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Dnl - Diabete no limits

unisciti a diabete no limits dnl - tubo mellito

2012 • EVENTI RUNNING - COUPON 3 • MILANO


2Coupon nr 3 • 14-15 aprile 2012 • Milano
ultimo aggiornamento 10 maggio 2012


RUN AS YOU ARE .
..
un pizzico di fierezza, un briciolo di buon senso,
un pugno di umiltà, un sacco di entusiasmo!


RAINRUNNERS ...
redazionale a cura di Francesca Phd Polese, DM1, MI

[NB > più sotto risultati, commenti e dati metabolici dei protagonisti]

Milano doveva trovare il modo di confermare la sua reputazione di città fredda e poco ospitale. Ieri ci è riuscita in pieno. Per evitare che il blocco del traffico la facesse apparire troppo accogliente, è ricorsa a pioggia sferzante, nuvoloni neri e fastidioso vento (chissà perché sempre in direzione contraria a quello del percorso di gara).
La due giorni DNL ha quindi dovuto rinunciare a qualsiasi velleità primaverile e ripiegare su una logistica pressoché invernale: abbandonata l’idea di trovarsi negli affascinanti chiostri della pinacoteca di Brera per il briefing metabolico pre-gara si è optato invece per un anonimo (ma caldo) risto-caffè all’interno del Marathon Village, mentre per il meritato ristoro post-gara siamo stati costretti a rinunciare al pic-nic nei prati del parco Sempione per ripararci in una calda birreria. Ma procediamo con ordine.
I Rainrunners sono arrivati alla spicciolata sabato. Alcuni già al Marathon Village-  probabilmente inveendo contro Issimo che ha deciso (sobillato in modo molto insistente dalla sottoscritta) di avvisare tutti via sms del cambio di programma appena 15 minuti prima dell’appuntamento..... – altri direttamente a cena. Il pomeriggio e la cena sono trascorsi fra distribuzione di pacchi gara, pettorali, magliette, gadget di vario genere e innumerevoli tentativi di organizzare al meglio una logistica complessissima. Staffette con staffettisti che avrebbero dovuto passare il testimone a perfetti sconosciuti, orari improbabili per il deposito borse, esigenze di correre chilometraggi diversi, borse e valigie da recuperare al volo per correre a prendere il treno senza poter contare su passaggi in macchina... sembrava a tratti di essere in un romanzo kafkiano. Anche per facilitare questi apparentemente impossibili incastri, la cena è stata all’insegna dell’abbondanza ma della sobrietà: niente alcohol (tranne qualche indisciplinato fra le file dei DNL friends milanesi) né dolci (vero Vittorio?), riso bollito, pasta col pomodoro e petto di pollo alla griglia con abbondante verdura... Monica non credeva ai propri occhi!
Il giorno della gara ha funzionato tutto alla perfezione: quanti correvano la prima frazione e i maratoneti si sono trovati (quasi) all’alba fuori Milano, a Rho, per una partenza bagnata. Gli altri Rainrunners hanno rispettato puntualmente le direttive ricevute e si sono fatti trovare per un cambio di testimone altrettanto bagnato ai punti di partenza delle rispettive frazioni, ingegnandosi per utilizzare nel modo migliore possibile i mezzi pubblici. Bravi tutti!
La fine della gara è stata festeggiata, come è ormai consuetudine, davanti a tanta buona birra e abbondante cibo. La stanchezza di una giornata impegnativa e la gioia di poter chiacchierare con amici che si vedono una volta ogni tanto ha fatto dimenticare a tutti il briefing metabolico post-gara, il CHO counting e le altre attività che accompagnano i ritrovi DNL, ma sono sicura che uno strappo alla tradizione, una volta ogni tanto, fa bene! (cazziatone presidenziale in arrivo?).
Il prossimo appuntamento podistico ufficiale DNL sarà a Copenhagen.... e mi tremano i polsi al solo pensiero!

RISULTATI TEAM DNL
> Staffette
: 5 staffette al via, 5 staffette al traguardo!






Team DNL Friends ... ciò che il mercato divide, DNL (e la corsa) unisce! • Angelo Rinaldi ... la faccia che fai quando ti piace correre!

Maratona Individuale
:
2 defezioni last minute causa impegni professionali e malattia: comunque 7 i maratoneti ai nastri di partenza.

 
Foto sx: Pett. 264 Maurizio Di Stefano, Pett. 197 Pietro Pesenti • Foto dx: Pett. 191 Cristian Agnoli

1. Maurizio Di Stefano 3:00:38 ...
Grandissimo Maurizio, una prestazione di sostanza dopo un venerdì notte passato al pronto soccorso per una colica renale! Che dire, 'sti cazzi!
2. Cristian Pedrollo > 3h23:14 > PB
3. Alessandro Grippo > 3h39:00
4. Pietro Pesenti > lungo @ 34 k @ 2h22 (4'12k)
5. Cristian Agnoli > lungo @ 34 k @ 2h27 (4'18k)
6. Pierluigi Pagani > lungo @ 30k
7. Piero Grazzi > lungo @ 30 k
8. Gus Zecca > DNS
9. Stefano Canevese > DNS


Rainrunner Smile ... Grip is the Answer!

> Altri mellito:runners in corsa sulla distanza della maratona che ci hanno segnalato la propria partecipazione:
> Luca Vanni, DM1, Milano > 3h48 • PB > Biagio Barletta, DM1, Milano > 3h54 • PB > Salvatore Caruso, DM1, Napoli > 3h58 • PB

Per le classifiche complete consultare il sito TDS > link

Segnaliamo inoltre la splendida prova del DNL Friends Mik Capuzzo che ha chiuso in 2h45 e spiccioli!
Un plauso a Daniele Cogliati, DNL Friends, che dopo la prima frazione da staffettista ha comunque percorso tutta la maratona in 3h51.
PHD, MANLIO, PETER & LAURA hanno corso un lungo di 30 km.



10 RIGHE DAI RAINRUNNERS BY GIP PAGANI, DM1, BG > (10 MAGGIO 2012 DOPO LA MARATONA DEL RISO)
Potrei essere in colpevole ritardo per non aver scritto le 10 righe sull’evento di Milano … in realtà per me Milano è cominciato qualche mese fa e formalmente concluso da pochi giorni. Ora vi spiego.
Essere sulla linea di partenza il primo Maggio alla maratona del riso a Vercelli e soprattutto tagliarne il traguardo, non vi dirò come e in quanto tempo,  è stato un risultato a dir poco stupefacente.
Ma facciamo un passo indietro.
Dopo l’infortunio all’innesto del bicipite femorale con l’ischio, mai spiegato da nessuno, occorsomi nel novembre 2009, che mi ha impedito di correre per 6 mesi, una serie di microinfortuni e il mio stomachino che si ribellava ad ogni evento sportivo, non pensavo quasi più ad iscrivermi ad una corsa tantomeno potevo immaginare di tagliare nuovamente il traguardo di una maratona. Spesso mi sono sorpreso a ricorda le due maratone di Ottobre 2009 come le ultime della mia vita.
Mi trovo con Pietro per il brindisi di Natale nel più famoso caffè della Valle Brembana e ridendo butto lì di aver letto sul sito diabetenolimts la possibilità di partecipare alla mezza di Brescia e alla Maratona di Milano. Sempre senza sapere quello che dicessi mi faccio scappare una frase: “quasi quasi mi iscrivo anch’io” . La frase era talmente un’idiozia, visto il mio stato di forma in quel momento, che ha cominciato una nevicata talmente fitta che  il buon Pietro e tutta la sua famiglia sono dovuti  rincasare a piedi e recuperare l’automobile il giorno successivo. L’avevo sparata proprio grossa.
Preparare una maratona in tre mesi dopo due anni che si corricchia, pensare di correre almeno due o tre lunghi oltre i trenta chilometri con la testa impegnata in tutt’altro … ma il tam tam parte il quell’istante … arriva una telefonata da Cristian, Pietro comunica la mia decisione (che era tutt’altro che una decisione) … mi trovo iscritto ad entrambe le competizioni.
Preparo Brescia, la corro guardingo, senza strafare, arrivo …
Corro un 30 K …
Corro un 35 K ..
Reggo …
Mezza Maratona della Valle Seriana, tiro un po’ con una quarto di gara a 4’15’’ mio limite in mezza … tutto bene e ottima giornata in compagnia di Pietro pacer d’eccezione per il suo fratellone che ovviamente fa un tempone (buon sangue non mente).
Milano mi trova agitato per una serie di eventi pre-gara, il tempaccio, il freddo … preferisco trasformarlo in un 33 K. Tutto bene, comunque ho avuto il coraggio di essere alla partenza di una maratona.
Le gambe girano, la testa un po’ meno. Ancora parzialmente istigato da Pietro mi iscrivo alla maratona del riso. Del resto, non riuscendo a dare tutto da un punto di vista agonistico, non potendo mettere troppo sotto sforzo lo stomaco che ad un certo punto si ribella, posso tranquillamente correre un’altra maratona a distanza di 15 giorni.
..
Due giorni dopo la maratona sto correndo di nuovo: le gambe ed il fiato sembra non abbiano neanche subito l’evento, la preparazione c’era. Penso a tutto ciò che c’è stato di bello: la capacità di rialzarsi (devo farne tesoro servirà ancora nella vita); saper sorridere alla fatica; saper “portare a casa la testa”; ricordare gli amici soprattutto gli amici DNL, la vicinanza di Pietro una sorta di aiuto costante a provare, quel “ricordati che non corri da solo” di Cristian durante la mezza Brescia e la gioia di vedere una maglia DNL alla partenza di Vercelli, corro incontro a quella maglia senza neanche vedere chi la indossa, sorrido a questo istinto e ancora più felice mi ritrovo quando scopro che i volti sono quelli amici di Francesca e Algo iscritti alla 10 K.
Volevo condivide queste righe un po’ sconclusionate con voi
Ciao amici
Gip


> 10 RIGHE DAI RAINRUNNERS BY ILENIA FAVERO, DM1 PD 
ATLETICAMENTE: i miei allenamenti sono diventati costanti nella settimana, esco 3 volte in qualsiasi condizione. Purtroppo non ho capito prima quanto fosse utile la tabella che mi aveva fatto Huber al GMC2011. Ho cominciato a seguirla, a uscite alterne, a fare alcuni giorni di qualità, altri di lipidico, affacciandomi verso la sopportazione e la costanza. Correndo per Milano quando ho fatto la curva e mi sono vista di fronte il duomo, l'emozione mi ha ripagato di tutto il sudore profuso.
Il correre con Francesca e Laura è stato molto stimolante, le gambe proseguivano come fosse un gesto spontaneo. Ho fatto il mio miglior tempo!!!! Ho patito il freddo sotto la pioggia incessante prima di partire, ma quanto freddo.....ma probabilmente le condizione avverse stimolano il lato "nascosto" agonistico!!!!
METABOLICAMENTE: ho avuto la conferma del mio cambio metabolico in gara. Al mattino mi sono alzata con glicemia a 127, sicchè normale, poi stando agli errori di Brescia, ho bolato senza sottostimare a colazione, e mi sono ritrovata a 4 ore con glicemia leggermente alta e fin quì poteva anche andar bene. A mezzogiorno in attesa del cambio riduco la basale del 50%, pensando...faccio a meno di integrare ma almeno faccio questo...dopo 15 minuti di corsa mi sento le gambe troppo pesanti per l'andatura, e tento la misurazione e vedo glicemia 362 !!! ....Posso anche aver sbagliato a ridurre la basale anticipatamente, ma conferma che in gara l'agitazione è talmente  alta che la fà salire. Per poi scendere a distanza di ore verso sera. Stò imparando, volta per volta a gestirmi facendo attività fisica, e provo, cambio, penso e mi confronto.
CONVIVIALMENTE: sono arrivata con l'occasione in città il sabato per gironzolare un pò, e devo dire che rivaluto Milano per l'ospitalità ed eleganza. Le due giornate metereologicamente parlando (o scrivendo!!) non sono state delle migliori, ma il calore datomi dagli ospitanti è l'ho molto sentito. Non mi stancherò mai di ripetere che la serenità e la gioia, sì proprio la gioia che provo quando  DNL si ritrova è unica!!!! La mia miglior terapia!!!!! Metabolica e mentale!!!! Un abbraccio forte forte a tutti e aspetto al prossima


> 10 RIGHE DAI RAINRUNNERS ... BY BIAGIO BARLETTA, DM1, MI
Premessa:
Preparazione con Albanesi (http://www.albanesi.it/Arearossa/Articoli/102prepmar1AX.htm)
17 Settimane a 4 sedute la settimana svolta senza particolari problemi e impostata su un ritmo gara 5’20’’-30’’ ma ogni suggerimento è gradito dato che questo allenamento è totalmente privo di lavoro su FC mentre, soprattutto nei lunghi, debbo assolutamente utilizzarlo per evitare di correre sopra la mia soglia e avere crolli nel finale. Prova è stata che dopo 4 lunghi da 32 svolti in perfetta brillantezza ma al di sopra del ritmo gara sul lunghissimo da 36 , senza cardio , mi bloccavo dopo 32Km a 5’10’’. Consultato il mio vicino Jenny, grande runner master con esperienza ventennale (e tempi da capogiro !!), ho rimesso subito il cardio che lui tiene sempre sia allenamento che gara. Causa estrema variabilità di luoghi, orari, condizioni metereolgiche nonchè (ahimè) andamento glicemico, non mi è stato possibile definire un ben delineato schema riduzioni reintegri visto anche la mia scarsa esperienza in lunghe distanze e gare in generale e l’impossibilità di piazzare un lungo nel medesimo orario della gara. Decido dunque per no colazione, carbo loader 45 min prima (come ultima maratona), stacco micro in gara.
Pre-gara: Cena e sera con iper assolutamente fuori dalla norma. Comincia a salire la tensione, penso, per me che sono poco abituato alle maratone e alle competizioni in generale. Tra correzioni e preparazioni varie nanna all’1:30. Sonno tranquillo seppur breve. Glicemia al risveglio buona. Controllo accurato di tutto il materiale. Piove e le previsioni non lasciano speranze di miglioramento ma prevedo comunque vestiario per doppia alternativa con o senza pioggia. 45 minuti di metropolitana col fidato amico Virgilio. Ritrovo nel parcheggio con medici e altri runners del gruppo (non DNL, ndr).
Glicemia in salita , non è un buon segno, senza colazione nè riduzioni basali questa è una rogna in più. Carbo loader ugualmente, piccolo bolo diluito e stop micro. Consegna borsa si va in griglia tanto conosco bene il mio posto, l’ultimo con tutta calma. Chiamo casa. “Papà vinci per noi !!! Ma dove sei alla televisione non ti vediamo ?!”. “Dai tra un pò passo dalla partenza e mi vedete. Vi voglio bene !!”. Minuto di raccoglimento. Applausi . Si parte. Glicemia purtroppo alle stelle. Altro bolo diluito!
Gara: Passo dalla linea partenza. I medici mi vedono e mi fermano, vogliono che parli con lo speaker per una intervista e per citare dei numerosi atleti con diabete in gara. Bellissima sensazione lasciare Rho-fiera da 4597°, ultimo in assoluto, la gente mi incita e applaude. Occhio fisso sul cardio. Biagio se superi 155 ti uccido !!.
@5 km (3425°) glicemia alle stelle , altro bolo diluito 30, micro e glucometro avvolti in sacchetti impermeabili tengono bene, le manovre sono agevoli e non mi rallentano. Qualcuno nota le mie manovre chiede spiegazioni, pazientemente spiego. E’ solo raccontando noi stessi che la gente potrà conoscere ...
@10 Km (3266°), glicemia alle stelle , altro bolo diluito • @13,5 Km prima area cambio prima. Bellissimo l’incitamento • @15 Km glicemia alle stelle , altro bolo diluito. Lieve apprensione ma nessun malessere.Grosso ramo crolla addosso ad un partecipante. Breve sosta per attendere soccorsi. Arrivano i volontari, “Alessandro !!” il mio amico . Piccolo il mondo.• @20 Km glicemia in discesa finalmente. Sollievo. Reintegro. • @21 Km (3055°) cronometro 2:00 tutti a mollo nel pozzangherone. Ora inizia la gara vera, seconda parte senza cali , proviamoci • @23,5 Km area seconda area cambio staffetta, altra incoraggiantissima ovazione
• @25 Km glicemia in ulteriore discesa si va per corso venezia, runners in direzione opposta, Virgilio !! , come viaggia, urla di incitazione. • @27 Km palloncini 4:00:00 mi pongo davanti per non farmi trascinare, non voglio che mi superino mai • @30 Km (2818°) glicemia in ulteriore discesa ma in range ottimale. Reintegro. Da qui a poco saprò quanto valgo, se non crollo , se arrivo bene.
Dietro i pacemakers dei 4:00 incitano e danno istruzioni, le eseguo, quadricipiti completamente intirizziti e rigidi, mollo la presa , spinta braccia e piedi.
Ora solo una cosa in mente, la mia immagine che passa il traguardo, i Km vanno e senza sofferenza, solo su questo mi concentro non rilevo neppure l’ultima glicemia dei 35Km. Ed eccolo l’ultimo Km , ed eccolo il traguardo, arrivo sorridente, lucido senza alcuna sofferenza. 3:59:11. Sotto le 4 ore volevo e così è stato stavolta. Mantella. Foto finisher.
Post-gara: Mi infilo nella tenda del pronto soccorso, preciso “sto benissimo, vorrei solo sedermi al riparo della pioggia e controllarmi la glicemia”.
“Stia tranquillo facciamo noi”. “No, pensate agli altri ho tutto con me”.
Hanno un’area riservata ai “non feriti gravi”, vi arrivo passando da una tenda affollata di persone conciate davvero male nel letto.
Glicemia perfetta, mi allontano . “Hei ha avvisato la Dottoressa che se ne va ?”. “Non c’è bisogno” , rassicurano i volontari, “sta benissimo !!”.
Già mi sento bene, una bevanda e una doccia calda sarebbero perfetti ma è chiedere troppo. Accontentiamoci di ritrovare la borsa buttata tra le pozzanghere sotto un gazebo, e un posto su una panchina nelle tende bleu.  Borsa inzuppata ma qualche indumento è asciutto che sollievo. Un ragazzo è in difficoltà, ecco pronte le mie sacchette di miele, “prendile senza preoccuparti, ne ho sempre una buona scorta con me”.
Rabbrividisco, vorrei raggiungere gli amici DNL ma ho troppo esigenza di una doccia calda, filo a casa a riabbracciare i bimbi e mostrare loro la medaglia.


> 10 RIGHE DAI RAIN RUNNERS BY ALESSIO GHIANI, DM1, LC

Giornata fresca e uggiosa ma temperatura ottimale e panorama
strepitoso per una terza frazione di una staffetta in centro Milano che
non dimenticherò ... é stato bello fare gruppo con tutti i
partecipanti diabetici e non ... un grazie al mitico Marelli che si è
sparato all'improvviso 23K visto l'infortunio della nostra punta di
diamante Brunelli che ringrazio molto a sua volta siccome ci ha salvato
portando le borse da una fermata all'altra del metro a me e a Ilenia
arrivati tardi in zona cambio..... forza ragazzi alla prox
 
> 10 RIGHE DAI RAINRUNNERS BY VALERIA NICOLIS, DM1, VERONA

"Arrivi sempre all'ultimo minuto, ma in qualche modo riesci a farcela", all'incirca così mi descrisse Fabio. Le parole di mio fratello mi hanno ricordato una delle mie peculiarità, che non amo molto e che ambirei a migliorare, ma che, da ottima "italiana", spesso mantengo tale. Quando DNL pensò a partecipare alla staffetta di Milano, si doveva completare la staffetta in rosa. E fui invitata a partecipare, in un momento di personale interesse per la corsa. Uscivo e correvo e qualcosa miglioravo: perlomeno mi stavo avvicinando ai tempi da moribondo di Albanesi docente. In realtà, dopo la 10k di Brescia, ammetto di non essere più uscita e ho corso nuovamente a Milano. Correre sotto l'acqua, correre, farsi superare, superare, arrivare, benché da moribondo. Non ho mantenuto i tempi, ma ho percepito l'amicizia e la condivisione delle compagne in rosa entusiaste della staffetta. Ho recepito ancora una volta la disponibilità e l'ospitallità e l'adattamento. Ho intuito che fare qualcosa é spesso indotto dall'interesse e dal divertimento. E ho preso atto che correre non mi interessa quanto il nuoto. Correre sotto l'acqua probabilmente mi ha ricordato nostalgicamente la vasca. E ho percepito che preparare una corsa non è improvvisazione, ma costanza, perseveranza e allenamento. E divertimento è il risultato di queste costanti. Nella vita, con o senza diabete, nella corsa, nella bici, nel nuoto, nelle amicizie e negli affetti.
SPORTBOOK > IN ARRIVO!

> 10 RIGHE DAI RAINRUNNERS … BY CRISTIAN "ISSIMO" AGNOLI, DM1, VR
ATLETICAMENTE:
Dopo i 30 km corsi @ Brescia l'11 marzo mi ero illuso che il mio recupero fisiologico fosse pressoché completato e che la crescita di condizione mi avrebbe presto fatto ritrovare quel passo da 4'15 al km necessario per riprovare a giocarmela con il "muro delle tre ore". Invece mi sono presentato a Milano in calo di condizione e con alti e bassi negli allenamenti delle ultime tre settimane e dunque con parecchi punti interrogativi:  ho deciso comunque di "rischiare" anche perché avevo dei pacer d'eccezione (Pietro e Maurizio) e sperare nel miracolo, pur senza il conforto di un lungo corso ai ritmi da me auspicati. Purtroppo in maratona non basta la "convinzione" … ci vuole anche la preparazione giusta e non serve illudersi e sognare. Fino al 25° km, pur senza mai avere ottime sensazioni, anche muscolari, ho tenuto il passo. Ho provato a reagire ma al 28° ho capito che non c'era trippa per gatti e mi sono accordato con Pietro di vedersi al 34° km per rientrare all'arrivo in metropolitana, salvo miracoli improbabili. Ho guardato avanti: finire in 3h06-07 sarebbe stato onorevole, ma non era questo il mio obiettivo, e a Milano non sono certo venuto per gustarmi il panorama … cosa che faccio quando corro in natura! Ci riproverò a Copenhagen (in teoria mio obiettivo maratona dell'anno), anche se il richiamo del trail running è fortissimo e probabilmente farò un "misto con patate" tra asfalto e off-road che mi riempirà di gioia e soddisfazioni in allenamento ma non mi consentirà di performare al meglio in maratona. Amo preparare la maratona per la disciplina che richiede e le dimensioni atletiche che allena: tutto lavoro che poi opportunamente trasformato, dà benefici anche in altre discipline o distanze. Faccio invece più fatica a divertimi quando è ora di correrla. Insomma mi diverto moltissimo ad allenarmi, meno a gareggiare! Ma forse è meglio così. Oggi il mio obiettivo atletico non è più legato strettamente all'ottenimento di un tempo o ad un piazzamento (peraltro insignificanti a livello assoluto e anche meno che assoluto), ma all'allenarmi "con piacere nel piacere",  traendo beneficio dal gusto per il sacrificio. Il resto è niente di niente, è la paura che non osi confessare, è il rancore che si acquatta in qualche angolo oscuro della nostra mente. RUN AS YOU ARE!
METABOLICAMENTE: Fermo restando che l'attività fisica ti da una marcia in più, il buon compenso è più presupposto che conseguenza della pratica sportiva. Comincio a pensarlo sempre più. Per quanto riguarda la gestione parla il mio sport book. Forse avrei potuto ridurre ulteriormente la basale, stanti distanza percorsa e ritmo impegnativo, che comporta consumi di carburante misti tra substrati aerobico-lipidici e aerobico-glicidi, dunque con maggiori necessità di integrazioni di cho. Ho volutamente rinunciato al monitoraggio in continuo della glicemia e anche ai controlli nel durante, nonostante avessi al seguito il glucometro. Solo glicemia all'inizio e alla fine. Dopo centinaia di test, sia in gara, sia in allenamento, credo di potermi permettere una volta ogni tanto, IN TUTTA SICUREZZA, di gareggiare al buio dal punto di vista dell'autocontrollo. L'esperienza e i compiti a casa a volte sono sufficientemente illuminanti: il buio, quando conseguenza di scelte consapevoli e avvedute, ha comunque un suo fascino, un suo senso e una sua ragione… insomma altro che "guidare a fari spenti nella notte per vedere come è facile morire!"
NUTRIZIONALMENTE: forse l'appuntamento DNL dove mi sono alimentato meglio. Nel dopogara ho sbracato un po', non tanto nutrizionalmente, ma bevendo 2,33 litri di birra nel pomeriggio. Comunque so gestire terapeuticamente e metabolicamente anche qualche "sbornia allegra" da convivialità. Il che non significa che bere due e più litri di birra sia cosa buona.
CONVIVIALMENTE: Il segreto è nel saper apprezzare le gioie degli altri e dunque ho vissuto due giorni intensi e per me divertentissimi, a parte la fatica di gestire appuntamenti, strategie, ritiro dei pettorali, incluso quello del buon Piero Grazzi, con annessa polemica a difesa dei suoi diritti di onesto cittadino, da vero antistatalista, anarcocapitalista, libersita-libertario che se Oscar Giannino mi sentiva, mi invitava in trasmissione.
Tranquilli, cari lettori DNL, non sono impazzito.  Ma scrivo queste 1000 righe farneticanti a ruota libera. Pericolosissimo.
E non sono nemmeno "arrabbiato" per il mancato briefing metabolico, peraltro compensato dall'attività sul web con la disponibilità di tutti (o quasi) a raccontarsi (anche se dobbiamo imparare a farlo meglio) … io di briefing metabolici ne faccio 365 all'anno e dunque non me ne può fregare di meno. Anzi, forse è ora di dedicare più attenzione al mio metabolismo e preoccuparmi meno di quello degli altri.
L'unico motivo per cui istituirei il Briefing Metabolico per regio decreto è perchè credo profondamente che al di là di raccolte dati telematiche e stratosferici sensori e sistemi di scarico dati, il nostro semplice schema a griglia (quello del  "minibook" per intenderci) da compilare a mano sia la più grande ed efficace novità nel percorso di autoresponsabilizzazione del "paziente diabetico" e così renderlo prima "persona con diabete", o ancor meglio, semplicemente "persona". Insomma soggetto in grado di prendere decisioni e di rapportarsi con il proprio medico, con le terapie, con la tecnologia, con il lavoro, la pratica sportiva, gli affetti, con le proprie paure, da "cittadino" (soggetto attivo) e non da "suddito" del diabete.
3000 contatti mensili da 2:30 mediamente sul sito DNL non sono tantissimi, ma sicuramente sono una platea più vasta di qualsiasi riunione o convegno che possiamo pensare di organizzare. Saper presentare il proprio quadro personale, clinico e atletico con sincerità e chiarezza e pubblicare on line un diario relativo a una determinata "performance sportiva e metabolica", compilato con tutti i crismi, è l'unico modo per diffondere il messaggio di "consapevolezza" by DNL.
Nonostante tutti ci vogliano far apparire come gli sportivoni, quelli che fanno le cose che non sono per tutti, quelli che "spaventano" quelli che vorrebbero iniziare a muoversi, magari sperando che prima o poi ci "scappi il morto" o il "ricovero" così potranno dire "ve lo avevo detto io che quelli di DNL sono degli irresponsabili, esaltati, pericolosi anarchici e sovversivi" … nonostante tutto questo, DNL è semplicemente racconto delle nostre verità. E le verità sono soggettive … uno sportbook compilato come "DNL comanda" contestualizza però la nostra soggettività e consente a chi legge di farsi un'idea e un'opinione. Su questo dobbiamo lavorare, trascrivere la nostra verità in maniera efficace e chiara, per consentirne una interpretazione a chi ha sete di conoscenza. Tutto il resto non ci pertiene, visto che in Italia ci sono migliaia di associazioni e realtà ben finanziate e supportate che si dovrebbero occupare di "tutto il resto".
Solo per questo auspico briefing metabolici utili, partecipati e costruttivi:  per trasmettere un approccio e una metodica di lettura e interpretazione di "come" facciamo "quello" che facciamo. Non basta dire quello che si fa, è necessario raccontare il come o finiamo nel calderone degli slogan o dell'atleta con diabete montato ad arte … all'occorrenza "fenomeno da baraccone", "finto o vero superatleta con tanto di pompa mediatica settoriale a rincarare la dose", "pietoso caso di pornografia del dolore da sbattere in prima pagina quando magari la pratica sportiva è il riscatto sociale, morale e terapeutico del paziente prima semplicemente disperato, ora disperato ma modello esemplare".
Non mi posso preoccupare di chi non vuole o non riesce ad approfondire, ma auspico che chi vuole approfondire, trovi in DNL numeri, idee, riflessioni, dati, ragionamenti, stimoli che accendino una luce nella propria testolina pensante. Perché io credo nelle teste pensanti e traggo gioia dai miei e dagli altrui successi, lezioni dai miei e dagli altrui fallimenti. Da qui nasce il vero miglioramento. E magari qualcuno saprà occuparsi un giorno anche di chi non vuole e non riesce ad approfondire, e magari ci insegna anche come: "se hai un metodo migliore, insegnamelo, altrimenti usa il mio!"
Proseguiamo così, ovviamente nella quasi totale indifferenza (con le dovute eccezioni ben note alle parti) di buona parte della diabetologia, dell'associazionismo e delle realtà coinvolte nel dichiarato miglioramento della qualità di vita della persona con diabete.
Briefing Metabolici per tutti, al bar, in piazza ma soprattutto sul web! Solo questi basterebbero per abbassare la media delle glicate della popolazione diabetica nazionale a costo zero!
Cripitico, sconclusionato e prolisso anatema presidenziale scritto nel riparo montano in loc. Bait del Vo' a 1330 metri di quota, davanti al caminetto, addì domenica 22 aprile h 21.35. Preludio alla partecipazione a un convegno in cui manderò tutti a quel paese uscendo nudo tra gli applausi della platea? Forse sì, comunque sempre senza rancore! W Fagiolino! PS: Grazie ad Algo e Phd per l'alloggio.

> 10 RIGHE DAI RAINRUNNERS BY ANDREA VEGY VERZURA, DM1, PD

Lei: “spiegami bene Andrea, tu oggi prendi la macchina, vai fino a Milano,  paghi autostrada, benzina, ristorante e albergo, in più domani è previsto un tempo da lupi… ma perché non te ne stai a casa?”
io: “beh,  sono iscritto in una staffetta…non posso mica abbandonarli a metà”
lei: “ sei sicuro che gli altri vadano?”
io: “boh,  alcuni nemmeno li conosco”
lei: “………….”
“Lei” non è la mamma, “lei”  non è la moglie…”lei” è la vocina interiore che tende a minare le buone intenzioni di ciascuno non appena insorge qualche difficoltà.
Ho viaggiato in compagnia di un amico, abbiamo parlato a lungo ,  ho fatto 4 passi a Milano senza i ritmi che si hanno quando ci si va per lavoro, ho guardato con lo stupore del provinciale  le persone incredibili le persone in metropolitana,  e poi il gruppo numeroso variopinto, ciascuno con le sue tabelle, gli obiettivi, le strategie.
Domenica tattiche per i pacchi, per riconoscersi e ritrovarsi ma soprattutto pioggia e disagio….poi la corsa che aggiusta tutto.
Ma ecco che la giornata tira fuori le sue perle:
ultimo cambio delle staffette …..Fabio non vede arrivare il suo frazionista, ah! eccolo, via…. Chi gli ha passato il testimone  rimane sotto la  pioggia, non trova i suoi contatti, si infreddolisce… gli cediamo maglia,  giacca a vento ed ombrello:  contento lui che si scalda e anche noi che non buttiamo le cose in un cestino;  poi  Angelo con la moglie che per qualche metro lo accompagna correndo  in gonna con l’ombrello gridando “ Andrea! Andrea! Questo è Angelo!”…non ci conoscevamo,  via, tocca a me, diluvia, mi sembra di essere  ancora più lento del solito… vabbè però sono contento l’acqua mi lava la faccia, sono in mezzo a persone che stanno faticando da 35 km…mi imbarazza sorpassarli …. Specialmente un ragazzo con la gamba tipo “Pistorius”….ma qui non c’è gara, non c’è competizione…nessuno (a partire dal cronometro) darà particolare valore  a ciò che si sta facendo…ognuno corre con sé stesso, con il suo obiettivo, con il suo demone.  Ancora acqua,  magri, grassi, vecchiotti,  atleti improbabili, sorrisi,  grugni, rari incitamenti…. Poi l’arrivo,  la musica (coincidenza: c’è proprio una canzone di cui avevo parlato il giorno prima e che mi piace molto) , la ressa…. Ci si cambia, ci si cerca, ci si trova grazie alle divise Dnl, fine.
La “vocina”  un po’ si vergogna,  l’esperienza è stata eccellente, grazie a chi ha coordinato, organizzato e partecipato.  Torno a casa con una bella gioia in fondo al cuore. Ognuno ha fatto secondo le proprie possibilità … RUN AS YOU ARE…. LIVE AS YOU ARE…. KEEP ON AS YOU ARE.

> 10 RIGHE DAI RAINRUNNERS BY FABIO DEL PRETE, DM1, MILANO
Cari amici del DNL cercherò in 10 righe di esternarvi le piacevoli ore passate in vostra compagnia.
Intanto ringrazio Cristian per la chiamata alle armi.
Non sono un maratoneta e anzi dopo Parigi ho scoperto la velocità con le gare in pista e le gare anaerobiche.
La sfida della staffetta in 3h è servita a scrollare quella polvere sulle scarpette che ultimamente si stava accumulando.
ATLETICAMENTE: solo 2anni fa facevo riscaldamento a 5/1000 e correre a 4'/ 4' 10" era normale.
Un 3K in 11' non era impossibile.
Dopo Parigi qualcosa è cambiato in tutto il mondo che mi circonda (famiglia, lavoro/i , fisico, ) e la corsa l'ho rilegata in un cassetto. Un mese di allenamenti (anzi diciamo 7 uscite in totale) e chiudere ad una media di 4' 30" mi riempie di gioia (alla fine non erano 8km ma 9,100).
Questo è il bello della mente. Saper godere di tutti i risultati che la vita ti offre. GRAZIE GRUPPO DNL
METABOLICAMENTE: Siete tutti fantastici. Ma come fate a … conta CHO , registrare tutto , glicemie alle ore e nei posti
più disparat. Una costanza di controlli quasi maniacale.
Io mi ritengo già bravo quando mi misuro la glicemia 3 volte al giorno più gli extra quando ho la sensazione di cose anomale. Ma poi vedendo i vostri stili di vita e soprattutto i valori glicemici è ovvio che voi state nel giusto.
Però l'ultima glicata era 6,7 !!. Nell'allegato i valori
NUTRIZIONALMENTE: Non facendo la conta dei CHO non posso dare molte indicazioni.
Purtroppo il sabato essendo impegnato in giro, l'alimentazione non è stata di ottima qualità (panini al volo e via).
Sabato la cena DNL ( Francesca, bel posto) mi ha permesso di arrivare alla mattina con una glicemia un po' alta ma al riparo da IPO. Domenica la partenza alle 13:00 ha fatto sballare tutto. Con 161 1h 30' prima della partenza ho preferito mangiare uno snack enervit zuccherato. forse troppo carico di zuccheri ma avevo troppa paura delle IPO in gara. Integrate poi con 3 caramelle al 5k. Alla fine il carico di zuccheri rispetto allo sforzo fisico è stato troppo.
CONVIVIALMENTE: Grazie a Francesca per la scelta dei ristoranti. L’atmosfera sia alla cena che al pranzo dopo gara è stata come sempre ottima. Finalmente sono riuscito a portare mia moglie Roberta a conoscervi. Ci tenevo da tempo perché volevo farle sentire l'aria positiva che si respira
nonostante siamo tutti accumulati da un problema e non da una passione. Peccato per il mancato briefing metabolico dopo gara.
[OMISSIMIS] In bocca al lupo per Copenaghen e buon divertimento.

2> 10 RIGHE DAI RAINRUNNERS ... BY ALESSANDRO GRIPPO, DM1, AR
Run as you are! Nello slogan del coupon di Milano c'è l'essenza di tutta la mia maratona, la fervida mente presidenziale non poteva coniare una frase che rispecchiasse così bene il mio status mentale di questi ultimi mesi. Pur avendo smesso formalmente la pratica meditativa sto comunque cercando di mantenere uno stile di vita basato sul cogliere l'attimo, il qui ed ora senza ricerche affannate dell'isola che non c'è. E' un comportamento che tengo in maniera inconsapevole ma quando mi fermo ed analizzo i giorni trascorsi appare evidente la sua esistenza. Anche la corsa la sto affrontando con lo stesso spirito. Corro, e basta. Senza tabelle, senza rancori, senza obiettivi. Corro perché mi va di farlo e se non ho voglia non corro. Ed alla fine il risultato è che corro più di prima, ma meglio e più volentieri. E' vero che 3hr 39' 30'' è un tempo infimo per le mie potenzialità ma lasciatemelo dire non me ne importa nulla. In questo momento sono in una sorta di steady state in cui non devo far altro di decidere di aumentare o diminuire perché la cosa succeda. Milano in corsa è stata una città inospitale e fredda, lo si è visto subito cambiandosi prima della partenza in un garage sotterraneo con bonghi africani di sottofondo musicali, scene da "Matrix" ci mancava solo Morpheus sotto lo striscione del via ad offrirti la pillola bianca per scoprire quant'è profonda la tana del bianconiglio o la pillola blu per risvegliarmi nel mio letto dimenticando tutto. Poi la partenza in anonima stradina secondaria in mezzo a campi e capannoni con fango ai bordi, poi ancor l'acqua che cadeva dal cielo per 3h e 39' ed oltre. Poi la desolazione lungo il percorso per più di metà gara, solo campi e quartieri desolati e pozze come laghi ed assistenti di gara come SS pronti a strapparti il KW di dosso perché ti si doveva vedere il numero. In una sorta di congiunzione astrale anche il cardio si era adeguato al contesto rifiutandosi di funzionare per i primi 5 km e smettendo di nuovo trascorso il 13 km. La mia corsa e' stata mentale e non fisica. La fatica che provavo non aveva origine fisica dato che correvo ad un ritmo blando, aveva origine  mentale, derivava dalla disabitudine alla corsa lunga, derivava dall'acqua che mi scivolava sulla pelle, dal capezzolo sinistro sbucciato dalla maglietta intrisa d'acqua, aveva origine nelle scarpe zuppe d'acqua che era come correre nella palude, derivava dall'assenza di distrazioni ambientali che mi avrebbero permesso di non pensare alla fatica. Tante volte correndo ho pensato alle parole del Pres prima del via: "Ma se devi correre tanto per il gusto di farlo senza dare il massimo che ci vieni a fare a Milano ... piuttosto fatti un bel trail". Ed altrettante volte ho pensato di ritirarmi e cercavo con l'occhio una fermata del metro ma poi ho continuato, l'ho fatto perché fondamentalmente mi stavo divertendo e la pioggia era una sorta di abluzione, lavava via i miei umori e mi ripuliva. Sapete anche perché l'ho fatto, ero convinto nella mia testa che Caterina sarebbe stata più contenta se gli avessi detto "ho finito in" a prescindere dal crono piuttosto che se gli avessi detto "mi sono ritirato!" e poi l'ho fatto per esercitarmi a correre da solo in silenzio, come un soldato solitario. Mi sentivo come Ken il guerriero tra le macerie di una guerra nucleare che ha decimato il mondo invece ero solo uno dei 4000  stronzi che correva sotto l'acqua. E sapete cos'altro vi dico, è più facile correre una maratona al massimo con un allenamento impeccabile che correre una maratona piano senza preparazione; nel primo caso la mente ti supporta e ti fa ignorare la fatica fisica, nel secondo la mente non ha voglia e il fisico non c'è ed allora sei obbligato a lottare mentalmente per andare avanti e a me questa cosa piace ed è sempre piaciuta. Con questo non voglio assolutamente giustificare il fatto che la mia pigrizia mi sta portando ad ignorare il crono e a non fare ripetute perché non mi va e di conseguenza a correre lontano da quelli che sono i tempi che il mio motore mi permetterebbe di ottenere ma a me ora va bene così perché sto correndo come sono!
Metabolicamente: c'è poco dire, se ti corichi a 2 ore dalla fine del pasto costituito da 230gr di CHO la glicemia durante la notte sale a prescindere che tu al coricarti ti sia fatto 3U di rapida con 140mg/dl di glicemia e così risveglio alto, quindi anziché rompidigiuno senza bolo come avevo previsto ho cambiato i piani ed ho fatto bolo con colazione. Prima della partenza ero alto, mangiato un po' troppo a colazione più 45' di ritardo nel farsi la basale hanno fatto il resto. In gara tre integrazioni da 15gr di CHO l'una, al 13°km, al 23° km, la 33°km. Fine gara con 85mg/dl di glicemia. Per il resto vi lascio al Mellito sport book.
Convivialmente: Se è vero che la Milano city marathon è gara inospitale non si può dir lo stesso dei Milanesi padroni di casa disponibili calorosi ed accoglienti.
Francesca, Federico, Luca, Alberto (in realtà lui è Brianzolo) nonché gli amici di Francesca nuovi e vecchi che ci hanno ospitato e fatto compagnia con amore e passione. Più si va avanti più DNL si avvicina a diventare una sorta di social network reale i cui post in bacheca sono le parole e i fatti sentiti e vissuti e non gli stringati ed insulsi messaggi che talvolta si leggono in rete su altre fonti. Pur capendo il rammarico presidenziale nel non aver fatto briefing metabolici sono convinto che in determinate occasioni i briefing metabolici possono anche essere evitati specie se mancano nuovi arrivi, oramai gli strumenti di base li abbiamo ed è anche giusto che ognuno di noi impari se vuole ad analizzare il proprio metabolismo anche lontano da DNL. C'è poi da dire che in ogni caso gli scambi di informazioni passano anche nelle conversazioni vis à vis che si vedono sempre ai nostri incontri.



10 RIGHE DAI RAINRUNNERS BY SALVATORE CARUSO, DM1, AV
La mia testimonianza della partecipa
zione alla Maratona di Milano.
Sono arrivato  verso le 11 di sabato; mi sono sistemato in albergo e sono uscito per una passeggiata. La prima sorpresa di questa avventura milanese la scopro nel Marathon Village quando incontro con immensa soddisfazione e gioia il Presidente di DNL, Cristian AGNOLI, con la fidanzata e altri due amici.
Questo è stato il nostro primo incontro, in precedenza avevamo avuto solo un scambio di email. Abbiamo scambiato qualche parola, bevuto un caffè (gentilmente offertomi) e ci siamo salutati con un arrivederci.
La serata è trascorsa con altri amici in una trattoria per una cena dove ho mangiato più
carboidrati del solito.
Sono andato a letto verso le 23 e 30 con 127 di glicemia e mi sveglio alle 6 e 30 con 118. Faccio colazione ( thè, fette biscottate, 4 biscotti) ma non il bolo, così da far salire la glicemia intorno ai 220 come programmato. Allo sparo per l'inizio della corsa, sospendo la basale del microinfusore fino a fine gara.
La corsa parte sotto una pioggia incessante che mi accompagna per tutto il percorso. Verso il 13° KM mangio una barretta di Enervit e replico verso il 27° KM e bevo qualche sorso di acqua.
Tutto è andato secondo programma : - ho mantenuto un ritmo gara costante; - ho chiuso la maratona sotto le quattro ore e più precisamente  in 3 ore e 58 minuti. Personalmente mi sento molto soddisfatto di questo risultato e attendo con trepidazione il prossimo evento (non ancora programmato) per poterlo migliorare.



2> 10 RIGHE DAI RAINRUNNERS … BY PIETRO "NONNO" PESENTI, DM1, BG >
ATLETICA_MENTE: moderatamente OK! Dopo due mesi di cure, finalmente progressi tangibili e il ginocchio sembra aver retto bene! A contorno qualche dolorino post-allenamento e qualche battito di troppo negli ultimi 8 km corsi a buon passo, ma niente di così preoccupante! Speriamo non sia gioia effimera, ma cresce la fiducia per il prosieguo della stagione, ovviamente passando per COPENHAGEN. In terra danese non sarò certo al top della condizione, ma prometto che non lascerò nulla di intentato......ogni promessa è debito!
METABOLICA_MENTE: relativamente all'allenamento direi abbastanza bene; ho integrato il minino necessario a più riprese non sapendo esattamente quanti km avrei percorso e la glicemia di 60mg/dl misurata ben due ore dopo la fine dell'AF ha confermato la bontà delle scelte fatte......anche se forse un pò rischiose!
Male la gestione metabolica in queste ultime due settimane, caratterizzate da diverse IPO mattutine e alcune IPER post-cena.
Per quanto riguarda le prime, forse dovrei ridurre leggermente la basale, visto che ho progressivamente aumentato il numero degli allenamenti e relativo kilometraggio. Dovrei invece essere più accurato nella conta dei carboidrati, durante i pasti serali... purtroppo la fame atavica che mi coglie sempre dopo il lavoro, mi porta spesso a pizzicare qua e là dimenticando per la strada un bel pò di CHO!
MENTAL_MENTE: sempre rilassato! Sto correndo a sensazione, senza seguire nessuna tabella e sinceramente così è più facile!
Manca solo l'ultimo tassello... sole e temperature miti! La meteopatia si fa sentire!
CONVIVIAL_MENTE: nonostante il tempo umido, l'atmosfera che ha caratterizzato l'ultimo coupon 2012 è stata come al solito, calda e accogliente.
Purtroppo è stato tutto così veloce (soprattutto per me, che non ho partecipato alla cena del sabato sera) che un attimo ed era già ora di tornarsene a casa!
Non ho avuto l'opportunità di conoscere tutte le new entry del folto gruppo milanese DNL & DNL_Friends, ma con alcuni di loro l'incontro è solo rimandato al 20 maggio.
Ho invece ritrovato Maurizio ed è stato un piacere correre con lui e Cristian per buona parte del percorso.Ancora una volta sono rimasto impressionato dalla folta schiera di runners che nonostante le condizioni avverse, mostravano visi colmi di emozioni e occhi sorridenti! Traspariva la voglia di mettersi in gioco e di dimostrare a se stessi che tutto è possibile (o quasi), basta volerlo! Certo non è facile, ma ciò che si ottiene con sudore e fatica vale doppio e la soddisfazione è incommensurabile! Bellissimo spot per la corsa e per la vita! DNL lo ha già metabolizzato!

> 10 RIGHE DAI RAINRUNNERS BY VITTORIO VITO CASIRAGHI, "Accademico del CAI" :-) , DM1, MB
A me piace salire e scendere (con gli sci), il piano (piottoni, porfido, asfalto, ecc.) viscido poi, non riesce proprio ad entusiasmarmi. Mi piace correre, ma sul morbido dei sentieri e sterrati del mio “Parco agricolo della Valletta”, con mia moglie e quando c’è con mia figlia. Mai niente di specifico, solo puro stacco dal tran tran e ossigenazione. Eppure guardando i tempi (quelli ufficiali perché il mio cardio non ho ancora capito come farlo funzionare) 10,5 Km in 45,07; 4,18 al Km., non mi sembra di essere andato male.  Riflettendo, ho l’impressione che per fare bene (limitatamente per un anziano come me)occorre  considerare la predisposizione a compiere un gesto (nel mio caso bassissima). Allora ho cercato di trovare il lato ludico della vicenda. Quale? Il riscaldamento l’ho fatto saltando a ritmo di dub sotto la tenda del DJ. Poi nell’attesa del cambio sono uscito allo scoperto e ho continuato a saltare finchè ho visto la maglia rossa di Peter. Nella frazione ho cercato lepri runners che andassero alla mia andatura. In questa ricerca mi sono trovato al cambio con Luca senza quasi accorgermi. Chi ha nelle gambe i dislivelli può anche permettersi di correre in piano!

 
> 10 RIGHE DAI RAINRUNNERS BY FRANCESCA PHD POLESE, DM1, MI
ATLETICAMENTE:
Prima dell’inizio di febbraio mi immaginavo che la preparazione della maratona fosse cosa faticosa.... ma da quel momento in avanti ho capito che si tratta di una attività mostruosa. Mette a dura prova lo spirito (tabelle da rispettare senza poter addurre giustificazioni) oltre che il fisico (dolori diffusi alle gambe). Proprio un fastidio alla gamba sinistra che ormai mi accompagna da un mese è stato motivo di preoccupazione in merito alla possibilità di arrivare in fondo ai 30km che dovevo percorrere. Si trattava per me di una novità assoluta: il lungo più lungo che avessi mai fatto era stato di 23km.
Invece.... è andato tutto nel migliore dei modi possibile. Partita dalla seconda frazione (ricevuto il testimone da Elisa) ho mantenuto una costanza quasi asburgica (correndo ad un passo di 5’30’’) fino al 26, dove ho osato una leggera progressione (ultimi 5 km corsi fra 5’26’’ e 5’22’’). La gamba ha retto bene e anche il resto del corpo non ha dato fastidio. Insomma.... anche se ogni allenamento e ogni gara hanno una storia a sé, spero che questo sia di buon auspicio per Copenhagen!
METABOLICAMENTE:
Forse che i cazziatoni presidenziali servano a qualcosa? Sono molto contenta di come ho gestito questa nuova esperienza, e ringrazio Laura (con cui ho corso l’intero lungo) per il confronto costante in termini di integrazioni, basale ecc. Dovendo partire verso le 11:30 ho fatto colazione normale (ho solo evitato lo yogurt) e bolato normalmente attorno alle 8:15. Alle 10:15 ho ridotto la basale al 30%, ma l’ho rialzata al 50% un’ora dopo perché il sensore mi faceva vedere un trend in salita. La salita era sicuramente dovuta anche al fatto che alle 11:00 avevo assunto ½ confezione di enervit “carbo-loading” (13 CHO). Durante i primi 15 km il sensore mi dava costante attorno ai 130. Al 15° km ho provato la glicemia capillare (faticosissimo a causa delle mani che non volevano saperne di asciugarsi....): 95. A quel punto ho assunto 15 CHO (1/2 cheerpack abbondante della enervit) e riportato la basale al 60%. Il sensore mi faceva vedere un trend in leggera ascesa. Al 23° km ho rifatto glicemia capillare con risultato 131; a questo punto, sentendomi bene e valutato che il sensore continuava a mostrare una leggera ascesa, ho portato la basale al 110%. Alla fine della corsa avevo 124. Mi sento di potermi fare i complimenti da sola....
NUTRIZIONALMENTE:
Ho fatto attenzione a non esagerare sabato sera. Non ho bevuto vino né mangiato dolci. Anche il pomeriggio dopo il lungo mi sono concessa solo 2 birre medie e un bicchiere di amaro del capo. A Copenhagen sarà di sicuro un’altra storia.
CONVIVIALMENTE:
Mi spiace solo che Milano abbia fatto vedere il suo volto più grigio.... fino all’ultimo avevo sperato di poter far vivere al gruppo DNL un bel picnic post-corsa al parco sempione... Esperienza rimandata! Questa parte delle 10 righe rischia sempre di essere un po’ ripetitiva: mi trovo bene ogni volta in cui rivedo il gruppo DNL: chiacchiere in libertà, confronto sereno “totally as we are”, runners da paura, mangiatori da urlo! Il gruppo di DNL friends milanesi che ho coinvolto in questa avventura glicemicamente diversa mi sembra che si sia integrato perfettamente. Insomma.... cosa chiedere più di questo? Sì, in effetti ho un solo “rimpianto”: non essere riuscita ad arrivare in tempo per salutare il Grippo... che non rivedrò nemmeno a Copenhagen. Sob.

> 10 RIGHE DAI RAINRUNNERS BY CRISTIAN PEDRO PEDROLLO, DM 1, VR
ATLETICAMENTE:
Sono veramente contento perché sono riuscito a correre una maratona tutta allo stesso ritmo. I passaggi presi con il chip ogni 5 km variano solo di 20 / 30 secondi, il primo km e ultimo sono uguali ( 4.35 ), le due mezze sbagliano di un minuto. Ho fatto il mio record nella maratona, ma non è solo questo darmi soddisfazione, ma il modo che in cui ho corso. Ero veramente soddisfatto. Non so se questo è il mio limite, quanti margini di miglioramento ho, ma quando corri in 10 mesi due maratone , una mezza, una gara di 16 km e 3/4 allenamenti superiori ai 25 km, devi solo essere felice. Non è il risultato in se che mi rende felice ma aver avuto la possibilità di raggiungerlo. Ho avuto questa sensazione anche quando ho corso a Parigi, non ottenendo il tempo che mi ero prefissato. Lo sport è fatto di successi e insuccessi, l’importante è aver la possibilità di provarci.
METABOLICAMANTE - NUTRIZIONALMENTE:
Sono arrivato alla maratona di Milano molto preparato sulla gestione metabolica e alimentare. Non ho sperimentato niente di nuovo. Cena perfetta con un 10% in più di carboidrati, pollo, niente verdure (Dott. Mario Vasta ) e acqua.  Riduzione del 100% dell’insulina lenta. Alla mattina colazione con pane con un po’ di nutella, e the. Durante la gara ho assunto carboidrati veloci 2 barrette e maltodestrine al 30km. Avendo una massa muscolare grossa nelle gambe, dopo i 30 km un problema che ho riscontrato nelle maratone precedenti era di soffrire mal di muscoli. Con l’assunzione di carboidrati veloci vado a nutrire i muscoli, penso di aver trovato il metodo giusto, infatti non ho sofferto mal di gambe. Ho finito la gara con 154 di glicemia, per me un fatto inusuale, ma tutto e dovuto alla mancanza di insulina lenta e 170 cho veloci durante la gara. 
MENTALMENTE:
Penso che uno degli aspetti più difficili quando si corre una maratona sia come affrontarla mentalmente. Ero sicuro della mia preparazione, su quello che dovevo fare e come fare, tutte queste cose mi hanno dato sicurezza. Al 30 km ho capito che c’è l’avrei fatta perchè tutti i segnali erano buoni, quindi ho corso l’ultimo 10.000 dal 32 al 42 km in trance agonistica, il tempo volava e sono arrivato alla fine che quasi mi dispiaceva che fosse finita. Per questo vorrei ringraziare Pietro Pesenti che mi ha dato una mano discutendo con me la tabella di Huber, consigliandomi come fare certi tipi di allenamenti, fermandomi dopo la maratona di Ferrara, che non dovevo fare, e soprattutto incoraggiandomi moralmente e mentalmente che se restavo calmo sicuramente avrei corso una buona maratona.
CONVIVIALMENTE:
Grazie a Francesca e Algo per la scelta dei ristoranti. Complimenti ad Algo per il suo tempo. L’atmosfera sia alla cena che al pranzo dopo gara è stata come sempre ottima. Peccato per il mancato breafing metabolico dopo gara, ma forse eravamo in troppi e non tutti arrivati alla stessa ora. Comunque sia alla cena che a pranzo con le persone vicine si parla di corsa e glicemie, tempi e bolo combo, ripetute e insulina lenta e ascoltando le esperienze degli altri si impara come gestire la propria. Auguro ai maratoneti di DNL che andranno in Danimarca ( ELKJAER SINDACO ) una buona maratona. 

> 10 RIGHE DAI RAINRUNNERS .... BY MARCO "IRON" MARELLI, DM1, PE
Atleticamente:
La settimana precedente ho fatto i miei soliti lavori di carico in preparazione alla stagione di triathlon ormai alle porte … tanto per me era prevista una frazione da 10 k. Atleticamente sto bene, il peso è ottimo quindi non ho alleggerito. Sabato sera alle ore 21 dopo la seconda mezza pinta di Guinnes mi arriva la telefonata del Presidentissimo che mi spiattella un bel 23 km da correre il giorno dopo. Ok lo facciamo. Pensavo di correre a tutta i 10, correrò più tranquillo i 23. Alle 8 comincia il mega-gavettone che durerà tutta la giornata (anche in auto fino a Pescara) ed alle 10,30 parto con 2 numeri sulla maglietta mi metto a 4,30 ed a 147 battiti costante,sento che potrei spingere ma va bene così,il "paesaggio" inguardabile mi fa stare concentrato sul fondo stradale alquanto viscido e pericoloso. Passo il primo step al 13mo km comodo sotto un ora e comincio ad accelerare un po': mi porto a 4,20 e così proseguo fino al km 21 che passo a 1h 33' poi mi riporto sotto i 150 battiti (max 156) fino al cambio. Buon allenamento e quarta mezza maratona alle spalle tutte attorno a 1,32/1,33.
Metabolicamente: La sera prima cena con sushi e 3 unità a letto con 134. La domenica mattina mi sveglio alle 5,45 (156) mangio la solita pasta in bianco circa 200 g e 5 unità poi un paio di caffè 1 poco zucchero e 1 niente . Alle 9,30 ho 115: durante la gara mando giù un paio di gel Aptonia by Decathlon con maltodestrine, caffeina ,ecc. Bevo a tutti i rifornimenti e una volta un poco di sali. Dopo l'arrivo ho 121, faccio 24 u Lantus  5 Humalog e mi mangio una pizza con birra: poco dopo al ritrovo in birreria bis di pizza con birra.
Convivialmente: mi associo in toto al commento di Elisa Basso. Grande staff, organizzazione DNL da paura, spirito libero, bella gente, sintonia da parte di tutti. Siamo veramente un bel gruppo. Ho fatto questa corsa solo per vivere l'ennesima esperienza insieme a tutti voi e quindi sono soddisfatto.
P.S Alberto la prossima staffetta maratona sarai l'ultimo frazionista che ci consentirà di andare sotto le 3 ore, il porta-borse lo faremo fare a qualcun altro.
Ciao ragazzi ci si vede a Pescara speriamo sotto un degno sole. Nuotate,correte e pedalate.

2> 10 RIGHE DAI RAINRUNNERS ... BY ANGELO RINALDI, DM1, BG
1° riga: scoprire che ci si può emozionare solo salutando due amici che corrono la maratona!
2° riga: scoprire guardando negli occhi tua moglie che anche lei ha provato la stessa emozione.....lei che runners non è (ma come si dice: la speranza è …….).
3° riga: scoprire che le tue figlie di 6 e 8 anni sotto un’acqua battente non si lamentano perché PAPA’ deve CORRERE……e deve prendere “qualcosa” da un signore che non conosce……ma sa di che colore ha la sua maglietta.
4° riga: scoprire che, anche solo per 10km, dopo un anno dall’infortunio al menisco con relativa operazione, corri quasi allo stesso ritmo della tua ultima gara ufficiale.
5° riga: che quel ritmo non immaginavi nemmeno di averlo nelle gambe.
6° riga: scoprire per la prima volta che Milano…… è una bella città, anche con un tempo da schifo (grazie …issimo per avermi assegnato la terza sessione, anche se non vuoi essere ringraziato lo faccio lo stesso).
7° riga: scoprire che c’è un feeling particolare con chi corre per la stessa staffetta anche se non li hai mai visti.
8° riga: scoprire che la tua Camilla (figlia di 6 anni) alla sera prima di addormentarsi ti chiede: “ma il tuo amico con il cappellino che hai salutato, alias Nonno Pietro, ha vinto la medaglia?”. E ti si apre il cuore.
9° riga: scoprire che oltre la tua famiglia anche i tuoi amici ti aspettano sotto l’acqua e quando arrivi è come vincere alle olimpiadi (anche se non ho mai vinto alle olimpiadi).
10° riga: scoprire, e questo è bello, che speri d’incontrare i DNL Runners il più presto possibile in altre corse.

> 10 RIGHE DAI RAINRUNNERS … BY PIERO PMAC GRAZZI, DM1 AREZZO

Atleticamente: Per uno come me, alle prime esperienze con i lunghi, direi che potrei anche accontentarmi e fermarmi qui! Un lungo perfetto, sotto una spugnaggio naturale e fresco, con una colonna sonora azzeccata (Fleet Foxes per 20 km, Bruce per gli ultimi 10). Più andavo avanti, e meno sentivo la fatica della corsa; i segnali che arrivavano dai piedi, dalle gambe erano confortanti, insomma spero di potermi ripetere a CPH! Sarei contento di stare in questi tempi (purtroppo la Polese, nonostante infortuni e malocchi vari continua a darmi secondi su secondi al km... irraggiungibile oramai...)... Erano mesi che non provavo il piacere di correre sulla distanza come è stato a Milano. Parziale consolazione per i disguidi dell'iscrizione e per i diverbi con gli "svizzeri" organizzatori e operatori...
Metabolicamente: A Milano ho sperimentato : condizioni avverse per la misurazione (pioggia...mani bagnate... - per fortuna calde!), mancanza di zucchero pronto (le bustine che avevo mi sono cadute tutti alla partenza :-)) ), integrazione  ai rifornimenti. Che cosa mi ha aiutato? Sicuramente i vari briefing metabolici che abbiamo fatto in questi ultimi mesi, i report delle gare, insomma: la conoscenza di casi concreti!. Ma procediamo con ordine.
La sera prima, riduzione del 10% della basale, per non andare in ipo nel post gara (cosa che mi era capitata nei precedenti lunghi). Strategia che ha funzionato bene. La mattina ero un po' alto (i soliti strascichi delle cene DNL.. e forse, in parte,  della riduzione della basale). Con la colazione 3 ore prima della partenza, decidevo di assumere qualche CHO e di fare una unità in meno di rapida, per partire, secondo i miei calcoli sui 140-150. Purtroppo anzichè 30 cho come calcolato ne assumevo per distrazione 20, conseguenza che ad un 1 ora dalla partenza ero a 58, troppo basso. Assumevo subito 20 Cho + altri 10 immediatamente alla partenza, valore di partenza conseguente 116 in salita: buono. In queste operazioni (data la pioggia, ipod, app e glucometro.. tutto compresso in un mini-marsupio mimetico...) mi cadevano  le bustine di zucchero di riserva nell'acqua. Niente problema, ho pensato - con rifornimento ogni 5 km.... Primo rifornimento: 5cho in frutta, secondo rifornimento 5cho in enervit, controllo ai 13km: 171.  Da qui non mi sono più controllato se non al termine (160), integrando solo 10 cho al 20.  Col senno di poi, potevo evitare l'ultima integrazione. Nessuna ansia, nessun picco questa volta per eccesso di integrazione, ed ottima gestione degli errori commessi.. Il tutto con un solo controllo durante la gara. La riduzione di basale mi ha permesso di mantenere valori tendenti ad abbassarsi ovviamente, (fino alla mattina dopo- ho ridotto la basale anche della notte dopo gara sempre del 10%) ma mai scesi sotto 80.
Mentalmente: Dopo Roma, avevo un po' di timore ad affrontare il 24o km... . Sarà che questa volta sono partito con un numero di pettorale (bella la sensazione della partenza...) sarà che ero più tranquillo per le scarpe dopo gli ultimi lunghi, sarà stata la soundtrack scelta, il risultato è stato che ero contento di correre, di fare il lungo si, ma proprio di correre. Quando dopo il 21 km ho cambiato ritmo ed è arrivata "Street of Philadelphia" di Bruce, ho capito subito che sarei arrivato in fondo in progressione. E l'ho voluta fare tutta, la strada fino al 30km, e avrei anche proseguito a quel punto perchè le gambe giravano ancora, e non volevano fermarsi. Mi sono invece fermato, razionalmente, sono tornato indietro, sotto un gazebo del rifornimento, mi sono fatto prestare uno scottex per asciugare il glumetro, e mi sono reso conto di essere bagnato completamente. Stavo bene, adesso sapevo che sarei andato a CPH per correre la maratona al mio ritmo.
Convivialmente: Organizzazione perfetta dei milanesi DNL, da dimenticare quella dei milanesi dell'organizzazione della maratona. Non solo per il disguido sul  mio certificato agonistico, ma per l'eccessiva fiscalità nei confronti dei runner. Sembrava che questa volta che non c'erano le auto che tentavano di fermarci, ci fossero i volontari lungo il percorso e all'arrivo, che ce l'avevano con questi 'ma chi si credono di essere' che corrono. Va beh. Diciamo che sul fronte "aggiornamento metabolico" siamo stati un po' carenti, ma quando siamo così in tanti senza una sede neutra, cioè che non sia un ristorante od un caffè che ci ospita, è difficile organizzare incontri di formazione. Io credo che siano comunque importanti come momenti, per il gruppo, perchè comunque si parla e ci si informa anche ascoltando i racconti di chi ci sta accanto a tavola, o con il compagno di corsa. Sicuramente abbiamo capito che alla prossima staffetta x 4 sarà necessario un ALGOritmo per gestire il recupero delle borse!

> 10 RIGHE DAI RAINRUNNERS ... BY ELISA BASSO, DM1, PD
Atleticamente: Comincio a raccogliere i frutti del mio "Buon Lavoro". Mi sono sempre allenata ma penso in modo sbagliato. Grazie alla tabella di Huber ho diminuito il Kilometraggio e mi sono dedicata maggiormente ad allenamenti più corti ed intensi , inserendo l'Interval Training e le salite. Ieri ho ottenuto il mio PB sui 13 Km in 1:09 . Per molti di voi si tratta di un risultato irrisorio ma lì dentro ci sta tutto il mio orgogliio e stanti nuovi stimoli a migliorarmi specialmente ora che posso dedicarmi completamente alla corsa ... visto che solitamente nella stagione invernale mi dedico anche ad altre attività.
Metabolicamente: Un rapporto I:cho 1:25 ti lascia sicuramente un buon margine ma grazie anche a DNL trovo una grande crescita anche sotto il profilo metabolico. Riesco a gestire bene attività fisica, vita quotidiana e a tener pure testa a grandi abbuffate come quelle Pasquali appoena trascorse ... Mi  impegno quotidianamente e a dare spiegazione ai valori del glucometro ... Tutto questo mi rende sicura ... e sopratutto in pace con me stessa e con il mondo!
Nutrizionalmente: Quanto detto precedentemente non significa che riesca a dare una spiegazione a tutto ... Per esempio non riesco a capire perchè un apporto considerevole di carboidrati necessiti nel mio coso di un bolo combo! Sabato sera ho mangiato circa 130 cho cosi suddivisi:  3 fette pane pizza 25cho  a occhio 60gr pasta al pomodoro 40cho 60 gr riso 50cho patate 18 cho. + petto pollo + insalata . Grassi come avete visto pari a 0 dal momento che non ho condito l'insalata e ho messo pochissimo olio nel riso. Lantus ore 22.30 (dunque non si può parlare di esaurimento della basale).  A letto alle 23.00  glicemia 153 alle 01.00 260 che ho corretto con 1U ... Mah misteri del mio personalissimo metabilismo !? Continuerò ad indagare ....
Convivialmente: Come prima cosa volevo ringraziare Francesca, Cristian Monica per tutto quello che hanno fatto .... Non dobbiamo mai dimenticarci che dietro a qualsiasi cosa c'è qualcuno che lavora per realizzare quello che ogni volta condividiamo! E po volevo semplicemente dire che è per me una gioia immensa vedere un gruppo così affiatato (tra l'altro quello che abbiamo fatto ieri ci ha permesso di divertirci e di donare pure qualcosa a qualcuno!). C'è qualcosa di speciale in DNL che non so spiegare... c'è un misto di forza (nelle gambe ... ma sopratutto nello spirito) di semplicità, di amicizia di sincerità di coraggio di aiuto reciproco ...
Questa è la forza DNL ... un tesoro di tutti noi... e spero di molti altri! E tutti insieme abbiamo il dovere di mantenerlo vivo e di farlo crescere...
Che dire ragazzi ... attendo già il prossimo evento ... che a malincuore non sarà Copenaghen ... ma con il cuore sarò con voi....
Un abbraccio
Elisa

2> 10 RIGHE DAI RAINRUNNERS … BY LUCA BERTAGNOLIO, DM1, MILANO/LOSANNA
"I run... as I am! You too can run as you are!" ... Qualche settimana fa ho avuto modo di presentare al mio club di public speaking un breve discorso in inglese dal titolo "I Run". I Run, perche' io corro da poco piu' di un anno e mezzo, e questa nuova attivita' mi ha profondamente cambiato, e ha profondamente cambiato il mio rapporto con il diabete, che ora conosco molto meglio. E questa conoscenza, passata anche dall'entusiasmo che ho trovato in tutti noi che facciamo parte di Diabete No Limits, e' stata fondamentale per passare attraverso i vari ostacoli che mi sono presentati strada facendo.
Ora non ho piu' scuse, non ci sono piu' limiti. E voi, che scuse avete?
Chi volesse vedere il video del mio speech, in cui do' i giusti meriti al Presidentissimo, lo trova qui: http://youtu.be/tU5j13nXr8Y?t=53s
Complimenti a tutti noi di Diabete No Limits per quello che facciamo, e per come abbiamo abbracciato la nostra condizione di diabetici. Siamo tutti dei modelli di vita, ricordiamolo sempre quando parliamo con altre persone! Luca
Sul mio briefing metabolico, considerando che non ho ancora iniziato a fare il calcolo del CHO, ti comunico quanto segue:
h 5:55 al risveglio glicemia 140 > colazione classica, caffelatte con 4 biscotti
h9:43, 30 minuti prima dello start glicemia 115 > due biscotti per "sicurezza"
1a frazione, ai 3 ristori sempre 1 pezzo di banana e un bicchiere di Enervit
h12:10 glicemia 191 preso 3 unita' di insulina
h12:30 mangiato una brioche e bevuto un po' di Enervit
4a frazione ai 2 ristori Enervit
all'arrivo la batteria del misuratore era morta! :-(
ho comunque mangiato una banana intera! Poi un te' verde senza zucchero per riscaldarsi.
h16:27 misurazione successiva con meter di Vittorio in birreria glicemia 64.
T9 unita' per il pranzo con hamburger (senza panino) con un uovo, patate fritte, due fette di pane, una birra media ed un caffe'
tornato a casa avevo ancora fame, e mi sono messo in vasca idromassaggio con una mezza bottiglia di champagne, un pezzo di camambert e cinque tarallucci, e mi sono rilassato ;-)
uscito dalla vasca h20:07 glicemia 104
A parte le oscillazioni tra 64 e 191, che ho contenuto benone, direi tutto a posto. Certo sarebbe stato piu' utile avere il Dexcom, ma e' andata bene anche cosi'.
Forse mi rimane ancora un po' di "paura" nel vedere gli zuccheri scendere troppo nel momento dello sforzo, magari avrei dovuto prendere solamente un biscotto prima della partenza e semplice acqua invece dell'Enervit ai ristori, ed avrei limitato il 191.
Uno splendido weekend! Non vedo l'ora di poter ripetere l'esperienza.

•••

> Cena del Sabato @ RISTORANTE GRANI & BRACI > Via Carlo Farini (angolo via G. Ferrari) alle ore 19:45.
Si trova vicino alla Stazione Garibaldi ed è raggiungibile facilmente con la metro verde scendendo alla fermata Porta Garibaldi.
> Pranzo della Domenica @ Birreria Carlsberg, Bastioni Porta Nuova 9. Dalle 13.30 ...

> BOLLETTINO METEO ... wet wet wet! 



> Ritrovi: Sabato > h 17 @ Pinacoteca di Brera > consegna pettorali, convivialità, briefing nutrizionale e metabolico. A seguire cena in compagnia!
Domenica > h 8 in zona partenza (fiera di Rho). Dalle 12.20 ritrovo in zona arrivo. Dalle h 14 picnic @ Parco Sempione!
> T-shirt : a tutti i "partecipanti runner" la maglietta dedicata all'eento rigorosamente slim cut!
> Assegnati i pettorali della MCM
> prima griglia per il Team Diabete No Limits Italia!
> 5 Staffette al Via > completato anche il roster della quinta staffetta DNL!
> Vademecum MCM > circolare in corso di preparazione per invio entro il 7 aprile!
> Ritiro pettorali il sabato per chi lo desidera a cura del Presidentissimo > mandare email con delega e documentazione necessaria (certificato medico)

14 aprile 2012@ MILANO > RITROVO @ MILANO CENTRO (LUOGO DA DEFINIRE) @ H 17,00

Briefing Tecnico + Briefing Metabolico + Cena in Convialità

[programma del sabato da confermare]

15 aprile 2012 > MCM • MILANO CITY MARATHON • partecipazione alle varie competizioni
Maratona individuale* • Maratona a Staffetta (4x10)**

 Le associazioni no-profit beneficiarie (charities) della quota parte sull'iscrizione dei Team DNL sono:
 Vividown (80 EURO) e Disabili No Limits (120 EURO)

Dopo gara: ritrovo alla spicciolata in zona arrivo • pranzo conviviale fai-da-te outdoor/indoor
Briefing Metabolico post gara a partire dalle h 14.30 in luogo e con modalità da definire (outdoor, indoor?)

 2
> Elenco partecipanti Team Diabete No Limits

MCM 2012 • MARATONA INDIVIDUALE
1. Piero Grazzi, DM1 • AREZZO • PETT. 1048 (*trasferimento pettorale per gentile concessione di Giorgio Marchesini)
2. Pietro Giovanni Pesenti • DM1 • BERGAMO • PETT. 197
3. Cristian Agnoli • DM1 • VERONA • PETT. 191
4. Maurizio Di Stefano* • DM1 • TERAMO • PETT. 264
5. Alessandro Grippo • DM1 • AREZZO • PETT. 194
6. Stefano Canevese • DM1 • TREVISO •  PETT. 192
7. Pierluigi Pagani • DM1 • BERGAMO • PETT. 195
8. Cristian Pedrollo • DM1 • VERONA • PETT. 196
9. Augusto Zecca • DM1 • ROMA • PETT. 198
10. Michele Capuzzo (DNL Friends) • VERONA • PETT. 193
*già iscritti per proprio conto!

MCM 2012 • MARATONA A STAFFETTA • RELAY MARATHON > 5 Staffette DNL in corsa ...

PETT. 528 > Team Diabete No Limits Italia Woman > ... il team tutto in rosa targato DNL!
FRAZIONE 1 • 13,5 KM FRANCESCA POLESE, DM 1 • MILANO
FRAZIONE 2 • 10,0 KM ILENIA FAVERO, DM 1 • PADOVA
FRAZIONE 3 • 10,7 KM BASSO ELISA, DM1 • PADOVA
FRAZIONE 4 •   8,0 KM VALERIA NICOLIS, DM1 • VERONA
PETT 526 > Team Diabete No Limits Italia 1 >   ... il team DNL rigorosamente di origine Lombarda ... per stare sotto le 3h (?)
FRAZIONE 1 • 13,5 KM • ALBERTO BRUNELLI, DM1, MB
FRAZIONE 2 • 10,0 KM • ALESSIO GHIANI, DM1, LC
FRAZIONE 3 • 10,7 KM • MARCO MARELLI, DM1, PE (ma di origini bresciane)
FRAZIONE 4 •   8,0 KM • FABIO DEL PRETE, DM1, MI
PETT. 525 > Team Diabete No Limits Friends > ... il team DNL Friends ... ciò che il mercato divide, DNL unisce ... Medtronic, Roche, Animas ... DNL senza frontiere!
FRAZIONE 1 • 13,5 KM • DANIELE COGLIATI, MEDTRONIC
FRAZIONE 2 • 10,0 KM • LAURA PETROLITO, MEDTRONIC
FRAZIONE 3 • 10,7 KM • LAURA BOCCACCINI, MOVIGROUP-ANIMAS-DEXCOM
FRAZIONE 4 •   8,0 KM • MAURIZIO MANTOVANELLI, ROCHE-DEXCOM
PETT. 527 > Team Diabete No Limits Italia 2 > ... Mellito Melting Pot ... diversamente glicemici e DNL Friends assieme ...
FRAZIONE 1 • 13,5 KM • FEDERICO AVANZINI • DNL FRIENDS
FRAZIONE 2 • 10,0 KM • MANLIO DANELLI • DNL FRIENDS
FRAZIONE 3 • 10,7 KM • ANGELO RINALDI • DM1, BERGAMO
FRAZIONE 4 •   8,0 KM • ANDREA VERZURA • DM1, PADOVA
PETT. 937 > Team Diabete No Limits Italia 3 > ... Mellito Spritz ... 3/4 tipo 1, 1/4 DNL Friends ... Enjoy!
FRAZIONE 1 • 13,5 KM • Luca Bertagnolio, DM1, LOSANNA
FRAZIONE 2 • 10 KM • Vittorio Casiraghi, DM1, MB
FRAZIONE 3 • 10,7 KM • Peter Linus, DNL FRIENDS, MI
FRAZIONE 4 • 8 KM • XXXXXXX



Milano City MarathonMCM 2012 è appuntamento "Running Coupon 2012" ...



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Info gara: http://milanocitymarathon.gazzetta.it/