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Diabete Outdoor - VISOMONTREK 2014



Castello di Pontechianale (CN) • 27>30 luglio 2014
VisoMonTrek2014


Con i migliori auspici di DNL, il gruppo GGeDi (Gruppo Gestione Diabete) coordinato da Michela Del Torchio, 
assieme all'associazione JADA di Alessandria, promuove l'iniziativa "VisoMonTrek2014".

REPORT VISOMONTREK
testo di Michela Del Torchio, GGeDi, una tipo 1


VisoMonTrek’014 fatto!
Dal 28 al 30 luglio abbiamo circumnavigato il Re di Pietra, abbiamo girato tra tutti i suoi satelliti e ne abbiamo visto quasi tutti i versanti, ci manca il Nord tenuto nascosto da pioggia e nebbia. Siamo partiti e arrivati in otto da Pontechianale, frazione Castello, 1614m s.l.m., anche se al Passo delle Traversette (2950m s.l.m.) e il pernotto presso il rifugio Pian del Re (m s.l.m.) eravamo in nove. Per svelarvi il mistero devo raccontarvi il nostro meraviglioso VisoMonTrek’014.
Dovevamo essere in undici, i primi a lascarci sono stati Manuel, il fautore della nostra bandierina, e Alessandro, avvocato conosciuto al meraviglioso Campo JADA (www.associazionejada.org) di Druogno (VB).
In ultimo si è aggiunto Marcolino, rimasto con noi solo i primi due giorni perchĂ© nuovamente in partenza per il Cammino di Santiago. Silvia ci ha dato una buca clamorosa il giorno prima della partenza, ah i giovani!. Per cui alla partenza (come si vede dalle foto) eravamo: Elena Gamarra DM1 (endocrinologa specializzanda presso l’Ospedale Mauriziano di Torino), Io DM1, Alberto Fiorentini DM1, Claudia Consolati DM1, Matteo ed Eleonora, Marcolino. Nella seconda foto tra Alberto e Claudia c’è Francesco, la Guida Ambientale Escursionistica del VisoMonTrek’014, evviva!!!   

PRIMO GIORNO- da frazione Castello di Pontechianale (CN-ITA) 1614m al Refuge du Visò (Ristolas, Queyras, alta Valle del Guil-FR) 2460m., passando per il Passo di Vallanta 2815m. La giornata è stata particolare, pochi metri dopo la partenza Claudia ha dovuto cambiare il set del micro che proprio in questo giorno ha deciso, dopo appena un giorno di inserzione, di bloccarsi. La nostra super Claudia si è per cui fatta le prime 3 ore di cammino con glicemie abbastanza alte, ma con i suoi 30 anni di diabete questo inconveniente non l’ha nĂ© fermata ne scalfita!!!! All’arrivo al Refuge du Visò abbiamo incontrato Priscilla, anche lei DM1, che ci ha raggiunti dal rifugio Granero (2377m.) in Valle Pellice (TO), dove il giorno prima ha partecipato ad una commemorazione in onore del partigiano Paul Garnier suo nonno, morto per mano nazifascista nel 1944.  Per cui giĂ  dopo il primo giorno degli otto partenti eravamo uno in piĂą, tra questi cinque DM 1 di cui ben 4 donne!!!!!! Evento memorabile in quanto in questo anno ricorre il 150° anniversario della prima salita femminile al Monviso (il 16 agosto Alessandra Boarelli insieme ad altre guide e alla damigella Cecilia Fillia- http://testdb.lanponet.it/caipiemonte/index.php?option=com_content&view=article&id=957:150-anni-dalla-prima-ascesa-femminile&catid=4:news-dal-gr&Itemid=31). In questa giornata abbiamo potuto ammirare il Re di Pietra dal suo versante Ovest e al Passo di Vallanta ci ha accolto uno spesso strato di neve!! Sconsiglio a tutti il pernotto o la sosta al Rifuge du Visò, cena pessima e veramente scarsa, così come la colazione, per ripicca non ci siamo fatti dare il pranzo al sacco, avendo ancora da mangiare dal giorno prima!!

SECONDO GIORNO- Dal Refuge du Visò (2460m) al Rifugio Albergo Pian del Re (2020m), attraverso il Passo delle Traversette (2950m). Giornata piena, la salita alle Traversette è piacevole, sale lentamente e ti lascia fiato per cantare! Quando siamo giunti in prossimità del Buco di Viso ci abbiamo messo un po’ di tempo prima di trovare l’ingresso, nascosto da palazzi di neve. Inizialmente avevamo intenzione di provarea passare da lì per valicare, ma bisognava calarsi per almeno 6 metri tra gli strati imbiancati, inoltre non avevamo idea di come potesse essere il buco dal versante italiano, per cui Traversette! Durante la discesa s’incontrano tantissimi rotoli di filo spinato, arrugginito tra i quali bisogna fare abili slalom. Sembrano pesanti fardelli di cui la montagna non riesce a liberarsi, nonostante ciò noi esseri umani continuiamo a farci guerra, ad ucciderci perché ci riteniamo migliori dei nostri nemici, ma quali nemico è peggiore del nostro stesso ego? Anche in questa giornata le marmotte ci hanno indicato la direzione e sono scappate al nostro arrivo, abbiamo anche incontrato un bel branco di femmine e cuccioli di stambecchi, di cui uno sperso su un roccione leggermente distante dalle femmine, che noncuranti dei suoi richiami continuavano a mangiare e farsi fotografare. Siamo arrivati al rifugio Pian del Re nel primo pomeriggio e siamo andati a curiosare nel regno della simpatica, anche se non bellissima, Salamandra Nera di Lanza che si è mostrata solo il giorno seguente. Nel tardo pomeriggio ha iniziato a piovere, tanto!

TERZO GIORNO-
Dal Rifugio Albergo Pian del Re ( 2020m) al Rifugio Alpetto (2268m), passando per il Colle di Viso (2650m) e il Rifugio Quintino Sella (2640m). Pioggia, la protagonista di questa giornata è stata la pioggia, tanta, incessante, rumorosa e freddina! Siamo passati sotto “la Nord del Viso” e si vedevano malapena i canaloni pieni di neve che arrivavano sulle pietraie ai nostri piedi. Anche in questa occasione tante marmotte e finalmente la nera Salamandra di Lanza. La sua storia è molto particolare: il suo habitat è esclusivo delle Alpi Cozie, è vivipara cioè partorisce piccoli giĂ  sviluppati (le altre fanno le uova che poi metamorfano) e la sua gestazione dura dai 2 ai 5 anni. Tutti i sentieri su questo versante del Monviso hanno dei cartelli che richiamano l’attenzione degli escursionisti nelle giornate di pioggia a fare attenzione a dove si cammina. In effetti potrebbe essere molto facile calpestarle. Fortunatamente al grido di :” Salamandra” tutti alzavamo i piedi onde evitare di essere colpevoli di distruzione di un ecosistema, o almeno di uno dei suoi componenti. Il pranzo lo abbiamo fatto presso il rifugio Quintino Sella, imballato di turisti nonostante la pioggia. Quando il ritmo di caduta dell’acqua ha raggiunto il suo apice abbiamo deciso di metterci in marci verso l’Alpetto. Questo  rifugio non è proprio sull’itinerario classico del giro del Monviso, ma avendo una giornata intera per camminare in fase progettuale abbiamo deciso di approfittare della prima struttura ricettiva del Club Alpino Italiano,, fatta nel 1866. Inizialmente il ricovero dell'Alpetto costituiva un punto d'appoggio nella salita al Monviso dalla Valle Po. Questa struttura rimase in funzione fino al 1905, poi fu sostituita dal rifugio Quintino Sella al Monviso, piĂą ampio e confortevole. Ma a noi del confort non ci è interessato molto, abbiamo per cui optato per questa struttura, veramente bella e accogliente. Ha smesso di piovere al mattino del quarto giorno, liberando la parete Sud del Re e mostrandocelo in tutto il suo splendore!

QUARTO GIORNO- Dal rifugio Alpetto (2268m) a frazione Castello di Pontechianale (1614m), passando per il Passo Gallarino (2727m) e il Passo di San Chiaffredo (2764m). Sole, tanto sole, aria fredda ma sole! Finalmente il Re, bello, leggermente sbiancato dalle nevicate dei giorni precedenti, con la solita nuvoletta bianca che solo per pochi attimi lo ha lasciato respirare, poi come un’amante gelosa ne ha ricoperto  velocemente la cima, lasciandocelo però sempre intravedere. Dal Passo Gallarino è apparso come d’incanto il Canale di Lourousa, pieno di neve, dalle lontane Alpi Marittime. Stavamo camminando da tre giorni sulle Alpi Cozie, vedere in lontananza le Marittime mi ha fatto sentire lontana anni luce da casa, ma sempre a casa. Pensiero del momento: il giro delle Alpi...Mentre scendevamo abbiamo incontrato molte persone che salivano per percorrere anche loro il nostro stesso giro, in senso contrario. Sempre le solite marmotte piĂą un orbettino che mi ha tagliato la strada nei boschi sopra la frazione Castello, luogo di rientro.

Abbiamo percorso in quattro giorni un giro che molti percorrono in due se non in 7 ore correndo, ma nessuno di noi è un atleta di questo livello, inoltre è stato il nostro primo “viaggio” insieme per cui in fase preparatoria abbiamo optato per rendere le giornate meno stressanti possibili. Claudia ha affermato piĂą volte che questo sarĂ  stato il suo ultimo giro in montagna di piĂą giorni, lo aveva giĂ  fatto dieci anni fa in due ma si è felicemente ritenuta soddisfatta di averlo rifatto così, con noi a 60 anni...E’ stata la prima esperienza hard GeDi, un gruppo sorto appena un anno fa che ha come base la gestione del diabete consapevole, che tutti possono portare avanti. Il giorno dopo il giro molti di noi sono tornati al lavoro, dai figli, dai mariti e da chi è rimasto a casa, durante le giornate ci siamo sempre confrontati, sul contenuto di carboidrati dei pasti in rifugio, sulle riduzioni delle basali, sulla stanchezza e sulla voglia di conoscere, vedere, imparare e apprendere, unica dell’essere umano qualsiasi sia la sua condizione. Ah giĂ  le glicemie!!! Non abbiamo avuto bisogno di glucagone, abbiamo “percepito” gli abbassamenti glicemici sempre in tempo, così come sempre in tempo sono avvenute tutte le correzioni di cibo o boli da effettuare di volta in volta. Come ho giĂ  detto ognuno di noi ha un lavoro, Elena anche molto stressante in quanto prima del giro aveva giĂ  fatto 3 turni notturni, una famiglia e via dicendo, ma ognuno ha messo nelle proprie gambe e nel proprio cervello la voglia di andare, lentamente a volte cantando altre in silenzio, in un luogo dove si è tutti uguali. 

Report Metabolico Michela Del Torchio:

Primo giorno: glicemia media 140mg/dl, valore più alto 238mg/dl all’arrivo al Refuge du Visò, valore più basso 78 mg/dl 2 ore dopo la partenza integrato con 40g di CHO di cui 30semplici (2 barrette Grancereale del Mulino Bianco)
Secondo giorno: glicemia media 152mg/dl, valore più alto 247mg/dl dopo cena, valore più basso 51 all’arrivo al rifugio Pian del Re h 14.30 due ore dopo il pranzo, corretto con 2 barrette Grancereale
Terzo giorno: glicemia media 196 mg/dl, valore più alto 311mg/dl dopo colazione (mi sono svegliata con poca fame e ho mangiato due pesche con yogurt facendo una sola unità, abbiamo però tenuto un passo molto lento in salita a causa della pioggia per cui ho corretto alle ore 10.00 l’iper), valore più basso 106mg/dl prima di pranzo
Quarto giorno...diario illeggibile a causa dell’acqua!!!!!! Però all’arrivo 146mg/dl 


ANTEPRIMA VISOMONTREK

PRIMA ESPERIENZA IN AUTOGESTIONE DEL GGeDi
testo di Michela del Torchio, DMT1, CN

“Lo scopo del trekking è quello di evidenziare come una corretta gestione del diabete, permetta alle persone affette da questa patologia di seguire le proprie passioni, anche quando queste sono particolari o impegnative. Non si vuole mettere in primo piano la patologia diabete, che ognuno gestisce come meglio crede, bensì la voglia di mettersi in gioco e sperimentarsi con consapevolezza"

Con il contributo non condizionato di Bayer

Domenica 27 luglio >
- ore 9.30 ritrovo e partenza da Castello di Pontechianale (CN) (1590m sl.m.)
- arrivo Refuge du Viso (2460m s.l.m.).
Dislivello stimato 1200m, arrivo previsto per cena (h 18.00
Lunedì 28 luglio >
– partenza dal Refuge du Viso (2460m s.l.m.)- arrivo Albergo ristorante Pian del Re
( 2020m s.l.m.) attraverso il Colle delle Traversette (2950m s.l.m.).
Dislivello stimato 500m, arrivo previsto primo pomeriggio.
Martedì 29 luglio >
– partenza dal Pian del Re (2020m s.l.m.)- arrivo rifugio Alpetto (2272m s.l.m.),
attraverso Colle del Viso (2655m s.l.m.).
Dislivello stimato 450m, arrivo previsto nel pomeriggio.
Mercoledì 30 luglio >
- partenza dal Rifugio Alpetto (2272m s.l.m.)- arrivo Castello di Pontechianale, attraverso il passo di San Chiaffredo (2764m s.l.m.).
Dislivello stimato 400m, arrivo previsto nel tardo pomeriggio.

PARTECIPANTI
Consolati Claudia DMT1
Del Torchio Michela DMT1
Fiorentini Alberto DMT1
Gamarra Elena DMT1
Ghione Silvia DMT1

Ghelfi Francesco – accompagnatore
Sacchi Alessandro – accompagnatore