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MELL1TO BAKEKA 2012 - Gnicche Run • Arezzo



Eppur si muove…

Su e giù per la Torre di Gnicche


Corsa podistica in provincia di Arezzo
di Alessandro Grippo • Arezzo • Dm1


Non riesco a ritrovare la costanza, sono allergico ad ogni forma di tabella di allenamento, ci ho riprovato, ma nulla. Le tabelle di allenamento che tanto ho
amato ora mi provocano il vomito.
Capita così che le settimane passino alternando periodi in cui esco a correre anche 5 volte in 7 giorni ad altre che è grassa se corro 2 volte.
In ogni caso guardo avanti e cerco solo di divertirmi.
Nel tentativo di ritrovare un po’ di stimoli, ieri (domenica 22 gennaio n.d.r.) mi ero ripromesso di partecipare ad una garetta che si sarebbe disputata qui ad Arezzo, Su e giu per la torre di Gnicche: 12,5km belli tosti, collinari, con circa 300mt di dislivello. Si narra che Gnicche fosse un brigante dell’aretino solito raziare i ricchi possedenti della provincia e che abitava in una torre i cui ruderi sono situati lungo il percorso della gara.
Gli ultimi allenamenti svolti risalivano al week end della settimana precedente 12km su sentiero alla domenica e 8km su strada al sabato. Con questi
presupposti vado a letto all’una del sabato sera pronto, si fa per dire, ad affrontare la corsa dell’indomani con un’ottimo 74, ma non di glicemia, bensi
di kilogrammi di peso, ben 5kg in più rispetto al peso che avevo nel periodo di mia massima forma atletica: la maratona di Berlino del 2009 che corsi in 3hr11’ 16’’.
74kg, lo stesso peso che avevo quando decisi di cominciare a correre per la prima volta nel lontano settembre del 2006, ricordo come fosse ora che il peso e la pancetta che stavo mettendo su fu uno degli stimoli più grandi a farmi iniziare un programma di allenamento sportivo.
Mi addormento con la speranza che ora come allora il leggero sovrappeso sia un’iniezione di volontà per allenarmi con costanza. Sveglia alle 7 e 30 con glicemia altissima (264mg/dl) nonostante il bolo di 4U che ho fatto prima di addormentarmi, conseguenza della cena esagerata della sera precedente, altro che effetto alba, questo è l’effetto cazzone ingordo che si abbuffa a cena!
Opto per una risicata colazione da 39gr di CHO con 2 unità di bolo, ho tutto il tempo per uscire dal picco insulinico dato che la partenza della gara è prevista alle 9 e 30.
Bacetto alla moglie che se ne va agli scout e poi mi preparo, cardiofrequenzimetro, tutina tecnica alla Brunelli, e maglietta Diabete Off-Road a completare l’abito. Alle 9 e 5 sto perfezionando la mia iscrizione alla gara. Ritiro il pettorale e lo metto sulla maglia, nessun frizzo, nessuna emozione, se solo ripenso all’effetto che mi faceva qualche tempo questo gesto….
Brrrr mi vengono i brividi ma oggi nulla nemmeno un po’ di stimolo a defecare. La tattica sarà semplice, riscaldamento in gara per i primi chilometri che correrò assieme ad un amico e poi cercherò di tirare al massimo, voglio spremermi come un limone, a costo di ritirarmi.
3..2..1..via si parte alle 9 e 35, come da programma parto ai 5’40’’ per i primi 2 km, la strada continua a salire fino al 3° km, inizio un leggero forcing, saluto Gianluca e scappo avanti, chiudo il lap a 4’37’’, buono. Giù per un breve tratto in discesa poi si sale di nuovo fino al 5°. Ora è down hill fino ai 6 chilometri dove poi la strada tornerà a salire su strada sterrata, la salita è veramente dura, riesco a correrla tutta, ho il cuore a mille, 192bpm dice il cardio, arrivo in cima e nonostante la frequenza cardiaca non mi sento malaccio, discesone da paura di 7-800mt poi tratto di pianura su strada sterrata facile fino ai 10km, questo tratto vado ai 4’30’’ (177bpm), ora fino al traguardo saranno saliscendi continui. Sto patendo come un cane ma non mollo, l’undicesimo per fortuna è quasi tutto in discesa anche se su sterrato, recupero un po’.
Ultimo chilometro e mezzo a 4’17’’ e chiudo in 59’14’’. Non male, molto divertito e molto contento. La corsa di oggi è andata poi domani si vedrà. Mi alleno poco e male … eppur si muove!


DESCRIZIONE PERCORSO:

Uno dei percorsi più belli nelle colline circostanti la parte Nord di Arezzo, che si snoda tra oliveti e vigne a due passi dal centro.
Partenza da Villa Severi per una gara che sta diventando una classica. Un percorso collinare con alternanza di tratti di asfalto e sterrato, nelle colline intorno ad Arezzo. La partenza è dal Parco di Villa Severi, dopo un giro del perimetro si sale verso la collina di S.Fabiano, attraverso una strada sterrata. Si riprende la via asfaltata (2° km) per completare la salita, poi rapida discesa fino alle prime case di S.Polo, dove si ricomincia a salire per circa 300 m fino alla Chiesa, breve tratto ondulato, poi una discesa che diventa dopo 200 metri una salita ripida, prima su asfalto, poi su un sentiero che porta nel punto più alto del percorso. Da qui si scende velocemente per circa 700 m fino ad Antria, e di qui (siamo intorno al 7 km) inizia la seconda parte della gara, che diventa pianeggiante (sempre su asfalto) fino alla località Filanda. Qui si attraversa via Fontebranda e si inizia una strada bianca con una salita leggera ma costante di circa un chilometro e mezzo, che porta a sfiorare la Torre di Gnicche, per rientrare nella strada di S.Fabiano all'altezza degli archi dell'acquedotto. Di nuovo asfalto e salita dura per 200 metri, poi si gira a destra per riprendere il percorso sterrato dell'andata, che scende verso il Parco di Villa Severi, al cui interno si rientra per lo sprint finale sul traguardo, dove ci aspetta il ristoro ed una bevanda calda ampiamente meritata!