare.
È febbraio quando la mia amica di allenamento Francesca mi conferma che farà il suo primo IronMan 70.3 proprio a Pescara, e da febbraio la motivazione e il desiderio di partecipare a Pescara 70.3 con una staffetta femminile diabetenolimits aumentano.
Inizio a attivarmi. Inizio a contattare donne dnl per proporre la partecipazione alla frazione podistica e ciclistica, a contattare medici per proporre una staffetta docs, a chiedere la collaborazione del Pres per completare la staffetta maschile. La squadra degli uomini sembra definirsi già a metà marzo, le partecipanti femminili sembrano indecise, dei docs neppure l’ombra. Abbandoniamo l’idea della staffetta medici e, con il capitano nuotatore Tobia, puntiamo a finalizzare la staffetta maschile (Gerd Mair per la bici e Gianluca Manunza, inizialmente, per la corsa) e a completare la staffetta donne. Da marzo a aprile chiedo, chiamo, propongo, ma inizialmente le donne sembrano non rispondere all’appello. Chi risponde subito e con interesse è la ciclista: Vera risponde alla chiamata, e, dopo un entusiasmo iniziale, mi mette dinanzi ai dubbi da esordiente nelle gare. “Non avrò i tempi che la staffetta femminile ha conseguito l’anno scorso”, “Non riesco a allenarmi spesso”, “Non ho mai partecipato a una gara, né corso senza scia”… Vera mi ha reso evidente una io subconscia. Motivando lei, scacciavo i dubbi che avevo dentro di me. La staffetta femminile si stava delineando come la staffetta donne esordienti! Anche per me sarebbe stata la prima competizione di nuoto e in acque libere.
Durante gli allenamenti, i pensieri di non essere in grado non mi si profilano. Per me, l’idea di poter partecipare alla staffetta del nuoto in mare è un’idea che sapevo per certo che si sarebbe tramutata in realtà. Non penso a niente altro che a aumentare gli allenamenti, ascoltare i consigli dell’esperto Tobia e della sua compagna e allenatrice FIN Sara Carradore, partecipare agli appuntamenti natatori di allenamento.
Per completare la staffetta donne, manca ancora la podista. Chiedo, telefono, scrivo email, ma non ho risposte. E allora ci riprovo con Luisa, già contattata in precedenza, ma che aveva negato la partecipazione perché voleva preparare il trail della Vigolana per la domenica seguente a quella di Pescara. I primi giorni di aprile provoco Luisa: “Allora Luisa, non vorrai far la pappamolla e non partecipare all'evento di Pescara solo perché una settimana dopo avresti la Vigolana?!?” e le sgrano una rosa di buoni motivi per accettare la mia proposta. Devo essere stata convincente, o probabilmente i motivi e il messaggio dnl sono stati convincenti, e pochi giorni dopo anche Luisa compila il modulo di candidatura per la staffetta dnl a Pescara 70.3, versione 2014!
Il Team Diabete No Limits Women è formato, motivato e, dal 6 maggio, iscritto a IronMan 70.3 Pescara 2014 Relay. Siamo una Squadra! Ora non ci rimane che finalizzare gli allenamenti, in vista di domenica 1 Giugno.
A una settimana dall’evento, mentre io, Tobia e Davide, torniamo carichi da un allenamento nelle acque di Sottomarina, il frazionista Manunza comunica a Tobia che non avrebbe partecipato alla staffetta a causa di un infortunio. La comunicazione coglie il gruppo di sorpresa. Fortunatamente, si era proposto un altro podista, Fabio Iezzi, il quale, contattato da Tobia sabato pomeriggio, la mattina seguente conferma la sua presenza!
La data, agognata, arriva. Parto sabato 31 maggio, insieme a Alberto e alla bella sorpresa della sua partecipazione in veste di motivatore e redarguitore del gruppo diabetenolimits, nelle veci del Pres, di Monica e della famiglia Agnoli, assenti giustificati. Ritroviamo la coppia Luisa e Michele al casello autostradale di Nogarole Rocca e, infine, la dnl friend Francesca lungo la transpolesana che avevamo deciso di percorrere per evitare il traffico dei vacanzieri. Quindi, ci incontriamo con Sara e Tobia e proseguiamo il percorso. Il mio viaggio in auto sarà con l’amica Francesca, le chiacchiere, la lettura delle “istruzioni per l’uso” dell’IronMan 70.3 e della relativa staffetta.
Pescara ci accoglie sotto l’acqua. Ritroviamo l’intero gruppo dnl davanti al Museo d’Arte Moderna dove finalizziamo le iscrizioni. Una volta terminate le registrazioni, infreddoliti e bagnati, ci dirigiamo all’hotel e quindi al locale scelto da Marco.
La mattina di domenica 1 giugno arriva. Mi alzo agitata e eccitata. Anche il mare è mosso! Decido di fare una colazione standard, con yogurt, 6 fette biscottate e una mela, calcolando che non sarei partita prima delle 13. Più si avvicina il momento di trasferirsi verso la spiaggia di Pescara, più salto e mi agito.
Alle 12,30 la glicemia è a 161: decido di posticipare la basale, che solitamente faccio a ora di pranzo, e decido di prendere un sorso di cola. Decido di comportarmi con una testa conservativa e preventiva, quasi volessi tenere una scaramantica “coperta di Linus”, un “alto e sicuro” di trascorsa dnl memoria.
Indosso la muta attillata, metto cuffia e occhialini, regalati da Francesca. Inizio a sentire che manca poco all’inizio della gara. Mi avvicino alla porta gonfiabile e attendo a fianco di Tobia. Sono agitata e inizio a riempirlo di domande. Tobia mi risponde a monosillabi: “è una gara anche per me!”, mi risponderà, giustamente, a prestazione conclusa.
Il mare è mosso. Il percorso viene modificato: 1 chilometro da compiersi non oltre i frangiflutti.
Pronti, attenti, sbam! Si parte. Inizio a correre per entrare in mare, cercando di tenermi in disparte per non arrancare sotto le bracciate degli altri partecipanti. La corrente è energica, le onde abbastanza alte. Percorro tutta la prima metà del percorso in affanno, non riesco a trovare la fluidità nella bracciata e nella respirazione. Sto nuotando a rana, vedo che riesco a proseguire e così continuo per qualche metro. Raggiungo la seconda boa proseguendo a stile, cercando ritmo e tranquillità, ma l’agitazione agonistica e le condizioni del mare mi fanno proseguire per l’intera frazione in affanno. Svolto alla seconda boa e da qui la corrente diventa più frenetica, con un moto orientato nel verso contrario rispetto al luogo di arrivo. Ogni tanto lancio un’occhiata alle mie spalle. Per un attimo, a metà della frazione, ho pensato che non avrei voluto essere lì. È stato un lampo, che se ne è andato in un baleno. Ora mi guardo alle spalle. Finirò la frazione, è certo, mi interessa solo non terminarla per ultima!
Arrivo, mi divincolo dalla corrente e inizio a camminare tra le onde. Vedo la spiaggia. Appena metto piede sulla battigia sento delle urla “Vai Valeeeee! Vai Valeria!!!! Valeeeeee….!!!” Ma in quanti conoscono il mio nome?! penso tra me e me! Riconosco le urla del gruppo, le urla di Alberto… devo trovare la mia compagna! Vera, dove sei? Corro cercando la porta gonfiabile, mi aspetto che Vera sia vicino alla prima porta ma non vedo nessuno. Dove sei? Attimi interminabili. Arrivo con una faccia, credo da ebete, che farà sorridere la staffettista ciclista, la quale mi porta davanti al luogo di cambio e mi prende velocemente il chip. Non faccio in tempo a augurarle buona fortuna, che Vera è già partita.
Sono ancora intontita, cerco un pertugio tra la folla e mi dirigo verso lo stabilimento dove il nostro gruppo ha fatto base. Mentre cammino, solitaria e a piedi scalzi lungo il marciapiede, rallento i passi, ripenso a quanto fatto e mi scende una lacrima, di emozione e soddisfazione. La stessa lacrima che mi scende ogni volta che ripenso a questo evento, alla preparazione, alle amicizie, al gruppo, agli sviluppi, alla strada compiuta e al percorso che si profila ancora avanti.
Arrivo allo stabilimento. Cerco gli altri. Vorrei abbracciare, riflettere, ma non ne ho la forza, inondata dalla quantità delle persone e dalle emozioni. Alberto mi riporta alla realtà: “Ti sei provata la glicemia?”. A volte ammetto di lasciarla in secondo piano, e in occasioni come questa, che mi possono servire per tarare le prossime gare, dovrebbe essere una delle prime curiosità da soddisfare. Sono a 277. La tensione e la decisione di posticipare la basale hanno giocato al rialzo. Tampono con 3 unità e faccio la basale consueta. Prima di pranzo la glicemia non scende. Quasi due porzioni di pizzetta, abbastanza unta e che non riesco a calcolare, giocano a mio sfavore e la glicemia non scende: rimango su una media di 200 per tutto il pomeriggio da tifosa.
Dando uno scorso riflessivo alla giornata, ripenso che atleticamente sono stata abbastanza soddisfatta: è stata la prima gara, in mare mosso, e l’ho gestita abbastanza bene. Ho un po’ il rimorso di non aver preso una posizione più fluida nella prima parte del percorso, ma sono soddisfatta della tenacia che ho mantenuto per tutta la frazione.
Metabolicamente, avrei decisamente potuto fare di meglio. Per le prossime gare, dovrò assolutamente tenere conto dell’effetto dell’adrenalina che durante Pescara si è fatto sentire.
Per quanto riguarda la convivialità…vi basta la mia commozione?!? Ho tastato e percepito commozione all’uscita dall’acqua, da sola, tra la folla, al rivedere Vera e a ascoltare il suo racconto della frazione bici, a tifare per Francesca, Marco, Davide, Lucio, Cecilia, Fabio, a attendere Luisa e a percorrere gli ultimi metri sventolando la bandiera DNL.
A Tutti Voi: Alberto, Davide, Eugene, Fabio, Francesca, Gerd, Luisa, Manuela, Marco, Melissa, Michele, Orazio, Patrizia, Sara, Tobia, Tobias, Vera.
Alla prossima, Squadra!

10 righe da Pescara ... di Luisa Campregher, ditipo 1, TN > fraz. Podismo
Quando Valeria mi ha proposto di partecipare all’Ironman di Pescara (staffetta femminile DNL) ho subito rifiutato perché avevo in programma il Trail della Vigolana per il giorno 7 giugno e le due manifestazioni mi sembravano troppo ravvicinate.
Ma Valeria ha insistito…e mi ha convinta facilmente a correre i 21 Km all’Ironman di Pescara. Direi che accettare la proposta di Valeria è stata un’ottima occasione per rimettermi alla prova!
Nei mesi precedenti mi sono allenata costantemente (anche in inverno ho alternato lo sci alpinismo alla corsa) anche se nel mese di maggio un’otite bella tosta mi ha messa KO per 2 settimane con antibiotico e cortisone (e annesse glicemie impazzite).
Gli allenamenti sono stati orientati a prepararmi per entrambe le gare: mezza maratona di Pescara e Trail della Vigolana. Quindi ho corso su asfalto, alternando camminate in montagna.
L’esperienza a Pescara è stata davvero emozionante: ritrovare gli amici di DNL e respirare per la prima volta il clima Ironman.
Prima della gara ero davvero tranquilla (non sento più l’ansia da prestazione), tuttavia, essendo la frazione di corsa l’ultima delle tre discipline (nuoto, bici, corsa), non sapevo a che ora sarebbe iniziata la mia corsa. Io solitamente riduco la basale al 50% mezz’ora prima dell’inizio dell’attività (con normo-glicemia)… Abbastanza prevedibile la tempistica di Valeria nel nuoto, però Vera non sapeva darmi indicazioni sui tempi che avrebbe impiegato per pedalare 90 Km non conoscendo il percorso. “Fortunatamente” sono partita con una glicemia tendenzialmente alta (192), quindi…quando inaspettatamente (!!!) Vera è giunta per darmi il cambio (!!!!)…prima di quanto avevamo immaginato…….. in fretta e furia mi ha passato il pettorale ed il chip, ho ridotto la basale e sono partita! Al volo….!!!
Ho corso bene: tranquilla, leggera, energica, allegra!
Ho integrato tra l’ottavo e il nono Km con un gel e 3 caramelle di destrosio. (Glicemia post gara buona.)
Il tifo DNL sempre da pelle d’oca…!!!!!
Tutto bene fino al 18esimo Km, poi sono sopraggiunti i crampi. Credevo che la mia gara stesse per finire o che fosse destinata ad avere un epilogo “triste” (in termini di tempo per concludere la gara). Ho cercato di non scoraggiarmi e di non mollare: ho bevuto un po’ di più agli ultimi due ristori e poi ho stretto i denti. Quando a 500 m dall’arrivo Vera e Valeria hanno percorso l’ultimo tratto con me con la bandiera DNL svolazzante…polpaccio destro dolorante…e via…lacrimuccia di commozione…foto al trio DNL WOMAN con medaglia annessa…beeeellloooo!!!!!
Un grazie a Marelli: Hotel molto carino e accogliente e cene ottime!!!!!
Un grazie a Valeria e Brunelli che hanno egregiamente fatto le veci del Presidentissimo!
Un grazie a tutti (tutti) per le emozioni condivise, l’energia, l’allegria e la spensieratezza che sempre riuscite a trasmettermi! Avanti tuttaaaaaa!!!!
Un abbraccio, Luisa

10 righe da Pescara ... di Vera Vignudelli, ditipo 1, BO > Fraz. Bici
6 Marzo 2014. Starting point.
Il telefono mi avverte, messaggio: “Ciao Vera, sono Valeria Nicolis (DNL). Stiamo organizzando una staffetta donne per Pescara. Mi manca la bici, saresti interessata?”
Sto attraversando un brutto periodo, dopo mesi di preoccupazioni, mi ritrova costretta a gettare la spugna ed accettare le circostanze, consapevole che mai me ne farò completamente una ragione.
Il messaggio di Valeria mi provoca reazione… accettare la sfida è certamente un modo per rispondere, risollevarsi,  dedicando il proprio tempo all’allenamento, volto al raggiungimento del mio (nostro) obiettivo.
Sono piuttosto istintiva e rispondo al messaggio con un “Certo che sono interessata!”.
Non ho mai partecipato ad una gara né tantomeno ad una staffetta, non ho mai affrontato 90 KM in solitaria e soprattutto senza fermate ai ristori. Le mie uscite in bicicletta si limitano a mediofondo organizzate in zona od ad uscite domenicali con il gruppo.
Iniziano quindi i mille dubbi “non ce la farò mai”, “è un peccato penalizzare le ragazze con i miei tempi”, “Luisa si troverà a dover correre alle 8 di sera…”… AIUTOOOOOO!!
Non ho possibilità di allenarmi di frequente, il tempo è avverso (se avessi saputo che lo sarebbe stato anche a Pescara sarei uscita ad allenarmi anche sotto l’acqua! ) e il lavoro non mi permette uscite lunghe infrasettimanali.
Imposto quindi l’allenamento con un paio di uscite a corto raggio (in solitaria e nelle giornate lavorative), limitando il lungo all’uscita della domenica (in compagnia).
Ultima uscita impegnativa il 25 Maggio mentre il resto della settimana in scarico quasi totale, la tensione è alle stelle. Amici e  famigliari mi sostengono con battute di spirito e di incitamento.
Partenza SABATO mattina ore 8.30 a Sasso Marconi. Appuntamento con la puntualissima Moretto, compagna di viaggio alla quale non posso che riservare un grazie particolare, per aver sopportato le mie ansie dell’andata e le mie euforie del ritorno.
All’arrivo sono un po’ distrutta, il viaggio e la tensione hanno un effetto devastante.
Domenica… GO! Sono abbastanza riposata ma ancora molto tesa. Non appena Valeria si appresta ad entrare in acqua mi avvicino alla transiction area… ho la sensazione che la tensione stia calando, cresce l’adrenalina, sono lì ed è arrivato il nostro turno.
L’espressione di Valeria arrivata alla zona cambio dopo aver egregiamente concluso la frazione nuoto mi fa sorridere. Le “rubo” il chip e parto con la mia Bike.
All’arrivo c’è Luisa che mi aspetta, le ho fatto una sorpresa e sono arrivata un po’ prima del previsto .
Ma come ci è stato consigliato, niente panico! Cambio chip e pettorina mentre Luisa riduce la basale.
Scarico di adrenalina, mi scuso con Michele perché … mi scende la lacrimuccia!
Da quel momento non mi perdo nemmeno un giro di Luisa e dei ragazzi. Ad ogni loro passaggio l’emozione è tanta.
Io e Valeria aspettiamo la nostra runner ed insieme, portando fiere il nostro striscione DNL, tagliamo il traguardo.
SIAMO TUTTI FINISHER! DNL in primis, accompagnatori, amici e famiglie comprese … grazie per averci sostenuto in questa impresa.
ATLETICAMENTE: media andatura per i primi 50 km. Non conosco il percorso e temo di arrivare stanca alle salite. Punto sull’ultimo pezzo di pianura dove in genere mi sento più preparata. Purtroppo però gli ultimi 25 km si trasformano nei più duri… vento fortissimo. Le gambe reggono bene non scendo comunque mai sotto i 28km/h.
All’85° ho un accenno di contrattura alla gamba dx ma la respingo con la sola forza del pensiero. Ha avuto paura e ha pensato giusto di rientrare. 
METABOLOLICAMENTE: in genere ho la necessità di integrare ogni ora/ora e mezza. La tensione mi porta ad avere valori tra i 180-230 per tutto il tragitto. Non ho quindi alcun bisogno di fare integrazioni di carboidrati. Fondamentale avere la possibilità di effettuare i controlli mentre sei sulla bici!!! Ho evitato inutili, anzi errate, integrazioni!
MENTALMENTE: Tensione al top fino a 15 minuti prima della partenza. Durante il percorso ho pensato spesso alla famiglia, agli amici e al nostro gruppo… al loro sostegno ed a tutti i loro sorrisi.
Ho sorriso pure io quando mi sono resa conto che, in solitaria, ti ritrovi costretta a sostenerti da sola e, a voce alta, mi sono detta “dai Verina, dai Verina… è l’ultima salita… è facile”!
EMOZIONALMENTE: qui potrei dire di tutto ma qualsiasi cosa non sarebbe sufficiente a descrivere le emozioni, le sensazioni e le gioie provate nel corso del nostro week end lungo.
La complicità che si crea tra il gruppo non si descrive, i partecipanti possono toccarla ma “chi si limita a leggere” non può  sentirla pienamente.
Tutti pronti ad aiutarti, consigliarti e sostenerti, non solo per affrontare la tua/nostra gara ma soprattutto per migliorare il tuo domani.
Come ai precedenti incontri, rientro con un bagaglio di esperienza in più, grazie a tutti voi.
Con tanta voglia di fare, tanto altro!
Pochi giorni prima della gara, la tensione mi ha fatto pensare “dopo Pescara, non toccherò bici per un mese”… al rientro ho sorriso pensando alle mie parole, mentre a voce alta dicevo “… mercoledi pensavo di fare qualche ripetuta in salita!”. 
Grazie a TUTTI ragazzi e ragazze ed alla nostra mascotte TOBIA che ha regalato meravigliosi sorrisi per l’intero weekend, utilissimi ad allentare le tensioni.
In particolare grazie a Valeria per la sua tenacia che mi ha convinto a non mollare, nel disperato tentativo di portare a Pescara la QUOTA ROSA DNL e grazie a Luisa per la sua energia, la sua vitalità e la sua allegria.
Come non ringraziare anche la mia compagnia di ciclisti MTB la Rupe (in particolare a Sara, Stefano, Leo e Andrea che nelle ultime uscite mi hanno obbligato a tirare fino a casa per allenarmi).
I miei supporter tecnici e atletici Mondo, Pass, Matteo e il Nonno (che hanno realizzato il mio fantastico “Accucheck Mobile Bike Support”!)
La Gigia a cui ho trasmesso, per osmosi, le mie tensioni ed  in ultimo ma di certo non meno importante a Guic, che mi ha sostenuto in questi due mesi insistendo perché mi allenassi e ripetendo all’infinire di NON MOLLARE…MAI!
Forse ho esagerato con le righe. 

10 righe da Pescara by IronCurcio, ditipo1, PD
E' difficile spiegare le sensazioni provate il giorno dell'ironman 70.3 perchè il ritmo incalzante della manifestazione, l'adrenalina e la concentrazione lasciano poco spazio a momenti di riflessione ed autoanalisi, il tutto arriva la mattina dopo assieme all'acido lattico e ti travolge lasciandoti uno strano senso di incredubilità. Finisher!!!!!
A Siviglia quattro mesi prima ero arrivato con una preparazione dedicata quasi esclusivamente alla corsa, alcune defaillance mi facevano puntare ad un mio debutto con un tempo in maratona di 3.45; ma questo è stato un anno tormentato da raffreddori e mali di stagione tanto da costringermi a partire per siviglia febbricitante nella veste di sostenitore e non di runner.
Sono trovato dalla penisola iberica non sconfitto ma determinato ad iniziare il mio alennamento per l'ironman.
Ho dedicato febbraio e marzo a rafforzare la Bici, senza trascurare le altre due discipline; e aprile e maggio ad allenarmi sui combinati e sui lunghi, iniziando un defaticamento progressivo a due settimane dall'ironman. Ho tenuto una media costante di 6/7 allenamenti settimanali, ho subito tre influenze per altrettante settimane distribuite con regolarità: una al mese.
La glicemia è stata stabile e ben controllata tanto da mantenere la mia aglicata a 6.8
L'ultima settimana prima della gara ho fatto tre giorni di scarico seguiti da tre giorni di carico carboidrati, riducendo ed aumentando l'apporto giornaliero di carboidrati di circa il 50%
qualche acciacco dell'ultima ora sapientemente contenuto con impacchi di argilla ed arnica e via, preparazione finita e si parte per Pescara.

Giorno pre-gara: il viaggio è stato lungo ma non pesante in quanto mi sono alternato alla guida con la mia dolce metà. alle 15.30 giungiamo a destinazione. pioggia, maremosso e vento ci accolgono. troviamo gli altri del gruppo e facciamo registrazione e deposito bici. quanta pioggia e quanto freddo...  rientro in albergo, doccia calda e usciamo per una fantastica cena abruzzese al civico 53 con tanto di arrosticini e vino, ma con incredulità dei miei commensali  (soprattuto Tobia) io mi trattengo per consolarmi con un due etti abbondanti di pasta con polpette..

Giorno della gara:  ho dormito bene, glicemia al risveglio 130. colazione con pane bianco e riso, briefing dnl e via verso l'ironman. ultimo check della bici e dei cambi. stacco il micro e lo lascio al cambio Nuoto-Bici e indosso la muta per entrare in griglia. glicemia 110. una caramella di zucchero di 4 cho e sono pronto e concentrato.

start
25:38 frazione nuoto: 
esco dall'acqua fresco ed entusiasta della prima frazione.
7:20 cambio:
lunghissimo, ancora ora ci ripenso e non so cosa posso aver fatto in tutto quel tempo, glicemia 110, attacco il micro al 100% e via
3:15:46 frazione Bike
parto integrando subito con gel proacrion 25 cho ma
10° km accuso pesantezza alle gambe e il reflettometro mi spara in faccia un 450, per precauzione mi rimisuro altre tre volte fino a che decido di non aggiungere il dissanguamento alle già tante difficoltà e mi bolo di 1,5 e mantengo la basale al 100%.
20° Km la glicemia è scesa a 350
30° km la glicemia è scesa a 250 ma sta scendendo troppo lentamente e io devo integrare, quindi opto per un'altro bolo da 1,5
45° Km glicemia glicemia 160, integro con un altro gel proacrion 25 cho. decido di cambiare strategia e mantenere la basale al 100% per poter integrare di più e recuperare le integrazioni saltate causa iperglicemia
75: glicemia stabile a 160, integro con barretta vitasnella 25 cho e concludo la frazione bike
6:27
secondo cambio: entusiaso alle stelle, sosta pipì, e si riparte... Marelli mi chiederà se mi sono fermato a leggere il giornale in bagno...
2:04:01
Frazione Corsa,
1° giro integro con ultimo gel proaction 25 cho e bevo ad ogni ristoro
2° giro..... hon so se sono stati i troppi gel proaction, che comunque erano stati altamente collaudati, o le spugnature di acqua fredda e il vento, ma i crampi allo stomaco mi costringono ad una sosta in bagno chimico dalla quale ripartirò più leggero e scattante
3° giro, smaltisco gli ultimi crampi addomaninali.. corri che ti passa... e stacco fisicamente il micro, da qua in poi non serve più integrare
4° giro, stringo i denti e chiudo ripetendomi dentro di me il mantra " sotto le 6 ore - sotto le sei ore - sotto le sei ore"

taglio il traguardo in 5:59:07, comunque sotto le 6 ore con glicemia a 86.

Metabolicamente: il Microinfusore mi ha permesso di compensare l'iperglicemia con boli e decidendo di non ridurre la basale, peccato che l'iperglicemia sia stata causata proprio dal fatto che ho dovuto staccare il micro per la frazione nuoto. ne consegue che per un nuotatore un microinfusore non impermeabile  è utile come il profiterol per abbassare la glicemia.
Convivialmente: un'altro bellissimo ed entusiasmante evento in pieno stile DNL, non serve aggiungere altro
Sportivamente: vedi il video https://www.youtube.com/watch?v=lI_cNDibt-o&hd=1

10 righe in contumacia - by Presidentissimo

Da ASSENTE GIUSTIFICATO, proverò ad essere, per una volta, "invisibile ma riconoscibile" lasciando traccia della mia non presenza con queste poche righe "pistoleggianti", premettendo che a 500km di distanza ho avvertito una bella atmosfera e che ho un po' sofferto la mia mancata venuta. Bravi!
1) Il movimento sport e diabete cresce e sempre più atleti con diabete di tipo 1 si presentano al via di gare di endurance, anche molto impegnative, come può essere un "mezzo ironman". Di ciò non possiamo che rallegrarci indipendentemente che lo si faccia con o fuori da DNL.
2) "Dire sempre la verità, è la più facile da ricordare". Un adagio che mi ripeto e ripeto spesso. A volte, probabilmente in buona fede, nel mondo di sport e diabete, questo non capita. DNL cerca di farlo, raccontando successi e insuccessi, buone e cattive gestioni, fatti e misfatti. Non vogliamo entrare nella storia, ma ci teniamo alla verità storica. Dunque ricordiamo, prima di questo Ironman 70.3, gli svariati mezzi ironman e l'Ironman integrale (Regensburg 2010) conclusi da Biagio Savino nel recente passato, il mezzo ironman di Pescara del fortissimo Mangiarotti nel 2012, i tre precendenti (quattro con questo) del nostro IronMarelli (2011-2012-2013-2014) oltre a Davide Curcio nel 2014. Potremmo continuare, dicendo che abbiamo portato le prime staffette solo femminili, staffette di dottori diabetologi etc… ma essere i primi non ci interessa: a volte capita di esserlo, a volte no. Punto e basta! Gli altri finisher coinvolti nel diabete del mezzo Ironman di Pescara ci pensano da soli a fare notizia e dunque non hanno bisogno di ulteriore pubblicità :-)
3) Sport in Sicurezza … vorrei puntualizzare che la "sicurezza" non esiste. Ogni attività outdoor implica l'assunzione di un minimo di rischio. Se per pratica sportiva con diabete di tipo 1 in sicurezza intendiamo l'annullamento del fattore rischio, ci infiliamo in un percorso sbagliato e ottuso. I rischi fanno parte della vita, in ogni suo ambito, anche in quello sportivo. Dunque non dobbiamo illudere le persone con diabete di tipo 1 che fanno sport che non ci sono rischi, ma dobbiamo renderli consapevoli che il rischio va gestito e controllato. Altrimenti si rischia di trasformare la pratica sportiva dell'atleta con diabete di tipo 1 in una sorta di mondo edulcorato e iperprotetto da una campana di cristallo composta da superteam, superguru, superstaff, sponsor, innovazione tecnologica, pompe e sensori e, last but not least, fiale di glucosprint infilate in ogni orifizio. Non ci è forse chiaro ancora dove vogliamo arrivare, ma di sicuro sappiamo qual e' la strada da non seguire! 100% made in DNL = mind first! Prima di tutto la testa!
Presidenzialmente passo e chiudo!

Marelli's Version - 10 righe da Pescara 2014 ...
Eccomi a raccontare ancora una belissima esperienza fatta di sport emozioni amicizia,raffronti metabolici e di allenamento. Sabato mattina dopo un giorno di stop completo faccio una ventina di km in bici per vedere che tutto sia ok e completo le operazioni di punzonatura, deposito bici ecc. in modo di potermi dedicare nel pomeriggio agli amici DNL che stanno arrivando.
Nell'ultima settimana ho cercato di mangiare meno rispetto ai miei standard in modo di non appesantirmi e di avere delle buone e costanti glicemie riducendo le unità di rapida del 40% e di basale del 20%. Ad ogni pasto oltre all'insalata 120 g carboidrati e 100g proteine (bresaola petto di pollo cose semplici) bere solo acqua. Le glicemie sono state sempre buone tra 100 e 150. La città è pronta per ospitare ció che è diventato un evento e una grande occasione per tutti di fare apprezzare questa terra per bellezza ottima cucina e partecipazione di pubblico. Anche quest'anno asfalto nuovo (complici elezioni della precedente settimana) e zona cambio lunghissima visti i 2000 partecipanti; il mare è grosso,il cielo e le previsioni del tempo non sono delle migliori infatti all'arrivo degli amici si scarica un diluvio che ritarderà le loro operazioni pre-gara. Concluso il check-in gara ed albergo ci troviamo al ristorante Civico 53 per la consueta cena a base di prodotti tipico del luogo,io e gli altri partecipanti alla gara ceniamo con ottima pasta al pomodoro e piccole polpettine di carne, le mie glicemie a parte un 388 alle 18 apparentemente inspiegabile corretto con 3 u sono ancora buone. Durante la cena qualche info su regole e prrcorsi gara poi la consegna delle magliette confezionate ad oc dal President per l'evento (strepitose come sempre) ed anche qualche confronto metabolico. Clima tranquillo e sereno,non vedo facce tese.
La mattina di domenica sveglia alle 7 il sole è già alto e aprendo le finestre di casa mia sento il fragore delle onde del mare che si annunciava mosso e così è; la glicemia al risveglio 178  faccio "colazione" con 220g di pasta in bianco con olio d'oliva + parmigiano e un caffè con 5 unità di rapida e 16 di basale, successivamente sentendo un calo (59 = pio) butto giù un gel 20g e 1 bustina di zucchero.
Prima di entrare in griglia riprovo e sono a 130. Sono molto tranquillo nonostante il mare sia così , sento di stare bene: ho solo qualche dubbio sulla tenuta del mio tendine che mi ha bloccato per 40 giorni dopo la maratona di Siviglia ma le sensazioni sono buone. Ho deciso di partire molto piano in modo da uscire dal nuoto avendo speso poco o niente per potere spingere nella frazione bici ed amministrare nella corsa.
La direzione gara ufficializza la riduzione della distanza nel nuoto a causa del mare mosso e ovviamente sono felicissimo: spenderó ancora meno. Nel frattempo anche la truppa DNL raggiunge il nostro solito campo base in spiaggia dove gli amici dello stabilimento ci lasciano 2 ombrelloni gratis a disposizione anche i loro volti mi sembrano tranquilli.  Dopo i vari in bocca al lupo di rito finalmente alle 12,40 si comincia :
La prima boa la raggiungo praticamente saltando a causa di una secca che favorisce onde giganti poi primo tratto vento a favore ideale per spezzare il fiato ed il ritorno sono caldo e concentrato chiudo in tutta calma in 28 minuti. Arrivo al primo cambio in mezzo ad un tifo grandioso: sento tremare le transenne, gareggio a casa è fantastico, tolgo la muta sento di stare bene faccio questi 400 mt correndo sul tappeto pensando che martelleró ogni colpo di pedale: obiettivo 2 ore 50 min.
Salito in tangenziale ho il vento a favore e posso tenere bene sopra i 40 km/h: la gamba c'è. Poi salgo le salite fino al km 55 in costante agilità (bevo i miei sali (trocà) e bevo molta acqua (tot più di un litro) mangio 3 gelatine di frutta ed un gel 20g nel finale della frazione bike) dal km 55 al 90 nonostante il vento , nella parte più veloce riesco a tenere quasi sempre buone velocità ed arrivo in zona cambio in 2,45 h sono contento sento di averne ancora. Al secondo cambio sono a 280 ma ho mangiato da pochi minuti il gel e decido di rivedere la mia steategia alimentare nella corsa: useró solo 1 gel al km 10 e maltodestrine al km 15.
La folla è decuplicata ad ogni giro davanti al traguardo mi viene quasi da ridere sentendo tutto quel casino, ho deciso di tenere un ritmo lento e costante non voglio rovinare tutto il pensiero che il dolore ritorni c'è ed io Voglio la medaglia oltre al PB che è alla mia portata. Nei ristori oltre a gavettonare chi mi capita bevo acqua ed un paio di volte un goccio di coca cola: batto il 5 a tutti i bambini che me lo chiedono e faccio qualche foto. Chiudo  portando orgogliosamente la nostra bandiera al traguardo in 5,21 h.
Sono contento e sopratutto mi sento veramente bene, la glicemia mezz'ora dopo 137. Ad uno ad uno arrivano tutti e li vedo raggianti e soddisfatti abbiamo vinto tutti. La sera mega mangiata di pesce dall'amico Mario che apre il ristorante solo per noi e ci fa mangiare il pescato delle isole Tremiti. Anche questa è andata
Anche questa sarà indimenticabile
Grazie a tutti un forte abbraccio al popolo DNL


Marco Marelli, finisher per la quarta volta consecutiva @ Ironman 70.3 Italy.

ANTEPRIMA IRONMAN 70.3 ITALY 2014


Definito il parco atleti DNL ai nastri di parenza di Ironman 70.3 Italy Pescara.
Adesso non resta che presentarsi al via!

"OCCUPY IRONMAN!" ... Per la terza volta il Team Diabete No Limits al via dell'Ironman 70.3 Italy ... sia nella gara individuale, sia in quella a staffetta (relay)! 1,9 km nuoto • 90 km bici • 21km corsa
Modalità di Partecipazione > AUTOGESTITA: ognuno si iscrive in autogestione, ne dà comunicazione a DNL
 e si presenta sul posto come da programma successivamente comunicato .... VIETATO DARE BUCA !

ISCRITTI • Individuali
> Marco Marelli, T1, PESCARA, già 3 volte finisher
> Davide Curcio, T1, PADOVA, esordiente

ISCRITTI • Staffette

> Team Diabete No Limits Gentlemen:
•Tobia De Vincenzi (fraz. nuoto) •
Caposquadra Staffetta 1
•Gerd Mair (fraz. bici)
•Fabio Iezzi (fraz. podismo)

> Team Diabete No Limits Women:
•Valeria Nicolis (fraz. nuoto) • Caposquadra Staffetta 2
•Vera Vignudelli (fraz. bici)
•Luisa Campregher (fraz. podismo)


IRON-ROADMAP by X-Curcio, ditipo1, PD
Davide Curcio, debuttante all'Ironman 70.3, prova a raccontare la sua "roadmap" con sintetici post mensili.


STEP 3 > FINE APRILE
April Update by X-Curcio

Aprile è stato un bel mese di allenamenti, tra gli altri anche un paio di ottimi allenamenti targati DNL: corsa (the golden race) e nuoto (2° swimming coupon) .
METABOLICAMENTE: ho spolverato la dieta fatta dal dietista un paio di anni fa per la stagione ciclistica, riuscendo a portare il mio peso da 82 a 78 kg, la differenza è stata significativa. Ora vorrei riuscire ad arrivare al top della forma ai 76 per Pescara. A livello metabolico, le glicemie sono state stabili e soddisfacenti.
ATLETICAMENTE: nel complesso ho rispettato la tabella di allenamenti che mi ero predisposto, con un lieve ritardo dovuto ai raffreddori che quest'anno mi perseguitano e non mi danno tregua, anche ora vi scrivo reduce da due giorni di febbre e mal di gola, non capisco se la cosa possa in qualche modo essere legata ad un sovra-allenamento.
Nel complesso riuscirò a fare solo 3 dei 4 lunghi/combinati che mi ero dato come obiettivo, ma visto come sono andati i due già postati a termine, sono abbastanza fiducioso sulle mie potenzialità.

STEP 2 > FINE MARZO
OBIETTIVAMENTE > ho rispettatto la tabella degli allenamenti senza grandi ripercussioni a livello fisico o psicologico, pochi intoppi ma non tali da valere di menzione. Fino a..... mercoledì 26 quando... ma facciamo un passo indietro:
- domenica 23 allenamento DNL in acque libere, ottime sensazioni, acqua molto fredda e probabilmente la cosa mi ha debilitatto.
- Lunedì ripetute nuoto la mattina e un 40 Km in bici da corsa il pomeriggio per sciogliere, e le sensazioni non sono delle migliori, mi sento stranamente fiacco
- martedì non ho forza, esco per fare un allenamento di corsa in fartlek su 14 km che si trasforma in un lento di 10 Km... non ce n'è...
- Mercoledì, sostituisco l'allenamento con il giardinaggio, mi sento troppo spossato ed in effetti un motivo c'era, un bel 38 di febbre che nonostante divano forzato e antibiotici persisterà fino a lunedì 31... a questo punto il prossimo allenamento spero sarà giovedì- venerdì, considerando un ragionevole periodo di convalescenza per riprendermi da una settimana di febbre alta.
ATLETICAMENTE: la settimana 17-23 è stata ottimale, oltre a rispettati i tempi imposti dalla tabella di allenamenti, ho avuto una buona percezione delle mie prestazioni e dei miei punti di forza/debolezza.... principalmente ho capito di dover dedicare i prossimi allenamenti a caricare km di fondo sulla bici, che ad oggi rimane il mio tallone d'achille.
METABOLICAMENTE: la settimana 17-23, qella dove ho potuto allenarmi, è stata una settimana fantastica, clicemie stabili, rapporto insulina/CHO modificato da 1/6 a 1/10, mantenedo costante la basale. bella storia!
della settimana sucessiva non ve ne parlo nemmeno, la febbre alta e relative terapie antibiotiche mi hanno tenuto in un costante stato di iper difficilmente controllabile.

STEP 1 > GETTING STARTED!
OBIETTIVAMENTE: sono tornato da Siviglia con la voglia di iniziare l'allenamento specifico per il 70.3 tanto che ho iniziato a buttare giù la tabella di allenamenti già in aereo.
Ho finito di progettare la mia tabella di allenamenti "fatta in casa" (vedi immagine a dx) nel giro di un paio di giorni, e mi sono messo immediatamente al lavoro.
Il mio obiettivo principale sarà quello di essere finisher, ma non posso nascondere l'ambizione di voler chiudere la mia performance in un tempo compreso fra le 6 e le 6:30 ore.
Vorrei chiudere la frazione nuoto in 50-55 minuti, la frazione Bike in 3.15-20 e la frazione corsa in 1:50-2:00, considerando un 5 minuti a cambio
ATLETICAMENTE: a due settimane dall'inizio degli allenamenti sono adrenalinico  e faccio fatica a trattenere l'entusiasmo e a rispettare i i tempi di recupero e gli allenamenti che mi sono prefissato. Muscolarmente mi sento in formissima, e sarei tentato di spingere sull'accelleratore, ma livello articolazioni soffro un po sul piede sinistro e sul ginocchio destro, sto cercando di ridurre gli allenamenti di corsa in favore di quelli ciclistici per dare il tempo al fisico di recuperare.
nell'ultima settimana ho percorso 275 Km in bici, 26 km di corsa  e 5 Km a nuoto... pescara aspettami che arrivo in formissima
METABOLICAMENTE: questa è stata una settimana particolarissima, perchè dopo un anno di terapia in micro infusore sono stato costretto, causa rottura del micro, a tornare alla multiiniettiva. Questo non ha influenzato molto le glicemie quotidiane, tranne quella del risveglio in quanto personalmente sono soggetto ad un forte effetto Alba. Ma a livello di allenamenti ho sentito la mancanza della funzione di riduzione della basale, soprattutto nei lunghi, situazione alla quale ho compensato con una maggiore integrazione. Questa esperienza però mi ha fatto riflettere sul concetto stesso di riduzione della basale e integrazione su allenamenti di lunga durata, valutando così la possibilità di una minore riduzione della basale a fronte di una maggiore integrazione che sperimenterò appena tornato alla terapia con microinfusore.

A fine marzo per lo step 2!


Ogni team si accorda e perfeziona l'iscrizione per proprio conto e a proprie spese!

Gli interessati a partecipare come capisquadra e/o staffettisti compilino il seguente 
 o
ci scrivano indicando disciplina/e praticate, potenziale atletico sulla
frazione e qualunque altra informazione riteniate utile.
email > info@diabetenolimits.org
Sarete
poi messi in contatto tra di voi per perfezionare composizione e
iscrizione sui canali ufficiali dell'organizzazione >
LINK Ironman Italy 2014
Le staffette DNL dovranno essere denominate: Team Diabete No Limits + un nome di fantasia che contraddistingue il team.
L'elenco delle staffette in corso di formazione sarà aggiornato a partire dal 1° aprile 2014. 
La
staffetta è elegibile se ufficialmente un CAPOSQUADRA si prende l'onere
e l'onore di gestire la composizione e l'iscrizione del proprio team!
A iscrizione avvenuta, datecene comunicazione!
A tutti i partecipanti come Team Diabete No Limits Italia si richiede:
massima disponibilità all'approfondimento e alla discussione durante eventuali briefing 
che saranno promossi in forma più o meno strutturata durante l'evento!
In corso di "styling" la esclusiva T-shirt dedicata all'evento che sarà consegnata a tutti i partecipanti confermati!
Su logistica e tempistiche prossimamente news!
Referente in loco per DNL > Marco Marelli marcomare66@gmail.com