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MELL1TO BAKEKA 2009 - Garda Trentino HM 2009


Garda Trentino Half Marathon 2009
www.trentinoeventi.it

A un anno esatto da Vivacì 2008, si ritorna a correre nello splendido scenario del Garda Trentino ... Riva del Garda ci ha accolto assieme a quasi 3000 podisti .... un percorso rinnovato, panoramico, comunque impegnativo anche se più filante rispetto alle edizioni passate.

Ufficialmente due i mellito:runner DNL in gara ... ad accompagnare il presidentissimo, Alberto "Bru" Brunelli.
Altri podisti con diabete presenti alla scorsa edizione ai nastri di partenza ... Ettore, Ivana e Zambo ... vedremo di contattarli per ricevere anche il loro contributo.

Per Cristian un appuntamento fisso da correre "a sensazione" con le energie residue di una lunghissima stagione sportiveggiante ... per Bru un test in vista della oramai prossima maratona di Firenze!

I risultati sono consultabili sul sito SDAM.

Ecco qui i dati metabolici relativi alla gara ...


Doppia Fatica, Doppia Gioia!
La mia Garda Trentino Half Marathon 2010 …
di Cristian Agnoli

La Garda Trentino Half Marathon  è uno dei pochi appuntamenti podistici per me irrinunciabili … a prescindere da stato di forma, motivazioni, condizioni ambientali.

E’ stata la mia ultima gara prima della diagnosi di diabete … i crampi, la sete, la stanchezza, la voracità … proprio dopo aver corso la mia edizione del 2005 e provato l’apice di quelle indimenticabili sensazioni (voi mellitos mi potete comprendere) ho capito che dentro di me qualcosa non funzionava più … di lì a due settimane mi ritrovai ricoverato in ospedale con il mio bell’esordio a 13,1 di A1C… e da allora, piaccia o non piaccia, I love Lina Insu!

Ciò detto, eccomi anche oggi ai nastri di partenza ... a farmi compagnia l’amico mellito:runner, collaboratore e sostenitore DNL, Alberto Brunelli oltre a due simpatici e brillanti runner milanesi, Luca e Alberto, cari amici di “Bru”.

In zona partenza, in corsa, poi, tanti visi noti … i compagni del GP AVIS MALAVICINA, gli amici del “Cronotrail” e altri runner del circondario.

Ennesima modifica del percorso della gara … il buon Sandro Poli, organizzatore della corsa, ha finalmente trovato la quadratura del cerchio, pennellando un tragitto che conciliava tutte le esigenze: logistica puntuale, tetto partecipazioni, attraversamento località di maggior interesse, scorrevolezza e suggestione del percorso, cortesia, efficienza, possibilità di parcheggio, servizi agli atleti. Ovvio che non si possono fare i miracoli date la grande affluenza e la collocazione  geografica di Riva del Garda, ma personalmente tutto è stato perfetto: zero fila al ritiro pettorali, piccoli ma numerosissimi i parcheggi, ristori, consegna e ritiro borsa. Un appunto forse solo alla maglia del pacco gara, in cotone anziché materiale tecnico … e il costo della gara … ma non siamo “sacchettari” e la passione sportiva non è questione di pochi “euri” …

Partenza puntuale alle h 10,00 un po’ intruppato nelle retrovie … solo dopo qualche centinaio di metri sono riuscito a correre decentemente, ma il primo km a 4’15 non è una tragedia … se avevo ambizioni di “crono” potevo inserirmi in griglia qualche minuto prima e sarei partito quasi davanti … dunque no problem.

Volevo chiudere intorno all’1h27, ma già dal pregara (ottime qualità del sonno, colazione e diuresi) mi sentivo leggero leggero e dunque mi sono ripromesso di fare una corsa in progressione … in realtà sono stato piuttosto costante a parte 3 km: il 1° per traffico, il 4° causa scarpa slacciata (!!!! E la terza mezza di fila che mi capita … sono proprio cretino!), il 10° causa saliscendi e sottopassi) … per il resto ho sempre corso intorno a 4’ al km con i 6 km dal 12° al 18° un pelino sotto … tuttavia il Garmin oggi era ottimista oppure il percorso un po’ lungo … tendo a pensare un po’ tutte e due le cose … quando i tracciati sono tortuosi e pieni di curve risultano sempre più lunghi di duecento/trecento metri … tutti i “garminizzati” hanno rilevato la stessa cosa … ci vorrebbero dei percorsi a quadrilatero … tipo Ferrara … lì non si sbaglia di un metro!

Fino al 9° km ho cercato di correre regolare, recuperando man mano  i corridori partiti davanti a me … e salutando qualche amico runner … in un passaggio, incrocio Alberto e lo incoraggio … e noto che sta andando forte anche lui … continuo in progressione e non avverto segnali di cedimento o respiro affannato … forse solo i tibiali un po’ induriti dalla scarsa abitudine alla velocità delle ultime settimane … in base alla mia glicemia in fase pregara (202 mg/dl ma con bolo di 4 u a colazione h 7,10) ho rispettato il programma di non posticipare oltre il 10° km il primo controllo glicemico e la prima integrazione … qualche coda di azione insulinica si verifica, nella mia esperienza, anche con le ultrarapide, che tendono comunque a superare le 3h di durata (vale anche dopo il mio passaggio ad Apidra) … oramai Levemir l’ho standardizzata a 15 u trovando un quasi perfetto equilibrio nella gestione atletica … (devo invece lavorare di più sulla gestione al di fuori della fase atletica, ma questa è un’altra storia come mi piace dire). Proprio intorno al 10° k, sento che è ora di integrare, ma prima voglio avere conferma delle mie sensazioni …. Controllo in corsa, fantastico … oramai sono efficientissimo, il glucometro non mi da alcun fastidio ben riposto nella taschina laterale dei pantaloni Raidlight, lo maneggio, pungo il dito e lascio assorbire il sangue con estrema semplicità e in sicurezza senza nessuna perdita di tempo e qualità dell’azione atletica  â€¦ ci si portano dietro 750 grammi in più è vero (non pochi), ma vale la pena il piccolo disturbo … le mie sensazioni trovano conferma nella rilevazione …. 91 mg/dl … assumo 2 bustine di miele millefiori granuloso (molto rapido nell’azione)  e subito dopo 1/3 di barretta di sesamo per un totale di 20 gr di cho. Ho verificato sulla mia pelle l’azione più rapida del miele millefiori rispetto a quello di acacia (anche grazie alle indicazioni in tal senso del dr Vasta, utilizzo il millefiori quando voglio alzare la glicemia in fretta, quello di acacia per utilizzo preventivo o cautelativo con glicemia lievemente più alte e stabilizzate) … un paio di minuti e sento che sono di nuovo al 100% anche se in realtà non ho mai perso di efficienza … con 91 mg/dl viaggiavo cmq a 4’ al km … o giù di lì … al 12° km capisco che posso insistere su questi ritmi importanti … il percorso segue ora la ciclabile lungo il fiume Sarca spesso in lieve discesa con brevi rampette di raccordo, dove, grazie alla forza dei miei quadricipiti insulinotrattati, rilancio l’azione e recupero posizioni su posizioni. Non forzo oltre i 3’55 al km, anche se la lieve discesa e le mie sensazioni lo permetterebbero, perché ben conosco i 3 km finali piuttosto difficili. Così sarà … 1 km su fondo sconnesso con forte vento schiacciano un po’ la mia azione potente! Gli altri però sono più in crisi di me se è vero che NESSUN CONCORRENTE mi ha più superato dal 12° km in poi … finale incluso … anzi ho recuperato in tutti gli ultimi 9 km … nessuno mi ha tenuto … finale più in controllo, senza esagerare e senza bava alla bocca … arrivo giusto dietro alla quinta assoluta delle donne … noblesse oblige … anche con il diabete vietato sprintare le “signore” … 1h25,39 …
Glicemia a fine corsa … 117 mg/dl … bene così .. la ciliegina sulla torta per il podista con il diabete … prestazione soddisfacente, buone glicemie, strategia di gara azzeccata sia dal punto di vista atletico che metabolico… cosa chiedere di più? La “doppia fatica” di cui si parla ogni tanto tra di noi … la testa deve lavorare su due fronti … prestazione e diabete … ma fa parte del gioco … non lo considero un limite, ma un modo diverso di atteggiarmi … alla fine mi aiuta ad avere maggior senso di quello che sto facendo, del perché, del come, nel prima, nel dopo, nel durante … Doppia fatica? Doppia gioia!
Questo è il vero “potere” dell’insulina a mio avviso … che parte dalla nostro modo di vederla … Potente ormone estrogeno? Può essere, ma allora dovremmo essere tutti campioni del mondo se così fosse! Ma non mi pare al momento che ci siamo più vicini di un milione di anni luce! Se si è campioni, lo sì è con o senza insulina! La grande lezione è tutta qui: usare la testa … sempre … faticoso … né meno né più che stare al mondo … e io ci voglio restare il più a lungo e il meglio possibile!

Considerazioni pseudofilosofiche e valutazioni su doping e sport a insulina esogena a parte … resto una persona con i suoi mille difetti e le tante piccole paure quotidiane … questo però non mi toglie la voglia di rincorrere i miei sogni e di progettare il mio futuro … come direbbe il mio amico Pippo … “mi sento molto rilassato!”

Bravissimo Alberto che ha chiuso in 1h32 … a mio avviso un po’ troppo forte in ottica maratona di Firenze, ma l’ho visto sorridente come non mai … a volte un sorriso fa più di cento tabelle … e “Bru”, come lo chiamo io, è uno che di testa si fa condizionare … quindi, da amico, sono felicissimo nel vederlo ancor più sereno, soddisfatto, positivo, sicuro di sé … “Oggi stavo da Dio mi ha detto … anche se non ho controllato la glicemia mi sentivo alla grande … perfette le integrazioni …” Rilevazione glicemica al termine … 205 mg/dl! L’ho pigliato un po’ per i fondelli … ribadendo l’importanza di allenarsi anche al controllo in corsa … tuttavia iper estemporanea, forse da azione adrenergica … per tutto il resto della giornata, e anche nel pregara, il mago delle correzioni e del conteggio dei carboidrati, ha avuto un perfetto compenso e … qui Bru batte Presidente due a zero.”

Al ristoro finale, solito scambio di battute tra runner più o meno conosciuti … con recriminazioni, sorrisi, delusioni, progetti, proiezioni, confronti … insomma quei discorsi noiosissimi tra addetti ai lavori che annoiano a morte accompagnatori e familiari dei runner … cui bisognerebbe fare un monumento alla pazienza.

Ultime considerazioni sulla corsa di oggi … mi ha stupito la facilità con cui ho tenuto certi ritmi in un periodo in cui ho praticamente abbandonato ogni lavoro specifico di velocità … rispetto a Civitavecchia di sette giorni fa il percorso era lievemente più scorrevole ma soprattutto io ero molto più sciolto. Considero questo crono  un risultato straordinario per le mie condizioni psicofisiche del momento … un’iniezione di fiducia fantastica per la ripresa degli allenamenti “seri” a dicembre ... il presidentissimo ritornerà alla grande tirato a lucido!
Obiettivi … non mi piace nascondermi … se non ho infortuni, depressioni da scapolone 38enne e mantengo un compenso metabolico decente … 1h22 in mezza e 2h56 in maratona … buone prestazioni in corsa in montagna e farmi trovare in forma a luglio per le prime e uniche uscite ciclistiche … tremate mellito:runner & ciclo mellito … arriva il Presidentissimo! Se non andrà come dico, potrete sfottermi a piacimento … tanto dopo “quei fottuti 16 secondi” della Maratona di Berlino, sono vaccinato contro ogni tipo di sfottò … ma non dalla influenza suina! Io no, da quella non mi vaccino! Alla prossima.


Da sx vs dx: Alberto "BRU" Brunelli (DNL)  e Cristian Agnoli. A seguire Alberto e Luca della Dipo, il team di Bru!