MELLITO BAKEKA 2010 - Venice Marathon 2010
VENICEMARATHON 2010 … una goduria! di Piermario Bellu, DM1, OT ![]() Dopo soli 6 mesi eccomi qua, a raccontare la mia seconda maratona, una maratona con un percorso da tutti considerato duro soprattutto nel finale, a causa di quei 14 ponti. Per 12 settimane mi sono sacrificato tanto e tante sono state le rinunce correndo per oltre 800 km, cercando percorsi che in qualche modo assomigliassero a quello di Venezia . Qualche difficoltà l’ho avuta, soprattutto nel primo mese quando ho avuto paura di aver perso l'entusiasmo, la grinta e la determinazione che mi hanno contraddistinto nella mia prima maratona …Il percorso l’avevo studiato benissimo, speravo di guadagnare 1 o 2 secondi nei primi 25 km per poi riprendere il ritmo stabilito (4:40al km) e mantenerlo fino alla fine. Anche la gestione metabolica durante tutta la preparazione è stata … come dire? METICOLOSA! Ho evitato insaccati, fritti e grossi carichi di carboidrati, cercando di abituare il mio fisico a servirsi dei grassi (Roberto Albanesi). Le ultime 2 settimane prima della maratona le ho curate ancor di più, soprattutto negl’ultimi 3 giorni, aumentando i controlli e cercando di mantenere la glicemia a livelli ottimali. La paura di non riuscire a raggiungere l’obbiettivo era tanta, ma quando lo sparo ha dato inizio alla gara è passato tutto. Sono riuscito a impostare il ritmo sin dal primo km e, in compagnia dell’amico Marco, la prima parte è letteralmente volata; come da programma, integratore di carboidrati al 18° km e bene fino al 25° anche se non avevo il vantaggio che speravo di avere. Il passaggio a Mestre è stato bellissimo, il calore della gente mi portava a spingere sulle gambe, ma sapevo che dovevo gestire le forze. Al parco San Giuliano inizia la parte più impegnativa del percorso,integratore al 28° km, le gambe girano, non sentono la fatica e presto mi trovo ad affrontare la salita che mi porta sul temutissimo PONTE DELLA LIBERTA’. “La mia maratona inizia qui” , dico a me stesso. Ho pensato che osando un po’ nei 4 km pianeggianti del ponte avrei potuto guadagnare ancora secondi; al rifornimento del 35° km prendo l’ultimo integratore, bevo e inizio a spingere un po’ 4:28. Bene... Al 36° guardo in faccia il mio compagno, lo incito e aumento il passo, spingendo subito al massimo. Vado sotto il mio ritmo di 20/30 secondi per tutto il ponte e mi accorgo che posso dare ancora tanto. Eccomi all’ultimo rifornimento, il gesto scaramantico dell’acqua sui polpacci, sorseggio un po’ e rivolgendomi a Venezia e ai suoi ponti dico: “a noi due”. Baldini-Bellu ... DNL dilagante! Mi arrampico sul 14° ponte con facilità e vado giù velocissimo, l’alta marea inizia a formare delle pozzanghere che tutti cercano di evitare ed io, invece, ci corro dentro per superare quel gruppetto che potrebbe rallentarmi. Continuo a correre a tutta velocità e penso “questi ponti me li mangio a colazione”. Gli altri maratoneti mi rallentano un po’, cerco ogni piccolo spazio dove infilarmi e mentre in picchiata scendo da l’ennesimo ponte, sento che una voce amica che grida il mio nome; l’urlo di Nino è adrenalina pura per le mie gambe, lui, che un mese prima affrontava la maratona bavarese, oggi è sul percorso, oltre le transenne, a darmi l’ultima spinta verso il traguardo. La fatica inizia a farsi sentire, potrei accontentarmi ... potrei, ma non è da me, penso ai miei amici, ai miei genitori, a mia sorella e a Stefania, tutti incollati al computer che seguono i miei passaggi … a allora si va …. Mentirei se dicessi che è stato tutto facile, anzi; i momenti difficili, sia a livello fisico che mentale, sono stati tanti, ma alla fine, grazie anche all'immancabile contributo di tutte quelle persone che mi sono state vicine, sono stati brillantemente superati.![]() Penultimo ponte, in lontananza il traguardo, guardo l’orologio… non ci posso credere … arrivo insieme a tante altre persone, ma sono l’unico che esulta, che urla e che solleva le braccia al cielo, incitato dal calore di un pubblico che senza capire il perché si unisce alla mia gioia …. spieghiamoglielo: 03.13.49 Venice Marathon, che goduria. Il mio pensiero va dunque a Luca, Nino, Marco e Laura,le persone con cui ho condiviso questa bellissima avventura, alla mia fidanzata Stefania che a causa degli impegni lavorativi non è potuta venire con me, alla mia famiglia e a tutte quelle persone che sono orgogliose di me. Correre la maratona sta diventando una droga, di conseguenza questa non sarà l’ultima. ![]() Beer is the Answer! Bellu ... Bell'Issimo! Sarebbe bello andare a Parigi insieme al gruppo DNL ma, per tanti motivi non sarà possibile. Ho già in testa un obbiettivo quindi a presto… |