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Outdoor 2007-2010 - Equitazione - Roma


Equitazione a Glicemia Controllata

Cavalcando la Solidarietà

Resoconto di Michela del Torchio, DM1

Roma, 19 dicembre 2007

 

Ogni anno verso la seconda metà di dicembre la FISE  (Federazione Italiana Sport Equestri) organizza una giornata dedicata ai ragazzi diversamente abili che vanno a cavallo. La manifestazione si chiama “Cavalcando la Solidarietà” e quest’anno era presente anche il messaggio Changing Diabetes della Novo Nordisk. Faccio parte di un progetto, Italian Youth Panel, di questa casa farmaceutica e sono stata invitata alla giornata come amazzone, diabetica.

La manifestazione si è svolta a Piazza di Siena, sede del più importante concorso Ippico di Salto Ostacoli Internazionale.

Il mio contatto della giornata era un poliziotto del reparto a cavallo della sezione di Villa Borghese. Nonostante l’appuntamento fosse alle 10.00 con la mia solita ansia di arrivare in ritardo alle 8.30 ero già fuori la scuderia. Il maneggio era favoloso, 20 box in legno, un campo in sabbia drenato e le poste dove sistemare i cavalli, il tutto nel traffico caotico, rumoroso, insopportabile di Roma. Il mio Cicerone mi ha mostrato le sellerie dove, in un ordine maniacale, erano sistemate tutte le selle e i finimenti da parata. Dopo il giro turistico ho conosciuto il cavallo che avrei montato: Ferdinando, un olandese di 20 anni, morello con una strana lista in fronte (la striscia bianca) che s’interrompeva a livello del naso e riprendeva sul labbro superiore. Come da manuale ho iniziato a pulirlo, bardarlo e parlarci. No, non sto impazzendo è che mi piace da morire coccolare i cavalli, se stanno bene e sono rilassati iniziano anche a giocare ed è sempre un bel modo per rompere il ghiaccio con un animale di 600 Kg, alto 178 cm al garrese sopra il quale devo salire!

Prima di montare ho misurato la glicemia: 74 mg/dl. Ho mangiato una barretta energetica (Enervitene) e messo la velocità basale del microinfusore la metà di quella che porto normalmente. Erano due giorni che avevo la glicemia sempre sotto 90 mg/dl e la cosa che mi spaventa di più in questi casi è il non prevenire una eventuale IPO, per cui ho preferito prendere precauzioni mangiando e abbassando la velocità.

Quando abbiamo iniziato la passeggiata per Villa Borghese ero a metà tra l’incredulo e lo stupefatto. La Villa è ovviamente off limits per i cavalli, tranne quelli delle forze dell’ordine, ma il 19 dicembre era una giornata speciale, dedicata ai bambini, ragazzi e ai cavalli. La vista dal belvedere è stata incredibile: S. Pietro, Palazzo Venezia e i tetti romani, pieni di piccioni, gabbiani, antenne, attici da fare invidia e il sole che ha prepotentemente preso il posto dopo due giorni di pioggia.

Dopo circa 45 minuti di passeggiata la glicemia era salita a 229 mg/dl ma ho fatto solo 1 unità, volevo che rimasse alta,  lo stesso dopo altri 40 minuti: 231 altra unità.

Il resto della giornata è andato avanti tranquillamente, siamo stati benedetti da un prete (non so chi fosse), abbiamo assistito al carosello dei ragazzi diversamente abili e abbiamo ricevuto due coccarde dal presidente della FISE, Cesare Croce.

Prima di andare via però con altre due amazzoni abbiamo deciso di fare due giri al galoppo di Piazza di Siena. Ho misurato nuovamente  la glicemia ed era già scesa a 177 mg/dl.

Un buffet era allestito per i partecipanti e per fame ho approfittato di alcune pizzette, ho fatto 3 unità, ma l’appetito è presto sparito vista la qualità del cibo.

Tornati in scuderia abbiamo sistemato i cavalli e subito dopo mi sono avviata a casa.

Non ho pranzato in quanto le pizzette, soprattutto quelle non buone, hanno sempre un brutto effetto sia sul mio appetito che sulla mia digestione per cui mi sono messa davanti al computer a lavorare. Verso le 18.00 avevo 181 mg/dl e prima di cena, verso le 20.30,  94mg/dl. Vista la fame ho fatto 9.0 unità (quattro in più del normale) e mangiato un bel po’ di riso. Di solito a cena evito i carboidrati perchè mi corico immediatamente dopo aver assunto cibo e non sempre la digestione è veloce come il mio sonno. Nonostante ciò la mattina mi sono alzata con un onesto 130 mg/dl.

Il trekking equestre è uno sport anaerobico che fa sentire la richiesta di zuccheri, da parte del muscolo, nelle ore successive allo sforzo. Ho preferito rimanere alta durante la mattinata per il problema che accennavo all’inizio. Non è stata una giornata faticosa o impegnativa, a livello sportivo, anzi direi molto rilassante anche se rimanere con i muscoli in tensione per cinque ore non è mai così rilassante né piacevole. Non ho camminato, cosa che faccio sempre durante i trekking e questo mi ha impedito di consumare. Però in serata i muscoli hanno richiesto il loro compendio e il 94 mg/dl a cena me lo ha dimostrato.

Sono stata a Piazza di Siena, su un cavallo della polizia, facendo anche due giri di galoppo, come ha fatto Jonella Ligresti (italiana), III° posto del Gran Premio Roma di quest’anno (lei il giro d’onore lo ha fatto davanti a diverse autorità, io ho fatto più una garetta con altre due esaltate, ma è stato bello lo stesso)…che venduta!…ma l’importante è averne la consapevolezza!

Alla prossima

Mik