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Diabete Off-Road @ 2012 - La Volata della Rocca


Strip Run • "La Volata della Rocca" • Garda, 4 settembre 2012
Run as you are!


Cronoscalata della Rocca di Garda di corsa, in notturna e senza mutande!

W fagiolino, W i gioelli di famiglia, W la notte!

Strip Run ... ovvero correre come mammà ci ha fatti!

Quando > martedì 4 settembre h 22.45

Crono
> 10'22" Distanza > 1 km x 230 mt d+

LA VOLATA DELLA ROCCA > trattasi di un percorso breve e ripidissimo, da me affrontato spesso in allenamento per abituarmi alle gare con partenza in salita. Mi è molto comodo perché uscito di casa, sono poche centinaia di metri all'imbocco del sentiero.
In poco meno di un chilometro (970 mt) si percorrono 230 mt di dislivello positivo quasi esclusivamente su single-trail e scalinata con un breve tratto di 50 mt di asfalto che raccorda due segmenti del sentiero. In allenamento non ho mai cronometrato con precisione il tempo, anche se credo di impiegare poco meno di 12 minuti senza forzare. E la via più diretta attualmente percorribile per raggiungere la vetta della Rocca (ne esiste un' altra, a dire il vero, ma una frana occorsa qualche anno fa, ne impedisce la percorribilità). Giunti in vetta, dalla radura prativa della Rocca Vecchia, si gode di un panorama a 180° gradi sul lago di Garda. Imperdibile. Di notte poi con il cielo stellato e la luna piena. Un classico. Schoene Blick auf dem Gardasee! Wunderbar!


Post race Appetizer! Spumante per tutti!


PATERNAMENTE > … il 4 settembre All'1:57 sono diventato padre per la prima volta. Alle 22.45 ho corso nudo per la prima volta. Non so se correre senza mutande di notte lambendo il centro storico di Garda e infilandosi per sentieri e boschi sia degno di un "buon pater familias" ma ho voluto così salutare la mia nuova dimensione di "padre" correndo come natura ci ha fatti, senza vestiti. Avendo appena assistito alla nascita di un neonato, ho voluto affrontare lo sforzo senza protezioni, con i "dondolini" al vento. Così come un bimbo esce dal grembo e vede la luce, così il corridore entra ed esce dal bosco trovando la radura, che in tedesco, si dice "Litchtung" (= illuminazione). Metafore azzardate … pura poesia … forzature lessicali?
Spero i servizi sociali non si attivino per togliermi la patria potestà. La mia lucidità è totale. Alla "pornografia del dolore", sbandierata ai quattro venti, anche purtroppo nel mondo del diabete (il solito "polemicone"), ho voluto affiancare la "pornografia del corridore", fatta di sana goliardia, fuori dal mainstream e sui sentieri poco battuti della fatica, del sudore e dalla corsa in salita nei boschi, a stretto contatto con vegetazione, i rumori della notte e qualche cinghiale affamato che oramai ara i sentieri della Rocca di Garda: "Strip Run per tutti!"

ATLETICAMENTE > Sono assolutamente deluso dalla mia prestazione. E avevo anche lo stimolo di Andrea e Mauro (Veronatrailrunners) che hanno corso con me, anche se con i calzoncini adosso.
E' vero che ho parecchie scusanti e da buon paraculo vado ad elencare: la notte praticamente insonne con stress da paternità e assistenza al parto, giornata lavorativa intensa, varie di vita, processo digestivo in corso durante la corsa, nessun riscaldamento, lampada frontale praticamente scarica, un albero abbattuto in mezzo al sentiero, caldo umido soffocante.
L'obiettivo mínimo era chiudere con un 10 minuti "basso", invece strappo un risicato e insignificante 11 primi e 11 secondi … che rabbia!*
*dopo aver scaricato il tracciato dal Garmin mi sono accorot che 11'11" non era il tempo di percorrenza ma il ritmo medio sul km. In realtà il tempo effettivo è stato di 10:22 e 9 decimi (il tempo dunque è in linea con le mie aspettative, ma per come ho corso resto comunque insoddisfatto!)
Le considerazioni qui sotto sono comunque valide. Ora posso pensare di stare abbondantemente sotto i dieci minuti e chissa magari anche sfiorare i 9'!

Sono partito troppo forte e sono andato in acidosi lattica in un nanosecondo. I primi gradoni della direttissima per la Rocca sono ripidissimi. I quadricipiti si sono induriti dopo pochi metri con fiatone da infartuato.
Ho poi provato a controllare il gesto corrucciando a passi brevi e rapidi ma senza sviluppare la VAM necessaria. Nel tratto meno ripido, dalla fine delle scale all'acquedotto, non sono riuscito a rilanciare. Entrato nel bosco per la Rocca sono pure scivolato. Mano a terra ma niente di chè. Poi ho scavalcato il tronco abbattuto con poca agilità … evidentemente non bevo l'Olio "Cuore" … qualcuno ricorderà la pubblicità degli anni '80 del plastico salto della staccionata.
Nel tratto più ripido per la scalinata raggiungo Paolo, Giorgio e Dario, 3 amici che si erano portati in avanscoperta per immortalare con foto il passaggio, trasportare spumante e viveri e controllare che la zona fosse libera da visitatori estemporanei.
Il tifo non basta a farmi cambiare passo. Procedo a passi lunghi e spediti, ma di correre non se ne parla. Alla forcella provo a rilanciare ancora l'azione, ma manca la brillantezza dei tempi migliori.
L'impegno profuso mi fa dimenticare completamente della mia nudità.
Per fortuna che conosco questo sentiero come le mie tasche e anche con la luce fioca della mia lampada frontale dalle batterie scariche non metto il piede in fallo.
Variante di sentiero a sinistra per single trail fino a sbucare sul lato sud della Rocca, dove da sperone roccioso a strapiombo si gode una meravigliosa vista.
Un minuto e giungono anche Andrea e Mauro, concorrenti a torso nudo (gli è mancato il coraggio di correre nudi), comunque soddisfatti, anche se attardati ulteriormente da un piccolo errore di percorso.
Calzature: Ho utilizzato le Salomon SpeedCross (nuovo acquisto), correndo con calzettone rosso al ginocchio. Buon ammortizzamento sul tallone, anche se un po' tenere sull'avanpiede. Servirebbe un sottopiede rinforzato davanti per renderle più protettive. Buon grip, anche se secondo me le Inov Mudclav sono imbattibili per tenuta su fondo scivoloso.
Nessun problema ai gioiellini di famiglia. In salita il dondolio è relativo e non sembra provocar danni o abrasioni. Diverso correre nudi in discesa. Ma qui non ci ho ancora provato e ne ho anche poca voglia.
Ribadisco la mia insoddisfazione per il riscontro cronometrico, ma almeno abbiamo "tracciato la linea" ovvero abbiamo un punto di riferimento su cui basarci per future goliardiche sfide. Il gioco comunque è una cosa seria e la prossima volta sputerò sangue, sperando di arrivare più riposato e lucido alla partenza. Striprunner o aspiranti tali siete avvertiti ... il presidentissimo ha lanciato la sfida!


 
StripRun ... getting started, nel bosco, die Litchtung! Run as you are!

CONVIVIALMENTE > starsene seduti ammirando il paesaggio sull'orlo del burrone, stappare una bottiglia di spumante "Poiché" della Cantina Ginestre in compagnia di pochi fidati amici, ridacchiando, mangiando patatine ricche di grassi saturi idrogenati, e stappare nuovamente una bottiglia di spumante rosè demi-sec Segreto della stessa cantina, dopo aver corso nudi nella notte con quella scarica di adrenalina che ti piglia mentre ti prepari alla partenza sulle scalette del sentiero "A" della Rocca temendo che all'improvviso arrivi qualcuno, è qualcosa probabilmente di assolutamente insensato e folle, o meglio "foolish", ma vi consiglio di provarlo (grassi insaturi e junk food a parte), perché ci rende felici o più felici, o meno tristi e pensierosi.
La strip run "Volata della Rocca" spero diventi un classico della corsa naktive (=naked & active, ovvero nudi e attivi) da svolgersi ogni anno ovviamente con lo scopo di salire sempre più velocemente.
Il mio obiettivo è di riuscire a compiere la volata in meno di 10 minuti senza essere arrestato o denunciato per atti osceni in bosco pubblico. Il dado è tratto, la sfida è lanciata. Esibizionismo? Non lo so, ma a 40 anni suonati, sono felice di saper essere "buon pater familias", bravo imprenditore, diabetico (ir)responsabile e corridore senza mutande. Fuck you I am free!

METABOLICAMENTE > periodo in cui non sono ottimamente compensato anche se ho "parametri" piuttosto severi di riferimento (per la cronaca glicata a 6.8 ... la peggiore degli ultimi 2 anni e mezzo).
Come denota il book, la gestione glicemica giornaliera non è stata il massimo. Ma tutto sommato anche qui ho parecchie attenuanti. Stress da neobabbo, pasti estemporanei, sonno precario, sovraccarico di lavoro, avanti e indietro per ospedali, guidando nel traffico della gardesana orientale d'estate incasinatissima, varie ed eventuali.
Nottata e giornata in iperglicemia con puntuali correzioni. Rilevazioni glicemiche non strutturate, nei ritagli di tempo. Felicità alle stelle.
Veniamo al dunque. Prima della "volata" rilevo un 108 e integro con una bustina di miele. 3' di minuti di corsetta lenta per arrivare all'inizio del sentiero.
Fase di svestimento. Nessuna rilevazione glicemica. Troppo impegnato a controllare che qualcuno non ci beccasse e chiamasse la pubblica sicurezza.
Nessuna integrazione nel durante. Basale a 12 u standard somministrata poco prima di lasciare casa.
Gioellini di famiglia al vento e niente glucometro al seguito ovviamente… non avrei saputo dove metterlo.
All'arrivo abbiamo stappato spumante, mangiato patatine a gogo e siamo ridiscesi a piedi camminando circa 20'.
Rientrato a casa glicemia a 240 … chissà perché. Corsa a tutta, adrenalina e ormoni controregolatori alle stelle e inusitata assunzione di cho senza bolo prandiale (insulina a casa, 1 km più giù). La basale non basta con solo 11 minuti di corsa sul groppone.
Dunque bolo correttivo post prandiale. Ovviamente la serata è proseguita pasteggiando e sbevazzando, con aggiunta di formaggi e frutta secca. Al coricarmi, sul tardi, ho rilevato un 151 mg/dl che andava corretto, in conseguenza di tutte le schifezze mangiucchiate. Ma non ho avuto la necessaria lucidità. A dire il  vero se avessi seguito le linee guida, stante l'attività fisica svolta precedentemente, avrei dovuto bere un bel bicchiere di latte. Un classico dei suggerimenti. Almeno quello non l'ho fatto. Morale della favola … la mattina mi sono svegliato a 200! Anche quando goliardia e sbevazzamenti prendono il sopravvento, bisognerebbe fare ricorso a brillantezza e razionalità residua per somministrarsi la giusta terapia. Certo che di fronte a snack estemporanei, junk-food e vino a profusione più grappette e ammazzacaffè varie è dura trovare le contromosse. Ma avrei sicuramente potuto anche qui dare di più!
Paternità e corsa senza mutande … tutto in 24 ore … senza assistenza medica, senza controllo in continuo della glicemia. Compenso da "asino" ma felicità alle stelle. Soddisfatto e rimborsato, reindossate le mutande, me ne vado a riposare. Da domani tornerò ad essere persona seria o il richiamo della nudità diventerà irresistibile?
W i gioielli di famiglia, W i pargoletti! W die Licthung!