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Dnl - Diabete no limits

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Diabete Off-Road @ 2012 - Ecomaratona Madonie


DNL torna in Sicilia!
TEAM DNL @ ECOMARATONA DELLE MADONIE
Polizzi Generosa (PA) • 2-3 giugno 2012



 > ultimo aggiornamento 6 giugno 2012 <

PiĂą sotto a seguire > breaking news + redazionale + 10 righe da ... + mellito book

BREAKING NEWS
Tutti al traguardo i 4 mellito:runners presenti alla 6a edizione dell'Ecomaratona delle Madonie con partenza e arrivo da Polizzi Generosa.
Sulla 43 km (2250 mt d+) 5° posto del "presidentissimo" (Cristianuzzu) con una prova regolare e risoluta.
Sulla 23 km, in attesa delle classifiche ufficiali complete, Grippo alias Sandrinu (18° assoluto e 3° di cat.) precede di pochi minuti Pippuzzu Pipitone. Last but not least Francuzzu Gallo, a chiudere le fila Diabetenolimits.
Nei prossimi giorni relazioneremo nel dettaglio su questa splendida due giorni nel Parco delle Madonie. "Beatu cu curri rirennu!"

Classifica 43 km > classifica completa 
1) Sergio Vallosio (Team Salomon – Carnifast) 4h07’17”
2) Ivan Zufferli (Magredi Mountain Trail) 4h21’20”
3) Giuseppe Cuttaia (Team Tecnica/Panormus Bike Team) 4h25’29”
4) Francesco Cesare (H13,30) 4h30’34”
> 5) Cristian Agnoli (Diabete No Limits) 4h44’07”  <

6) Innocenzo La Scala (Marathon Misilmeri) 4h52’03”
7) Nico Testa (Runners Termoli) 4h55’34”
8) Lara La Pera (Pol. Nadir) 4h56’19”
9) Roberto Magnisi (Pol. Nadir) 4h56’22”
10) Francesco Passalacqua (Atl. Terrasini) 4h57’57”



Al Grippo a braccia levate all'arrivo della 23 km

Classifica 23 km > classifica completa
1) Vincenzo Taranto (No al Doping e alla Droga) 2h02’31”
2) Filippo Castiglia (H13,30) 2h06’18”
3) Girolamo Brusca (H13,30) 2h07’09”
4) Giuseppe Scellato (Asd Talin Club Nicosia) 2H10’00”
5) Nicola Bruccoleri (Gs Valle dei templi Agrigento) 2H11’55”
[...]
18) Grippo Alessandro (TEAM DIABETE NO LIMITS) > 2h20:32 (3° cat)
35) Pippo Pipitone (TEAM DIABETE NO LIMITS) > 2h28:32 
75) Franco Gallo (TEAM DIABETE NO LIMITS) > 2h53:29




Redazionale a Quattro Mani > Franco Gallo featuring Presidentissimo

3 GIUGNO 2012 > IN CORSA A POLIZZI
Grande momento d'incontro a Polizzi con DNL in occasione dell'Ecomaratona delle Madonie 2012: riteniamo infatti che, per chi vi partecipa, rimanga tra le piĂą impresse ed indimenticabili esperienze podistiche. Se non si Ă¨ presenti non si può capire lo spirito che alleggia tra i corridori ed il pubblico, la gioia di condividere valori sani e puri in un contesto paesaggistico e naturalistico unico, il tutto coniugato con la dimensione sportiva autentica della corsa vissuta in allegria ed amore.DNL mancava a questo appuntamento dal 2008 e forse si è sbagliato a non essere presenti alle successive edizioni.
Domenica mattina tutti pronti per il grande evento, dati metabolici ottimi per la prestazione che i mellito nolimits si accingono a svolgere, il tutto in un clima di grande piacere per gli incontri che ci uniscono tra veri e puri sportivi.
Cristian è il più teso in quanto è giunto a Polizzi reduce da impegni non indifferenti a livello di resistenza atletico-mentale, si percepisce, ma Alessandro,Pippuzzu e Franco cercano di sdrammatizzare il tutto rimandando i pensieri al piacere di stare insieme all'aria aperta in una cornice di bella giornata estiva.
Si parte! Cristian deve affrontare la prova più impegnativa dei 43 chilometri e pertanto si avvia da solo verso la prima salita di montagna, la triplice (impegnata sui 23 chilometri) inizia insieme ma poi Franco, non essendo sufficientemente allenato, rallenta di ritmo e lascia andare Ale e Pippo del proprio passo. Si rivedranno all'arrivo felici e soddisfatti per aver arricchito il proprio bagaglio podistico con un test che non è possibile dimenticare.
Ale sarà il primo a tagliare il traguardo in 2 ore 20' e 32" (18 posto e 3° di categoria). Pippuzzu non avendo una preparazione finalizzata alle salite giungerà poco dopo in 2 ore 28' e 32" (35 posizione) ed infine Frank Gallo coerente con una preparazione principalmente canoistica e fedele al motto zero allenamento zero tituli chiude in 2 ore 53' e 19" (6 posto di categoria e 75 posizione finale).
Si attende trepidanti l'attore principale che arriva al traguardo 5° assoluto in 4 ore 44' e 07" (2 posto di categoria).
E' un successo per il tempo realizzato, ma soprattutto perchè l'atmosfera che si respira è sempre la stessa e cioè la gioia di vivere insieme uniti da un vincolo di amicizia che rimarrà indelebile in ciascuno di noi. Birretta (Moretti in bottiglia da 66 cc) in comune al bar e chiacchierata di commento sulle rispettive prestazioni.
Quindi pasta party frugale a base di ceci, salsiccia e patate. Un bicchier di vino e saluti finali di congedo con delega ad Sandrinu e Pippuzzu per il ritiro dei premi vinti visto che Cristian ha il volo alle 17.30 da Palermo e non c'è tempo per assistere alle premiazioni. Franco Gallo tassista d'eccezione.
Siamo tutti soddisfatti,in quanto i panorami,le persone incontrate e la splendida giornata di sole ci fanno immediatamente dimenticare la fatica vissuta e lo stress fisico profuso.
Ci ripromettiamo di ritornare a Polizzi magari in tanti diabetici e familiari di ragazzi insulinodipendenti, al fine di trasmettere a tutti il nostro spirito!
La consapevolezza delle conoscenze che abbiamo ci rafforza in questa convinzione, che vogliamo estendere a tutti. Ormai è ora di partire,ci dispiace ma dobbiamo portare altrove le nostre idee...
Polizzi è un luogo fantastico e merita attenzione: un vero peccato che sia poco conosciuto, un PICCOLO PARADISO TERRESTRE......

2 GIUGNO 2012 > ANTEPRIMA POLIZZI
Fantastica giornata di sole a Polizzi Generosa. 900 mt di quota, cielo terso, temperature estive … Paesaggio incantevole … un angolo di Sicilia fuori dai classici circuiti turistici, un paradiso naturalistico e architettonico.
Picchia forte il sole sin dalle prime ore del mattino. Trasferimento presso l'auditorium San Francesco per il presunto "convegno" d'ufficio spostato al pomeriggio stante la mancanza di "pubblico". E chi se lo becca un convegno alle 9 del mattino a Polizzi Generosa.
Cambio di programma dunque. La piccola truppa DNL si gode la calda giornata estiva passeggiando per le vie del centro storico.
Primo a raggiungere il presidentissimo, presente in loco sin dalla tarda nottata del venerdì, è il dott. Nino Russo, diabetologo dell'ospedale di Petralia, già noto a DNL. Subito si stabilisce una intesa quasi perfetta. A seguire arriva Franco Gallo e in attesa del resto del gruppo, ci concediamo una vivace e approfondita discussione a ranghi ristretti.
Fantastico camminare per le vie del borgo con il dottor Russo conosciuto come e più del sindaco dalla popolazione tutta, metà della quale è sua paziente. Un fantastico momento di vita in una tranquilla cittadina di provincia siciliana. Indimenticabile. Come è piccolo il mondo … e pensare che è stata DNL a indicare agli organizzatori il suo nome come potenziale relatore al convegno. L'improvviso spostamento al pomeriggio ha impedito, con nostro enorme rammarico, al dott.Russo di partecipare al dibattito. Sigh!
Verso mezzogiorno giungono Alessandro e Monica, direttamente dall'aeroporto di Catania.
Pasto in convivialitĂ , ma senza eccessi, nonostante la pasticceria siciliana sia assai tentatrice.

Riposino postprandiale per avviarci nuovamente presso la sala dell'auditorio. Quest'anno c'era la novitĂ  del famigerato convegno su corsa in natura e diabete voluto fortemente dall'organizzazione per mettere in evidenza l'importanza della pratica trail e podistica in generale in relazione al miglioramento della condizione di vita per chi vive problemi metabolici e non.
Tra gli invitati, oltre al dott. Russo grande uomo sia umanamente parlando sia professionalmente (sebbene si occupi quasi esclusivamente di diabete di tipo 2 stante l'etĂ  media della popolazione di Petralia) vi era il dott. Luca Speciani, atleta del mezzofondo degli anni 80 e oggi nutrizionista della nazionale italiana di ultramaratona ma giĂ  consulente in ambito FIDAL e FITRI.
Sala non proprio gremita, ma sufficiente per dare inizio all'incontro. Leit motiv l'intervento del dottor Speciani e la sua dieta GIFT oltre a numerose considerazioni su prevenzione e cura delle malattie del metabolismo, secondo la sua filosofia che non sempre trova consensi e condivisione. L'intervento avrebbe richiesto un contraddittorio con il dott. Russo, ma purtroppo la sua assenza ha impedito interessanti approfondimenti.
Cristian invitato a parlare per conto di Diabete No Limits ha sottolineato l'importanza dell'attività fisica nella vita della persona con diabete e dei vantaggi che ne derivano al fine di poter vivere serenamente ed in piena accettazione questa patologia. Pippuzzu (giunto in sala con un tempismo eccezionale) Alessandro e Franco sono stati presentati a loro volta al pubblico dell'auditorio, testimonianza di come si può convivere con il diabete senza rinunce ma prestando molta attenzione a quelle regole fondamentali che ogni insulino-trattato deve necessaramente osservare.
Il convegno proseguirĂ  con la presentazione del percorso, di altre iniziative collaterali a sfondo sociale e solidaristico e dei top runner.
Completate le procedure per il ritiro del pacco gara prende corpo un'animata discussione "riservata" tra il gruppo DNL e il dottor Speciani dove emergono alcune divergenze di visione peraltro ben argomentate.
Per DNL la nutrizionista numero 1 è una sola: la nostra Mitch.
Pasta party nella sala della parrocchia locale presa d'assalto dai partecipanti. Un po' di ressa all'inizio, ma poi tutto fila liscio e come sempre tutto ottimo e abbondante con gran distribuzione finale di dolci e specialitĂ  di pasticceria al vassoi: un grande momento di aggregazione e socializzazione. Ci siamo divertiti con musica e canti popolari siciliani.
Successivamente, breve discussione in camera tra noi in compagnia della sempre presente Monica, su tutto quanto avevamo vissuto insieme nella giornata in attesa della gara del giorno dopo: un briefing metabolico intra-nos dove abbiamo definito strategie di gara e metaboliche individuali. Qualche pontificazione filosofeggiante, dialogo aperto, confronto, battute. Le solite cose. E ora di ritirarci.
Domani si corre. Tutti a letto presto e questo arraffazzonato redazionale piĂą per dovere di cronaca che per piacere, stanti stanchezza e idee annebbiate. Perdonerete l'inusuale carenza di verve narrativa, ma anche la resilienza "scribacchina" ha i suoi limiti.
A domani, speriamo più brillanti, sia come reporter sia come runner … Write and run as you are!


Team DNL @ Convegno presso Auditorium: la testimonianza :-)






RIGHEGGIANDO DALLE MADONIE > di Franco Gallo
Polizzi rappresenta non soltanto un PICCOLO PARADISO TERRESTRE ma anche un occasione per poter stare insieme ad amici e conoscenti del mondo della corsa, con cui condividere il piacere di star bene con assai poco a disposizione (un paesino di montagna,la natura incontaminata,il passeggiare con il dott. Russo da tutti salutato e visto come UN' AUTORITA',la buona cucina di campagna,ecc.).
Per il sottoscritto è stato come andare indietro nel tempo, quando nel 2008 ho partecipato ai 43 chilometri,insieme a Cristian e ad altri diabetici appassionati della corsa in genere.
Sono felice di essere presente perchè, anche se qui vengo raramente, si tratta di un posto incantevole che tutti dovremmo conoscere e gustare.
Ma andiamo alla manifestazione, non avevo alcuna velleitĂ  agonistica perchè da marzo ho smesso quasi del tutto di correre per potermi dedicare al progetto di traversata in canoa Palermo-Ustica, e per questo ero di un tranquillo, che mi sentivo piĂą che runner  un turista.
Mi ero iscritto ai 23 chilometri per essere testimone della presenza di uno sportivo con diabete che non si arrende mai e che va avanti verso nuovi obiettivi di buona salute.
Glicemie di sabato perfette tutte sotto i 130, la mattina della domenica mi sveglio con 109, mangio 4 fette biscottate,m ezza porzione di torta ed una tazza di latte, 4 unitĂ  di ultrarapida e si va alla partenza.
162 è il valore di inizio gara, micro sospeso, e mi avvio con Ale e Pippuzzu verso la prima salita,s ubito dopo rallento in quanto la mia condizione atletica non mi permette di stare unito a loro, ma mi sento bene.
A tutti i posti di ristoro prendo coca cola perchè sono convinto che il consumo di zuccheri in questa occasione sarà notevole.
All'undicesimo chilometro però avverto il bisogno di una ulteriore integrazione, 6 g. di zucchero e 10 circa di miele, sono vigile e lucido ma la glicemia è bassa, per fortuna la salita è ripida (nel senso che è impossibile correre), mi riprendo subito, anche perchè penso ai rimanenti chilometri da fare.
A maggio al massimo ho corso per 1 ora e 30' ma qui si va intorno alle 3 ore.
Allo scoccare delle 2 ore faccio ripartire il micro.
Inizia la discesa: le gambe vanno e decido negli ultimi chilometri di allungare, poi per saggiare come mi sento, scatto finale negli ultimi 500 metri.
Il fisico risponde, è finita: 2 ore e 53'. Sono soddisfatto, pensavo di avere problemi ma la tempra c'è: mi misuro la glicemia … 52 ma mi sento benissimo.
Devo sottolineare però che sono abituato spesso a pagaiare con glicemie a limite sebbene per poco tempo, per cui anche se riconosco di essere in difetto non sono assolutamente allarmato.
Cosa dire di questa incantevole esperienza, DNL ha detto di sì ad un invito degli organizzatori ed IO ho risposto con un SONO PRONTO.
Non so quanti normoglicemici nella mia stessa situazione avrebbero dato la loro presenza. Alla prossima. EVVIVA DNL!Franco Gallo
 
RIGHEGGIANDO DALLE MADONIE > di Pippuzzo Pipitone
Ho corso questi 23 km con una tranquillità diversa dal solito, ero un po’ preoccupato di potercela fare perché era la prima volta che partecipavo ad una gara di trail così impegnativa, ed invece appena partiti ho preso subito confidenza con il percorso mettendo da parte ogni preoccupazione ma restando vigile ed attento a gestirmi le forze per portare a termine la gara.
Anche se il gruppo DNL era rappresentato da pochi elementi, rivedere degli ottimi amici come Franco, Alessandro, Cristian e Monica, fa sempre bene e la sensazione di ogni volta è quella di come se ci vedessimo ogni giorno.
Polizzi Generosa è sempre generosa ad organizzare ed ospitare questa bellissima  manifestazione, curata in ogni minimo particolare, un caloroso “Bravi Ragazzi”, se lo meritano veramente.
La mattina della gara , al risveglio  la glicemia tocca i 170, ero in dubbio se fare colazione con rispettivo bolo oppure no, ma una volta svegliatomi alle 6,30 ho deciso di mangiare circa 30 grammi di carboidrati facendo solo 2 boli, e cosi fĂą !!
170 di glicemia alla partenza,  spengo il micro promettendomi di riaccenderlo dopo circa 1 ora ... e vai alla conquista della vetta, 1700 metri e chi l’aveva corsi mai!!!!!
Una gara diversa dalle altre fino ad ora disputate, senza l’assillo della prestazione, senza gli occhi puntati a terra (incomicio ad avere un po’ di nausea  di queste cose), scioltezza assoluta e sensazione di piacere estremo, il pensiero di fermarmi per camminare quando la salita si faceva molto insidiosa mi faceva sentire piĂą tranquillo.
Ho corso insieme  a Franco ed Alessandro nei primi chilometri, poi Franco sì è un poco distaccato e continuo a correre con Alessandro giocando un po’ a  tira e molla tra salite e discese.
Ho gestito bene la prima parte di salita alternandomi a passi veloci nelle pendenze un po’ impegnative. Alessandro mi supera leggermente lo vedo fino all’ultima ascesa dei 1600 metri poi in discesa mi stacca, lo rivedrò al traguardo circa 8 minuti dopo il suo arrivo.
Ed è proprio in discesa che comincio a rallentare, non riesco a lasciarmi andare per precauzione, ma riesco a limitare i danni con molta prudenza e tanto divertimento, mi stavo veramente divertendo cercando di gustarmi quei pochi chilometri che mancavano godendomi i luoghi incantati e gli odori della montagna.
Intanto le glicemia rispondevano bene per  tutto il tragitto, come giĂ  avevo deciso accendo il micro dopo un ora dalla partenza anche perchĂ© avevo 200 di glicemia, al 13 km 150 di glicemia  e al 16 km 100 di glicemia, riporto il micro in stop  e vado così fino al traguardo.
All’ultimo ristoro, il percorso si fa piĂą idoneo alle mie caratteristiche ed allora accendo i motori prendendo  il ritmo di 4 al km, riesco a rimontare delle posizioni superando circa 4 concorrenti che mi avevano superato in discesa, non riesco a riprendere Alessandro ma lo rivedrò all’arrivo con Monica che mi accolgono con il sorriso DNL.
Tempo finale  2 ore e 28 minuti 35° assoluto.
Soddisfatto per essere riuscito a concludere per la prima volta una prova impegnativa e contento per non essere arrivato stremato ma lucido, solo con un po’ di  male alle gambe.
Durante il percorso ho mangiato mezza banana, 5 chicchi di uva passa, una marmellatina e bevuto acqua, glicemia dopo circa 1 ora dalla gara 200, ma poi stabilizzata durante la giornata.
Un Abbraccio. Pippo Pipitone.

RIGHEGGIANDO DALLE MADONIE > di Alessandro Grippo [work in progress]





RIGHEGGIANDO DALLE MADONIE > di Cristian Agnoli, dm1, VR
ATLETICAMENTE: Premesso che pochi erano gli atleti di livello assoluto presenti al via e che un paio di top runner hanno sbagliato strada e si sono persi, sono comunque soddisfatto della mia prova atletica e la quinta posizione assoluta è frutto di una condotta di gara saggia, risoluta e regolare. Ciò detto, e dunque resto figura mediocre atleticamente (e non solo) parlando ma che cerca di tirare fuori il meglio dalla propria mediocrità, venivo da una settimana con due allenamenti di qualità (trail e fartlek con variazioni di ritmo) e un lunghissimo in notturna di nove ore svolto il giovedì' notte con privazione totale di sonno. Dunque ero curioso di capire come avrei reagito sia fisiologicamente sia muscolarmente, mettendo alla prova la mia resilienza metabolica, dopo una settimana di workouts e trasferte senza soluzione di continuità e parecchi casini sul lavoro (per fortuna che lavorando in proprio non rispondo a nessuno tranne a me stesso, ai miei clienti e allo stato "ladro" … W Oscar Giannino!).
Sono partito nelle retrovie sfruttando i primi chilometri per riscaldarmi, risalendo pian piano posizione su posizione. All'attacco della prima lunga salita a Monte Cervi (gpm 1675) ho sentito che le gambe giravano bene e mi sorreggevano: senza forzare riuscivo a salire spedito e con frequenze cardiache accettabili. Ho corso sempre, senza andare fuori giri. Ho camminato spedito negli ultimi 150 mt di dislivello ripidissimi conquistando qui l'8a posizione. Nella discesa ho gestito le gambe, meno bene la navigazione: ingannato dal gioco di luci e ombre del bosco, ho fatto qualche tornante in più senza tagliare per il single trek e sono stato recuperato da un concorrente. Questo è un tratto bellissimo del percorso con viste meravigliose.
L'attacco alla seconda e impegnativa ascesa a Monte San Salvatore (1912 mt) è stato più difficoltoso, ma anche qui sono riuscito a correre praticamente sempre anche se con minor brillantezza.
Ho recuperato due posizioni di atleti in difficoltà che mi precedevano. Il caldo era attenuato dalla brezza e i frequentissimi ristori consentivano di bere e rinfrescarsi. La breve discesa tecnica nel sottobosco non mi ha creato problemi. A Madonna dell'Alto ho visto per l'ultima volta il concorrente che mi precedeva. Poi solitudine assoluta. In discesa l'ho perso di vista, ma penso di aver sbagliato percorso allungando di circa un chilometro. Infatti ad un certo punto non ho più visto le "balise" e ho cominciato a preoccuparmi. Riconoscevo però l'abitato di Polizzi in lontananza e dunque ho deciso di proseguire, nella peggior ipotesi finendo fuori gara ma comunque arrivando al traguardo. All'improvviso poi sulla destra a qualche centinaio di metri ho visto delle fettucce bianche e rosse sventolanti su un single trek a monte. Attraversato un piccolo vajo, sono rientrato pimpante e rinfrancato sul percorso. Non ho perso posizioni ma ho lasciato altri minuti per strada. Mi consolo con il fatto che altri hanno sbagliato ma non hanno saputo ritrovare la via. L'esperienza maturata nei tanti allenamenti in solitaria e in autosufficienza mi hanno aiutato anche a sviluppare senso dell'orientamento e sangue freddo, ovvero la capacità di ragionare anche quando il fisico è provato da stanchezza e stress.
In discesa ho modulato bene il passo, anche quando affiorava la stanchezza, mantenendo velocitĂ  tra i 4'30 e i 5' al km. Alla fine per me 44,6 km in 4h44 (6'20 di media al km): prova soddisfacente sia personale, sia per l'immagine dell'associazione DNL, che non solo predica, ma anche razzola "bene" o "abbastanza bene".
TRAILISTICAMENTE: Madonie … patrimonio dell'umanitĂ  subito! Corsa adatta alle mie caratteristiche, con salite lunghe e regolari e discese non troppo tecniche. Ottimo anche il "balisaggio". Gli errori commessi sono stati mia colpa derivanti da deconcentrazione e pensieri sui massimi e minimi sistemi che mi distraggono quando corro e   fanno perdere di vista qualche freccia o qualche bollino. Magari a certi bivi un segnale in piĂą non guastava, ma il trail è anche questo: aguzzare la vista sempre.  Polizzi "generosa" nell'accogliere i concorrenti: atmosfera "pulita" e "genuina" in partenza e all'arrivo e la gente del posto che ama questo evento.
Peccato ovviamente per la tragedia che si è consumata all'arrivo … speriamo che il problema di salute del concorrente non sia irreversibile.
Constato comunque che al di là di tante belle parole, anche in Sicilia lo spirito trail non esiste, o meglio, la deriva sacchettara e la rincorsa alla classifica di categoria, contestazioni sui percorsi, lamentele inutili, oltre alla specializzazione nel "taglio del percorso" non risparmiano ecomaratone, trail, ultratrail. Su questo, da Bolzano a Palermo, l'Italia è unita. Mumble mumble, c'è molto da riflettere.
A mio avviso il problema è che l'approccio al trail dovrebbe essere 95% allenamenti ed esplorazioni (= cultura del territorio e della montagna) in autosufficienza (da soli o in piccoli gruppi) e 5% gare dove mettere a frutto con spirito diverso l'esperienza maturata e mettere sul banco di prova il proprio motore fisico e mentale. Invece si fa un trail a settimana, con i ristori, gli striscioni, il chip, la classifica, il pacco gara, il rivale di turno da "mazzuolare" e non si matura quel reale "spirito trail" disincantato e genuino, che sa conciliare sano agonismo e massimizzazione della prestazione al piacere, non dico di contemplare, ma di "vivere" l'ambiente circostante, facendo così decantare la trans agonistica: odorane i profumi della natura (origano, resine, fiori), interiorizzare uno scorcio del paesaggio, sentire i sassolini sotto i piedi, imparare a saltare un ruscelletto, rinfrescarsi ad una fontana quando il ristoro tarda ad arrivare, sorridere a un volontario sul percorso. Insomma se il trail è traslazione delle nostre frustrazioni personali o sportive maturate in ambito non competitivo o nelle corse su strada e delle categorie FIDAL e altri enti riconosciuti, allora è meglio percorrere altre vie per rivalutare sentieri, boschi, montagne e territori, senza scomodare trail, resilienza, corsa in natura, iniziative collaterali sociali e solidali.
METABOLICAMENTE: vedi Mellito Book. Ammetto di non essere concentratissimo sul mio metabolismo in questo periodo, nel senso che ho perso un po' di metodo. Ma nonostante questo tutto sotto controllo. L'esperienza maturata mi permette di gestirmi bene anche quando la testa è altrove, perché ho sviluppato una gestione in "background", citando l'amico Piero Grazzi. Stante la presenza di 11 ristori sul percorso ho deciso di correre senza borraccia e con un paio di barrette di sesamo giusto per sicurezza. Al seguito anche il glucometro per una verifica a metà gara o al bisogno. Come integrazioni, ho fatto un esperimento … un bicchiere di coca cola e 1 o 2 bicchieri di acqua ad ogni ristoro o quasi. Morale della favola: buon compenso glicemico (128-102-103 le rilevazioni glicemiche in partenza, in corsa e all'arrivo) buone sensazioni fisiche ma un quantitativo di cho eccessivo per poco meno di 5 ore di gara. 180 gr di cho sono tantissimi per me. Probabilmente l'aumentato consumo di cho è conseguenza di più motivi: 1. modificazione della mia composizione corporea nelle ultime settimane con ottimizzazione della massa magra 2. come ogni anno è tra giugno e luglio che entro in forma 3. mancata riduzione del profilo basale in conseguenza dei punti 1 e 2, 4. andando solo a zuccheri semplici la copertura è più breve e dunque è necessario integrare di più.
In una gara breve o medio breve può starmi bene. E' giusto una questione di scegliere tattica e timing delle integrazioni. Tuttavia per distanze più lunghe non potrei reggere una simile strategia (anche la coca-cola sturatutto a un certo punto ti dà rigetto) dunque ritornerò decisamente su carboidrati complessi, solidi, a lento assorbimento da alternare a seconda di ritmi e fasi a quelli a rapida assimilazione.
Dopo gara: Nelle prime ore successive ad una gara lunga e impegnativa, riscontro un aumento del mio rapporto insulina:cho di un 15/20%, ma giĂ  dalla cena successiva tutto torna nella norma e non rilevo effetti di ipoglicemie tardive da attivitĂ  fisica. PiĂą la pratica sportiva fa parte del nostro modus vivendi, minori e piĂą prevedibili sono le variabili terapeutiche da considerare.
MENTALMENTE: a mio avviso ho corso con la giusta strategia. L'amico Grippo ha detto che mi ha visto un po' "ingrugnito" in partenza ma in realtà ero molto concentrato ad ascoltare le mie sensazioni. Temevo infatti di non aver recuperato dal lungo in notturna del giovedì e una conseguente crisi che invece non si è verificata. Penso che tra gli arrivati, uno dei visi più freschi e delle menti meno annebbiate fosse la mia. Dunque tattica giusta, approccio "spirituale" migliorabile. Farò di tutto per proseguire la mia rincorsa alla corsa senza rancore. Beatu cu curri rirennu … ai ristori ho sempre sorriso e ammiccato ai volontari, mentre in gara ho avuto poche occasioni di dialogo stante la corsa condotta praticamente in solitudine.
Nei primi km, ho fatto una battutina al dr. Speciani (relatore al convegno e concorrente) sulla "marcia lenta e regolare" in gara (cui credo fermamente) e mi sono preso anche dell' "anabolizzato" in quanto insulino-trattato. Anche la sua era una battuta, ma ci ho avvertito un po' di rancore. Nulla di importante. Come avrete capito, e con tutto il rispetto per la storia e professionalità di ciascuno, non sono entrato in sintonia con il guru della Dieta Gift, brava persona per carità, ma a mio avviso, soprattutto sull'aspetto mentale dell'approccio alla "salute" e alla "pratica sportiva" ha forse bisogno di maggior "serenità" e in tal senso ha qualcosa da imparare dagli alteti con diabete di tipo 1 DNL insulino trattati, che vivranno sì di insulina artificiale, ma cui i segnali dell'ipotalamo a tutti i livelli arrivano forti e chiari: condotta di gara, risultati, assetto lipemico e girovita parlano chiaro. Quindi TO GIVE ANYTHING THAN YOUR BEST IS TO SACRIFICE THE GIFT! Questo è l'unico GIFT in cui DNL crede fermamente!
A volte mi sembra che i veri fissati dell'insulina, del glucagone, delle glicemie, della salute, non siamo noi, che avremmo forse qualche motivo in più per esserlo, ma gli addetti ai lavori e chi ha paura di ammalarsi e vede dietro ogni cosa la multinazionale alimentare o farmaceutica che ci vuole ammazzare tutti. Sono il primo a credere nella vigilanza e in un'alimentazione responsabile, ispirata a concetti innovativi, alla qualità, alla limitazione degli zuccheri raffinati, ma anche qui bisogna lasciare dietrologia e rancore a casa: EAT AS YOU ARE …
CONVIVIALMENTE: anche i piccoli eventi a ranghi ridotti sanno regalare soddisfazioni. E con Pippo, Franco e Alessandro, oltre alla mia compagna Mitch, ovviamente, abbiamo "viaggiato" in perfetta sintonia riuscendo nonostante l'intensissimo programma e una logistica un po' incasinata a conciliare svago, riposo, approfondimento e pratica sportiva responsabile e in campo aperto. Il convegno ha visto delle modifiche impreviste e alcune lacune organizzative a noi non imputabili che ci hanno impedito di relazionare come avremmo voluto e soprattutto di godere del contributo del Dott. Nino Russo, persona/medico fantastica, di una profondissima cultura ma soprattutto di uno spessore umano e culturale ineguagliabili. Peccato perché con la sua presenza avremmo potuto meglio circostanziare sia il senso della nostra presenza, sia alcune affermazioni degli altri specialisti presenti a nostro avviso contestabili. Abbiamo tenuto ferma la nostra posizione, ma per questioni di convivenza e ragionevolezza abbiamo voluto evitare di polemizzare.
Ciò detto siamo stati accolti con calore da tutti, organizzatori in primis, e, al di là di qualche necessaria puntualizzazione, penso sia passato il messaggio più importante: alle parole DNL unisce i fatti, alla lamentela DNL preferise l'entusiasmo, al GIFT DNL preferisce il DONO vero, quello che davvero noi tutti non dobbiamo sprecare. Run as you are! Long live DNL!


***
ANTEPRIMA MADONIE

Referenti DNL > Cristian Agnoli • Giuseppe Pipitone • Alessandro Grippo
email: info@diabetenolimits.org


Partecipazione Team DNL alle varie competizioni!

Iscrizione cumulativa tramite i canali DNL fino a nr 10 partecipanti.

Elenco partecipanti confermati
1. Cristian Agnoli • 43 km
2. Pippo Pipitone • 23 km
3. Franco Gallo • 23 km
4. Alessandro Grippo • 23 km


A TUTTI I PARTECIPANTI CONFERMATI ENTRO E NON OLTRE IL 27 MAGGIO LA FANTASTICA T-SHIRT DIABETE OFF-ROAD VERSIONE 2012

Pasti e pernotto in strutture basiche a costi contenuti!
Dettagli logistici e modalitĂ  di partecipazione in corso di definizione!


Sabato 2 giugno > intervento DNL @ incontro su Corsa in Natura e Resilienza Metabolica!
"Diabete Off-Road: la resilienza applicata alla pratica sportiva con diabete di tipo 1"
Cristian Agnoli (pres DNL) featuring Alessandro Grippo (vice pres DNL) e dott. Antonio Russo (dir.medico diabetologia Ospedale di Petralia)






www.ecomaratonadellemadonie.it



La resilienza applicata al trailrunner con diabete di tipo 1